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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

lunedì 5 dicembre 2011

Ponte Carlo ed il Castello

Ci svegliamo che la città è avvolta da una spessa nebbia, non ci sono abituata e mi da un lieve senso di oppressione.Facciamo colazione cercando di non abbuffarci,come al solito,ma non avendo cenato è impresa impossibile. La colazione dell'hotel non ha nulla di particolare,cornetti precotti e surgelati, pane marmellata e burro, succhi vari e la solita ciofeca al posto del caffè.. Bisognerebbe evitarla prenotando solo il pernottamento ed affidandosi per  la colazione ai bar locali  assaggiando le loro specialità ; in spagna ho fatto lo stesso errore ma la prossima volta non ci casco.Fa freddissimo e mi  imbacucco,cappello, sciarpa e guanti ed  il mio compagno mi prende in giro camminando con il giubbotto aperto ma dopo pochi metri lo abbottona fino alla gola                                                                                  
Scendiamo verso la Moldava a prendere il 17 e un manto di nebbia ovattosa ci avvolge  proprio un paesaggio del nord europa.

Per strada poche macchine è sabato e come in tutte le città del mondo la vita rallenta ed aspettiamo anche qualche minuto in più il tram.Nell'attesa del tram mi sto gelando ed ho come la sensazione che le scarpe si attacchino all'asfalto gelando insieme ai piedi. Finalmente ci fiondiamo nel tram surriscaldato e facendo il solito giro sulla Narodni Trina ci lascia alla fermata del Ponte Carlo.Sono solo le 9 del mattino e sul ponte,normalmente gremito fino all'inverosimile,c'è poca gente, addirittura stanno ancora allestendo le bancarelle  Il ponte fi costruito per sostituire il vecchio ponte Giuditta spazzato via da un inondazione ha resistito ben 600 anni al traffico a due ruote ed oggi resiste al traffico dei turisti che, vi assicuro, non è da meno .

Lungo il ponte si possono ammirare 30 statue barocche rappresentanti una serie di santi  che non vi sto ad elencare,qualcuna è originale molte le copie.Tra le statue quella di San Giovanni con la targa di bronzo completamente lucida, la leggenda vuole che strofinandola si farà ritorno a Praga e da bravi turisti ci mettiamo in fila per il rito
Mentre passeggiavamo sul ponte la nebbia si è dissolta lasciando
spazio ad una meravigliosa giornata di sole e siamo anche riusciti  a fare  qualche foto sul ponte senza troppa gente intorno.

Terminato il ponte si entra nel quartiere di Mala Strana, la prima strada di ingresso è un viale gremito di negozi di gadget e con di solite  finte auto d'epoca parcheggiate in attesa di turisti da spennare Giungiamo alla piazza principale di Mala Strana e da lì un tram porta direttamente al castello.Si potrebbe anche andare  piedi ma la cosa viene esclusa a priori dal mio compagno.Riusciamo a salire sul tram nella direzione giusta e non è semplice in quanto la strada che sembra salire verso il castello ad un tratto ridiscende verso la Moldava, comunque riusciamo a farcela ed in pochi minuti siamo arrivati all'ingresso del Castello.
Cattedrale di san Vito
Il Complesso ha una superficie pari a circa sette campi di calcio  ed è il castello più antico del mondo,costruito inizialmente come una fortificazione si è sviluppato nel corso dei secoli dando vita ad un insieme di stili. Avendo già soggiornato per qualche giorno a Praga qualche anno addietro sapevo che per  visitare il tutto ci saremmo volute dalle due alle otto ore procurandosi una marea di biglietti suddivisi per tipologia di visita: Castello con Cattedrale, Cattedrale più Palazzo Reale ,Chiese varie ecc ecc.Sinceramente se ne può fare tranquillamente a meno. L'importante è visitare la cattedrale e basta soffermarsi all'ingresso dove si ha avere una splendida prospettiva di tutta la navata senza necessità di inoltrarsi oltre la linea dove staccano i biglietti.
La visita completa comprende: la Cattedrale di San Vito,i tre cortili,il giardino reale, il vecchio Palazzo Reale,la Piazza di San Giorgio con la basilica ed il convento. Noi abbiamo deciso di evitare tutti gli approfondimenti compreso quello della cattedrale nella quale siamo entrati ammirandola come descritto sopra,abbiamo attraversato i cortili con gli splendidi edifici ed abbiamo passeggiato lungo il vicolo d'oro con le sue minuscole casette costruite in un primo tempo per i tiratori scelti poi abitate dagli orefici e da qui il nome



Tra le case del vicolo anche quella abitata da Frank Kafka .La cattedrale di San Vito è veramente imponente non vi sto a dare cenni storici ed architettonici  poichè non li leggereste ;per chi ha letto I Pilastri della Terra di Ken Folllet può identificarla con la costruzione della cattedrale del buon mastro Tom " IMPONENTE E MAESTOSA"








casa di kafka

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