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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

giovedì 28 giugno 2018

Ritorno in Andalusia ...Ancora a Siviglia

Siamo sulla terrazza della Giralda ,da quassù la vista di Siviglia è  spettacolare, le guglie della cattedrale, la Plaza de Toros e le cupole di tutte le chiese sono la meraviglie di questa città. Ma fare una foto è impresa ardua, gli specialisti dei selfie sono agguerriti ed in pole position alla ricerca dello scatto perfetto .....panorama, guglie della cattedrale, la Sierra Nevada e possibilmente anche il mare della costa del luz...ah dimenticavo loro chiaramente.Alla fine facendomi  largo a spintoni riesco a fare un paio di fotografie, scendiamo mentre orde di turisti continuano a salire



Entriamo nella navata principale e come nella maggior parte delle chiese spagnole l'aspetto è austero ed  imponente direi anche opprimente, forse  l'ho già detto. Il cattolicesimo in Spagna ha avuto una impronta fortissima e la si legge in tutti i luoghi religiosi anche in quelli dove l'islam ha lasciato la sua traccia.La storia del resto ci tramanda la vita della regina Isabella I di Castiglia e il re Ferdinando II d'Aragona che governarono con polso fermo, lottando e perseguitando gli infedeli, ebrei e mussulmani, servendosi di quello che fu lo strumento più cruento della storia "l'inquisizione" ....In queste cattedrali avverto una sensazione di peso e di profondo  oscurantismo

Il luogo è comunque bellissimo , le cappelle laterali dedicate ai  santi, la sacrestia  dei Los Calices dove sono raccolti parte dei tesori più importanti della cattedrale.la major con un rarissimo quadro della deposizione della croce e poi ancora  una delle opere di più pregio esistente al mondo  una pala d'altare di proporzioni maestose.Ripresa in più tempi e da più artisti, tutta in legno dorato spicca tra le luce fioche con un  susseguirsi di immagini bibliche Di fronte il coro, imponente, ed infine la tomba di Cristoforo Colombo un catafalco posto al centro di una delle navate laterali.

In un'ora alla fine abbiamo completato la visita decidiamo per tornare nel nostro appartamentino, sono solo le cinque del pomeriggio, il sole è alto, il salmorejo  mi tiene compagnia e come in tutta la spagna è l'ora della siesta . Usciremo in serata per un giro tra Triana ed il Barrio de Santa Cruz. Stasera mi piacerebbe cenere in Plaza Alfa Alfa al ristorante Los Caracoles ricordo di una notte di girovagare senza meta  di qualche  anno fa. Riposino pomeridiano, metro e siamo nuovamente alla Porta di Jarez, ci dirigiamo verso Triana , stavolta facciamo il giro lungo passeggiando lungo il fiume dove si susseguono bar, locali e ristoranti. parliamo un poco di questa vacanza  e dei luoghi che abbiamo visitato .Siviglia fino ad ora quella che preferisce ma anche Ronda, di Gibilterra e Malaga, forse un tantino meno  Tarifa ,troppo vacanziera, ecco appunto l'acqua ed il fuoco. ma comunque sta vivendo delle belle sensazioni ...certo le mie sono molto emozionali  le sue molto... ma molto... più contenute. Passeggiamo c'è vita in giro ma è ancora presto, in fondo non sono neanche le venti, qua non si parla di cenare  mai prima delle ventidue. Riattraversiamo il Paseo di Triana ,questo quartiere forse non gli è congeniale, lo avverto,  in fondo escluso i locali le feste ,il passeggio, la musica, la produzione di azuleje, la capella di Sant?Ana, che però è chiusa , non c'è altro..........si avverte la vena ironica ?
Riattraversiamo il ponte , l'Avenida della Costitution che alla fine del nostri soggiorno sivigliano è stata percorsa decine di volte e ci dirigiamo verso il Barrio di Santa Cruz. Il quartiere Ebraico ,la vecchia Juderia, sicuramente cuore turistico della città anche se resta ancora un luogo ricco di fascino, palazzi riccamente addobbati di azuleje, viuzze che  si susseguono a caratteristiche piazzette ombreggiate da alberi di arancio. Cammino con con profonda sensazione di benessere , sono di nuovo qua tra queste stradine, guardo in alto ammirando palazzi i terrazzi ed i  balconi fioriti e lo dirò fino alla noia questa terra mi mette allegria. sento il mio compagno di viaggio un tantino meno preso, sento le variazioni di umore, forse la zona più commerciale non gli garba troppo,.
A me piace invece e guardare le vetrine dove sono esposti  magnifici ventagli colorati scialli e caratteristici abiti andalusi è un divertimento unico.







