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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

lunedì 17 settembre 2012

Alberobello e Locorotando

Il secondo giorno di vacanza in Puglia decidiamo all'unisono di programmarlo per una gita nei dintorni;i miei amici torinesi sono scesi senza macchina e ne approfiito per far loro da autista e  da cicerone. Pertiamo presto con tutto il rammarico della mia compagna di viaggio che, fidanzata da pochissimo, passa praticamente tutta la notte sul balconcino della camera dell'hotel a chiacchierare con il suo amato. L'intenzione è quella di riuscire a fare anche un bagno in qualche bella spiaggia della zona.
Imbocchiamo l'autostrada che il termometro della macchina segna 34 gradi e si prospetta una giornata torrida. Viaggiamo scorrevolmente fino a Bari per poi imboccare la SS 16 ed usciare ad Alberobello. Da quel punto in poi abbiamo percorso altri 20 chilometri   una strada tutta curve , brutta ed isolata al punto da chiederci se mai avessimo sbagliato ma le indicazioni continuavano a dirci che la strada era giusta; agglomerati di trulli sparsi per la campagna davano l'idea ma.. del pittoresco borgo il nulla.........finalmente, dopo un'ultima serie di curve interminabili  siamo arrivati ad Alberobello
Come in tutti i luoghi di richiamo ecco l'immagine del caos assoluto traffico, clacson,difficoltà di parcheggio, turisti in mandria. Riusciamo a parcheggiare piuttosto velocemente per la situazione ma chiaramente al sole e ci inoltriamo nel borgo passeggiando tra i trulli trasformati in  negozi per souvenir. Sinceramente ho  trovato il tutto etremamente finto,carino il borgo, carini i trulli, ma tutto troppo, troppo turistico;su ogni ingresso dei trulli  venivamo invitati ad entrare con la scusa del panorama e poi quasi fagogitati da imbanditori che cercavano di venderti la solita paccotiglia. Insomma luoghi che visti una volta va bene per la vita.







Dopo una mezz'oretta tra i trulli e relative foto di rito
decidiamo di andar via, il caldo è insopportabile e la folla comincia a rendere la passeggiata difficilissima. Riprendiamo la strada del ritorno decidendo per una deviazione, rilevatasi poi  una abbreviazione verso la statale, per Locorotondo dove siamo arrivati in poco più di 10 minuti
Il paese si è rilevato delizioso molto più bello di Alberobello.La struttura circolare delle stradine e le architettute barocche ne fanno un piccolo gioiello, un mosaico di balconi e cortili fioriti. Ci siamo deliziati a passeggiare tra le stradine del borgo e dopo una serie di foto di rito abbiamo iniziato la caccia al cibo.
Locorotondo
 Dai ristoranti aperti lungo i vicoletti arrivavano odori meravigliosi ma l'intenzione era quella di limitarci ad una fetta di focaccia dovendo poi di fare il bagno appena ridiscesi verso la costa. Ci siamo accontentati di una teglia di focaccia senza lode e senza infamia presa nell'unica focacceria del paese e siamo velocemente partiti verso il mare dove siamo arrivati dopo un'altra oretta di macchina ed ancora un centinaio di curve.





Alcuni anni prima avevo fatto un bagno a Polignano a Mare e ricordavo una spiaggetta molto caratteristica a picco nel mare limpido e freddissimo
Abbiamo provato a cercarla ma purtroppo non l'abbiamo trovata. Il caldo era ormai insopportabile ed abbiamo deciso di fermarci comunque su di un basso costone roccioso con un pochino di sabbia che ci ha dato la possibilità di riposarci, mangiare la focaccia e fare un bagno, insomma tutto sicuramente più comodo e raggiungibile delle scogliere bellissime ma assolutamente impraticabili dove ci eravamo fermati durante la ricerca della spiaggia di Polignano


