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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

domenica 6 marzo 2011

Gastronomia berlinese

Usciamo dall'hotel e decidiamo di dirigerci, cartina alla mano, verso il vecchio quartiere ebraico dove seguendo la guida avremmo trovato gli Hackesche Höfe,un complesso di otto cortili comunicanti restaurati ricchi di attrazioni e luoghi di intrattenimento;attraversiamo questa piazza sconclusionata dove il look anni 60 dell'era comunista fa a cazzotti con l'architettura modernissima dei centri commerciali ;una piazza rumorosa,frenetica, caotica insomma "brutta" ma perfetta per i turisti fai da te come noi poichè è il punto nevralgico dei trasporti dalla  città-vai praticamente ovunque-
 Ci incamminiamo verso la  Under der Linden arteria principale di Berlino che unisce l'est con l'ovest ed attraversiamo rotaie e cordili inoltriamdoci verso la zona Ebraica;in lontananza una serie di luci ci avrebbe dovuto indicare che la zona cercata era quella giusta ma a parte alcuni locali dislocati in vecchi magazzini di mattoni rossi non c'era altro.Proviamo a rifare il giro ma nessuna zona particolarmente vivace; ormai si era fatto tardino e la fame ci attanagliava, decidiamo di fermarci in quello che ci è sembrato il locale meno turistico e più gastronomicamente tedesco il "Brauhause lemke"Entriamo in una tipica birreria l'arredamento era tutto in legno con tanto di silos di rame per la birra,avventori con guance rosse ed odore di wuestel


Ci sediamo al primo tavolo libero e sbirciamo nei piatti degli altri per capire cosa ordinare;ogni portata era un agglomerato di cibo e salse, nulla di particolarmente identificato ma gli odori, la fame ed il gusto con cui gli altri mangiavano ha scatenato in noi la tipica reazione del' assaggiamo tutto  nell'ordine uno splendido einsbein(stinco di maiale) ed a seguire una serie di wurstel di varie razze e qualità il tutto accompagnato da purea di patate,purea di piselli crauti come se piovesse salsine varie e......i fiumi di birra.
In attesa del lauto pasto iniziamo a ridere ed a cantare Alexander Plaz aufidersennnnnnnnn,sono giorni che tormento le mie amiche con questo ritornello
Finalmente arriva l'ordine ed i succulenti piatti di cibo, immediatamente sento che il mio colesterolo si sta innalzando per simpatia ,la colecisti alza bandiera bianca ed il fegato dichiara strike.
Non ce ne impota niente divoriamo con gusto innaffiando il tutto con birra buonissima; concludiamo, per farci male completamente, con un gelato ai frutti di bosco  avremmo potuto dire di no? assolutamente no.Non ricordo quanto abbiamo pagato ma l'esperienza mi è rimasta impressa e la ripeterei.
Usciamo dal locale rotolando e cantndo "ALEXANDER PLAZ AUFHIDERSEN"arriviamo in albergo che siamo allegrissime. le altre due compagne di viaggio decidono di andare a dormire ma la mia compagna di stanza ed io preferiamo fermarci a bere il bicchierino della buonanotte nel piano bar dell'albergo.
Ci sediamo su comodi sofà rossi bevendo un grappino e sperando in un avvio del processo digestivo;ci guardiamo intorno:tanti europei seduti a conversare e bere ma anche tantissimi mediorientali tra cui un arabo con tanto di caffettano che si dilettava a cantare al piano"MY WAY"devo dire  tragico ma divertentissimo ma era ormai tardissimo e decidiamo di ririrarci in camera domani ci aspetta Il Museo dell'Olocausto.

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