Acquisto anche un paio di sandali, non sarei stata io senza tornare con un paio di scarpe. sicuramente il quartiere più adatto all'acquisto di qualche gadget da regalare ai nostri amici. Anche lui si lancia in acquisti non proprio selvaggi ma .... camminiamo ancora lasciamo i vicoletti per una Avenida che ci condurrà fino al Metropol Parasol una modernissima costruzione che ha la forma del simbolo di Siviglia "NO8DO"Non che mi piaccia troppo è un enorme costruzione che si staglia in altezza e larghezza ,pare ci si possa salire per una passeggiata panoramica, sotto una piazza dove in questo momento si stanno si stanno esibendo dei circensi su funi e corde, sotto c'è un mercato.  In zona credo la Chiesta di San Salvatore che vorrei visitare ma credo sia chiusa. Rientriamo nel Barrio e con l'auto dell navigatore del telefono arriviamo al ristorante.Sempre uguale la piazzetta con i tavolini , la musica di sottofondo , troviamo un tavolino ed un cortesissimo cameriere che  prende velocemente l'ordine...tapas e paella , il mio amico è silenzioso, io scrivo messaggini divertenti alla mia amica Mariarita, le mando la foto per ricordare il posto insieme , riprendo anche al cameriere che merita come meritava quello di allora.....
La paella è buonissima, molto condita ma ottima come al solito più che abbondante, una cerveza e il ricordo di una malboro rossa da pacchetto morbido fumata alla fine del pranzo di quella sera di otto anni fa.....oggi non fumo più ma mi sto rilassando lo stesso" è una bellissima serata e me la sto vivendo tutta " Riattraversiamo il Barrio che ancora c'è luce , i locali adesso sono affollati, giovani e meno giovani si intrattengono sulla strada bevendo birra
alcuni ragazzi in abito andaluso provano una canzone credo per una serenata .....sono l'ultima romantica e potrei sciogliermi se un uomo mi facesse una serenata ...forse per questo sono single...voglio troppo , voglio tutto ,voglio la favola come disse Julia Robert in Pretty Woman. Riprendiamo dalla realtà.....





La Giralda si staglia tra i palazzi illuminata siamo arrivati allì'Avenida e in breve alla metro...stasera c'è vento e ora sento un pizzico di freddo.

martedì 26 giugno 2018

Ritorno in Andalusia ....Siviglia

Siviglia come un abbraccio appassionato che ti emoziona. Citta sensuale ed appassionata di  notte, romantica ed esuberante di giorno , una città che vive ancora del suo passato moresco ed al tempo stesso ha un forte legame con il suo contesto Europeo.
La città dove la stessa città è un opera arte dove la musica è la melodia struggente e passionale dei popoli del sud La città di feste incredibili la  " Semana Santa e della Feria di SantAna" quando il popolo scende per strada  in un tripudio di balli e di canto ed io  amo tutto questo. Ho avuto la fortuna di  vivere la Festa di Sant'Anna qualche anno fa , una notte spettacolare con la mia pazza amica Mariarita io e lei  "Telma e Luise " lungo il Guadalcavir nel quartiere di Triana tra sfilate di moda in abiti andalusi e la musica della Carmen di Bizet,  passi di flamenco improbabili ridendo alla vita.
Il mio amico è entusiasta di questa città , come del resto delle altre, gli piace molto e ne sono felice avendo raccontato di quanto allora mi fosse piaciuta .Facciamo un giro per l'Avenida della Costitution  per ammirare lo spettacolo della facciata gotica della cattedrale che  non rivela  poi tutta la ricchezza interiore. Ci avviamo verso la Plaza Nueva da dove arriva il suono di una banda. La piazza è addobbata con teli e magnifiche composizioni di  fiori, una musica assordante e un baldacchino con una Madonna scorre lentamente fra la folla.
E' come se stessi a Napoli durante la processione di San Gennaro anche qui ai balconi magnifici drappi e coperte ricamate la gente si accalca sotto il palco e sotto la madonna. Vedo il mio compagno leggermente frastornato, io in queste cose ci sto come in una culla ...... Ci allontaniamo verso il fiume e gli propongo una passeggiata a Triana. attraversiamo il ponte e mi illumino, gli chiedo di farmi una fotografia nello stesso punto di allora ,qualcosa è cambiato i capelli, che allora portavo cortissimi , ho qualche anno, qualche chilo e qualche ruga in più ma credetemi ho la stessa gioia nel cuore.
I locali sono affollati e passeggiamo per il paseo di Triana . Purtroppo il mio stomaco sta avendo dei problemi, il fish di Gibilterra mi ha creato mae ppazzone sullo stomaco ,mi sento come se fossi incinta di sei mesi, cosa improbabile per età e per mancanza di soggetto di sesso opposto,  cerco una farmacia dove comprare qualcosa che mi aiuti. Fortunatamente ne troviamo una aperta e dopo una veloce ricerca su internet e relativa traduzione la gentile dottoressa mi procura un integratore a base di Carciofo e Cardo Mariano,....come dire una mano santa nei giorni a venire e comunque sono della politica di non affliggere nessuno e sopratutto essendo in vacanza "Adda Passa".




