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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

domenica 26 settembre 2010

Si parte

Venerdi 10 Settembre
La preparazione della valigia , stavolta, ha impegnatio pochissimo tempo del resto la valigia non c'era.
Mi spiego avevo preparato qualcosa ma non avendo la borsa da moto che mi sarebbe toccata ho dovuto aspettare che il mio compagno arrivasse per poter avere anche un'idea di cosa eliminare o cosa eventualmente poter aggiungere
UNA TRAGEDIA
Finalmente alle 17 lo squillo del citofono annuncia l'arrivo della famigerata borsa, io ero praticamente pronta.
L'abbigliamento praticissimo maglietta nera , pantaloni da tuta neri scarpe da ginnastica nere
NA TRAGEDIA
Mi congedo una sciarpetta rosa per cercare di aggraziare il tutto, sono donna , sono vanitosa ed oltretutto sono pure una che tiene all'abbigliamento.
Nel giro di 30 minuti riempio la borsa che mi toccava con
2 pantaloni
1 pantaloncino
5 magliette (ne metto anche una con gli strass)
1 paio di sandali
1 costume
1 pareo , sostituirà l'asciugamano da mare
un tot di biancheria intima
il beauti con le mini bottiglie di creme varie che avevo preparato nei giorni precedenti
Meno di questo mi sarebbe stato impossibile
Sostituisco la borsa personale con un magico sacchetto della Kipling, chiaramente nero anche lui, ci entrerà di tutto compreso la macchina fotografica.
Si parte......... chiaramente sotto la pioggia

Arriviamo al porto in tempo utile per imbarcarci senza dover attende troppo sotto l'acqua, recuperiamo le borse e ci avviamo verso la reception della nave.
A causa della prenotazione ravvicinata alla data di partenza gli umici posti disponibili erano quelli poltrona ma la mia cocciutaggine mi ha portato a provare a chiedere e......... la cabina si è magicamente trovata.
Attendiamo la partenza della nave sul ponte seguendo gli imbarchi dei camion, sembrerà strano, ma ogni volta che mi capita di salpare mi affascina con quanta maestria gli autisti riescono a parcheggiare quei bestioni allucinanti come se fossero delle 500.
Piove ancora e parecchio ci auguriamo che all'arrivo a Catania le cosa vadano meglio, sarebbe un peccato che la pioggia rovinasse il nostro giro.
Alle 21 finalmente la nave si stacca dal molo e ci allontaniamo da Napoli
Guardiamo la città allontanarsi- è sempre bella- anche sotto la pioggia.
Ci avviamo al self service per mangiare qualcosa, un'ultima sigaretta sul ponte, l'aria sta diventando pungente e ci ritiriamo nella nostra cabina con tanto di oblo con vista luna sul mare.
 -ROMANTICO-
Devo dire che mi sento felice

giovedì 23 settembre 2010

Considerazioni pre viaggio

Sconfessando uno dei punti delle linee guide da me precedentemente descritte nel giro in Andalusia,sono partita per questo percorso attraverso la cultura e la natura siciliana ,con il mio compagno.
Da alcuni mesi cercavamo di programmare questo viaggio ma una serie di suoi impegni professionali e personali ci impedivano di dare seguito alle date.
Punto fermo solo l'itinerario- Sicilia in moto- attraversando luoghi  per lui interessanti e per me ancora da sciprire
La casa di Pirandello,Noto,il Castello di Villagrazia di Carini, per il resto tutto affidato alle esigenze del momento ed ai nostri desideri - libertà..
Premetto che tutto questo si scontra in modo violento con la mia natura di organizzatrice, ho bisogno di sapere, di organizzare in tempo utile addirittura mesi prima, mi procuro informazioni sul luogo ,dove dormire, come muovermi e quanto tempo trascorrere.
Per questo viaggio, però, ho lasciato che le cose andassero come voleva lui,diciamo che gli ho fatto un regalo, mi sono un tantino violentata ma alla fine è stato bello, molto bello.
Fermo restando il dovere verso noi stessi di passare  del tempo svincolandosi da legami forti
Un viaggio con le amiche/amici non deve mai mancare, un viaggio piccolo o grande che sia ma che ci renda  indipendenti che ci lasci libere dalle splendide ma dolorose tenaglie dell'amore.
I sentimenti sono la parte più bella della storia di ognuno di noi ma ............. spesso si scontrano con le proprie realtà. le proprie paure, i muri che la vita e noi stessi ci siamo creati e sopratutto superati i 100 anni in due e con dietro le spalle un trascorso non da sottovalutare.
Ma torniamo a questo viaggio in moto e di seguito la descrizione di quanto di positivo mi ha regalato  e con quanto di negativo ho dovuto confrontarmi

