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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

martedì 27 agosto 2013

CitySightseeing Palermo seconda parte


Scendiamo dal CitySightseeing  alla fermata dei quattro canti e proseguiamo lungo la Via Vittorio Emanuele, dove, a pochi metri sulla destra c’è la via Paternostro e la rosticceria San Francesco. La via Vittorio Emanuele è un concentrato di architettura urbana: palazzi aristocratici di squisita architettura barocca , chiese e  conventi. Purtroppo però dai quattro canti a scendere  in molti di questi palazzi l'aspetto diventa fatiscente; balconi con splendide ringhiere prive di pavimento, infissi in legno completamente distrutti e in precario equilibrio ,vecchi negozi abbandonati con vetrine sporche e divelte insomma tutto molto triste. Peccato anche perchè tanto è stato fatto per i restauri di molte altre zone della città ma sono anni che in questo luogo così storicamente rilevante non viene svolto nessun intervento 

Entriamo in rosticceria e veniamo avvolte da odori e colori meravigliosi, per ordinare bisogna attendere un bella coda di persone ma non ci lasciamo impressionare. Scegliamo due classiche arancine e due cannoli mignon,abbiamo deciso di iniziare il nostro tour gastronomico con la dovuta calma in quanto l’intenzione è quella di assaggiare tutta la cultura gastronimica  palermitana. Dovrò però rinunciare al famoso panino con la meusa (milza) specialità locale da gustare semplice o maritata (farcita di caciocavallo). La milza viene fritta in un calderone pieno di sugna(grasso)bollente e  con questa si farcisce un panino con morbida mollica che si inzuppa sia del grasso della frittura che del sapore della milza stessa ”NON CE LA FACCIO”  sicuramenteè  un piatto prelibato ma a me non piace e poi la mia colestisti potrebbe avere un tracollo La rosticceria è uno spaccato di architettura liberti affascinate. La sua storia inizia quando, dopo 25 anni passati come maestro di cucina al servizio dei Principi di Cattolica, Salvatore Alaimo riceve in dono la cappella sconsacrata di un antico palazzo nel cuore di Palermo e decide di cucinare per il popolo Nel 1901 l’architetto Ernesto Basile, mentre siede ad  un tavolo della Focacceria, disegna su una tovaglia l’attuale logo, il prospetto del locale, i tavoli in ghisa e le sedie in ferro battuto e così è rimasto da allora
Ci sediamo per gustare le arancine ed ammirare la bellissima architettura del locale

Scelta leggera leggera 







Rientriamo che è la controra tipica espressione napoletana per indicare le ore che vanno dalle 14 alle 17 quando il caldo è opprimente e l'unico sollievo é riposare tra lenzuola fresche di bucato in una stanza con le imposte accostaste a fare ombra “ricordi d’infanzia” oggi è impossibile con i ritmi che  viviamo ma siamo in vacanza e ce lo possiamo permettere.
Alle 17 ci avviamo verso Piazza Politeama al capolinea della linea blu del CitySightseeing per completare il giro di Palermo.
Il caldo è impossibile il sole è ancora alto ma è l'ultima corsa del giorno  Troviamo due posti proprio davanti ci ficchiamo il cappello e inizia il giro. Prima tappa il giardino Inglese magnifico parco ricco di esemplari che provengono da tutto il mondo; si prosegue per la via Dante fino alla Villa Malfitano che costituisce un’importante documento, una straordinaria testimonianza di cultura in stile Art Nouveaun  La villa fu voluta da Giuseppe Whitaker che scelse Palermo come sua città e vi fece costruire  Villa Malfitano

Giuseppe Whitaker fu un personaggio di spicco nella comunità anglopalermitana di fine ‘800,uomo dalle indiscutibili capacità imprenditoriali accoppiava attitudini e passione per la ricerca naturalistica a quella per la storia e l'archeologia, fu uomo di grande sensibilità e gusto artistico. Riempì Villa Malfitano di collezioni di coralli, arazzi, libri, opere d’arte e di antiquariato rari e preziosi. La villa è circondata da ben 7 ettari di magnifico giardino all’Inglese.
Proseguiamo il giro  passando davanti ai giardini del castello della Zisa che si intravede in lontananza e di cui vi parlerò in seguito dopo averla visitata come è giusto per un sito  così rilevante. Il bus scende poi verso Piazza Castelnuovo ed il Teatro Massimo costeggiando il Mercato del Capo che conosciamo benissimo e che continueremo a frequentare quasi tutti i giorni a venire.
Percorriamo la zona del porto e risalimo verso il capolinea di piazza Politeama.
Questo secondo giro è stato molto più breve e meno turistico ma abbiamo attraversando la Via Dante ed il Corso Finocchiaro Aprile abbiamo potuto vedere i luoghi attraverso i quali scorre la quotidianità dei Palermitani