Mi rendo conto che questa ultima parte è poco culturale e meno che mai emozionale ma è la realtà...io racconto tutto. Torniamo verso la torre dell'oro che si illumina con il sole che tramonta sul fiume  tra gli alberi di giuda ed è talmente struggente che farebbe innamorare un alieno. Rientriamo verso la Porta di Jarez ed io non ho ancora fame,chiudiamo la serata con un gelato per lui e due biscotti integrale per me e stasera va bene così. Comunque credo che il mio amico non sia tipo da notti brave sorseggiando Mojto o magari con una compagnia più numerosa o diversa lo sarebbe pure tant'è che ci ritiriamo.
Stamattina mi sento bene ,colazione di fronte casa e in metro verso la cattedrale che apre al pubblico alle dieci, siamo assolutamente in anticipo vorremmo evitare file interminabili. Praticamente un 'eresia, gruppi di turisti europei e giapponesi accompagnati  dalle guide fornite di bandierine sono pronti all'assalto..mi prende male. Anche oggi non fa caldissimo ma pensare di stare ore sotto il sole è fuori discussione, io potrei anche farcela essendo una cozza ma lui no bianco diafano com'è si arrostirebbe a fuoco lento. Consiglio personale preferite l'autunno oppure l'inverno per viaggiare in Andalusia , evitate la primavera...troppa gente Alla fine decidiamo di andare a visitar L'alcazar dove la fila è meno peggio...Patrimonio dell'Unesco fu il dono dell'Africa alla Spagna, la sua bellezza romantica è inferiore solo all'Alambra di Granada.

Fu costruito ed ampliato a più riprese  ad opera di califfi e  re cristiani, un po' come in tutti i siti dell'Andalusia, è un susseguirsi  di patii, piccoli palazzi rivestiti di azuleje, giardini e fontane, vi rimando comunque  ad un 'audioguida e vi consiglio di non perdere questa visita.Usciamo passando accanto alla Cattedrale la file è diminuita notevolmente decidiamo per andare a mangiare e di riprovare dopo. Il tempo di un salmorejo, che mi farà compagnia per giorni, di una tortilla di patate e di un bocadillo con Jamon, chiaramente non tutto per due ma diviso e torniamo alla Cattedrale ...sono quasi le quattro del  pomeriggio e la fila si è esaurita, scopriamo perchè' manca solo un 'ora alla chiusura e per una visita approfondita ce ne vogliono almeno due . Non ci importa ce la faremo,senza audioguida a causa del tempo esiguo, non le consegnano credo per evitare che ci si attardi per la chiusura decido che leggerò tutto da mia lonely e va bene così è più che esaustiva. ci chiediamo perchè con quella mole di turisti e con quelle ore di luce non tengano aperto molto di più......ogni popolo è paese che dirvi. Entriamo in cattedrale , fra le più grandi del mondo, ha un aspetto imponente al punto che mette soggezzione, la attraversiamo velocemente riservando la prima parte della visita alla Giralda, la torre di mattoni rossi costruita originariamente come minareto .




