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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

giovedì 4 maggio 2017

Cisternino Martina Franca e Masseria Taglienti... day three

Dopo una intensa notte di sonno più simile ad uno stato di precoma mi risveglio come al solito piena di energia, meraviglia di questo mio corpo di sessantenne. Nella stanza regna il caos più assoluto, valigie aperte ed inguardabili , zaini, scarpe da trekking e da passeggio, magliette sporche roba da bagno , sistemo tutto velocemente, ho rimesso a posto ogni sera e mattina zaino e valigie, e  vado a fare colazione e se non prendo il caffe'sclero,
Nella sala ristorante già siamo in parecchi mi accomodo con Francesca e Mirko e con Roberto,l'orso del muretto, mi delizio con una serie di fette di torta una più buona dell'altra e noto che i miei compagni di tavolo stanno praticamente spazzolando la qualsiasi,tutti giustificati nessun senso di colpa ci aspettano tanti chilometri anche oggi.I più giovani del gruppo la sera precedente sono andati a Cisternino un poco mi è dispiaciuto ma la stanchezza ha vinto su tutto.
Appuntamento per la solita distribuzione dei panini e via ,oggi senza Barbara , la sua gamba è troppo gonfia ci aspetterà a Montemesola direttamente all'hotel ha bisogno di riposo.
Foto Fabrizio Cillo
Maurizio mi comunica che è pieno di vesciche gli leggo in faccia la sofferenza ma resiste.
Oggi prendiamo il trenino per Martina Franca, visita alla bellissima cittadina e poi ancora un trenino fino a San Paolo zona limitrofa al paese da dove  inizierà il trekking vero. Assolutamente interessante e spettacolare la zona rurale ma anche riuscire a visitare una cittadina ci fa piacere. Arriviamo in stazione correndo e ci lanciamo su un vecchio trenino elettrico "una littorina" praticamente il treno del tempo che fu,troppo troppo caratteristico. Sferragliando attraverso la valle D'Itria , i trulli i campi e le masserie ci condurrà in una decina di minuti a  Martina Franca non senza averci fatto ammirare da lontano Locorotondo, mi riprometto di passarci sulla strada del ritorno a casa. Scesi dal treno ci dirigiamo verso il centro storico non vicinissimo, adesso fa caldo in questi giorni non abbiamo fatto altro che mettere e levare magliette.
La littorina ed il nostro Giovanni che cerca di trattenerlo in attesa di tutti noi
Maurizio è  particolarmente dolorante, gli hanno dato dei cerotti contro le vesciche ma sta male, sono troppe e troppo grandi, io sono alla disperata ricerca di una farmacia le mia labbra sembrano quelle di un visitors.Mi allontano dal gruppo per cercarla, tanto il centro storico lo trovo e raggiungerò gli altri mica sono nel bosco come cappuccetto rosso. Risolte le mie problematiche sanitarie raggiungo gli altri e Paola insieme iniziamo la visita di questa cittadina deliziosa capoluogo della valle D'Itria ai confini con la Murgia , l'architettura barocca si espande senza soluzione di continuità tra chiese e palazzi nobiliari nella tipica pietra bianca che spesso diventa merletto ad abbellire portoni e frontali, vicoli stretti  che si intersecano rendono il centro storico ancora più caratteristico. la piazza principale a semicerchio è uno spazio scenografico tipico dell'architettura barocca.

Decidiamo di visitare almeno la collegiata di san Martino dichiarata monumento della pace dall'Unesco. Il tempo come al solito è poco riusciamo giusto a bere un'aranciata e mangiare un pasticciotto tipico crema e amarena e via a raggrupparci si torna in stazione un trenino quasi una metropolitana in pochi minuti
ci porterà a San Paolo, frazione di Martina Franca, da dove partirà il percorso naturalistico. La stazione di san Paolo è praticamente nel nulla, in mezzo al bosco








Prima di incamminarci cerco di dare supporto con i miei cerotti a Claudia anche lei in odor di vesciche, una strage. Attraversiamo la frazione di case un tantinello brutta e fortunatamente a breve distanza inbocchiamo il sentiero che in circa un 'ora di cammino ci condurra' ad una masseria  Il luogo è incantevole, la casa tra le più belle viste in zona, imponente , bianca circondata da un prato immenso di ulivi a perdita d'occhio e da un  bosco di lecci. Giovanni ci racconta che la masseria è un'importante azienda agricola e zootenica con allevamenti di cavalli murgesi splendidi esemplari dal mantello bruno che pascolano liberi, ci sono anche mucche pecore ecc ecc
Oggi la masseria ha anche funzione di b&b e offre servizi  per eventi e degustazioni. Ci vedrei bene il tipo di Real Time che fa il Wadding Planner . Si decide di fermarsi per la colazione, tutti seduti tra i muretti a secco ed il prato alla ricerca del sole,il vento freddo non lascia scampo neanche qua  I nostri panini vengono accompagnata da una ricotta spettacolare prodotta direttamente in fattoria,, talmente genuina che mi è restata un tantino sullo stomaco , troppo latte vero mi sa, il mio stomaco non è abituato. Maurizio nel frattempo si è levato scarpe e calzini  sta veramente male ..decidiamo di bucare le vesciche troppo grandi e  gli offro il mio aiuto. Non vi sto qua a raccontare per filo e per segno l'intervento ma vi assicuro che è stata dura al punto da decidere con profondo dispiacere suo e di tutti di ritirarsi.... non avrebbe potuto fare più un passo.
Fortunatamente essendo di zona in poco tempo al moglie sarebbe arrivata per riportarlo a casa. Promette di venirci a salutare a Taranto all'arrivo ...gran bella persona...








Salutiamo Maurizio e ci inoltriamo nel bosco attraversando il pascolo dove mucche sornione si stanno godendo il sole. saranno comunque anche sornione ma decidiamo di velocizzare il passo...non vogliamo disturbare....diciamo così.

Siamo nella Riserva Naturale orientata Bosco delle Pianelle che si estende fino alle gravine del Tarantino. passeggiamo tra cespugli di biancospino, lecci e corbezzoli , la vegetazione è lussureggiante. Purtroppo però tra i cespugli  una piccola volpe morta, spero non uccisa dai cacciatori. Ho sentito spari tutti i giorni senza soluzione di continuità, non ho fatto altro che scansare bossoli Purtroppo porterò con me questa immagine ma fortunatamente anche i magnifici ricordi di questa terra.

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