Torniamo in Hotel per una doccia e per cambiarci… stasera si cena a Mondello  

lunedì 12 agosto 2013

CitySightseeing Palermo


Risaliamo verso Porta Nuova in direzione di Palazzo Reale o Palazzo dei Normanni costeggiando un magnifico palmeto salvatosi stranamente dalla furia omicida dell’acaro rosso che ha fatto strage di palme in tutta Italia.
Palmeto di reale


In piazza Indipendenza troviamo il capolinea del CitySightseeing e ci informiamo sui vari percorsi.Decidiamo per il giro completo che con  24 euro ti permette di avere una visione d’insieme della città con l'accompagnamento della descrizione storica e culturale dei luoghi.Chiaro che la visita va approfondita e completata girando a piedi e scegliendo i luoghi che ognuno ritiene più interessanti. La prima tappa è Monreale con sosta di un’ora, tempo sufficiente per la visita della Cattedrale e del Chiostro. Il percorso prosegue su un nuovo autobus che da Palazzo Reale continua passando per la Cattedrale di Palermo , Piazza San Domenico ed il mercato della Vucciaria ,il Teatro Politeama,il Teatro Massimo, i Quattro Canti, Palazzo Steri sulla Piazza Marina,L’Orto Botanico e ritorno a Palazzo Reale. In Piazza Politeama staziona la seconda linea che, con lo stesso biglietto, ti permette di completare la visita  della città. Decidiamo di percorrere la seconda parte  del giro nel pomeriggio dopo aver un tantino riposato, in fondo siamo arrivate solo stamattina.L’autobus percorre in un tempo interminabile tutta la via Calatafimi  arteria di collegamento sempre perennemente intasata .Il sole cocente  e l’assoluta mancanza di vento ci hanno cotto a puntino, sulle mie spalle fioriva l’eritema. Fortunatamente ascoltando la storia dei bellissimi palazzi  e delle loro famiglie siamo riuscite a tollerare un tantino meglio il disagio.
Duomo di Monreale
Finalmente arriviamo a Monreale e immediatamente  acquistiamo un cappello, lo avremmo pagato molto meno in un qualsiasi mercato , ma era assolutamente necessario in previsione del ritorno.

Il Duomo di Monreale mi affascina ogni volta che lo ammiro, sono anni che torno  eppure è sempre uno spettacolo. Le absidi esterne sono caratterizzate da mosaici  di pietra calcarea e pietra lavica, bellissimi da vedere l'interno invece è completamente rivestito da mosaici in oro di scuola bizantina  Dietro l’altare si erge la colossale figura del Cristo Pantocratore






il Cristo Pantocratore è una raffigurazione di Gesù tipica dell'arte bizantinamedievale, soprattutto presente nei mosaici ed affreschi absidali. E’ritratto in atteggiamento maestoso e severo, seduto su un trono, nell'atto di benedire con le tre dita della mano destra, secondo l'uso ortodosso.I mosaici di scuola bizantina con raffigurazioni del Cristo Pantocratore si possono ammirare in tutte le chiese arabo-normanne della Sicila come la cappella Palatina di Palermo e la cattedrale di Cefalù 
Completiamo la visita con una passeggiata nel chiostro non particolarmente interessante se non per il panorama della “Conca D’oro”  la pianura sulla quale è adagiata la città di Palermo un tempo interamente coltivata ad agrumeto e da cui proviene il nome legato alle tipiche colorazioni dei frutti. Purtroppo l'originario territorio ha subito negli ultimi decenni trasformazioni profonde, sotto la spinta di una espansione urbanistica incontrollata ed oscena che lascia l'amaro in bocca
Risaliamo sul Citysigh e ripercorriamo la Via Calatafimi, il traffico è sempre allucinante  ma ho il cappello che sortisce un effetto favorevole e direttamente contrario poichè  è vero che mi ripara dal sole ma mi fa anche sudare ancora di più appiccicandosi ai capelli.A Palazzo dei Normanni ci sistemiamo su secondo autobus stavolta in prima fila  con la speranza vana di un po’ d’aria.Scendiamo per la  Via Vittorio Emanuele  un tempo chiamata " Il Càssero"  dall'antico arabo al Qasr (la fortificata), infatti questa zona, durante la dominazione araba, venne fortificata in modo massiccio . La strada è perfettamente dritta e partendo da Porta Nuova termina a Porta Felice quasi sul mare. 
Via Vittorio Emanuela Il Cassero

Durante  il suo percorso  la Via Vittorio Emanuele si interseca con due strade importanti la  via Maqueda, con la quale forma il famoso incrocio di epoca barocca “I quattro canti “ e via Roma  La passeggiata è accompagnata dalla descrizione particolareggiata della storia, della cultura  dei magnifici palazzi che si incontrano lungo il percorso alcuni stupendamente restaurati  altri assolutamente in rovina in un connubio stridente ed affascinante.
Due dei 4 canti fonte internet

