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giovedì 10 maggio 2018

Capri "Il Sentiero dei Fortini"

In questo fine settimana sarà ospite della mia città un'amica conosciuta facendo trekking. Camminare tra i sentieri ha allargato la mia cerchia di amicizia ed ho conosciuto persone con le quali condividere  questa passione. Ultimamente Napoli è fortunatamente sold out e Paola non è riuscita ad aggregarsi ad un 'altro gruppo di amici venuto nel ponte del primo maggio per il sentiero degli dei, ma forse meglio così ,la passeggiata in costiera è stata veramente difficile ..troppa gente...
Siamo sole e libere di gestire queste giornata in totale autonomia,'unico parametro indissolubile sarà la passeggiata sul Sentiero dei Fortini a Capri. Due anni fa grazie ad gruppo escursionistico ho percorso per la prima volta questo sentiero rimasto poi nella mia mente e nel mio cuore. A Capri non mancano i sentieri"il Passetiello" verso il Monte Solaro oppure la passeggiata di Matermania e dell'Arco Naturale, ma credetemi questo è veramente spettacolare.Due le alternative ... dal Faro di Punta Carena fino alla Grotta Azzurra oppure si va al contrario." Grotta Azzurra "dalla falesia che la sovrasta o anche " punta dell'Arcera"Lungo il percorso i tre fortini " Orrico, Mesola e Pino" costruiti  a difesa dell'isola dai corsari e  poi sfruttati come basi difensive dai Borboni,dai Francesi ed infine anche dagli Inglesi.
Come cenno storico ci siamo ..ma  la bellezza del sentiero non è sicuramente costituito dai tre ruderi che per quanto strategicamente costruiti non sono bellissimi. Quello che affascina è la macchia mediterranea,il  sentiero che percorre tutta la falesia e lo spettacolo del mare. Arriviamo al porto di Capri dopo una traversata da incubo con mare agitato e giapponesi in vomito continuato. Il sole sta facendo capolino tra le nubi,..è  presto e le masse dei pendolari non sono ancora arrivate e poi è sabato sicuramente meno affollato. Compriamo i biglietti per la funicolare e per gli autobus che a loro volta sono di due compagnie diverse insomma biglietti senza fine

Nessuna fila per la funicolare sempre un miracolo. Lo spettacolo dalle e della piazzetta è da emozionarsi , non so perchè ma in questa isola i colori sono diversi forti intensi ...colorati...tutto luce. Foto di rito sulla balconata che affaccia su Marina Grande e invio ai nostri amici Fiorentini, giusto così per salutarli e per fargli un tantino di invidia. In piazzetta c'è gente ma non il solito caos. Prendiamo il minibus per Anacapri chiedendo all'autista di farci scendere al capolinea per la grotta azzurra. Questi microbus corrono come se fossero macchine da gran premio, si districano tra i flussi delle auto che scendono come in una pista di automobiline sono dei mostri della guida. Scendiamo al capolinea dove un cortesissimo autista ci consiglia oltre che di partire dal faro e non dall'Arciera, evitando l'ultima salita  e poi magari salire in seggiovia al Solaro Tipo gentile,simpatico e pure un bell'uomo" piacevole inizia di giornata"
Ma Paola ed io siamo dure e pure  quindi dalla Grotta Azzurra a Punta Carena ....in salita ma in fondo nulla di impossibile Ad inizio sentiero  un bellissima iscrizione in ceramica ci descrive il percorso ,sotto di noi il mare blu, una barca carica di turisti si dirige barcollando tra le onde verso la grotta azzurra, salutiamo e ci ricambiano.

Ci avviamo, gli arbusti invado quasi tutto il sentiero, ci districhiamo tra i cespugli , iscrizioni in ceramica e disegni ci illustrano la flora e la fauna del posto. Cespugli di lentisco e di mirto tra le rupi a picco sul mare, la ginestra profumatissima  ci accompagna lungo quasi tutto il percorso inframmezzata  da rami di asparago selvatico.

