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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

martedì 21 febbraio 2017

Punta Campanella e la carica dei 101

Siamo veramente in tanti, al già numerosissimo gruppo di persone dell'associazione  Costa delle Sirene che oggi festeggia il primo anniversario si sono aggiunti gli amici del Cai di Piedimonte, sezione alla quale da una settimana sono iscritta. Il totale supera qualsiasi previsione ma la località è particolarmente apprezzata e ce la faremo.
Monte San Costanzo e parte del gruppone di escursionisti
Lo scorso anno, in maggio, avevo percorso il sentiero fino a Punta Campanella  con Nino e Costa delle Sirene ma  me ne era rimasto un ricordo non piacevole..Il rifornimento d'acqua non era stata sufficiente e un caldo eccessivo per il periodo non mi aveva concesso il piacere di un'escursione in uno dei luoghi più belli del mondo. Anche oggi partenza da Nerano  l,a penuria di parcheggio mi invoglia ad arrivare prima possibile . In macchina con me Eugenia, Sabrina, che rientra tra gli escursionisti  dopo un periodo di fermo e due giovanissime ragazze appiedate ,di solito ci si offre volentieri a supporto di che non ha mezzi di locomozione. Arrivati con un buon anticipo mi rendo conto che ci sono tantissimi altri gruppi arrivati ed i già inesistenti posti macchina del luogo sono esauriti. Mi inoltro su di una salita tra un canneto, non senza aver reso la macchina più leggera di persone e ammennicoli vari ,con una prima manovra stresso freni, frizione e parafango , alla seconda mi sistemo su un prato senza tener conto che potrei lasciare altro posto per qualcuno ma sinceramente non mi va di rischiare altri pezzi della macchina. Ci avviamo all'unico bar del luogo e c'è il mondo. Antonio fortunatamente è già supportato da due escursionisti nella registrazione delle persone che arrivano senza soluzione di continuità. noi entriamo nel minuscolo bar tra il caffè e la fila del bagno passa una buona mezz'ora nel frattempo fuori continua ad arrivare gente e con tanto di bandiera gli amici del Cai di Piedimente Matese, la mia amica Barbara e diverse persone conosciute la settimana scorsa nel giorno della mia ufficializzazione a caina. Finalmente si parte la bandiera del Cai di Piedimonte ci fa da apripista. Il percorso inizia subito in salita, il primo dislivello di circa 500 metri è tosto si sale in fila indiana davanti e dietro di me il serpentone umano si snoda attraversando la vegetazione.
Foto di Roberto Voccia
Un sole meraviglioso, illumina le foglie e riempie il mare di stelle. Lungo la costa frastagliata si intravede Positano e li Galli... ma è solo l 'inizio di un paesaggio che mano a mano si apre riempendoti occhi e mente di pace e bellezza. Lungo il percorso i fiori viola dello zafferano con il caratteristico pistillo giallo addolciscono il sentiero che si inerpica tra rovi e rocce. Guardo in alto c'è ancora da salire ma ce la faccio, la giacca è già nello zaino ma il caldo si fa sentire,sudo ed i miei capelli ricci sono un macello; alla fine della giornata ho un groviglio di ciuffi ingestibili, inutile cercare una soluzione in queste situazioni i mie capelli sono l'espressione della mia libertà. Arrivati al pianoro ci fermiamo per un  primo momento di riposo ,davanti a noi solo il mare ed in lontananza Capo Palinuro,  oggi siamo stati fortunati c'è una visibilità straordinaria. Nino cerca di compattare tutto il gruppo ma è praticamente impossibile ,mentre i primi arrivati hanno recuperato le forze gli altri sono ancora stremati... siamo veramente tanti .
E fra i tanti anche alcuni  male attrezzati, mi domando se si leggano mai le indicazioni del percorso; non è la prima vola che vedo gente con improponibili quanto  improbabili e sopratutto pericolose scarpe da passeggio scorazzare fra pietraie e rupi scivolose.  