Positivo:
Contatto con la natura
Odori e colori sulla pelle
Sensazione  di libertà
Un tantino di adrenalina che non guasta mai
Capacità di adattamento

Negativo
Assoluta mancanza di spazio per i bagagli
La pioggia( fortunatamente a noi non è successo)
Il freddo
Le strade dissestate
Il vento

Nell'attesa della conferma alla partenza sono,comunque, riuscita ad impostar un minimo di percorso



percorso del nostro viaggio in moto
Partenza da Napoli per Catania
Noto  2/3 giorni per i siti barocchi più importanti e belli.
Agrigento - La Valle dei Templi e la casa di Pirandello
San Vito lo Capo per qualche giorni di mare bellissimo
Palermo per concludere la vacanza e da dove ripartire per Napoli.
Bello vero........... confermo!!!!!!!!
La data di partenza fissata per venerdì10 settembre-BENE-
Fino a mercoledì 8 Settembre non si sapeva ancora nulla poi  finalmente- ABEMUS PAPA- ho avuto l'ok.
Si parte Venerdì 10 Settembre,
Per me quest'attesa una grande prova di pazienza

Continua






.

venerdì 3 settembre 2010

Andalusia-Italia

Le valigie sono pronte, un ultimo sguardo alla stanza per non dimenticare nulla e ci avviamo al garage.La guagliona è lì che ci aspetta per riaccompagnarci in aereoporto,è anche lei è stata una perfetta compagna di viaggio.
Ci immettiamo nella via alfonso XII e ancora una volta e per l'ultima volta  non riusciamo a trovare la E 30.Stamattina,però,ci aspetta un’aereo e non possiamo fare troppi giro a vuoto. Chiediamo ad un’automobilista che si affianca ad un semaforo ,ci fa segno di seguirlo ci accompagnerà lui
" gente Andulusa gentile ed ospitale "
Alla nostra destra scorrono i ponti che per 4 giorni sono stati i nostri punti di riferimento per le scorribande l' Alamillo o ponte della Barchetta e  l' Isabel II o di Triana
Ponte della Barchetta