Completiamo il giro e scendiamo ai quattro canti il nostro intento è quello di raggiungere  la rosticceria SanFrancesco ,un cult a Palermo per la tipicità dei prodotti, arancine, pane e panelle, pane con la meuza  involtini di melanzane insomma  abbiamo intenzione di iniziare anche la nostra vacanza enogastronomica senza tener conto del lamenti della mia colecisti già sul piede di guerra

lunedì 5 agosto 2013

Il Mercato del capo e la Cattedrale

24 luglio

Anche l’arrivo a Palermo è sempre spettacolare ;il sole sorge dal mare e la città si illumina

Sbarchiamo velocemente e c’è mia figlia ad aspettarci baci ed 
abbracci e ci dirigiamo verso Piazza San Domenico per fare colazione.


Sedute ai tavolini del Bar San Domenico che diventerà il nostro punto di riferimento per i giorni a venire sia per la gentilezza dei proprietari sia per la bontà dei prodotti serviti, ci organizziamo per la giornata. Mia figlia lavora quindi noi andremo in giro per la città e poi ci rivedremo in serata. A pochi passi, al largo Cavalieri di Malta e  di fronte il Palazzo Pantelleria" edificio nel quale sono state girate le scene del film il gattopardo" c’è il nostro b&b “ Il Gran Maestro”  secondo piano senza ascensore.
La fatica della salita con le valige viene premiata da una deliziosa stanza molto ampia affacciata sulla piazzetta, pulita,luminosa ed ariosa con tanto di aria condizionata, nella da eccepire anche per il costo a persona che è di 27 euro con prima colazione.

Il bagno è un po’ piccolo ma non importa.

Lasciamo i bagagli e ci dirigiamo  verso la vicinissima via Roma ,centro nevralgico della citta, da lì parallelamente e perpendicolarmente si intersecano tutte le strade ed i punti di interesse della città.

Attraversiamo i vicoli dell'Olivella e la via Maqueda tra tavolini di locali e bar deserti,sono appena le 8 del mattino,tra i panni stesi ad asciugare delle abitazione si intravede la cupola del  Teatro Massimo

Dal vicolo la piazza si materializza con una luce bellissima, il teatro è magnifico e ci attardiamo a fotografare ed a fotografarci.
Saliamo per la via Volturno, proprio accanto al teatro, la strada è fortunatamente ombreggiata il caldo ed il sole iniziano a picchiare ed ecco sulla sinistra la Porta Carini ingresso ad uno dei più bei mercati che io abbia mai visto 





”Il Mercato del Capo“ i balconi, le viuzze , la gente  qui c'è il concentrato della
“Palermitanità” usi e costumi si mescolano omogeneamente. I colori, i profumi le grida dei venditori, ti avvolgono in un’ abbraccio di allegria,di vita e di sole. Per me è come ritornare indietro nel tempo,in quel tempo in cui bambina accompagnavo mia nonna al mercato di Sant ’Anna di Palazzo a Napoli Il mercato del capo ha sostituito per fama il mercato della" Vucciaria" rappresentato degnamente in un dipinto di Renato Guttuso negli anni 70. Oggi purtroppo quasi completamente abbandonato
Riscendiamo tra bancarelle di spezie, di pesce e di frutta ripromettendoci di tornare per gli acquisti di prassi. Lungo la strada si possono visitare  due bellissime chiese: quella  di della Madonna della Mercede e quella dell’Immacolata Concezione al capo

Quest'ultima è un trionfo di marmi, strucchi, decori ed oro ;una facciata esterna quasi austera nasconde un interno che abbaglia per la ricchissima decorazione marmorea;le pareti sono interamente coperte fino alla cornice da una preziosa decorazione a marmi, il soffitto a botte è decorato da stucchi dorati ed inutile dilungarsi va visitata e punto





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Inoltrandoci nel mercato del capo affascinate dalle bancarelle ci ritroviamo senza sapere come a pochi passi dalla Cattedrale di Palermo e precisamente verso l’entrata posteriore; in lontananza tra balconi se ne intravedono le guglie
L
La cattedrale della Santa Vergine Maria Assunta è il principale luogo di culto cattolico della città di Palermo . Per breve periodo la chiesa fu anche trasformata in moschea chiaramente durante l'invasione dei  saraceni
La chiesa è un'insieme di diversi stili ed ha subito nel corso dei secoli vari rimaneggiamenti. 
In questa cattedrale si può trovare la sintesi di storia e di arte dell’ultimo millennio in Sicilia. Sede delle incoronozioni dei sovrani  Normanni, di un Savoia e di  Borbone

Di fianco all'altare principale ci illumina il busto in argento massiccio di Santa Rosalia
Usciamo sul sagrato con un sole che arroventa le pietre e decidiamo di proseguire fino alla fermata del Sightseeing per un giro della città.
In fondo ne ho usufruito in tante città d’Europa mi sembra giusto farlo anche a Palermo