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lunedì 5 marzo 2018

Gaeta ,la Montagna Spaccata ,il Redentore e...tanta pioggia capitolo primo

Fine settimana di trekking con librotrekking il gruppo di Alessia Rabacchi con il quale ho già condiviso i piacevoli giorni della franchigena toscana " una garanzia " L'itinerario ci porterà a Gaeta per visitare la Montagna spaccata del Monte Orlando  e salire poi domenica al Redentore, pernottamento in hotel. Con me Ornella compagna di escursione in diverse occasioni. Gaeta non è lontana c'è stata un tempo di gioventù nel quale si partiva da Napoli per andare a ballare in zona oppure a mangiare frutti di mare e pesce freschissimo, tutto in una notte come si suol dire...ma era allora....Partiamo presto e sotto la pioggia il tempo è pessimo ma la speranza che qualcosa cambi non ci abbandona  anche se ormai le previsioni sono estremamente precise.
Arriviamo a Gaeta che diluvia il programma prevedeva una partenza immediata ma la situazione ed il ritardo di Alessia dovuto alla rinuncia del suo autista ci consentono di registrarci e di sistema il bagaglio. La camera è carina comoda e accogliente, il personale dell'hotel gentilissimo. Riscendiamo velocemente nella hall.
Siamo già in parecchi ma manca ancora qualcuno arriva anche Alessia e in breve si cerca di capire che fare....fuori diluvia... e decidono di andare verso il monte Orlando per visitare la Montagna Spaccata . Io rinuncio non mi va si camminare sotto tanta pioggia non mi godrei il panorama e la passeggiata e poi conosco il luogo avendo  accompagnando il mio ex" borbonico " in una  una rievocazione storica dell'assedio e dell'ultimo attacco alla fortezza ed ai Borboni,ma questa e un'altra storia.  La montagna spaccata è chiamata così per le tre fenditure che la caratterizzano dalle quali spicchi di mare azzurro fanno capolino pare formatesi durante il terremoto scaturito dalla morte di Gesù,. Luogo considerato sacro per il santuario della Santissima Trinità costruito proprio su una delle tre fenditure, amata di alcuni santi tra cui san Filippo Neri per la cui devozione fu anche eretta una cappella dove da una porticina si arriva ai 33 scalini che portano fino al mare. Un un grasso masso precipitato  dette invece origine alla cappella del crocifisso insomma un luogo profondamente sacro.
Avendo invece necessità di relax e venendo da settimane estenuanti ne approfitto per riposare, mi sono allontanata da casa e mi basta .Fortunatamente nel giro di un 'ora  smette di piovere anche se l'orizzonte non promette niente di buono, al largo il mare scuro si confonde con le nuvole ancora più scure, a sinistra verso gli Aurunci la situazione non è migliore ma decido di uscire. Vestita da trekking con un salutare ombrello mi avvio verso il centro storico di Gaeta, passeggio sul mare il cui fascino non smette mai di colpirmi..".il mare d'inverno ,una lettera che il vento sta portando via ed io che rimango da solo a cercare un caffè" no veramente sto cercando qualcosa da mangiare. Ornella ha portato con se la mozzarella comprata a Mondragone ed io ho in camera un tortino alle zucchine, mangeremo tutto domani oggi voglio la "tiella gaetana " un pizza ripiena tipica del luogo.Ed ecco che appare come evocata  la pizzeria del porto consigliatami in hotel, entro mi accomodo su di uno sgabello e mi delizio con una mezza tiella con polipo ed  una peroni, sto benissimo serena ,la testa è libera e fondamentalmente non rimpiango la passeggiata sotto la pioggia.
Mi raggiunge una parte del gruppo, ha ripreso a piovere , sono rientrati, ci accomodiamo in un bar per un caffè e facciamo conoscenza. Rientriamo in hotel che piove di nuovo ma nel tardo pomeriggio con Ornella decidiamo per una passeggiata al centro,in quello che chiamano il budello, un vicoletto lungo lungo che corre parallelo al lungomare con negozi e botteghe, forse stasera un poco triste. E' inverno e come in tutti i posti di mare aleggia quel velo di malinconia , cerco di immaginarlo  con lo struscio delle sere d'estate, fra bancarelle ,luci sfavillanti di negozi addobbati per i vacanzieri, odore di mare e di abbronzatura. In compenso  Ornella ed io ci stiamo godendo i vicoletti laterali dove fanno bella mostra cappelle votive .Ritorniamo per il mare è l'imbrunire le luci del centro storico si riflettono nell'acqua , non piove e la temperatura è primaverile chiacchieriamo di noi della nostra vita ,dei desideri e delle speranze, dei figli di tutto un poco ma non è un parlare per perdere il tempo è condivisione è amicizia che nasce, Alessia ci comunica che prima  di cena ci sarà l'aperitivo nella hall e ci leggerà un brano del libro riservato all'escursione di oggi, è la caratteristica e l'originalità che lei stessa ha dato a questi trekking..un momento di lettura...  aggiungo molto piacevole.
Stasera decido di mettere un vestito levo i panni da trekkista in fondo non usciamo e quindi possiamo anche evitare per una volta scarponi e roba informe. Ci accomodiamo nella hall siamo in parecchi e adesso si approfondiscono le conoscenze, una chiacchiera con Pietro che viene da Pescara, con Gino , Romina,  Valeria , Simonetta e Fabrizio  tutti di roma e con Rosa, ci siamo già conosciute nel Chianti , Alessia inizia a leggere, tutti in silenzio il brano è tratto dal libro di Margaret Mazzantini " non ti muovere" è la prima parte quando lui parla con la figlia appena giunta al pronto soccorso in coma e nel quale racconta di se ,dei colleghi ,della moglie a quella figura distesa che è il suo amore infinito. Ho i brividi Alessia legge con un'intensità tale che sembra sia lei che stia provando quelle emozioni...ma forse è così e ce le trasmette. Quel libro l'ho amato ed odiato l ho letto piangendo e torturandomi me lo ha regalato l'uomo più importante della mia vita ......Andiamo a cena cancello l'emozione e torno ad essere la persona allegra e conviviale di sempre, la cena è buona primo di mare, orata con patate il vino scorre con le chiacchiere e le risate. Al nostro tavolo Gioacchino, tedesco nell'accento e nell'aspetto trasferito in Italia per amore del nostro  paese e poi Valeria con la quale iniziamo un duo da comico e spalla, è nata subito una bella sinergia . Risaliamo nella hall e inizia una seratina di voglia di divertirsi, proviamo con le canzoni napoletane e romane ci vorrebbe un karaoke mi sa che stasera satebbecarino e si potrebbe fare tardi e poi chiacchiere e battute e richieste di amicizia su Facebook.





Rientra Alessia con il suo Amleto dalla passeggiatina serale ci augura la buona notte ci tratteniamo ancora un poco e poi tutti a dormire si è fatta mezzanotte come usa dire nelle favole... ci vediamo domani .....si sale al Redentore

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