Barocco Pugliese


martedì 4 settembre 2012

Trani

Fresche e profumate, sul profumate concordo sul fresco meno dati i 35 gradi alle 8 di sera, ci avviamo verso Trani per la cena . Abbiamo avuto il nominativo di un ristorante sul porto e abbiamo deciso di fidarci.
Usciamo dalla cittadina e ci appropinquiamo sulla SS16 che attraversa tutta la puglia e che è stato il nostro incubo un paio di giorni dopo e vi racconterò.
La strada è abbastanza scorrevole e semplice, costeggiamo Barletta e si materializzano a poca distanza dalla statale decine e decine di palazzi  in costruzione praticamente un'altra città. Erano talmente tanti  da chiederci quanti abitanti fa Barletta oppure se hanno deciso di radere al suolo la cittadina per ricostruirla da capo BOH...... misteri di questa Italia che invece di valorizzare il proprio patrimonio costruisce orrendi casermoni dormitorio.
Arriviamo a Trani al tramonto riusciamo a parcheggiare la macchina senza difficoltà molto vicini alla Cattedrale ed al Castello Svevo.
La cattedrale

Castello Svevo
 Mancavo da Trani da almeno 20 anni e comunque ci ero stata di passaggio per un pranzo veloce la ricordavo bella ma lo è ancora di più.
La cittadina è bellissima, come al solito la Puglia ci riserva splendidi spettacoli di architettura. La pietra bianca di Trani di tufo calcareo caratterizza quel tipico colore roseo chiarissimo quasi bianco delle varie costruzioni che con la luce del tramonto è ancora più particolare.La Cattedrale è chiusa, è troppo tardi per visitarne l'interno quindi ci inoltriamo nei vicoletti che scendono verso il porto e che sono la sede del vecchio quartiere ebraico, ci soffermiamo alla sinagoga ma anche questa purtroppo non è visitabile dato l'orario


Sbuchiamo sul porto da un vicoletto ed anche qua lo spettacolo è magnifico: gente che passeggia, i palazzi storici illuminati, musica dal vivo, allegria,vita "è estate" Passeggiando troviamo anche il ristorante consigliato.
Decidiamo per un bel piatto di cozze come antipasto, del resto la zona è rinomata per i molluschi e proseguiamo con uno spaghetto con i granchi " delizioso" vino locorotondo e concludiamo con un semifreddo al torroncino veramente notevole il tutto per 25 euro a persona assolutamente corretto.

Continuiamo a passeggiare sul porto immergendoci nella movida ed ammirando quanto ci circonda.
Sono molto contenta, i mie amici si stanno divertendo e sono entusiasti della passeggiata io pure. La serata è caldissima ma non importa.






sabato 1 settembre 2012

Margherita di Savoia

Eccomi  ancora una volta a preparare la mia fida valigia. Quest'anno non posso e non debbo proprio lamentarmi sono stata in giro dal mese di giugno,ed a parte il viaggione estivo che purtroppo per una serie di motivi è saltato, ho passeggiato da un punto all'altro dell'Italia : Ischia, la Versilia, una puntatina in Sicilia da amici e parenti , il centro Italia con la mia metà ed per concludere l'estate questo lungo fine settimana in Puglia.
La scelta è ricaduta su Margherita di Savoia in provincia di Barletta.La località non è per me tra le più ambite:il mare adriatico non spicca per trasparenza ed il luogo è sicuramente e logisticamente perfetto per le famiglie, per il  turismo locale e di immagrazione( ritornano per passarci l'estate le famiglia di seconda e terza generazione che vivono al nord) ed ultimo e non ultimo per la mia scelta di un coppia di amici torinesi che vi sta trascorrendo una quindicina di giorni  avendo necessità di totale ed assoluto relax dopo un anno difficile
Parto con una delle mie compagne di viaggio storiche, anche lei rimasta fuori dal viaggio con gli amici e  con tre vassoi di Babbà............ Il viaggio è veloce da Napoli 2 ore e siamo a Margherita di Savoia, il caldo è tremendo ma siamo partire abbastanza presto ed ho l'aria condizionata. Arriviamo comunque che sono già le 11 passate , l'appuntamento con la mia amica è sul corso che  troviamo con difficoltà anche perchè in paese c'è il mercato per cui è un caos assoluto come è assoluto il caldo. Riusciamo ad incontrarci. baci e abbracci senza fine, non ci vediamo da quasi un anno e reggiungiamo il mio amico che prende il sole in spiaggia, gli abbiamo fatto una sorpresa e non sa che sto arrivando, aribaci ed un pizzico di commozione devo dire c'è un grande affetto tra di noi.  Il tempo di sistemate i bagagli nel bad and brekfast, molto grazioso e accessiorato di aria condizionata fattore importantissimo e torniamo sulla spiaggia. Erano anni che non vedevo uno spiaggione così

