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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

lunedì 19 dicembre 2016

Da Sant'Antonio Abate a Sant'Egidio del Monte Albino

Per questa domenica sono previste una serie di escursioni in lungo in largo ed in alto per la Campania ma c'è anche la prima festa della montagna con annessi auguri di Natale del gruppo Fie Trekkvesuvio con i quali sono iscritta e allora.... si festeggia . Appuntamento ad Angri al solito bar io sono con Pasquale che ,come al solito gentilmente, mi viene a prendere a Napoli. C'è una bella schiera di compagni di escursione tutti intenzionati a trascorrere una  giornata insieme concludendolaed  con il pranzo programmato  per gli auguri. Tra una cosa e l'altra prima della partenza passa almeno un'ora e meno male che gli appuntamenti vengono presi all'alba.Finalmente raggiungiamo Sant'Antonio Abate da dove inizierà la nostra escursione. Lasciate le auto iniziamo la salita verso Lettere purtroppo la strada è asfaltata e non piace a nessuno ma sentieri per arrivare al castello non ce ne sono. La salita è tostarella e comincia  a fare caldo ma siamo tutti allenati . Annamaria, la nostra regina dei lattari esperta conoscitrice di queste nostre montagne, ci assicura che questa sarà l'unica parte impegnativa, ma se dovessi capitarvi di andare con lei non le credete mai ......"non è vero "essendo una specie di marines fa il paio con il mio amico Pasquale e per loro è tutto poco faticoso.Arriviamo al castello e veniamo accolti dal responsabile del sito accompagnato da un archeologo che ce ne  illustreranno la storia, oggi fortunatamente dopo anni di abbandono ed incuria in totale recupero e in queste giornate sede di un classico mercatino del Natale. Costruito dagli Amalfitani ebbe il compito di essere avamposto per eventuali attacchi provenienti dal mare ma non sto qua a raccontarvi tutta la storia  ma ne consiglio però sicuramente una visita.
Foto Salvatore Montella
In occasione di escursioni accompagnate da visite culturali la giornata si completa con il piacere della conoscenza del nostro   magnifico territorio il più delle volte sconosciuto Il panorama dal Castello è emozionate davanti a noi il Vesuvio ed il monte Somma il un un'immagine da cartolina e poi il massiccio del Matese con le cime della Gallinola e del Mutria innevate , sotto di noi tutto l'agro Nocerino Sarnese dove spicca la guglia della basilica di Pompei e la zona degli scavi ; ancora il mare avvolto da una lieve foschia dalla quale emerge Ischia e Capo Miseno  il tutto illuminato da un sole splendente.... e che altro serve perche' la testa si liberi dalle quotidianità e dai pensieri negativi ? Una giornata così serve a rigenerarsi nella mente e nel fisico. Durante le soste per le spiegazioni ne approfittiamo tutti per smangiucchiare qualcosa il pranzo è previsto non prima delle 16,30 praticamente un cena  quindi dobbiamo sostenerci.

Si riparte verso la collina ed adesso saliamo sul sentiero attraverso i boschi  avendo sempre al nostro fianco la piana, il Vesuvio ed il mare che fanno capolino attraverso la vegetazione.
Foto Salvatore Montella
Il percorso per i trakkisti duri e puri è una passeggiata per quelli normali resta sempre un tantino faticosa anche a causa dell'estrema attenzione che bisogna  fare per non scivolare sulle pietre e sulle foglie bagnate. Si sale e si scende per almeno un'ora e poi attraversando un bosco sbuchiamo al rifugio del chianiello, non mi chiedete l'origine del nome perchè non lo so come non conosco l'origine del soprannome della persona che gestisce il luogo "Pistone uno " ma tant'è ed a noi non importa
Il prato illuminato dal sole è tenuto benissimo Pistone ci accoglie imbandendo una tavolata di frutta: arance, mandarini, fichi d'india , uva succulenta , meloni e pompelmi, Annamaria porta in tavola un paio di pandori, qualche bottiglia di spumante e si festeggia al primo anniversario del gruppo trekkvesuvio,la festa della montagna ed il Natale.  L'atmosfera è piacevolissima risate chiacchiere foto e via così.Mi stendo al sole tra le foglie secche, lettuccio morbido scaldato dal sole.

