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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

venerdì 6 gennaio 2012

Ultime ore a Praga.

Eravamo ormai allo stremo delle forze e soffermandoci su quanto girato dal mattino ci siamo resi conto che la stanchezza era del tutto giustificabile. Avevamo attraversato il Ponte Carlo, visitato parte del Castello, ridiscesi a Mala Strana e ritornati sulla Old Town Square a Stare Mesto, fatto il giro sul Citysightseeing, pranzato nuovamente a Mala Strana al U Mecenase , riattraversato il Ponte Carlo, visitato il Quartiere Ebraico e la via Parizka bella lunghetta, riattraversata la Old Town Square ed usciti sul lungo fiume. Solo a leggere questa lungo elenco mi sono stancata. Ma non eravamo ancora completamente ottenebrati poichè abbiamo deciso di goderci l'ultimo momento di luce scendendo dal tram e dirigendoci verso  la collina di Petrin. L'intenzione era quella di salire con la funicolare alla torre panoramica e visitare il labirinto di specchi costruito in occasione dell'esposizione di Praga del 1891. Chiaramente la collina di Petrin è dall'altra parte del fiume a Mala Strana. Siamo arrivati sotto la collina e per raggiungere la funicolare abbiamo attraversato il monumento alle vittime del comunismo, un toccante gruppo scultoreo di diverse lacere figure umane che scendono la scalinata e che rappresentano progressivi stadi di degradazione. Una targa di bronzo posta sul terreno ricorda il tragico tributo; del resto da qualsiasi si parte stiano le dittature sono sempre state e sempre saranno"l'obbrobrio del mondo".  Saliamo anche noi su una piccola scalinata insieme ad una gruppo di giapponesi e rimaniamo delusi "la funicolare è chiusa e totalmente abbandonata".  I giapponesi si avviano a piedi noi rinunciamo senza neanche pensarci,un'altro passo a piedi e saremmo stramazzati al suolo.
Ci fermiano sulla strada in attesa di un tram che ci potesse riportare dall'altra parte e sopratutto quanto più vicino al nostro albergo. Con il calare del sole era scesa  la temperatura ed entrambi eravamo percorsi da brividi di freddo con il notevole contributo della stanchezza. Da lontano vedo arrivare un tram un tantino diverso dagli altri "antico" ma la palina ci dava un percorso regolare per cui siamo saliti senza esitare.
Ci ritroviamo tra sediolini in legno, luci art noveau, nessuna porta  ed autista e bigliettaio in divisa anni 20
"tutto molto pittoresco". Ci viene chiesto di fare il biglietto ma faccio presente che lo avevamo già. In modo non troppo garbato ci fa capire che quello è un tram particolare che fa io il giro della città per cui va pagato un biglietto una specie di CitySightseeing, mi rifiuto facendogli capire che essendo già in possesso di un biglietto saremmo scesi alla fermata successiva non essendo interessati al giro turistico. All'altezza del ponte di Most Legii il tipo fa fermare il tram e ci indica in malo modo di scendere praticamente in mezzo alla strada tra le macchine che sfrecciavano. Lo abbiamo fatto ma vi assicuro che si è preso diversi accidenti e sopratutto ci ha lasciato una pessima impressione del popolo ceco. Insomma siamo due persone di mezza età di aspetto perbene  mi è sembrato veramente esagerato. A Napoli non lo avremmo mai fatto anzi probabilmente avremmo offerto ai turisti un giro supplementare

Riusciamo ad arrivare sulla Narodni Trina e prendiamo il nostro 17 che ci porta fino in Hotel dove arriviamo trascinando i piedi. Ci ficchiamo a letto e lì siamo rimasti fino al mattino dopo; del resto il Trudlo mangiato a pranzo ci teneva ancora compagnia così che non ci è venuto neanche voglia di cenare. Ci siamo svegliati con quella tipica sensazione di tristezza dell'ultimo giorno. Preparati velocemente i bagagli eravamo pronti per un  ultimo giro. L'aereo sarebbe partito alle 15, il taxi era prenotato per le 13 avevamo tutto il tempo di fare un'ultima passeggiata .Lasciati i bagagli in Hotel e ripreso il mitico 17 ci siamo diretti verso Stare Mesto. Abbiamo riattraversato la Old Town Square e ci siamo inoltrati nelle stradine dietro la chiesa di Tyn e lì è apparso un'altro luogo delizioso sfuggitoci nei giorni precedenti