Trentasei leggere salite ti conducono fino al terrazzo panoramico, lungo il percorso da alcune feritoie lo spettacolo delle guglie della Cattedrale






sabato 23 giugno 2018

Ritorno in Andalusia .....Gibilterra e via verso Siviglia

Siamo sulla funivia che ci porterà sulla Rocca di Gibilterra. Ci accompagna la nostra nuova amica Nausica "colei che fece innamorare Ulisse e che lo aiutò a ritornare ad Itaca"  é giovanissima, ha ben chiari i suoi obbiettivi di vita, gira il mondo lavorando come croupier poi andrà in Africa libera.... ed io le auguro che tutti i suoi desideri si avverino......ah se potessi con una bacchetta magica e tornare indietro.
La rocca di Gibilterra
La passeggiata in funivia è piacevole il panorama si fa spettacolare, sotto di noi la cittadina e tutta la costa a perdita d'occhio da Malaga fino alla baia di Algesiras e di fronte Tangeri ed il Marocco Scendiamo e ci dirigiamo al terrazzo panoramico, ecco le scimmie "le bertucce di Gibilterra pare fornire di denti aguzzi e di umore ballerino. Sono tante , cuccioli che giocano rincorrendosi e placidi adulti appollaiati al sole mentre spulciano i loro simili oppure con fare nervoso  raccolgono bucce e pezzi di verdura e frutta scartando scientificamente quello che non serve e gettandolo lontano...una schifezza insomma.

Passeggiamo lungo tutto il tragitto fino al picco più alto per ammirare il panorama e fare qualche bella fotografia. Una bertuccia per ignoti motivi decide di saltare al collo di una ragazza la quale urla terrorizzata,il mio amico prova ad aiutarla ma ne arriva anche un 'altra..... un orrore ,ma dura poco fortunatamente,come si sono avvinghiate se ne vanno , io sarei morta.Completiamo il giro fino al rudere del castello dal quale si gode la vista più spettacolare. Torniamo indietro ,la discesa a piedi e la visita alle grotte di St Michel ci avrebbero impegnato troppo tempo e sinceramente non credo siano particolarmente interessanti in fondo l'Italia è tutta sulle grotte. La discesa in funivia confesso che  è spettacolare Decidiamo di andare a piedi verso il centro.


Meraviglie delle meraviglie scompaiono i palazzoni e finalmente la cittadina si veste di un grazioso  corso fiorito, negozi e ristoranti  allietato da frotte di turisti sorridenti  Mi rendo conto che Gibilterra è tutto un duty freee shop e mi si accende la lampadina...acquisto il mio profumo preferito che costa senza tasse il trenta per cento in meno ...non resisto.... Anche Nausica si risolleva pensando ai giorni di riposo dal lavoro ed a come impegnarli in un luogo vivace, sicuramente  più ameno della zona residenziale  La invitiamo a pranzo e decidiamo per un classico inglese "Fish and chips" pubblicizzato ad ogni angolo di strada. Bene se vi capita evitate , ci servono patate fritte congelate ed un non meglio identificato pezzo di pesce strafritto avvolta da una crosta graveolente ,la stacco senza difficoltà e  cerco di recuperare un minimo di parte commestibile ma l'impresa è risultata eroica.

Non sono una schizzinosa, assolutamente ,ma a volte proprio non si riesce. Nausica invece pare si stia deliziando con una lasagna vegetariana affogata in una besciamella credo di origine sintetica.
Attraversiamo nuovamente la zona residenziale e non ho capito se una specie di aeroporto, barra parcheggio, barra non lo so ..assolatato ventoso e triste. La cosa non ci sconvolge e provvediamo a scattare foto divertenti, anche quello sarà un ricordo. Poco prima il mio amico si era fatto fotografare abbracciato ad un missile , probabilmente un reperto storico della seconda guerra mondiale " spero" Sole cocente e vento tremendo in questa landa deserta  prima della dogana. Ultime foto insieme  e ci salutiamo; è stata una bella conoscenza probabilmente non ci vedremo più ma facebook ci terrà in contatto e sai com'è.... nella vita .tutto può succedere.  Ripresa la macchina imbocchiamo l'autostrada, è la stessa che percorremmo Mariarita ed io otto anni prima da Siviglia verso Conil della Frontera con la nostra Seat Leon 2000 turbo.La stessa  autostrada che sto percorrendo oggi con il mio amico all'incontrario. Stiamo andando a Siviglia e provo quasi le stesse emozioni anche se con un  uomo è comunque diverso, non si ha lo stessa confidenza; eppure un poco ci stiamo riuscendo parliamo di tanto,di tutto e ci stiamo anche raccontando,io sicuramente"parlo assai" a volte troppo.