Annamaria ci richiama all'ordine dobbiamo andare mancano ancora almeno due ore di cammino fino al ristorante si riparte ed in salita una bella salita di rocce a cui segue chiaramente una bella discesa sulla quale fare ancora più attenzione, in una di queste ho bisogno del supporto di un compagno, il dislivello è notevole, il suolo estremamente scivoloso ed i miei menischi mi avvertono che non hanno nessuna intenzione di continuare a lesionarsi.
La stanchezza si sente e diversi di noi sono nelle stesse condizioni la sosta al chianiello ci ha destabilizzato, il riposo prolungato, e lo stato di relax ha reso faticoso  il resto del percorso . In circa due ore raggiungiamo la strada asfaltata ed il paese di Sant'Egidio ma per l'agriturismo abbiamo dovuto attraversare tutto il paese tanto che abbiamo avuto la sensazione di riprendere un sentiero attimi di panico.
Foto Vincenzo Piccolo
Alla fine come un miraggio ci è apparso il ristorante e la macchina di Pasquale che con un ponte aveva parcheggiato in zona al mattino ; cambio le scarpe e con me anche altri compagni gli scarponcini  da trekking quando non si trekkeggia diventato morse. Fa freddo ma all'interno un bel tepore ci conforta, c'è anche il resto del gruppo che non ha partecipato all'escursione ma non ha voluto mancare al pranzo. Pranzo ottimo, felice compagnia scherzi e risate auguri e brindisi finale Buon Natale a tutti si riprende all'anno nuovo....i prossimi giorni ,almeno per me ,sono riservati alla casa ed alla famiglia

lunedì 12 dicembre 2016

Un trekking a due passi dal cielo..monte Terminio 1806

Giorno dell'Immacolata 8 Dicembre il popolo a frotte si dirige verso i centri commerciali, Napoli fortunatamente è invasa dai turisti  Io ... via dalla pazza folla " credo sia il titolo di un film che faccio mio" Si va nella verde Irpinia con l'associazione" Terre di Mezzo" che lavora alacremente alla promozione di una parte del nostro territorio ancora non molto conosciuta e che non ha nulla da invidiare al resto dell'appennino anzi....
Partenza all'alba con le compagne di escursione che oggi hanno deciso di venire con me, la macchina è sold out vuol dire che se proprio dovesse rallentare troppo sulle salite scendiamo e la spingiamo.
Fa freddo ed immagino che in montagna ne farà ancora di più ma la giornata è splendida .
Arriviamo puntualissime a Montella  al ristorante la Faia"luogo che mi riporta indietro di una trentina di anni quando giovanissima mamma trascorrevo con le mie figlie ed i mie amici sereni fine settimana autunnali a raccogliere castagne





Siamo in parecchi, non manca all'appello il mio amico Pasquale oggi accompagnato dalla figlia Sara, Giustina con il suo magnifico labrador Panna e Luigia con al quali abbiamo condiviso una bellissima escursione ai fortini di Capri  .. ci siamo proprio tutti. Partenza dall'altopiano di Campolaspierto , scavalchiamo le recinzioni e ci avviamo verso il bosco, il sole è caldo ed inizio a liberarmi del cappello e dei guanti ed l'inizio della salita la giacca finisce nello zaino. Si parte da quota 1300 dobbiamo arrivare a quota 1800 ci saranno 500 metri di dislivello da superare. Il bosco è magnifico, i colori dell'autunno non sono ancora del tutto scomparsi il sentiero è ricoperto di foglie che scrocchiano sotto i nostri piedi e meno male perchè nei punti dove il terreno è libero si scivola. L'umidità ed a tratti anche un po' di ghiaccio rendono il percorso degno di estrema attenzione. E si sale... in fila indiana davanti da apripista Gerardo una giovanissima guida, al centro ancora Gerardo non lui un 'altro, nome molto in uso in Irpinia ,dietro a chiudere Andrea ; sono indubbiamente dei professionisti non lasciano mai il gruppo privo di assistenza e aiuto e sono pronti a qualsiasi esigenza.
Ci fermiamo a prendere fiato su una piccola radura circondata dai pini  e dalla tipica vegetazione di montagna Belle aiuola bianche di neve spiccano tra il rosso ed il verde della vegetazione. come i bambini ci precipitiamo tutti a fare le foto non c'è niente da fare la neve a noi cittadini scatena l'effetto gioco.

Pochi minuti e si riprende i tempi sono purtroppo stretti è inverno ed è l'inverno delle giornate più corte per cui dobbiamo essere pronti a scendere prima che faccia buio. La salita inizia a farsi tosta e per giunta la neve copre ormai quasi tutti il sentiero. Neve che purtroppo è diventata ghiaccio nella gelata notturna e quindi estremamente pericolosa. Cammino nelle orme di chi è davanti a me ma in alcuni tratti non c'è niente da fare è pura lastra di ghiaccio provo ad usare la punta dello scarpone come uno scalpello per fare un buco dove potersi appoggiare per salire... mi sento uno scalatore e nello stesso tempo sento al tensione, la paura di scivolare è tanta. Sono al centro della diciamo così cordata vedo davanti a me l'avanguardia molto più in alto, a destra una bella discesa imbiancata ...la temo se metto un piede in fallo rotolo giù, fortunatamente dietro c'è ancora qualcuno. L'aria è gelida ma non sento per niente freddo.

