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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

mercoledì 8 novembre 2017

Da Conversano al mare di Polignano

Lasciamo Conversano attraversando il centro e la periferia; supporto Nunzia e Graziella  per alcune vesciche in corso di evoluzione mentre Maurizio , che nella scorsa edizione dovette rinunciare al secondo giorno per vesciche,cammina spedito con le scarpe ed i calzini giusti. Camminare  sull'asfalto non è piacevole e con gli scarponcini da trekking anche peggio. Il panorama per giunta non dei migliori ...palazzi più o meno alti ,case qualche giardino ma la logica vuole che dobbiamo per forza passarci. Piano piano l'agglomerato urbano lascia il posto a villini e spazi aperti, giardini fioriti di buganville arancio e rosse che si intervallano con  cespugli di bacche tipiche di questo periodo autunnale e ancora pale contorte  di fico d'india cariche di frutti succulenti pronti ad essere colti...ma ci sono le spine meglio evitare
Siamo a Novembre e sembra primavera fa anche caldo . Finalmente ci inoltriamo nella campagna, bellissimi ulivi ci accompagnano costeggiando il sentiero. Tra di noi un ragazzo che cammina con una macchina da presa ed un microfono ogni tanto ferma qualcuno per un 'intervista mi dicono che parteciperà ad un progetto speciale . Ci riprende in atteggiamenti naturali con una presenza così discreta  che solo raramente me ne sono accorta con lui una bella bruna con un giubbino rosso.
Spero di vedere presto riprese. Adesso è il mio momento riflessione sui compagni di viaggio mi guardo intorno ...... alcuni gruppi si sono formati nella precedente edizioni ed oggi si vede e si nota che c'è un'amiicizia che va al di là della conoscenza del momento,altri si formano per quella naturale armonia che ti fa sentire a pelle che quella persona ti piace, Nunzia chiacchiera con Fabio che ho praticamente visto solo ora e poi c'è Giovanni bel ragazzo sorrentino che fa kajak e che si diletta di escursioni,ci sono alcuni signori che credo stiamo con noi solo oggi sono praticamente della provincia a pochi passi da casa loro, Daniela di roma con una bellissima macchina fotografica e alcune coppie  tra cui Fabrizio e Lucia , Gustavo e perdonate non ricordo il nome della moglie, Giovanna ed il marito Anconetani deliziosi   si  vede che fanno escursionismo insieme e mi viene da pensare che riuscire a trovare qualcuno con cui condividere una passione è quanto di meglio.
Noi Single sostanzialmente siamo lupi solitari ma sotto questo fondo restiamo sempre degli inguaribili romantici, almeno io lo sono.. Ma lasciamo perdere   questa è un altra storia e forse un'altro post non sicuramente da condividere qua. Emilia chiacchiera con Maurizio e Caterina del cui cane sono ormai innamorati tutti , Paola che ci fa ancora mangiare la polvere sempre in pole position e Graziella un poco più solitaria ma comunque insieme a noi e così avanti tra i sentieri e i campi . Ed ecco il mare in lontananza ,il mio adorato mare ne sento il profumo. Ci fermiamo per un attimo di riposo chiedo e faccio a Giovanni la domanda fatidica...quanto manca? ma perchè l'ho fatta ? Giovanni con la calma che lo contraddistingue risponde....manca poco.... a questo punto il massacro.... Raffaela in primis e poi noi tutti.
Effettivamente in linea d'aria il tragitto fino al mare sembra breve ma noi sicuramente dovremmo affrontare almeno un'altra serie di chilometri. Ripartiamo attraversando un campo di cavoli, lo spettacolo è incredibile sembrano enormi fiori verdi e tra di loro un trullo ed un roseto spettacolare, rose gialle arancio rosse e rosa. Allungo un poco e vado a fare qualche foto con  Claudio e Fabrizio. Ritorniamo al gruppo e come nel gioco delle carte il mazzo si è mischiato, i compagni si cambiano. Un nuovo campo e stavolta anche il contadino che fortunatamente non ci spara ma ci accompagna verso il sentiero giusto .Dobbiamo scavalcare un muretto ed attraversare una serie di arbusti assolutamente critici per i mie capelli che vi rimangono impigliati. Giovanni anche questa volta non ci ha fatto mancare l'attraversamento selvaggio.
Comincio ad essere stanca, fortunatamente il ginocchio non mi fa più male ma le gambe sono di piombo ed i piedi bruciano negli scarponcini Il sole sta tramontando mentre attraversiamo campi coltivati cercando fare attenzione per non calpestare la verdura. Dietro di noi il sole colora di rosso il cielo "è uno spettacolo" le fiamme del tramonto invadono l'aria vorrei restare a guardare ma dobbiamo andare. Davanti a noi ancora strada e non è bella. In fila indiana percorriamo la complanare della statale ed arriviamo ad un distributore costretti ad un lungo giro per evitare una strage
 Finalmente siamo dall'altro lato ma ormai è buio, costeggiamo ancora un po' la statale, mi viene in mente  che volendo piano piano questa arriva fino a Napoli è la SS16 Nazionale delle Puglie, ma forse non è il caso. Arriviamo finalmente a San Vito , la cattedrale la guarderemo domani siamo troppo stanche, la spiaggetta illuminata dai fanali è deliziosa ma anche in questo caso la stanchezza ci distoglie e andiamo avanti. Io ormai cammino come in trance e aumento la velocità del mio passo voglio arrivare a basta, ma lasciata la spiaggia finiamo in una zona dove credo d'estate ci siano residence e villini e si va avanti si parla poco o meglio l'unico continuo bisbiglio è...quando arriviamo e.....finalmente l'hotel  Castellinaria.
Entriamo tramortiti , il proprietario vorrebbe, credo, descriverci il posto di cui è giustamente orgoglioso...vialetti..palme ..terrazzi e spiaggetta privata ma sinceramente siamo tutti aggrappati al banco delle reception e vogliamo le chiavi. Solito caos allucinante ma alla fine riusciamo ad entrare in camera. Le valige vengono scaraventate in giro gli zaini pure le scarpe anche i pantaloni credo sul terrazzino e le nostre gambe in alto sul muro ,,, sono sole le sei del pomeriggio c'è tempo.

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