Ponte Isabel I o di Triana
Arriviamo in aereoporto in tempo per consegnare la macchina,fare colazione e metterci in fila per il check inn e qui……….inizia l’ultima avventura.
All'andata avevamo viaggiato con la Vuelig senza avere nessun problema di bagaglio il ritorno ci era  stato prenotato dall'agenzia con la Rayair.
La valigia accettata  all'andata tranquillamente viene rifiutata dalla rayanair per sovrappeso, la differenza richiesta per consentire l’imbarco è di oltre 200 euro per entrambe le valigie.( ci terrei a precisare che il biglietto pagato non era particolarmente economico )
Insieme a noi parecchi altri viaggiatori,. All'accettazione si crea un caos assoluto la fila si allunga, la gente inginocchiata cercava di eliminare dalle valigie articoli da poter abbandonare poi a Siviglia ""un macello "per terra magliette, scarpe, beaty case.
La mia amica butta via creme e shampoo,io mi organizzo alla meglio con le mie scarpe in 2 sacchetti. Convinte di aver risolto con  piccoli bagagli a mano arriviamo  all’imbarco…….. la mia amica passa tenendo una delle borse in avanti e l’altra dietro la schiena,io vengo bloccata, purtroppo ne ho tre anche se piccolie L'hostess mi fa segno con la mano mostrando con il dito il numero uno. Iniziava a pervadermi un senso di irritazione profondo, mi guardo intorno e decido su due piedi la strategia scarico il contenuto della terza borsa nelle altre e faccio per passare, mi riblocca e con aria odiosissima mi ribadisce che ne deve passare solo una….
L'irritazione diventa rabbia non ho nessuna intenzione di lasciare i miei sandali alla Sivigliana  e mi vesto da" vajassa napoletana in odor di sceneggiata"inizio una giaculatoria a voce alta comunicandole nell'ordine:la nuova professione dei familiari,in particolare della madre e la frantumazione dei mie attributi  che non ho , in contemporanea mi dirigo verso il cestino dell’immondizia,tiro fuori il sacchetto, glielo svuoto davanti e lo riempio con le mie cose, faccio un nodo e glielo mostro
"ADESSO HO SOLO UNA BORSA" e mi avvio all'imbarco L'hostess mi rincorre io continuo a procedere verso l'aereo,lei urla io di più la gente applaude .Fine partita uno a  zero per me lei torna indietro e rinuncia.
Salita sull’aereo avevo l'adrenalina che quasi mi soffocava e chiaramente non sono riuscita a riposare un attimo. Ulteriore fastidio durate tutto il tragitto non hanno fatto altro che proporre vendite:
schede telefoniche,orologi, di tutto di più , avevo la sensazione che più di essere su un aereo ero su un autobus di gitanti verso l'Abbazia di Montecassino Sono convinta che questa compagnia riduca i prezzi all'osso e fa sborsare poi i soldi con i bagagli in poche parole sono dei truffatori e non mi vedranno più Tre ore di volo e siamo a Roma Ciampino. mi torna il buonumore,ridiamo di quanto accaduto ed in attesa di recuperare i bagagli mi avvicino alla porta di uscita…si apre e…
vedo il mio lui, un bacio velocissimo  mentre le porte si aprono e si chiudono " scene da film"
ma..questo è un altro viaggio, un viaggio diverso!
ci terrei a chiudere questo mio viaggio come si fa con i film  e quindi
Personaggi ed interpreti
Thelma                    Rita
Luise                       Maria Rita
La guagliona           Seat Leon 2000 Turbo Diesel
Si ringrazia in generale
Agenzia di Viaggio Nabilia nella persona di Gene
Compagnia Vuelig
Autostrade Andaluse A92-A4
Nelle città visitate:
Cordoba
Hotel Casa della Juderia
Ristorante Casa Pepe della Juderia
Granada
Hotel Sacromonte
Ristorante Oliver e gli altri di cui abbiamo dimenticato i nomi nella piazza della Romanilla
Siviglia
Hotel America
Ristorante Las Caracoles
Bar de tapas Lizarran
La festa di San’Anna al quartiere di Triana

Si ringrazia ulteriormente
Jamon de Serrano
Pesce alla planca
Tapas

Non si ringrazia
Compagnia Rayair
La reptionist dell'Hotel America a Siviglia
La compagnia Rayanair
E 30 mai trovata


Un ringraziamento particolare va agli uomini ed alle donne che nei secoli hanno preservato e custodito queste meraviglie patrimonio dell'umanità