Eugenia io e Sabrina decidiamo di iniziare la salita non prima di aver avvertito Nino. Lungo il percorso qualcuno mi chiede supporto, diciamo che sono abbastanza pratica  e faccio strada un po' di gente mi segue fiduciosa. In alto la pineta che dovremmo attraversare per poi approcciare la lunga e irta scalinata che ci porterà alla chiesetta di San Costanzo che svetta bianca e luminosa sul cocuzzolo dopo l'ultimo strappo di salita  Il serpentone si snoda e finalmente siamo arriviati  Giù gli zaini e via come formiche impazzite verso .....gruppi che si compattano secondo quello che è un ordine mai scritto e senza regole, qualcuno tira fuori il pranzo " non sanno che mica siamo arrivati" altri come me vanno in cerca dello scatto fotografico migliore il paesaggio offre spunti magnifici a 360 gradi. Sulla destra il golfo di Salerno e la costiera che si allunga fino a capo Palinuro dinanzi a noi leggermente coperta dal promontorio di Punta Campanella Capri, i faraglioni ,a destra Ischia, Procida ,Capo Miseno, il golfo di Pozzuoli ed il golfo di Napoli, alle nostre spalle le montagne del Matese innevate e che altro raccontarvi. Foto di gruppo scattata con un grand angolo d'eccezione "siamo una folla" e si riparte verso il tratto più difficile.
Attraversata la pineta inizia il tratto esposto piano lentamente in fila indiana il sole ci scalda e asciuga il sentiero, in quel tratto basta un attimo e sei giù in una meravigliosa insenatura da non visitare cadendo.Sulla sinistra la baia di Jeranto incantevole località dove falesia e rocce si specchiano in un mare trasparente color dei turchesi, pietra che adoro . Cerco lo scatto migliore vorrei poter portare nella foto gli stessi colori e  le stesse trasparenze e forse la sensazione che provo, il profumo dell'erba e dei primi fiori  Chiacchiero con un nuovo amico di escursione Roberto, il trekking ti invoglia all'amicizia ed all'aggregazione uno dei lati positivi di questa attività insieme alla natura ed alla bellezza che ti circonda. Al termine del tratto esposto una curva e poi la discesa verso punta Campanella ; Capri magnifica sempre più grande mano a mano che scendiamo.
La baia di Jeranto
Il percorso è accidentato le pietre scivolose ed appuntite dobbiamo fare estrema attenzione anche stavolta alcuni compagni di escursione si affidano a me mi sento responsabile dico loro di seguire solo la segnaletica di non azzardarsi a percorrere scorciatoie , La situazione è tale e la discesa invoglia a fare di testa propria nella speranza di arrivare prima ma è pericoloso Verso la torre sventola la bandiera del cai di Piedimonte loro sono già arrivati , dietro un serpentone umano e credo ci sia anche qualcuno che non si aspettasse tale difficoltà. Le ginocchia cominciano a risentire le discese non vanno bene per le articolazione .Chiacchiero con Roberto e Sabrina abbiamo fatto gruppo e ci confrontiamo sulla discesa alla grotta della Minerva  un ultimo sforzo quasi in arrampicata verso il mare. Sono indecisa la volta precedente non sono voluta scendere oggi non so. Tratto finale su una piacevole stradina che termina all'imbocco della minerva e prosegue con una scalinata fino alla torre.
Nino è già sceso e da sola senza supporto sinceramente non me la sento con Eugenia e Salvatore decidiamo di  andarci a sistemare in un magnifico angolino riparato dal vento dietro un cespuglio dal quale si ammirano i faraglioni di Capri. Roberto, Sabrina e Barbara scendono alla grotta. Fuori i panini la frutta un po' di cioccolata e ci stendiamo al sole vorrei del silenzio ma chiedo l'impossibile,adoro il sole che scalda ed il rumore del mare ma due ragazze accanto a noi ascoltano Vasco Rossi sono costretta a chiedere loro di usare gli auricolari ..... sto ascoltando il vento i gabbiani il sole e la risacca del mare una musica da primo premio al festival di sanremo e non voglio sentire altro.
Mi rilasso sto benissimo sono felice ma il tempo del riposo scorre veloce dobbiamo raccogliere le nostre cose tra cui le magliette bagnate che abbiamo steso al sole, ultime foto alla regina del golfo illuminata dal sole basso dell'inverno .Si percorre una panoramica stradina che sale.. sale... sale... verso Termini sicuramente senza difficoltà ma tanto in pendenza. Solito stop al bar che ci delizia con la sua premuta di arancia e limone e via verso Nerano ormai ci siamo dispersi qualcuno sta ancora salendo altri sono già praticamente alle macchine , la numerosità del gruppo ci ha impedito anche di festeggiare l'anniversario vuol dire che dobbiamo tornare magari con meno persone ... magari stavolta scendo anche alla Minerva.






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