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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

mercoledì 30 novembre 2011

Serata Blues

Un magnifico pomeriggio di Ottobre ci accompagna lungo le rive della Moldava.Siamo stati fortunati il sole e le temperature accettabili ci hanno consentito di visitare questa romantica città nel miglior modo possibile. Ricordo ancora il viaggio ad Istanbul come un incubo, non smise di piovere un secondo durante tutti e tre i giorni.
Sono dell'idea che il  sole influisca sugli stati d'animo e sui ricordi ed essendon io una metereopatica ........Vorremmo continuare a passeggiare al sole ma siamo comunque stanchi e con rammarico decidiamo di prendere il tram per rientrare in Hotel.La distanza a piedi non sarebbe stata molta ma non volevamo abusare delle nostre forze.In giro dalle 9 del mattino senza fermarci un attimo ed in fondo siamo pure due signori di mezza età.... ma molti in fondo.........e prendiamo al volo il 17 che passa praticamente ogni 3 minuti "na meraviglia"La strada lungo il fiume si interrompe per lavori ed il tram imbocca la Narodni Trina( Viale Nazionale) che arriva fino alla Piazza Wenceslao, il 17 la percorre fino ad un incrocio dove poi  riscende sulla Moldava. Durante i tre giorni trascorsi a Praga abbiamo percorso questa strada circa sei  volte al giorno passando dinanzi al Narodni divadlo(Teatro nazionale) con il suo imponente edificio
ed al Nuovo teatro nazionale o Lanterna Magica che ci ha meravigliato per la sua bruttezza.
Non c'è stato un passaggio dinanzi all'edificio che non sia stato commentato con un  "Osceno" La totale differenza con l'architettura circostante  e quella costruzione formata da una serie ininterrotta di schermi televisivi in fila erano una nota stridente come dire" Il parmigiano sulle cozze" Scendiamo alla nostra fermata che il sole è ormai tramontato e fa freddino. Nello stomaco di entrambi intanto il prociutto di praga continuava a dare segni di vita, posizionato tranquillamente senza dare la sensazione di volerci abbandonare.
La previsione prima dell'uscita serale ad ascoltare musica dal vivo sarebbe stata quella  diu andare prima a cena ma ma la situazione digestiva ci sconsigliava vivamente di pensare di ingurgitare  cibo speziato e graveolento. Sotto il nostro hotel avevamo  notato un bar con una insegna di un terrificante verde acido ma con un nome che ci piaceva "Cafè Amadine" storpiato da noi in Armandino"ci faceva ridere" in vacanza in fondo si ride con niente d abbiamo deciso per un tè caldo e digestivo prima di andare a riposare qualche ora  Il bar assolutamente liberty ci da una bellissima sensazione ed ancora di più la gentilezza dei camerieri e l'ottima presentazione di quanto ordinato.La teiera è arrivata con acqua chiaramente caldissima accompagnata da un scelta di tè di altissimo livello, decidiamo anche per una fetta di strudel"non potevamo esimerci assolutamente".

Sorseggiando il tè ci accingiamo a leggere l'articolo del quotidiano che mi ero conservata e accuratamente portata da Napoli dove dava una descrizione dei locali di musica dal vivo di Praga  Il mio compagno è un appassionato di blues, lo ascolta quotidianamente ed ha una serissima collezione di artisti di un certo livello io,al contrario, non ne capisco nulla ma sapevo che a Praga era stata attribuita la palma della città della musica e del jazz in particolare. Avevo accuratamente conservato l'articolo con i nomi dei locali ed ho approfittato della gentilezza del cameriere per chiedere informazioni sulle zone e sulla tipologia .Il cameriere che ci aveva servito il tè si è preoccupato a sua volta di informarsi su internet  in quale locale avrebbero suonato blues ed anche dove ci sarebbe stato il gruppo migliore, alla fine ci ha anche spiegato come arrivare. Gli ho lasciato una mancia stratosferica se l'è meritata tutta, avendo oltretutto pagato meno di 6 euro per quanto avevamo ordinato.Dopo aver riposato un paio d'ore(per essere onesti dopo che il mio compagno ha russato pesantemente mentre io cercavo di vedere un tantino di tv) abbiamo ripreso il 17 per scendere alla solita fermata sulla Moldava a pochi passi dalla Piazza della Città Vecchia. Cartina alla mano ci siamo diretti verso la Tinska praticamente dietro la chiesa della Vergine di Tyn visitata la mattina.