Gerardo modifica nell'ultimo tratto il percorso, c'è troppo ghiaccio ,ma è questione di pochi metri costeggiando la cima si sale quasi arrampicandosi poi la vetta la neve si è completamente sciolta il sole illumina il piccolo terrapieno
Lo spettacolo è immenso, la sensazione di libertà mi avvolge, siamo in parecchi ma in quel momento mi sento sola con la bellezza del luogo mi isolo e faccio mio il rumore del silenzio e dell'aria.
Lo spettacolo spazia a 360 gradi su tutta la Campania davanti a noi da una coltre di nuvole basse spunta la cima del monte Epomeo ad Ischia, il Faito con il Canino ed il  Molare,a seguire l'Alta Irpina con tutti i suoi paesi ed ancora più in là ,ci racconta Andrea, se non ci fossero le nubi si potrebbe vedere l'Adriatico ma la spettacolo più bello è stato il sole basso verso il mare ad illuminare il Cilento e Punta Licosa. Vorrei potervi trasferire la sensazione di immenso che si riesce a provare. Scattiamo come formiche impazzite alla ricerca del punto più panoramico e spettacolare, faccio foto, mi fanno foto, ci facciamo foto. Io vorrei solo poter fermare l'emozione del momento, siamo veramente a due passi dal cielo e siamo stati fortunati la giornata è bellissima
Le nostre guide ci consigliano di fare velocemente merenda altrimenti non avremmo potuto godere dello spuntino finale a Campolaspierto a base di caciocallo impiccato "formaggio appeso su una bella brace che sciogliendosi viene spalmato su fette di pane casereccio" tiriamo fuori i sacchetti fornitoci dagli organizzatori alla partenza e vengono fuori delizie del palato,salame del territorio, caciocavallo podolico ,fette di pane che non vi voglio neanche dire che bontà e una mela annurca che sapeva di mela. Chiaramente dopo i primi 15 minuti di entusiasmo naturalistico ci siamo organizzati per mangiare. Il cibo era eccezionale Andrea ci ha descritto la provenienza dei suini dai quali è prodotto il salame e l'origine del pane prodotto con con grano duro Senatore Cappelli dall'uomo che ne iniziò la sperimentazione, un grano tipico dell'alta Irpina  vi assicuro un pane eccezionale e ... meno male con non lo vendono a Napoli.
il sole che tramonta verso Punta Licosa
Gerardo ci richiama all'ordine dobbiamo scendere il sole è basso e non possiamo rischiare Mi prende un tantino male odio le discese e con il ghiaccio ancora di più. Ma la parte più ripida e difficile ci viene risparmiata , viene deciso un percorso alternativo esposto al sole e quindi senza neve. Siamo tutti allegri , sui volti ci sono solo sorridi attorno a me  gente serena , i problemi, i pensieri le quotidianità sono lontane da noi che meraviglia. Chiacchieriamo serenamente ci si scambiano racconti  di vita ma tutto in un atmosfera di serenità.
Costeggiamo la montagna in questo tratto la neve è tanta ma la discesa non è impervia e si cammina con tranquillità tra gli alberi filtrano alcuni raggi di sole illuminano la neve che diventa azzurra ma forse è solo una sensazione. La discesa ci impegna per un paio d'ore ma c'è ancora luce e la temperatura è assolutamente sopportabile non ho ancora rimesso la giacca. L'arrivo è illuminato dagli ultimi raggi e ci conforta il fuoco bello vivace acceso già da un po' dal giovane Gerardo che ha tagliato attraverso i boschi proprio per accoglierci col fuoco"che dire sono assolutamente perfetti" Ma ora fa freddo  rimetto la giacca, il cappello e pure i guanti  nel frattempo il caciocavallo si scioglie sul fuoco, le fatte di pane vengono distribuite insieme a dell'ottimo Aglianico locale, peccato non poterne bere di più devo guidare ma credetemi mi sono sacrificata
Terminato lo spuntino decido che è arrivata l'ora di andare c'è ancora un po' di luce e vorrei approfittarne per guidare nel tratto fino a Montella. salutiamo tutti ringraziando i ragazzi di Terre di Mezzo per la perfetta organizzazione e per la magnifica località.


La strada è semplice e non becchiamo ghiaccio il sole del giorno lo ha fortunatamente sciolto Decidiamo di fermarci in paese per un confort food con tè, fette di torta e biscottini...poi verso l'autostrada  e la città ma una giornata così ci accompagnerò per parecchio... e meno male che ci sono.