Al prossimo viaggio  Telma e Louise

Ultimo giorno a Siviglia

E' la mattina dell’ultimo giorno, la nostra agenda di viaggio è priva di appuntamenti importanti. Abbiamo visitato quasi tutta la zona storicamente ed architettonicamente importante forse manca il Museo del Flamenco e qualche altra chiesa segnalata dalla guida ma.... non ci va.
Dovremmo cominciare a preparare le valigie ma non ci va neanche quello. Iniziare a sistemare i bagagli ci darebbe la sensazione di una chiusura anticipata.E’l’ultimo giorno decidiamo di andare in giro senza meta.
Usciamo dall’albergo e ci dirigiamo verso la zona commerciale, dobbiamo ancora concludere gli ultimi acquisti di gadget. E'periodo di saldi e come in tutte le città del mondo i negozi sono presi d’assalto e noi li prendiamo assalite dalla classica smania di shopping. Nei negozi pile di indumenti sugli scaffali, caos, si sceglie e si tira fuori di tutto cumuli di magliette, pantaloni e camicie. Mi sarò provata decine di pantaloni " non me ne piaceva nessuno" la mia compagna di viaggio invece riesce a farsi piacere due borse.
Per riprenderci dallo shopping selvaggio ci  fermiamo per un caffè ed un supporto di dolcezza  La scelta ricade sula pasticceria"La Campana" segnalata dalla guida come la migliore di Siviglia pare "una delle sette meraviglie del mondo"
Proviamo a cercare posto ma tutti i tavolini sono occupati confermando quanto letto sulla guida. Finalmente riusciamo a sederci ed ordiniamo alcune delle loro specialità
Delusione totale nulla di particolarmente eclatante, anzi direi abbastanza ordinario, piccoli pasticcini colorati, dolcissimi e tutto con lo stesso sapore al punto di essere quasi nauseanti.
Ma vogliamo parlare dei babbà , della pastiera degli struffoli dei cannoli,le cassate,i bigne,il panettone " diamo un riscontro alnche al nord"insomma questa è Pasticceria !!!!!! con la P maiuscola
Lasciamo quasi intatti i pasticcini e ci dirigiamo verso la Corte D’Anglais,ipermercato che troneggia in piazza, vogliamo acquistare il famoso Jamon De Serrano.
Traviamo le confezioni sotto vuoto e con fare da esperte cerchiamo anche quello più bello e più appetitoso,e ci soffermiamo pure a decidere quante comprarne…. guardando il prezzo decidiamo immediatamente ed all’unisono di lasciare tutto lì"37 euro ogni 100 gr caro come il sangue" buonissimo per carità ma…… da qua a portarlo a casa ! Lo abbiamo mangiato  e va bene così.
Riponiamo le buste ed decidiamo di non comprare più niente.
Sono ormai le 14 ed il caldo incalza,oggi è veramente torrido c'è quella sensazione che tutti mi avevano prospettato.Ci fermiamo a mangiare in un bar de tapas" Il Lizzaran" proprio alle spalle dell’albergo, ci piace a prima vista e poi non ci andava di girare ancora. Abbiamo mangiato una decina di tapas a testa tra quelle esposte sul banco quelle calde servite dalle cameriere per i tavoli "non ne abbiamo rifiutata nessuna " il tutto accompagnato da una cerveza ghiacciata.


Le tapas non sono altro che fettine di pane che accompagnano in piccoli bacconi frittate  polpo,salsicce  piccanti,granchio, Jamon de Serrano e tanto tanto altro " BUONISSIME " Alcuni amici ci avevano suggerito di fare attenzione al conto in quanto il calcolo viene fatto con gli stuzzicadenti lasciati nel piatto;ogni tapas costa dagli 1 ai 2 euro, ne abbiamo pagato solo 12 euro a testa e ci siamo deliziate.
Rientriamo in albergo con una temperatura esterna a 46 gradi e  non si respira.
Durante la siesta pomeridiana iniziamo a mettere via le cose, chiacchieriamo,ripercorriamo il nostro viaggio,cerchiamo di non farci prendere dalla malinconia.
Ne approfittiamo per dare una mano di lucido al nostro aspetto,roba da femmine insomma Usciamo dall’albergo dopo aver fatto anche il check out, domani mattina dobbiamo partire presto.
Il conto degli extra e del garage è di 82 euro"caro" e mannaggia alle colazioni fatte in albergo.
Percorriamo le nostre solite stradine ammirando patii fioriti e le splendide architetture. Parliamo poco,aleggia comunque un che di conclusione, fa un caldo oppressivo ma forse siamo noi che lo avvertiamo così, entriamo in una chiesa e rimaniamo affascinate dalla statua della Madonna della Neve va assolutamente fotografata.
Continuiamo a passeggiare, ci mancano le idee , il caldo è follia. La mia amica mi propone di ritornare in piazza Alfaalfa da Les Caracoles.
Ci avviamo velocemente verso il ristorante e guardandoci fra le risate ci accorgiamo che si è risvegliata la voglia di fare, stiamo quasi correndo.
Rallentiamo cerchiamo di tornare verso il centro dove approssimativamente ricordavamo
fosse la piazza Alfaalfa  .Non abbiamo la cartina, non l’abbiamo voluta portare con noi, non abbiamo neanche la guida" stasera è così"
Troviamo velocemente un tavolo ed ordiniamo una grande insalata per due, gamberoni e orata
I gamberoni eravo vivi , succulenti e rossi come il mio ventaglio,l'orada credo pesasse 1kg , cotta perfettamente "deliziosa" Mangiamo con gusto quelle delizie del mare, ma preferiamo bere acqua fa troppo caldo.
Questa sera non c’e il cameriere innamorato degli occhi della mia amica, ma viene egregiamente sostituito da un altro ,tra l'altro un gran bel ragazzo, che ci consiglia cosa mangiare e con il quale facciamo due chiacchiere.
Ritorniamo in albergo a piedi, attraversiamo la Plaza Nueva sono le 22 trascorse da un po' eppure davanti alla chiesa sono radunate molte persone.
C’è un matrimonio,ci fermiamo a guardare;tre musicisti andalusi in abiti locali stanno cantando una serenata alla novia mentre lo sposo guarda innamorato"la folla applaude"
Gli invitati sono elegantissimi escludendo un paio di matrone a festa molto simili a divani  tappezzati Ma a rifarci gli occhi una ragazza bellissima, alta 'abito nero fasciante,i capelli raccolti ed uno splendido fiore rosso tra i capelli proprio come un'andalusa chiaramente ,borse e scarpe altissime rosse "BELLISSIMA ED AFFASCINANTE"  Lasciamo gli sposi ai loro festeggiamenti e ci inoltriamo come sempre nel Barrio di Santa Cruz.

