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mercoledì 12 luglio 2017

Sentiero della Devozione da Summonte all'abbazia di San Silvestro

In questa domenica di caldo africano i nostri organizzatoti hanno previsto una passeggiata nel parco del Partenio tra faggi e noccioli. Dovremmo trovare un poco di refrigerio ma la vedo comunque dura. La passeggiata è stata consigliata dal nostro amico Pasquale gestore di una pizzeria di Atripalda e sarà fautrice di una bel convivio durante e dopo l' escursione.Oggi nessuna levataccia partiamo per le otto e  sbagliando come al solito strada arriviamo solo con un lieve ritardo all'appuntamento dove sono già radunati tutti.
Il gruppo ormai è affiatatissimo , un nucleo duro di una decina di noi e tanti amici che si alternano. Con tutti il piacere di rivedersi e di condividere questi momenti, di portare a casa un sorriso ed una giornata di serenità. L'inizio della giornata ci da già il senso di quello che avverrà... risate organizzazione alimentare e via così.
Pasquale distribuisce nei nostri zaini ogni bene di Dio....caciocavalli, caciotte, salumi e vino rosso tanto vino. Ci compattiamo nelle macchine anche se il caldo consiglierebbe di restare in pochi in queste trappole surriscaldate che con il caldo che fa non riescono a raffreddarsi neanche con l'aria condizionata.Una mezz'ora ed un paio di momenti di panico per perdita del resto del gruppo e parcheggiamo all'inizio della zona dove inizia il parco ambientale.
Con noi stamattina a farci da guida Carmine, esperto della zona. Si inizia subito in salita il sentiero è abbastanza semplice si intervalla con tratti  pianeggianti tutto fortunatamente abbastanza in ombra. Zona ricca di vegetazione, umida bellissima. Gigantesche felci ci accompagnano sul sentiero.
Oggi siamo tutti abbastanza alleggeriti dall'abbigliamento da escursione, poche le scarpe da trekking, io ho quelle da ginnastica.Eugenia addirittura ha i sandali, sono specifici da camminata ma sempre sandali . Ho imparato ormai che non devo fidarmi quando ti riferiscono che è solo una passeggiata, il più delle volte non lo è. Le difficoltà sicuramente cambiano , i dislivelli ,i chilometri ma per buona abitudine meglio usare sempre l'attrezzatura giusta e magari portare in macchina un cambio.Le mie scarpe da ginnastica sono comunque adatte, in fondo il sentiero è abbastanza agevole. In alcuni punti la salita si trasforma in una breve arrampicata ma tutto nell'ordine dell'assolutamente fattibile.
Oggi non ho difficoltà salgo tra le prime , il fiato non mi manca ma il sudore è tanto come al solito sono fradicia. In poco meno di due ore arriviamo all'abbazia di San Silvestro chiesa rupestre dell'undicesimo secolo. Siamo a circa 900 metri  il dislivello non è stato nemmeno di 200 ed i chilometri solo 5 per noi duri e puri praticamente una passeggiata
Carmine ci guida sul sentiero segnalando i punti nei quali fare particolare attenzione fino all'ingresso dello  spiazzo .In fondo la chiesetta ed la grotta, a destra un lungo tavolo di pietra ci consente di posare le vettovaglie.
Visitiamo la grotta ,dalle pareti filtra acqua ritenuta miracolosa ed in grado di guarire dalle malattie.A turno oltrepassiamo il muretto e ci bagniamo alla vasca, l'acqua è fredda e da refrigerio, il segno della croce ed una preghiera al santo ci stanno tutti. Carmine apre anche i cancelli della chiesetta. E' come tutte le chiese rupestri assolutamente spartana , non ci sono fronzoli fregi e grandi affreschi anche la statua dei San Silvestro semplicissima.Alcune panche e in qualche angolo ex voto anche questi assolutamente spartani.Saliamo tutti in fila indiana sul minuscolo campanile e si scatena la nostra voglia di scherzo tutti a far suonare la campana adoperando il batacchio con annessi e connessi doppi sensi.Terminato il giro culturale e religioso ci precipitiamo alla lunga tavolata da dove si avvia la preparazione della merenda....... che definire tale è un eufemismo bello e buono. Pane locale, fragrante e croccante, salame dolce e piccante, capocollo al finocchietto, una meravigliosa pancetta , caciocavallo podolico e caciotte varie .
Vino rosso come se piovesse. Pasquale e Pamela, addetti alla distribuzione, non facevano in tempo a tagliare formaggio e salame che spariva. Un'ora di gozzovigliamento senza fine accompagnato da risate a più non posso battute , barzellette e di tutto di più. Tanta la confusione mi sono ritrovata con un bicchiere di vino rosso sparso tra pantaloncini e maglietta. Grandi risate e un cambio veloce con lavaggio del pantalone nell'acqua benedetta, il santo mi perdonerà,.
La maglietta mi sa che la devo buttare via ma non importa. Ormai stremati dal cibo e dal vino decidiamo di scendere Raccogliamo tutte le vettovaglie rimaste, direi veramente poche l'unica cosa rimasta sono stati i piatti e le forchette ,abbiamo mangiato con le mani. Il percorso si è svolto nella metà del tempo dell'andata ,saltellando saltellando e senza far caso alle difficoltà della  discesa che sono sempre in agguato, pietre, foglie umide ecc. Tutti allegri allegri sarà stato il vino che aiuta audaci ed incoscienti siamo arrivati giù sani e salvi.
Unico problema la sete, gli affettati ed i formaggi hanno provocato a tutti un 'arsura pazzesca. Io ho avuto la sensazione di avere un pile che mi foderava la bocca .  Il tempo di cambiare le scarpe entrare nelle macchine a 50 gradi e giù verso Atripalda dove sarebbe continuata la festa nel locale di Pasquale che avevo organizzato una pizzata. Appena arrivati abbiamo saccheggiato le riserve idriche del locale bevendo acqua, coca cola ,birre ,succhi e vino .Nel frattempo i ragazzi ed il fratello di Pasquale, identico a lui, , si sono messi a disposizione. Le pizze arrivano velocemente e sono ottime. Io mi accontento di una mini margherita cotta alla perfezione e gustosissima ma non mi privo di assaggiare la Don Tonino veramente squisita, pizza bianca con crocchè di patate , melenzane a funghetto e provola a fette ..." uno spettacolo di gusto e di originalità" mi rammarico quasi di non averla scelta ma sono veramente sazia e sarebbe andata sprecata.
Ancora chiacchiere e foto ma è arrivato il momento di tornare verso casa anche perchè tra l'ottimo cibo ed il caldo  si era creato un connubio devastante del tipo.... leviamo i tavoli e ci stendiamo tutti a terra fino a domani oppure andiamo a casa......................chiaramente preferiamo tornare a casa non prima di aver messo a dura propria la pazienza dei baristi dove siamo andati a prendere il caffè. Prima di salutarci l'occasione giusta per un ringraziamento con un applauso a Carmine che ci ha fatto da guida ma sopratutto al magnifico Pasquale,bellissima persona  gentile e sempre disponibile; un'amico speciale sempre e oggi in particolare che ci ha permesso di trascorrere ore di serenità e pace
Grande applauso a Pasquale e grazie grazie grazie ancora

PS complimenti per le pizze

Foto un po' di tutti noi del gruppo

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