L'atmosfera notturna era bellissima, giovani in giro a passeggio,ristoranti e bar pieni, qualche turista ma non quelli della massa.Troviamo facilmente L'UNGELT JAZZ & BLUES CLUB, scendiamo nel locale attraversando un cortile con un ristorantino ed un'altro lacale interno dove si poteva mangiare,  decidiamo per sederci nella sala dove suonano, la posizione era alquanto scomoda la zona musicale era piccolissima e sovraffollata, ordiniamo una birra  ed ascoltiamo.
Il mio compagno mi spiega che siamo stati fortunati perchè il gruppo che suona ha una certa rilevanza in nel mondo del blues e che il chitarrista è Lubos Andrst un blues man che ha suonato con artisti del calibro di  BB king e Gillespie. Riferisco pari pari la conversazione e sottoscrivo il tutto per onestà di racconto ma ripeto io non ne capisco nulla.Amo la musica sicuramente non quella di Toto Cutugno e Albano ma di blues manco ne capisco assai.
Ad essere sincera  la serata non mi è dispiaciuta affatto , la birra era ottima, la musica pure ed in particolare mi ha colpito il pianista



giovedì 17 novembre 2011

Passeggiando ancora sulla Via Reale

A stretto giro di 15 minuti nei piatti non resta che il vuoto totale, prosciutto,cotica e grasso sono stati eliminati scientificamente senza tralasciare nulla. Al nostro fianco c'è un gruppo Italiani ed mi soffermo ad ascoltare una delle signore disquisire sull'opportunità o meno di acquistare piatti di prosciutto di Praga avendo nelle borse i panini opportunamente preparati con la colazione dell'hotel. Mi prende un momento di tristezza in fondo se si decide di fare vacanze si può anche spendere qualche soldino altrimenti meglio starsene a casa , mica stavano acquistando caviale nel migliore ristorante del luogo ! Salutiamo il nostro compagno di tavolino e ci avviamo verso la Cattedrale della Vergine di Tyn
Lungo il percorso decidiamo per un caffè in uno dei locali turistici sulla piazza "Caffè Italia" una pessima idea. Abbiamo pagato l'orrendo caffè ben 190 corone pari a 7/8 euro..... un furto, ma un furto bello e buono, inutile fare o dire abbiamo pagato e ci siamo ripromessi di farne pessima pubblicità per quanto serva ...ah dimenticavo sullo scontrino era anche scritto in maiuscolo in Inglese e Italiano che "MANCIA NON E' INCLUSA"
In un attimo ci ritroviamo davanti alla Chiesa della Vergine dietro Tyn con la sua caratteristica struttura gotica ed il suo interno marcatamente barocco con il suo altare roccocò ed il  magnifico organo a canne. Purtroppo è difficile ammirare il suo esterno in modo completo in quanto la chiesa è seminascosta dall'edificio della Scuola di Tyn ; scuola e chiesa prendono il nome dal pittoresco cortile nascosto sul retro,un tempo una sorta di caravanserraglio medioevale,centro di commerci ed ufficio doganale oggi, restaurato in modo accurato,ospita negozi alberghi e ristoranti. A questo punto decidiamo di completare il percorso della Via Reale e quindi torniamo indietro riattraversando la piazza e la striscia di ottone detta anche il Meridiano di Praga e concludiamo la visita della  piazza entrando nella chiesa di San Nicola una sorta di torta nuziale  barocca con un interno angusto e  quasi completamente occupato da un  imponentissimo lampadario di cristallo di Boemia
Iniziamo ad essere stanchi, in giro dalla mattina.