Ai lati della strada cespugli di ginestre ,  la colonna sonora che ci accompagna è di brani originali degli anni sessanti accuratamente selezionati. La macchina corre tra le ginestre ed il nulla caratteristica delle autostrade dell'Andalusia intorno solo campagna  a perdita d'occhio .  Ascoltiamo" Afrikaan Beat di Bert Kaemfern "un jezzista tedesco ..pezzo del 1960 ed è  talmente tutto armonico che mi commuovo, forse sono un tantino esagerata, ma che dirvi. Registro un pezzetto di brano e la macchina che va... posto tutto su Instagram mi piace condividere le mie sensazioni sopratutto quelle positive. Mi rilasso ascolto la musica pensieri ......Un paio d'ore e siamo a Siviglia .




Ho come un incubo nel ricordo dell'ingresso in questa meravigliosa città otto anni fa. Impiegammo  due ore di giri a vuoto per tutte le avenide intitolate alle regine di spagna, asturia e regno delle due sicili per poi comunque finire sotto la Giralda,in zona pedonale e dover percorrere un contromano come unica possibilità per  riuscire ad arrivare al nostro Hotel "Io zitta" ma stavolta è tutto molto... ma molto più semplice in sostanza il nostro appartamento non è in centro di siviglia anche se molto ben collegato. Con due fermate di metro ,in cinque minuti, si arriva centro storico di Siviglia e...la metro funziona bene ed a tutte le ore.  Parcheggio gratuito sotto casa e non specifico il tipo di fortuna per non essere volgare, i parcheggi in Andalusia costano più dei B&B. Incontriamo il locatario che ci fa accomodare in una palazzina moderna al terzo piano. Ci fornisce tutte le indicazioni ,la cartina della città, qualche consiglio gastronomico,ci comunica di lasciare le chiavi nella cassetta quando andremo via ,saluta e se ne va Gentile e anonimo come la casa. Nulla di dire sia chiaro grande, comoda, angolo cottura, bagno a livello ...ma "nu poc trist" affaccio in un cortile come tanti altri appartamenti ....insomma un posto  qualunque e ricordando le case sulle guglie di Malaga e quella con il terrazzo sull'infinito di Tarifa....


Tempo di sistemarci e usciamo alla scoperta di Siviglia ...città dalle notti interminabile, dei ristorantini di Triana che si susseguono sulle rive del Guadalcavir, dei vicoli del Barrio di Santa Cruz con le sue case rivestite di azuleje e di teli che ti riparano da sole , la città dove le chitarre sono dolci e la musica la fa da padrone, città di cultura di storia e di fascino Amo Siviglia sarà nel mio cuore per sempre come tutta l'Andalusia. Usciamo da casa che sono le diciannove e raccontare che il sole  è ancora al top ormai è quasi noioso. Passiamo acconto alla fermata Nervion della metro ma decidiamo di andare a piedi fino alla porta di Jarez praticamente l'ingresso del centro storico "Cattedrale, Alcazar, Giralda ,Barrio, fiume e ponti. Fa molto caldo ...eccolo il caldo Andaluso.