Spiaggia di Margherita di Savoia
 Fonte Internet













   File e file di ombrelloni da nascondere il mare, famiglie, bambini come se piovesse  in poche parole il posto che ho evitato come la peste per anni ma....... l'amicizia e l'affetto valgono molto di più quindi non c'è storia prendo l'ombrellone lo apro e mi sistemo. Alla mia destra i cari amici ed alla sinistra una megafamiglia accessoriatissima di: borsa frigo con cibo in abbondanza, palette e secchielli, materassino d'ordinanza ed asciugamani e mò di paravento attorno al loro ombrellone " NA TRAGEDIA" Sia chiaro che non sono una snob ma sicuramente  sono per una vacanza più selvaggia tipo scoglio isolato ed abbandonato ecco
Ci tratteniamo fino ad ora di pranzo poi si va a casa per uno spuntino veloce che veloce era ma leggero neanche  a parlarne. Sul tavolo erano posizionati una serie di calzonci fritti tipici del luogo , una focaccia con pomodorini colante olio ed un caciocavallo che parlava. Tutto eccezionale ma praticamente un blocco sullo stomaco ; evito i panzarotti fritti ma non riesco a fare a meno della focaccia e del cacio cavallo non dimenticando un bel babbà e......fine di qualsiasia attività acquatica  pomeridiana.
Ci lasciamo per un riposino  tipico del meridione "la controra" e  definitivo blocco digestivo. 
Il pomeriggio lo trascorriamo sulla spiaggia chiacchierando un pò con tutti i vicini di ombrellone e guardando le bancarelle degli exstracomunitari che vanno avanti ed indietro vendendo di tutto. La mia amica è torinese con origini venete ma si immedesima con gioia nella nostra realtà definendosi una terroncella doc con tanto di chiacchiere a schiovere, pettegolezzi e pranzi loculliani, avrà avuto qualche antenato meridionale perchè come dire le piace proprio. Rientriamo verso le 19, orario tipico del meridione per il ritorno dalla spiaggia, abbiamo deciso di andare a Trani per la cena.
In attesa che la mia amica si prepari mi affaccio al balconcino della nostra stanza e davanti a me le saline; mi fa piacere darne alcune informazioni anche perchè Margherita di Savoia è famosa proprio per le saline che sono le più grandi d'Italia.Mi sembra giusto dar loro il giusto valore e  chiudo questo post con un bel copia ed incolla da Wikipedia con la descrizione

Le sue saline (le Ssaléne in dialetto salinaro) che si affacciano nell'Adriatico sono le più grandi d'Europa e le seconde nel mondo. Riconosciute come zona umida di valore internazionale 
Qui l'imperatore Federico II, incantato dalla vita delle paludi, trascorreva le sue giornate di caccia con il falco, annotando le prime osservazioni ornitologiche giunte fino a noi attraverso l'opera "De arte venandi cum avibus". 
A cavallo del 1900 andò via via completandosi la trasformazione del bacino, attraverso opere di bonifica già iniziate dai Borboni, rendendo così la zona umida come oggi la conosciamo: una distesa di acque più o meno salmastre, di profondità variabile, interrotte da argini e isolotti affioranti ricoperti da vegetazione alofila (resistente alla salinità).La superficie utile coperta dalle acque è di circa 4000 ettari. Quest’ultima superficie è suddivisa in evaporante (3500 ettari) e salante (500 ettari). Gli altri 500 ettari di superficie sono costituiti da strade, argini, aie di ammassamento, officine, uffici, alloggi ecc.La superficie evaporante serve a portare le acque del mare a saturazione rispetto al cloruro di sodio  l’altra superficie coperta dalle acque costituisce la zona salante nella quale si ha a disposizione il sale.