Karlova street fonte internet
Lo stomaco troppo pieno e la prospettiva di trascorrere una serata diversa ascoltando musica dal vivo ci fa decidere di tornare a riposare qualche ora in hotel. Non ci va di riprendere la metro la cui fermata era assolutamente equidistante da quella del tram n°17 che, percorrendo il viale lungo la Moldava, ci avrebbe portato  in Hotel facendo una bella passeggiata.Per arrivare al fiume abbiamo però dovuto attraversare la zona più turistica di Praga, evitata al mattino arrivando direttamente dalla Piazza Venceslao. Il  percorso attraversato da noi era uno di quelli esente da flussi di mandrie (discorso già affrontato per il mio giro all'Alambra di Granada e che vi risparmio).Il mio lui era affascinato e nello stesso tempo terrorizzato dalla massa disumana di turisti guidati  dagli ombrellini colorati che percorrevano  le strette stradine affogate da negozi di gadget, gioiellerie luccicanti di ambra, cristallerie di boemia e volendo anche qualche bottega di oggetti mediorientali mischiati ad statuine sacre ivi compresi santi i  trasferta. Sulla via Karlova,che dalla Piazza dell'Orologio porta direttamente all'ingresso del Ponte Carlo, non si riusciva neanche a camminare affiancati, il turistame di massa invadeva marciapiedi, strade e negozi  come un assembramento di formiche  raggruppate nello stesso punto per trascinare la mollichina di pane.........credo di aver reso l'idea. Riusciamo non senza qualche difficoltà a trovare la via della Moldava e dinanzi il Ponte Carlo, sono le tre del pomeriggio ed il ponte è affollatissimo, ma il tutto non ci coivolge più di tanto in quanto avevamo già deciso di tornare in hotel riservandoci la visita per l'indomani mattina.Pochi passi e siamo sulla Moldava, il pomeriggio è splendido un tiepido sole illumina il fiume e la terrazza dove tantissima gente è seduta a sorseggiare bevande ed a godere del sole del pomeriggio. Qualche anno fa anche io con le mie amiche abbiamo avuto la possibilità di godere di un pomeriggio come questo. Non c'è posto per sederci peccato ma decidiamo di continuare a piedi lungo il fiume troppo bello tutto per sprecare tempo chiusi in hotel anche se la stanchezza si fa sentire.
Dall'altro lato del fiume il Castello e le guglie della cattedrale di San Vito illuminate dal sole pomeridiano "uno spettacolo"










giovedì 10 novembre 2011

la via Reale

Decidiamo di percorrere parte della Via Reale che rappresentava l'antico percorso che i re cecoslovacchi  percorrevano per arrivare alla Cattedrale di San Vito dove venivano incoronati  Il percorso inizia dalla Torre delle Polveri  segue il percorso della Celetna  fino alla piazza della Citta Vecchia prosegue sulla Karlova  e sul Ponte Carlo fino a giungere al Castello.
Dopo aver ammirato con calma tutti gli splendidi edifici della Piazza Vecchia ed aver deciso di soprassedere dal salire sulla torre dell'orologio decidiamo di avviarci verso la Namesti  Republiky o Piazza della Repubblica percorrendo la Via Celetna.

Celetna street
La strada è un vero museo all'aperto con  facciate barocche su strutture gotiche e l'edificio più interessante è la Casa della Madonna Nera oggi museo del cubismo.Faccio riferimento a questo periodo culturale per la seconda volta e credo che ne scriverò ancora in quanto Praga è stata una delle principali protagoniste del 900 con il cubismo  e  l'art neauvou  ma per onesta voglio anche specificare che non solo mi documento in merito al periodo  non avendone alcuna conoscenza e sopratutto non so neanche se mi piace ..bene.