 Passeggiamo con calma su uno strato viola ...sono i fiori degli alberi di giuda che coprono i marciapiedi , chiacchieriamo in totale tranquillità, e mi rendo conto che fino ad ora sta andando tutto bene, nessuno screzio e molta complicità...perfetto... I pochi negozi di questa zona residenziale sono chiusi scopriremo poi che è la festa di San Fernando patrono di Siviglia. Attraversiamo un magnifico giardino fiorito il Parco de Jardin de Maurillo tra mamme , bambini e giovani innamorati e noi con loro  in un giorno di festa come tanti. Ecco La Puerta de Jarez e l'Avenida della Costitution ....siamo arrivati

lunedì 18 giugno 2018

Ritorno in Andalusia..... Tarifa e Gibilterra

Stiamo per arrivare in una delle cittadine della Costa del Luz " Tarifa" sulla mia guida  segnalata solo per le sue spiagge infinite, per il vento e per il panorama della costa del marocco.Capitale spagnola del windsurf ,del kitesurf  a noi fondamentalmente interessa come punto di appoggio per poi riprendere il giro e poi c'è ....il mare  ed io vivo di mare
Parcheggiamo praticamente in centro,andiamo alla ricerca del b&b,dopo provvederemo ai bagagli ed a un parcheggio che non ci dissangui. La piccola città è graziosissima. Nelle sue strette stradine si susseguono boutique,hotel e negozi di artigianato , le tipiche case bianche imbiancate a calce hanno cascate di fiori che perdono dalle originali ringhiere in ferro lavorato. Bar e ristorantini si alternano lungo il piccolo corso.
Mi sento trasportata  negli anni settanta quando gli hippy si allontanavano dalle grandi città alla ricerca della felicità....e vi dico francamente che stasera mi sento un poco hippy pure io. Mi piacerebbe indossare uno di quei caftani con gli
specchietti che tanto erano di moda in quegli anni , una fascia colorata a fermare i miei capelli e camminare scalza così tanto per sentirmi libera. Mi piace sognare, mi piace pensare che possa ancora avere il tempo per vivere di desideri e domani ....e domani torniamo alla realtà.

L'hotel è vicinissimo al centro. la proprietaria, cortesissima ci accompagna in una deliziosa stanza arredata tra l'etnico e l'arabo, forse un poco chic,ma ci piace,una scala conduce al terrazzo in comune con le altre camere. Veloce recupero della macchina, parcheggio in zona gratis e trasporto bagagli. Tiro fuori un pantalone di seta coloratissimo tipo odalisca, mi sa che si intona con la cittadina e me ne vado a bere un caffè, meno peggio, nella hall a disposizione dei clienti c'è una macchina del caffè con le cialde e salgo sul terrazzo. Mi manca il fiato, piante, fiori ,divani e cuscini, il tutto affacciato sulla cittadina bianca , sulla spiaggia, sul faro e ...sull'Africa.



Mi godo caffè sole e panorama... mi raggiunge il mio amico e facciamo una panoramica, sostanzialmente sono imbranata ho bisogno di supporto.Usciamo a fare due passi che ci porteranno fino alla bellissima spiaggia, in lontananza i kitesurf colorati si librano nel cielo , il vento ci stordisce, mi levo le scarpe per un pizzico di quella sensazione che dicevo prima, il mare è ghiacciato , leva le scarpe anche lui, ci divertiamo a fotografarci a rincorrere le onde con i piedi nell'acqua forse un gioco da bambini ma è sempre e solo serenità , pensieri positivi, libertà.