Una serie di cortili abbelliti da locali e botteghe il tutto molto elegante e sobrio, veramente bello. Abbiamo passeggiato senza parlare guardandoci intorno e facendo ancora qualche foto, un ultimo giro in piazza. Non ci siamo voluti perdere un'ultima capatina per un caffè meno peggio degli altri nel bar Amandine sotto l'hotel  e poi verso l'aereoporto e verso l'Italia.
Avevo visitato Praga qualche anno fa in compagnia di alcune amiche ed era stato bello ma stavolta  lo è stato di più forse perchè ho approfondito molti aspetti della città trascurati la volta precedente o forse perchè........Praga è una città romantica                  


martedì 3 gennaio 2012

Il quartiere Ebraico Jasefov e la via Parizska

La delusione per non poter visitare le Sinagoghe è notevole, mi spiace perchè avendo già visto anni fa il luogo so quanto è affascinante e quanto emotivamente coinvolgente. Nel quartiere di Jasefov il vecchio cimitero e le Sinagoghe costituiscono un'unico museo che si suddivide in sei monumenti : la Sinagoga Maisel in stile neogotico dove è conservata un'esposizione  della storia degli ebrei , la Sinagoga Pinkas, per me la più coivolgente,trasformata in un monumento commemorativo.Su tutte le pareti sono riportati i nomi e le date di nascita e di scomparsa delle 77.297 vittime ceche del nazismo ed in più c'è una raccolta di dipinti di bambini deportati nel campo di Terezin. Vi assicuro che attraversando quelle stanze ti senti soffocare dal dolore come se un abbraccio doloroso ti stringesse è un'emozione che ancora oggi porto con me.Dalla Sinagoga Pinkas si accede anche al vecchio Cimitero ebraico che ,devo dire, trasmette una palpabile sensazione funerea , nel cimitero sono ammassate circa 12,000 lapidi in rovina ma pare che nel sottosuolo  ce ne siano almeno 100.000  disposte a strati per la mancanza di spazio. Noi siamo solo riusciti a dare uno sguardo dal cancello  ed a fare anche alcune foto come da tradizione turistica
Foto del Cimitero Ebraico fatta qualche anno fa
Sinagoga spagnola
Ai lati del cimitero,uscendo, si trovano la Sinagoga Klaus e la Sala Cerimoniale entrambe  ospitano esposizioni sul culto ebraico ed infine un paio di isolati più giù la Sinagoga Spagnola chiamata così per il suo vistosissimo interno stile moresco. Ultima e non meno importante la Sinagoga Vecchio Nuova che è la più antica  d'Europa ancora in attività ed è uno dei primi edifici gotici della città di Praga Per entrare gli uomini devono coprirsi la testa,all'interno un pulpito circondato da una grata  in ferro battuto ha conservato gran parte dell'aspetto che aveva 500 anni fa. Il tetto spiovente ed i timpani gotici conferiscono al tutto un'atmosfera misteriosa tanto che una versione della leggenda del Golem si

conclude proprio in questo luogo. Si narra che la creatura , lasciata sola il giorno della Shabbath,si fosse abbandonata ad atti di violenza Il biglietto per l'ingresso è chiaramente cumulativo ma quelle che secondo vanno assolutamente visitate sono la Sinagoga Pinkas, il Cimitero e la Sinagoga Spagnola.Comunque peccato non averle potute visitare.Lasciamo la zona delle sinagoghe e ci inoltriamo nel quartiere rimanendo incantati dell'architettura dei palazzi circostanti.
Quasi tutti gli edifici furono demoliti verso l'inizio del xx secolo per poi essere ricostruiti agli inizi del 900 in un'opera di riqualificazione in puro stile art nouveau. Lungo il viale e le vie laterali sorsero elegantissimi palazzi residenziali decorati con vetrate dipinte e sculture ornamentali. Il mio compagno è affascinato e  passeggia naso in aria

Lo ricordavo così affascinato solo a Noto quando all'alba si soffermava ad ammirare il sole che illuminava il tufo dei palazzi lungo il corso e la facciata della splendida cattedrale.
Nell'ultimo decennio la via Parizska è diventata un'elegante via dello shopping disseminata di boutique di marche esclusive come Dior,Luis Vitton, Gucci e via così, vi assicuro che non ne manca nessuna. anche i negozi di gadget sono di un'altro livello. Non c'è nessun negozio che vende paccottiglia ma eleganti tipiche botteghe di prodotti cechi con articoli di ottima fattura ed originali.
Chiaramente mi fermo ad acquistare i pochi regali che ho deciso di portare in Italia per i mie amici/parenti tra cui alcune originalissime magliette. Nell'uscire dal quartiere per andare a prendere il tram che ci avrebbe riportato in Hotel ci ritroviamo di nuovo nella Piazza Jan Palack e difronte al Rudolfinum un complesso di sale da concerto in stile rinascimentale un tempo sede del parlamento. L'edificio ospita anche una galleria specializzata in mostre di arte contemporanea  ed un sontuoso caffè.
Il Rudolfinum era però chiuso e le sale da concerto non visitabili. Abbiamo solo fatto qualche foto e siamo usciti preferendo non dilungarci nella visita del museo
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