Casa della madonna nera

Riprendiamo la passeggiata tra edifici storici e negozi di Ciapa Ciapa dove chiaramente tendo a fermarmi trascinata via dal mio compagno.Non sono una patita di souvenir però mi diverte guardare Per i gadget da portare ad amici e parenti  mi rivolgo a negozi un attimino meno dozzinali e facendo qualche giretto in più si  scoprono botteghe dove acquistare articoli economicamente più abbordabili ed assolutamente originali evitando oscenità tipo palle con la neve, gondole e torri  eiffeil  varie. Il freddo si sta facendo sentire ho le mani ghiacciate e mi sono sistemata sulla testa il  mio orrendo cappello sono uno spettacolo di bruttura ma non me ne importa niente vuol dire che facendo le foto mi preoccuperò di levarlo


Arriviamo in Piazza della Repubblica passando sotto la Torre delle Polveri dove un finto armigero di guardia a cosa non so .....si offre per le foto di rito            

La foto la facciamo da noi e si decide anche di evitare la  salita sulla torre, troppe scale per il mio compagno  che strutturato come metà uomo e metà moto non contempla i piedi tranne che per estreme necessità.La giornata si prospettava lunga ed impegnativa  quindi si è evitato tutto il superfluo"secondo lui" ma lo amo e tanto basta......
Piazza della Repubblica è caotica, turisti in posa per le foto di rito sotto la Torre delle Polveri e davanti alla Casa Civica, capo linee di autobus pubblici e privati e la sosta del giro del City Sightseeing con salita e discesa di turisti.

Casa Civica fonte internet
Il contrasto tra il gotico della Torre delle Polveri e L'art neuveau della Casa Civica è stridente.Costruita nei primi del 900 da circa 30 importanti artisti la Casa Civica  fu ideata per essere il centro culturale destinato a rappresentanza il Culmine del Risveglio Nazionale Ceco; abbandonata durante il regima comunista  fu fortunatamente  restaurata negli anni 90. Il mosaico sopra l'ingresso  è collocato sopra due sculture simbolo dell'oppressione  e della rinascita, le altre figure rappresentano musica,letteratura, pittura e architettura,sopra l'ingresso si nota un baldacchino in ferro battuto in puro stile art nouveau come del resto tutto l'interno compreso l'ingresso ed il  bar sottostante che si possono visitare liberamente.Le altre sale, tra cui la sala Smentana la più grande sala da concerto di Praga con 1200 posti sotto una cupola di vetro chiaramente art nouveau, solo con visite guidate
Casa civica e torre delle polveri
Ripercorriamo la Celetna in senso contrario ed a metà del percorso potremmo inoltrarci verso il cortile di Tyn dove spiccano le torre della chiesa della Vergine ma è mezzogiorno e stiamo ancora pensando al prosciutto di Praga visto qualche ora prima arrostire su una bancarella per cui decidiamo di rimandare la visita.Ci mettiamo in fila con gli altri per acquistare il nostro piatto di  prosciutto a 89 corone per 100 gr e mi sembra onesto ma la confusione è parecchia , la lingua non aiuta ed alla fine mi viene sparato un conto di 690 corone, mi si rizzano i capelli in testa praticamente 30 euro. In Inglese chiedo le dovute spiegazioni ed il tipo mi risponde che il prosciutto è stato pesato ed ogni porzione pesa 200 gr quindi se tanto mi tanto più la birra ed il pane che ti fanno pagare ecco il conto. La fila dietro si ingrossa qualcuno si lamenta e  credo che gli ambulanti facciano gioco proprio su questo per cui pago e ritiro i due piatti. Sono abbondantissimi devo essere onesta ma magari ci sarebbe stato qualche altra cosa e non solo quello come pranzo


Facciamo onore al piatto che è buonissimo, caldo, morbido e croccante nella parte affumicata., la birra non è da meno, siamo su di un tavolino di fortuna e ci chiede ospitalità un ragazzo svizzero a Praga per lavoro; facciamo commenti sull'onestà dei venditori e su come in ogni città del mondo c'è chi approfitta dei turisti. Il ragazzo è simpatico e tra lui ed il mio compagno c'è anche un'affinità professionale..... si scambiano i biglietti da visita.                                                                                                                                                                                                          

sabato 5 novembre 2011

Piazza della Città Vecchia Stare Mesto.