Sole sempre alto e sono quasi le nove ,  facciamo un giro tra i negozietti di gadget, tra cui quello di un signore di Napoli ,si è trasferito lì con la nuova compagna qualche anno fa, lei è del nord ma sono una coppia affiatata . Hanno fatto una scelta di vita ...ecco...li invidio sanamente. Lavorano  sei mesi l'anno e gli altri sei viaggiano...ma forse non hanno figli e genitori anziani e tant'è. Continuiamo la passeggiata e compriamo i primi regalini per gli amici, tra cui un bellissimo paio di orecchini che mi regalo e che regolarmente ho perso dopo averli messi tre volte. Il mio amico direbbe che sono una" scombinata "
Andiamo a mangiare da Mic Moc un ristorantino consigliato dagli amici del negozio. Tutto buonissimo e particolare ,una insalata di avogado e non so che, divisa in due  ed una paella di riso venere con tonno rosso. Aspettiamo parecchio ma credetemi ne valeva la pena , una pietanza spettacolare, il tonno freschissimo, il riso cotto al dente, gamberi ed ogni bene che il mare ci possa regalare, costo consono a quello che abbiamo mangiato. Passeggiata sul mare e foto in notturna dal terrazzo con una luna gigante che faceva luce sul mare e sulla costa africana...e che puoi volere di più....forse condividerlo con un amore ma al momento..
Stamattina siamo alla ricerca di un bar per la colazione e come in tutta la Spagna ed in particolare nei posti di mare tutto"serrado fino alle 10" meravigliosi popoli del sud del mondo che vivono la vita senza stress" ma per noi mattinieri e per la nostra vacanza itinerante è un poco tardi  Finalmente riusciamo a trovare un locale aperto io prendo la solita tostata e per lui una palmera ricoperta di cioccolata fondente un'attentato al colesterolo ed alle calorie. Lascio Tarifa con un pizzico di malinconia ed ho la sensazione che mi rimarrà nel cuore Riprendiamo la statale verso Gibilterra che all'improvviso si delinea all'orizzonte illuminata dal sole che sta salendo  ed in poco più di un 'ora siamo in quella che viene chiamata la Linea la zona spagnola prima della dogana Inglese .Palazzoni residenziali e larghi viali alberati rendono la zona sostanzialmente anonima. Lasciamo l'auto in un parcheggio per evitare i controlli alla dogana e lungaggini varie, molto più semplice passare a piedi ,controllo dei documenti e siamo in territorio Inglese. Comunque ,a me, gli Inglesi stanno antipatici.

Ci dirigiamo all'autobus che ci porterà alla funivia per la Rocca. Ancora anonime strade di una qualsiasi città, caldo, autobus affollato e.....tutto senza emozione. Alla biglietteria della funivia  ci fermiamo a chiacchierare con una ragazza italiana anche lei in gita alla Rocca di Gibilterra poi ci racconterà che è una croupier ed in attesa di prendere servizio al casinò di Gibilterra  e sta facendo la conoscenza del territorio. La visita alla rocca può impegnare l'intera giornata tra Upper Rock Nature Riserve, il Military Hermitage e le St Michele Cave passerebbero ore. Decidiamo di fare un giro solo nella riserva dove pare ci siano scimmie libere e detto tra noi manco le scimmie mi piacciono troppo.......continua

Ritorno in Andalusia .. Paesi Bianchi ... Ronda

Il sole è  basso ma  non tramonta ancora ;sono le nove passate in questa terra le giornate sono infine ed il sole è l'anima della gente, ma la fame si fa sentire ed abbiamo ancora da provare il brivido dell'aperitivo nell'hotel più Inn di Malaga. Consigliato dal proprietario dell'appartamento, il roofgarden  è ad ingresso libero  non ad uso esclusivo dei clienti, vista sul Paseo, sul mare e sulla collina del Gibalfaro  Con una faccia tosta che rasenta l'indisponenza entro in hotel con pantaloncini sandaletto e zaino, il mio amico va in crisi, mi dice che forse non abbiamo il look corretto.Entro saluto saliamo e arrivata in terrazza ci cerchiamo un tavolino al riparo dal vento.
Veniamo serviti senza che nessuno abbia da ridire sul nostro abbigliamento. Mi massacrerà per tutto il resto del viaggio con battute sui miei modi signorili che generano immediato riscontro....e che c'è di male anzi..  Il panorama è stupendo e bevuta una birra scendiamo, Attraversiamo il delizioso centro storico, il paseo fiorito e la piazza della Costitution, c'è ne una in tutte le città dell'Andalusia . Ci fermiamo in un bar de tapas di cui non ricordo ne il nome ne la strada comunque sappiate che abbiamo evitato qualsiasi ristorante raffinato solo luoghi tipici e frequentati da spagnoli" una certezza gastronomica"  la serata si conclude ancora ridendo del mio ingresso in hotel da vera contessina. Stamattina ripartiamo, colazione europea, cappuccino e cornetto, lo sta desiderando da due giorni al punto che gli chiedo se per caso,il cornetto,lo preferisce pasta briosce crema e amarena  un classico dei bar napoletani, mi guarda sconcertato per poi rendersi conto che lo sto prendendo in giro.Il cornetto è un  congelato e scaldato al microonde ed  io preferisco la tostada, pane tostato , con burro e marmellata colazione spagnola con latte e caffè nel solito bicchiere anni 50. Recuperiamo la macchina al mercato, ci sono sempre quattro cinque persone in attesa del posto ma stavolta ce ne andiamo e ci avviamo al rocambolesco recupero della mia patente alla car rental all'aereoporto.

