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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

giovedì 24 agosto 2017

Magnifico Abruzzo Santo Stefano di Sessanio

Ho ripreso le mie passeggiate attraverso l'appennino in compagnia di quello che oggi è il mio miglior amico. Siamo stati compagni di vita  poi la vita stessa ci ha allontanati. Da qualche mese ne stiamo nuovamente condividendo una parte ..spettacoli teatrali, concerti e viaggi e devo dire che non siamo stati mai tanto bene insieme.
Sono in Ciociaria e mi appoggio nel  B&B Colle Visconti a Fontechiari borgo natio del mio ex. Il posto è delizioso il proprietario gentile insomma nulla da eccepire. Andremo un poco in giro come ai vecchi tempi con la differenza che adesso giriamo in macchina , la moto è ferma causa dolori alla schiena...l'età comincia a farsi sentire. L'idea iniziale era quella di andare ad Amatrice avrei voluto pranzare nel ristorante dove avevamo mangiato qualche anno fa per contribuire un poco alla ripresa dell'economia del luogo devastato dal terremoto della scorso anno ma lui mi ha chiesto di evitare...la figlia era all'aquiladel 2009  e correre a prenderla tra le macerie è un ricordo che ancora non riesce a cancellare.Partiamo con molto comodo e dopo aver affrontato quella che reputo la peggior strada d'Italia " La Cassino Avezzano" decidiamo di salire verso  le montagne del Gran Sasso nella speranza che la temperatura  sia meno calda ... speranza vana in quanto il termometro è rimasto a 37 gradi per buona parte del tempo e solo in quota è sceso di pochi gradi ...un massacro termico.
Santo Stefano di Sessanio da una foto web
Passeggeremo in libertà senza meta e senza tempo in fondo il modo migliore di viaggiare Attraversiamo Celano con il suo imponente castello e poi Ovindoli località appenninica con tanto di casette di legno e fiori ai balconi.In lontananza il Gran Sasso con tutta la sua imponenza e gli prometto che prima o poi sarò sulla sua cima. Attraversiamo il Parco regionale Sirente Velino tra prati infiniti dove famiglie e gruppi di amici si intrattengono tra giochi e barbecue ed è ormai ora di pranzo anche per noi  la fame, che non manca, sta rendendo impellente la ricerca di un ristorante  Lungo la strada in lontananza L'Aquila ricordo ancora la prima volta in cui ci sono andata,pochi mesi dopo il terremoto.
Era il tramonto ed in lontananza macchie di buio identificavano tutte le zone crollate, davanti ai miei occhi i palazzi sventrati, tende svolazzanti attaccate a bastoni in bilico sul nulla,angoli di pareti crollati e dentro sedie e tavoli apparecchiati fermi come se tutto si fosse incollato, finestre come occhi di scheletri e palpebre di persiane sbilenche calate verso il baratro sensazione di fine, di devastazione. Oggi in lontananza le gru della ricostruzione magari fra qualche mese mi farà piacere tornare adesso no troppo vivo ancora quel ricordo rinnovato dal terremoto della scorso anno. Ma torniamo al nostro pranzo  siamo al 18 agosto e anche se la zona dovrebbe essere turistica troviamo solo locali chiusi. Nel frattempo il caldo è diventato asfissiante neanche l'aria condizionata riesce a dare sollievo e fuori il sole brucia Ad un tratto un locale aperto, macchine e qualche camion"perfetto" si dice sempre che dove si fermano i camionisti si mangia bene e ci fermiamo anche noi.
Rocca Calascio
La fame è tanta decidiamo per un antipasto e per i tipici arrosticini di pecora specialità dell'abruzzo. Nell'attesa ci passano davanti piatti di fettuccine ai porcini che rilasciano un profumo da svenimento .Finalmente arriva l'antipasto completo di ogni bene di dio affettati formaggi verdure ci lanciamo all'arrembaggio accompagnando il tutto con un pane locale buonissimo, se lo vendessero a Napoli sarebbe una tragedia.  Per gli arrosticini dobbiamo aspettare un poco ma ne valeva la pena li divoro, mi piacciano tantissimo ,accompagno il tutto con un buon montepulciano e concludiamo con un assaggio di baccalà in umido con patate anche questo perfetto. Conto praticamente ridicolo e ci avviamo verso Santo Stefano di Sessanio, abbiamo deciso per questo borgo di cui ho sentito parlare molto bene. Il tragitto è di pochi chilometri parcheggiamo con una certa facilità tant'è che mi chiedo se il paese sia disabitato. Tempo di inoltrarci tra le stradine ed ecco che gruppi più o meno folti di turisti passeggiano tra i vicoli del paese. Del resto siamo anche noi turisti e vorrei capire perchè credo sempre di essere la sola a fare queste pensate. Il borgo risale  al 1200 costruito per opera di ordini monastici e comprendeva anche il castello di Rocca Calascio , visitato qualche anno fa e location del film Lady Hawke con Michel Pfaifer. Nel 1500 passò sotto il dominio della famiglia  Medici " sono ovunque questi fiorentini "poi con l'unita d'Italia "chiaramente"  iniziò il suo decadimento
Oggi fortunatamente grazie alla volontà di giovani locali e di buone amministrazioni si sta incrementando il turismo ed il paese ha ripreso vita. Il borgo è delizioso, fermo nel tempo, stradine lastricate si inerpicano verso l'alto attraversando cortili fioriti,minuscoli giardini e case dalle quali ti sembra di veder affacciare madame e messeri cinquecenteschi con i loro abiti ricamati  Si respira un'atmosfera antica anche i turisti parlano in silenzio...fortunatamente...Piccole botteghe artigiane offrono i loro articoli compro un magnete  che andrà ad arricchire la mia raccolta da frigorifero e poi lenticchie e farro, tipiche coltivazioni abruzzesi, cerco, anche se in minima parte, di contribuire  all'economia di questa terra devastata  Mi delizio a fotografare scorci e cortili fino a raggiungere un piccolo bar con tavoli sistemati alla bene e meglio dove il caffè viene servito con  mitica caffettiera napoletana, un caffè che è un rito con tempi biblici nel quale l'acqua calda scende nella miscela per infusione rilasciando il vero aroma del caffè. E' un rito antico come il luogo che sto visitando, è un rito che fa parte della mia vita, di quando bambina mia nonna macinava in casa il caffè il cui odore si diffondeva nell'aria impregnando la cucina .... un ricordo bellissimo e commovente.

Ci sediamo ed aspettiamo il caffè chiacchierando con altri turisti. Sembra faccia anche meno caldo si sta benissimo ,sarà il caffè nella cuccuma napoletana, sarà il luogo fermo nel tempo saranno le mure medioevali ce ci circondano sarà......
Rientriamo alla macchina nella quale il termometro segna 45 gradi e ci avviamo verso il B&B che mi ospita, l'intenzione è quella di fare un bel bagno in piscina prima di sera  












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