Sotto di noi il mare si scaglia con forza lungo le pareti scoscese delle falesie che si incurvano per quasi sei chilometri lungo tutta la costa dei fortini.Le indicazione ci segnalano addirittura che si possono osservare passaggi di balenottere e delfini ...noi non ne vediamo. Le rovine del fortino di Orrico si stagliano a picco sul mare ,facciamo un giro tra i ruderi e riprendiamo il cammino . Siamo sole e ci accompagna una magnifica sensazione di libertà ed autonomia, non abbiamo ancora incontrato nessuno . Sono immersa nella natura, vorrei registrare i profumi, il rumore del mare ,l'aria che stiamo respirando,silenzio umano intorno a noi e noi in silenzio per poter ascoltare altri suoni. Saliamo verso il Fortino di Mesola attraversando un bosco di pini ci arrampichiamo su alcuni rami che toccano terra e respiriamo l'odore degli aghi che ricoprono il suolo, il mare alla nostra destra rumoreggia violento contro la scogliera. una connubio di bellezza. Più avanti le campanelle selvatiche e cespugli di rosmarino ricoprono i muretti, un'oca placida razzola tra le rupi e guarda il mare.....anche lei...un maialino di una razza sconosciuta, sembra più un cinghiale, grufola chiuso in un recinto credo sia l'unica posto abitato del luogo.
Avanti ancora in quella che viene definita la cala d'argento forse per il colore delle rocce. Lo sguardo però viene attratto da un eco mostro, una piscina ed un fabbricato ormai abbandonati  a picco sul mar, è l'ex villa Rivelli , pare costruita e sequestrata Provo a levare  dagli occhi quella immagine e scendiamo verso un fiordo magnifico dove, quando il mare è calmo, <attraverso  una scala scolpita nella roccia  si può fare il bagno" un angolo di laguna blu" oggi è impossibile... il mare urla e si schianta con onde altissime sulla scogliera fino a ricoprire di schiuma di almeno tre metri di altezza. Paola imperterrita scende, la fotografo con le braccia alzate, felice di quella emozione, il vento è fortissimo, le onde continue; risalgo avvertendo Paola che l'aspetto sul prato....pochi minuti ed eccola arrivare....fradicia un'onda l'ha presa in pieno ma l'unica cosa che riesce a chiedermi è " si è squagliato il rimmel"abbiamo riso per mezz'ora.


Le presto una maglietta ed un pareo, stende tutto al sole, non che faccia caldissimo, ma meglio che restare bagnata, anche le scarpe vanno al sole. Mangiamo al nostra pizza di scarolee ci stendiamo al sole nella vana speranza che qualcosa asciughi. Una mezz'ora e ripartiamo , Paola vestita per metà con le mie  cose e l'altra di panni  umidi  e andiamo verso il fortino del Pino. Percorriamo un prato ombreggiato da lecci e ricoperto di agavi e raggiungiamo il fortino attraverso un sentiero che pare si allunghi nel mare tra cespugli bassi di lentisco e fiori di ruta .dal fortino si vede finalmente   Punta Carena ed il faro che si staglia sulla scogliera flagellata dal mare. Il vento è fortissimo trovo un angolo tra due pareti diroccate del fortino che si affacciano sul mare, mi lascio trasportare dai pensieri e cerco di respirare tutta l'aria che mi circonda, il vento è assordante il rumore del mare pure cancella tutti i pensieri negativi, mi libera dalle ansie e dalle paure ...sono felice.... Facciamo tantissime fotografie in questo angolo di paradiso come a voler portare con noi questa magnifica immagine poi ci avviamo verso il faro. Attraversiamo ancora cespugli fioriti stavolta di violaciocche, i colori e gli odori ci stanno abbracciando.Ecco l'incrocio da un lato la carrabile fino al faro dall'altro la pineta ,chiaramente attraversiamo la pineta  accompagnati dall'odore dei pini e poi il fiordo di Punta Carena spettacolo di potenza della natura. Ed ecco la realtà...siamo in maggio .... lido attrezzato, baretti  e ristorante e pure un bel gigolò pronto all'uso" credevo fossero estinti" ma forse a Capri non ancora essendo l'emblema della  bella vita....del resto è  la meta ed il sogno di tutto il mondo. Tralasciamo il Gigolò e ci facciamo tentare da una birra fredda ,sedute vista mare
Momento meraviglioso prolungato da una distesa al sole sugli scogli e ci lasciamo trasportare dal caldo del sole.....
Il rientro verso Anacapri è allietato dall'autista dell'autobus che ci fa ascoltare i Deep Purple e Queens. Ad Anacapri decidiamo di prendere la  seggiovia fino al Solaro per un affacciata su Punta Campanella  e poi giu verso Capri a piedi  Un  giro a via Camerelle, solo guardare e non comprare, una foto ai faraglioni  da Tragara. Gelato nella migliore gelateria di Capri con cono croccante caldo appena sfornato e poi......e poi il ricordo di una bellissima giornata ,di una natura selvaggia e di una bella amicizia.

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