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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

martedì 19 ottobre 2010

Oasi di Vendicari

Domenica 11 settembre
Stamattina il tempo è bellissimo,scendiamo verso Noto marina e seguendo le indicazioni in meno di mezz'ora siamo a Vendicari.Fermiamo la moto in un parcheggio custodito dove riusciamo a lasciare anche caschi, giubbini e stivaletti.In tenuta balneare ci avviamo verso un sentiero sterrato che attreversa una meravigliosa macchia mediterranea con arbusti e cespugli di capperi,unico inconveniente il sole, praticamente a picco senza pietà " meno male che è settembre"
Il mio compagno è di carnagione chiara direi quasi fosforescente io praticamente una cozza, lo vedo soffrire e sopratutto preoccuparsi di una eventuale scottatura. Fortunatamente dopo una ventina di minuti scorgiamo il mare, una tavola azzurra tra dune di sabbia rossa e scogli "uno spettacolo"ci fermiamo incantati a guardare, ci sembra di far parte di una cartolina.
Speriamo ardentemente di trovare la spiaggia deserta per poter passare due ore in totale libertà ma.... è domenica...e quindi tutti insieme appassionatamente.
CALA MOSCHE,questo il suo nome,è magnifica.Cerchiamo un posticino un pò riparato dal sole ma è difficile,la pochissima ombra è stata occupata da nordici che chiaramente temono il sole,l'acqua ed i meridionali..... ma dico io perchè vengono al sud potrebbero tranquillamente farsi le vacanze a Riccione.Ma sto divagando.
Sistemiamo alla meno peggio i parei e ci tuffiamo, l'acqua è fredda e cristallina, una goduria.Vedo negli occhi del mio compagno la gioia , erano anni che non faceva una vacanza, si tuffa e si allontana a lunghe bracciate è felice...... .lo sono anche io.

Cala Mosche
Dopo un paio d'ore di tuffi e nuotate decidiamo di andare via.Il mio lui non fa vacanze di spiaggia  da troppi anni ed anche con il fattore di protezione 50, praticamente uno strato di calce, il suo collo diventato fucsia e credo di ascoltare un lieve sfrigolio.Arriviamo alla moto, ci ribardiamo con l'abbigliamento di sicurezza , vi assicuro che il casco ed i giubbini con quel caldo e con il sale del mare addosso sono una quasi tortura, ma va fatto.
Decidiamo di andare a pranzare a Siracusa, un amico ci ha consigliato un ristorante sul mare
I RUTTA I CIAVOLI , non so cosa significa in dialetto siracusano, ma vi assicuro che il posto ed il cibo sono magnifici
Panorama dal terrazzo del ristorante
Arriviamo che sono già le 15 , un attimo di indecisione del ristoratore ma ci fa mangiare. Il posto è incantevole , una veranda sul mare e nell'attesa del cibo facciamo alcune foto, una sigaretta abbracciati ci sta tutta, la moto consente poca intimità anche se spesso la sua mano si poggia sulla mia gamba in un gesto tenero ed affettuoso.
Il pranzo è a livello: spaghetti con mollica,acciuga e capperi, gnocchetti con pesce spada e menta, una lampuga, pesce a me alimentarmente sconosciuto, con pomodorini olive e capperi, tutto buonissimo; il conto proporzionato a quanto e cosa abbiamo mangiato.
Chiediamo informazione per il Teatro Greco, l'Orecchio di Dioniso ed Ortigia;ci consigliano di concludere la giornata con un tramonto nel borgo marinaro di Ortigia.......





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