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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

martedì 1 novembre 2011

Piazza Venceslao Vaclavskè Namesti

Piazza venceslao fonte internet
Ci svegliamo con comodo ma presto come nostro solito, c'è un sole bellissimo di quelli però che non scaldano credo faccia freddo.Provvedo a non dimenticare sciarpa, guanti e cappello, il mio compagno invece,visto il sole,uscirebbe solo con il maglioncino"ha sempre caldo" Ci avviamo alla  metro ed  in  due fermate scendiamo a Mustek in Piazza Venceslao: lo spettacolo è splendido la piazza è abbagliante, il sole illumina le bellissime facciate degli edifici alcuni architettonicamente e storicamente costruiti nei primi del Novecento, il contasto con i cartelloni pubblicitari ed i megastore di marchi internazionali è notevole. La passeggiata continua verso il Museo Nazionale  e ci imbattiamo nella facciata art nouveau del Gran Hotel Europa forse l'edificio più bello della piazza. 








Ho freddo e ci spostiamo verso il centro della piazza dove un pallido sole scalda i giardini, lungo il percorso gruppi di   vacanzieri accompagnati dalle guide ascoltano nella propria lingua le spiegazioni sulla storia della piazza, noi siamo già preparati e ci avviamo verso il Museo Nazionale avvolti ed un tantinello storditi dall'odore dei Wurstel venduti senza soluzione di continuità anche alle 10 del mattino, fortunatamente le splendide facciate degli edifici  lungo la piazza ci rinfrancano "un pezzo di storia" Palazzo Melantric oggi supermercato, casa Wiehl  dalla facciata con  affreschi rinascimentali
Il negozio di scarpe Bata capolavoro funzionalista, Palazzo Koruna progettato in stile art nouveau  e via così lungo tutta la Piazza in una continua alternanza di antico e moderno di bello e di.........meno bello. Tra fotografie e fermate per ammirare i palazzi arriviamo al Museo Nazionale:la facciata neo rinascimentale fu progettata come simbolo architettonico del Risveglio Nazionale Ceco e le zone dipinte da un colore più chiaro nascondono fori di proiettili  risalenti al 1968 sparati dalle truppe del patto di Varsavia che aprirono il fuoco contro il palazzo scambiandolo per l'Assemblea Nazionale                                                                   
sotto le scale del Museo ci appare il monumento commemorativo ad Jan Palach  lo studente universitario  che in segno di protesta contro l'invasione delle truppe del Patto di Varsavia si diede fuoco sulle scale del museo scendendo barcollando avvolto nel fuoco, lì dove cadde oggi c'è una croce inserita nel marciapiede
Momento di commozione del mio compagno che stava esaudendo  il suo desiderio di 
sempre avendo rappresentato  un momento importante della sua adolescenza ; per me invece una considerazione su

come oggi ,ancora giovane,  stavo vedendo ed
attraversando un momento di storia vicinissimo a me,un momento di storia mondiale che io stessa ricordavo avendolo vissuto.

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