Passeggiamo per l’ultima volta tra i palazzi decorati di azuleje,tra i balconcini fioriti e le verande illuminate,in alto i teli che riparano dal sole,la guglia della Ghiralda e della Cattedrale anche loro illuminate,l’aria è ferma e fa caldo.
Ci stiamo avvicinando all’albergo,le solite stradine piene di negozi. Stasera l aria è dolce e silenziosa; ascoltiamo solo i nostri passi e chiacchieriamo sotto voce come a non voler disturbare quest’atmosfera dolce.

mercoledì 1 settembre 2010

Flamenco

Riprendiamo l' autostrada verso Siviglia e fila tutto liscio fino all’arrivo in prossimità della città e solita caccia al tesoro alla ricerca della E30  per immetterci in città.
Niente da fare ancora una volta sbagliamo strada, un inferno almeno un'ora alla ricerca di un varco verso il centro e l'hotel. Nel nostro peregrinare ci ritroviamo per fortuna nel quartiere di Triana riuscendo facilmente ad orientarci per rientrare in albergo.
Eravamo praticamente al centro di tutto ma per noi e come se fossimo state nel triangolo delle bermuda, scompariva tutto
Riposino, doccia vestitino bello e decidiamo di andare a cena in piazza Alfalfa in un ristorantino segnalato dalla guida. La distanza  ancora una volta sembrava breve e ci avviamo attraversando le solite strade con mappa alla mano.
Piccola nota logistica ripercorrendo le distanze su google map mi sono accorta che abbiamo girato praticamente a vuoto per almeno un’oretta prima di raggiungere il ristorante, esempio:
Google Map                                         Hotel-Ristorante 11 minuti

Cartina e Occhiali da presbite             Hotel–Ristorante 45 minuti.
Aveva tutto però poca importanza, eravamo in vacanza e tutte quelle deviazioni e quei  percorsi ci hanno dato la possibilità di vedere una città meno turistica.
Riprendiamo  Calle o Donnell, attraversiamo Plaza Nueva e ci inoltriamo verso quella che ci sembrava la direzione giusta per Alfalfa. ed invece era praticamente dall'altro lato
ci incamminiamo per stradine nuove ,notiamo caratteristici negozi di artigianato e vintage "molto particolari" ci soffermiamo a fare i primi acquisti per la comunità di amici napoletani escludendo bamboline andaluse e mostruosità varie ma dopo circa un’ora eravamo nelle ambasce la Plaza Alfaalfa non si trovava.
Plaza Alfaalfa foto internet
Nel momento stesso in cui mi lasciavo andare ad una considerazione non troppo fine sul dove …… fosse questa piazza ed alzando gli occhi al cielo ho letto su di una tabella "Plaza Alfalfa " Eccola eravamo arrivate.
Ristoranti e localini deliziosi riempivano la piazzetta. Cerchiamo il Reconcilio ma  non riusciamo a trovarlo,ci inoltriamo in un vicoletto c'è un altro locale segnalato dalla guida il Bar Europa , ma servono solo tapas e non ci va, poco oltre una nuova piazzetta affollatissima"ci piace" decidiamo di fidarci del nostro istinto e ci sediamo in uno dei tavolini di Antonio Las Caracoles.