Lasciamo Piazza Venceslao attraversando i due viali principali del centro della città: la Narodni Trina  maestosa parata di negozi e grandiosi e storici edifici pubblici; vi spiccano il Teatro Nazionale  ed il palazzo Adria uno dei primi esempi di architettura cubista
Teatro Nazionale 

Palazzo Adria

















La  Na Prikope disseminata di caffetterie,banche e zona esclusiva dello shopping.
Un tempo ritrovo  dell’alta società Praghese.Scatta immediata la voglia di shopping stroncata dall’espressione del mio compagno che da bravo ometto odia andare per negozi.
Mi riprometto di farci una scappata da sola. Decidiamo per un caffè comunque esso sia.
Essendo reduce da una dieta ferrea terminata da qualche giorno"ho i freni inibitori  completamente allentati"; mangerei qualsiasi cosa a qualsiasi ora.
Na Prikope
Sono anche  una persona estremamente controllata e so adeguarmi; quindi mi basta un caffè con il dolcificante, mi lascerò andare per pranzo  e non aspetto altro.
Il caffè è meno ciofeca del solito forse perché il bar fa parte di una catena dal nome Italiano “COSTA CAFFE’” oppure ci stiamo solo abituando.
Fa freddo e il caffè comunque scalda.
La passeggiata continua tra strette viuzze dove sciamano gruppi di turisti accompagnati  dalla solita guida con bandierina multicolore .
Non è periodo festivo e non sono nemmeno giorni di ponte eppure Praga è piena di turisti, singoli , in coppia ed in gruppi.
Mi piacerebbe tanto che questa stessa folla invadesse la mia bellissima città che nulla ha da invidiare alle altre anzi…Pochi minuti e ci troviamo sulla Male Nemesti o piazza piccola invasa da finte auto d’epoca e carrozzelle che offrono senza soluzione di continuità giri panoramici per la città.
La piazza di per se sarebbe graziosissima se non fosse praticamente quasi impossibile ammirarla a causa della confusione.

A pochi passi la  Piazza della citta Vecchia: Staromestske  Namesti, la principale piazza di Praga ed uno degli spazi urbani più belli d'Europa. Costantemente invasa da turisti  ci si può vedere di tutto: gruppi che suonano musica jazz , mercatini di Natale e  venditori ambulanti di specialità gastronomiche. Tutto intorno si stagliano edifici da mozzare il fiato.Ma prima degli edifici bisogna assolutamente accennare all'orologio astronomico; una vera meraviglia meccanica. Pare che il mastro orologiaio dopo la costruzione fu accecato per impedirgli di riprodurne altri. Questa è leggenda e probabilmente il poverello dovette avere solo  problemi di vista. Ai lati dell'orologio  sono rappresentati  i vizi  e le calamità: vanità, avidità, lussuria e morte che ogni ora suona una campana e capovolge la sua clessidra dando il via alla sfilata dei dodici apostoli  al termine della quale scoccano le ore.
Tutto questo movimento genera allo scadere di ogni ora un assembramento umano inimmaginabile.
Tutti i turisti restano li' con le macchine fotografiche e le telecamere a immortalare il fugace momento; "io non l'ho fotografato"... non voglio essere a tutti i costi alternativa ma vi assicuro che è importante soltanto  ammirare la tecnologia veramente notevole dell'orologio.
Le ore, le fasi lunari , il disco dorato del sole che si interseca con quello blu del giorno, quello nero della notte, quello marrone del crepuscolo , le case dello zodiaco e tutto il movimento che ne consegue.
Come già sottolineato tutto intorno palazzi dalle architetture magnifiche e temporalmente distanti: il rinascimentale della Casa dell'Anello d'Oro oggi sede della Galleria Civica, il gotico della Casa della Campana di Pietra, il  pregotico della chiesa della Vergine Maria dietro Tyn, il barocco della Chiesa di San Giacomo e di quella di San Nicola. Così descritto può dare la sensazione di un'accozzaglia ma vi assicuro che il tutto è estremamente armonico.Decidiamo di non salire sulla torre dell'orologio; c'è troppa confusione e già mi vedo a dover percorrere lo stretto corridoio in alto sulla torre sospinta da decine di persone che vogliono vedere, fotografare e farsi fotografare.
Io ci sono già salita qualche anno fa lo spettacolo è indubbiamente bello ma non essenziale.
Sono solo le 11 del mattino, troppo presto per soffermarci a degustare il prociutto che vediamo affumicare su una bancarella oppure per mangiare un trdlo o manicotto di boemia cotto anch'esso sulla brace e  passato caldo nello zucchero aromatizzato alla cannella"delizioso".Ci avviamo  decidendo di proseguire senza metà in fondo il modo migliore per scoprire una città. 

