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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

sabato 6 ottobre 2012

Vieste

Il sole basso all'orizzonte, così tipico della fine, di Agosto ci stava dando l'illusoria sensazione che la temperatura fosse più bassa e che potevamo dirigerci verso Vieste senza soffrire troppo il caldo errore madornale il caldo era ancora infernale .Ormai in macchina ci dirigiamo verso la cittadina

parcheggiamo ,chiaramente, senza difficoltà non essendo ancora le 17.00 e non essendoci anima viva Quel momento però ci ha dato la possibilità di ammirare Vieste con una veste più suggestiva e meno turistica  Passeggiamo tra i vicoli che si intersecano salendo verso il castell e restiamo incantati ,case bianche ed tipica architettura, terrazzi sospesi sul mare, il faro in lontananza incorniciato dai vicoli , sotto di noi un mare bellissimo insomma un panorama da mozzare il fiato.



Nel frattempo la cittadina riprendeva  vita , i negozi di souvenrs, i bar ed i localini lungo la passeggiata  iniziavano ad aprire  ..La mia  amica del nord si è precipitata ad  acquitare un pò di ricordi e prima di ripartire ci siamo rifocillati con una golosissima granita di arancia e limone gustata sul muretto con il panorama del faro in lontananza. Riprendiamo la strada verso Margherita di Savoia ignari che avremmo trascorso circa 4 ore  in macchina perdendoci tra statali e provinciali

Imbocchiamo la statale 89 senza renderci conto che stavamo percorrendo una diramazione diversa dalla strada percorsa la mattina,una splendida mulattiera  che si inerpicava  per 50 chilometri fino a Mattinata tra salite e tornanti che hanno messo a dura prova il mio ginocchio e la mia pazienza. Arrivati in vista di Mattinata abbiamo inboccato la statale verso Manfredonia e quì abbiamo commesso un'altro errore interpretando i cartelli delle indicazioni con la stessa metodologia di quelli autostradali per cui al nome del paese abbiamo attribuito quello dell'uscita " ERRORE MADORNALE" siamo arrivati fino a Foggia .................... mi sembrava di impazzire.
Nel frattempo la lineetta del carburante scendeva fino alla riserva e nessun distributore all'orizzonte. Il navigatore del telefonino ci ha poi indicato l'ultimo incubo.... la statale 544 altri 60 chilometri nel nulla, tra campi incolti, paesi fatiscenti  e nessuna indicazione del dove e come ritrovare la civiltà .La macchina era ormai a riserva da parecchio e devo dire che cominciavo ad aver paura. Finalmente abbiamo  scorto il cartello con l'indicazione di Trinitapoli e contemporaneamente un distributore di benzina.... eravamo arrivati .L'ultimo tratto l'abbiamo percorso attraversando le saline che la mattina avevamo invece costeggiato. Nel riguardare la mappa su google mi sono resa conto di aver percorso circa 100 chilometri in  4 ore a causa della tipologia delle strade e dei vari sbagli commessi  insomma abbiamo attraversato il Gargano come in un triangolo isoscele. Un ultimo sforzo e finalmente a casa, doccia rinfrancante e  ristorantino tipico  trasorrendo la serata  ridendo e scherzando sulle disavventure del pomeriggio, in fondo tutto fa vacanza e va bene così. Domani passeremo la mattina al mare , pranzeremo con i nostri amici e poi via si torna a casa "purtroppo" Anche questa vacanza è finita

martedì 2 ottobre 2012

Il Gargano

Partiamo da Polignano a mare che sono già le diciasette il caldo è ancora tremendo e ci sono oltre 100 chilometri da percorrere.Faccio l'errore di fare un bagno prima di andarmene nell'ottica di rimanere fresca durante il viaggio......sbagliatissimo il costume bagnato si appiccica, il sale del mare gratta e l'aria condizionata che bisogna tenere accesa causa i 35 gradi  ti ghiaccia. Riesco fortunatamente a cambiarmi  alla bene e meglio dopo una cinquantina di chilometri di sofferenza in un'area di servizio dove per prendere da bere abbiamo perso oltre mezzora. Riusciamo comunque ad arrivare a Margherita per le 19  e trascorriamo la serata  tranquillamente a cena dai mie amici ed a  passeggio sul lungomare tra bancarelle e famiglie.
Sabato e penultimo giorno quindi, come da programma, gita sul Gargano. Partiamo molto presto con l'immutato rammarico della mia amica che continua a passare le notte sul balconcino dell'hotel a conversare con il suo fidanzato.
Percorriamo la statale affiancando per chilometri e chilometri le saline , una spettacolo incredibile il sole illuminava i cristalli accumolati nelle vasche riflettendo colori cangianti. La strada fino a Manfredonia si è rilevata abbastanza tranquilla poi da Mattinata in poi una serie di curve interminabili con l'immancabile imbranato creatore di file allucinanti di auto a 20 chilometri all'ora.
Lo spettacolo però è magnifico, non lo ricordavo così bello, ci fermiamo per un pò di foto panoramiche

 
Sotto di noi la Baia delle Zagare, impossibile pensare di arrivarci se non prenotando un soggiorno presso l'hotel cinque stelle che ha la concessione in esclusiva della spiaggia,assolutamente impopolare ed ingiusto, oppure richiedendo un permesso  rilasciato in numero chiuso tutte le mattine dal comune di Mattinata  e sperare di riuscire ad attraversare l''hotel , dopo di che sperare di riuscire a  posizionare un asciugamano sulla spiaggia ( pare che se l'hotel ritiene che il numero di persone sulla spiaggia sia sufficiente ti rimanda indietro) insomma abbiamo rinunciato.
Riprendiamo il percorso verso le spiagge  scendendo verso la costa e ci ritroviamo in una zona di campeggi e spiagge. Ci fermiamo praticamente subito,gli stabilimenti balneari sono tutti sulla stessa spiaggia  quindi poco cambia come del resto anche  i costi. Lascio tutti  all'ingresso a pagare lettini ed ingressi e vado a parcheggiare a ......  casa del diavolo.
Siamo alla fine di agosto ma sarà  il caldo ed il luogo c'è una folla allucinante.Dalle nostre parti in questi periodi le spiagge si sfollano ma forse  e la tipologia di turismo che è diversa.
Cerco i mie amici e li trovo posizionati in sesta fila circondati da famiglie e con spazio vitale pari a zero tipo....  lettino a castello. Odio profondamente questi posti , li evito come la peste ma voglio troppo bene ai mei amici torinesi per non essere comunque felice di passare, anche in quelle condizioni, una giornata insieme al mare e loro lo apprezzano.
Il caldo è insopportabile non si riesce a stare stesi neanche cinque minuti , passiamo praticamente tutto il tempo in acqua, in lontananza si intravede Vieste

decidiamo andarci nel pomeriggio prima di rientrare; la giornata prosegue tra chiacchiere e bagni di mare...