Il caldoinizia a diventare pesante, siamo state benissimo per 2 giorni, ma quella sera già sentivamo la temperatura aumentare.
Il cameriere si sofferma ad ammirare gli occhi della mia amica, facendole complimenti senza fine, galanti gli uomini andalusi,purtroppo il tipo non corrispondeva neanche lontanamente ai canoni di quello che una donna si aspetta:basso, robusto e biondiccio " NA TRAGEDIA"
Ci divertiamo comunque a fare battute e ridiamo fra di noi
Ordiniamo un’insalata ed due spiedini di baccalà,gamberoni alla brace e polpo alla galiziana il tutto innaffiato da una grande cerveza ghiacciata come d'abitudine"  la suderemo fino a domani mattina" ma non importa.
Non so perché ordinando il polpo mi aspettavo il classico pignatiello napoletano con i polipetti affogati nel pomodorino, niente di tutto questo.Il polpo era gigantesco tagliato e condito con un polvere rossa, non era peperoncino ma aveva un gusto particolare e piacevole; lo spettacolo gastronomico era lo spiedino"DELIZIOSO" Totale conto 32 euro, come dire, perfetto.
Soddisfatto il palato decidiamo di proseguire la serata andando a vedere il famoso Flamenco.
Un amico mi aveva segnalato La Carboneria in Calle Lieves,un vecchio deposito di carbone dove ogni sera si poteva assistere ad una rapprentazione di flamenco in puro stile andaluso senza fronzoli turistici.
Distanza tra alfalfa e calle levies da google map 5 minuti.
Ce ne abbiamo messi 40 come al solito, ma  passeggiando tra questi vicoli abbiamo ammirato palazzi bellissimi ed attraversato strade molto caratteristiche.

Arriviamo alla Carboneria in tempo per l’inizio della rappresentazione.
Il locale è assolutamente naturale,dal soffitto pendono piante e fiori di plastica"orredi" ma fortunatamente unica nota stonata, sgabelli in legno. nessun biglietto di ingresso consumazione obbligatoria  ti siedi dove trovi posto
La Ballerina è bravissima, passionale ed ardente,la pelle lucida di sudore,i piedi che battono senza soluzione di continuità tutto al ritmo della voce del cantante ed interrottamente per più di mezz'ora.

Tutto molto caratteristico ma la musica  del flamenco è veramente straziante dopo una mezz'ora inizi a non poterne più. La prima parte termina fra gli applausi ,ci guardiamo intorno ed accanto a noi ci colpisce una ragazza che aveva ballato senza sosta per tutto il tempo rapita dalla passione, un'amico del gruppo aveva provato inutilmente a fermarla durante tutta la rappresentazione, la passione della danza e l'alcol ingerito avevano creato una miscela esplosiva.
Decidiamo di non assistere  alla seconda parte dello spettacolo.



Passeggiamo senza una meta tra i vicoletti di Calle Lieves e perdiamo l’orientamento calli e plaze tutte uguali, locali,ristoranti,posteggiatori che suonano il flamenco, ragazzi seduti a terra che cantano in coro lingue che si intrecciano c'è vita tanta vita è uno spettacolo a cielo aperto uno spettacolo gratis .
Sono ormai le 2 del mattino come al solito le nostre giornate durano quasi 24 ore decidiamo di ritornare in albergo con un taxi.
Solite 5 euro e siamo in Plalza Duque della Vittoria e velocemente  .....a riposare.

Domani è l’ultimo giorno ci tocca completare i gadget per gli amici e dobbiamo evitare per quanto sarà possibile di farci prendere dalla malinconia della fine del viaggio