martedì 1 novembre 2011

Piazza Venceslao Vaclavskè Namesti

Piazza venceslao fonte internet
Ci svegliamo con comodo ma presto come nostro solito, c'è un sole bellissimo di quelli però che non scaldano credo faccia freddo.Provvedo a non dimenticare sciarpa, guanti e cappello, il mio compagno invece,visto il sole,uscirebbe solo con il maglioncino"ha sempre caldo" Ci avviamo alla  metro ed  in  due fermate scendiamo a Mustek in Piazza Venceslao: lo spettacolo è splendido la piazza è abbagliante, il sole illumina le bellissime facciate degli edifici alcuni architettonicamente e storicamente costruiti nei primi del Novecento, il contasto con i cartelloni pubblicitari ed i megastore di marchi internazionali è notevole. La passeggiata continua verso il Museo Nazionale  e ci imbattiamo nella facciata art nouveau del Gran Hotel Europa forse l'edificio più bello della piazza. 








Ho freddo e ci spostiamo verso il centro della piazza dove un pallido sole scalda i giardini, lungo il percorso gruppi di   vacanzieri accompagnati dalle guide ascoltano nella propria lingua le spiegazioni sulla storia della piazza, noi siamo già preparati e ci avviamo verso il Museo Nazionale avvolti ed un tantinello storditi dall'odore dei Wurstel venduti senza soluzione di continuità anche alle 10 del mattino, fortunatamente le splendide facciate degli edifici  lungo la piazza ci rinfrancano "un pezzo di storia" Palazzo Melantric oggi supermercato, casa Wiehl  dalla facciata con  affreschi rinascimentali
Il negozio di scarpe Bata capolavoro funzionalista, Palazzo Koruna progettato in stile art nouveau  e via così lungo tutta la Piazza in una continua alternanza di antico e moderno di bello e di.........meno bello. Tra fotografie e fermate per ammirare i palazzi arriviamo al Museo Nazionale:la facciata neo rinascimentale fu progettata come simbolo architettonico del Risveglio Nazionale Ceco e le zone dipinte da un colore più chiaro nascondono fori di proiettili  risalenti al 1968 sparati dalle truppe del patto di Varsavia che aprirono il fuoco contro il palazzo scambiandolo per l'Assemblea Nazionale                                                                   
sotto le scale del Museo ci appare il monumento commemorativo ad Jan Palach  lo studente universitario  che in segno di protesta contro l'invasione delle truppe del Patto di Varsavia si diede fuoco sulle scale del museo scendendo barcollando avvolto nel fuoco, lì dove cadde oggi c'è una croce inserita nel marciapiede
Momento di commozione del mio compagno che stava esaudendo  il suo desiderio di 
sempre avendo rappresentato  un momento importante della sua adolescenza ; per me invece una considerazione su

come oggi ,ancora giovane,  stavo vedendo ed
attraversando un momento di storia vicinissimo a me,un momento di storia mondiale che io stessa ricordavo avendolo vissuto.