La decisione di soggiornare a Cadice viene sostituita da quella di andare a Tarifa molto più vicina a Siviglia e sopratutto a Gibilterra che vogliamo visitare assolutamente. Sulla Lonely planet viene segnalata la città di Ronda e decidiamo di andare, un centinaio di chilometri e di cui una trentina di curve  e siamo arrivati. Vorrei dargli il cambio alla guida ma non vuole e così sarà per tutto il viaggio...non so se non si fida o veramente gli piace guidare.Il tempo continua a non essere bello e non fa neanche caldo ma è meglio così , l'esperienza del caldo torrido vissuto qualche anno fa ancora la ricordo e sopratutto gli uomini lo reggono poco per cui ......
Arriviamo a Ronda e solito problema del parcheggio che riusciamo a trovare dopo i soliti sette otto giri.L'impatto iniziale non è dei migliori ,mi chiedo dove sia tutta questa bellezza, a parte la fenditura sopra la quale si trova la città e le  caratteristiche case bianche dei paesi dell'entroterra andaluso non mi sempre particolarmente interessante  Il cielo minaccia pioggia , fa freddo e c'è pochissima gente in giro...boh... Un lungo terrazzo si affaccia sulla gola sotto la quale scorre El Tajo Più in avanti un il ponte Nuevo divide la città vecchia da quella nuova Questo tipo di formazioni così particolari in Italia vengono chiamate gravine oppure  orridi e ne ho attraversato diversi in  Puglia nel corso di un Trekking..  Lo spettacolo comunque è imponente, ci inoltriamo nei vicoletti dove spicca, come sempre, la presenza della dominazione araba, leggo sulla guida che Ronda  è stata tra  luoghi preferiti di Alexandre Dumaa e Ernest Hamingway che rese famosa la  Plaza de Espagna della cittadina  scrivendo nel suo libro" per chi suona la campana" uno degli episodi  della guerra civile

Passeggiamo tra i vicoli  addobbati  dei caratteristici vasi colorati e fioriti e sbuchiamo in un bel giardino affacciato sulla gola.Un paio di pseudo cileni suona la musica degli Inti Illimani, che ci azzeccano dico io non lo so ma li trovi dovunque"Inti Illimani"per tutte le nazioni e per tutti i gusti. Lungo il percorso stemmi nobiliari  sui portoni dei palazzi fanno bella mostra di se e con solo due euro decidiamo per la vista al Palatio del Marques de Salvatierra , una delle residenze più belle ed interessanti della cittadina.

Il palazzo è rivestito all'interno di meravigliose  azuleje, una veranda affaccia nel cortile interno,fontane zampillanti ,archi fioriti di rose, panchine rivestite di azuleje e vista sul ponte . Ci attardiamo passeggiando e fotografando ed io mi immagino vestita da Andalusa    mentre passeggio al braccio del mio innamorato tra i giardini...in fondo sono l'ultima romantica...Lasciamo la bellissima casa ed arriviamo al ponte, costruito nel settecento affonda con gli archi direttamente nel fiume  Turisti ..tantissimi
Passeggiamo  sul terrazzo che sovrasta la gola. Un chitarrista suona flamenco ed una bella ed elegante  signora ci delizia con un violino e  musica classica---- ed io sto bene...pace serenità,la musica così dolce  il vento e quel panorama così diverso mi avvolgono. Adoro queste sensazioni mi entrano dentro vorrei descrivere le emozioni che mi percorrono, che mi danno serenità ,che mi fanno amare i viaggi e la gente.Lasciamo un piccolo omaggio economico alla signora che si sta guadagnando la giornata  e penso e so.....a  quanto la vita a volte possa essere dura .......io oggi mi ritengo una persona fortunata solo per il fatto di essere li a fare vacanza.Ritorniamo verso il ponte e ci dirigiamo sul viale principale, negozi vetrine e tanta gente che produce" scherzo mi è venuta in mente la canzone di Gaber" Abbiamo anche fame ed in una bottega  fanno bella mostra di se dei succulenti panini con Jamon de Serrano  Picnic estemporaneo sulle panchine della piazza e.... continua a fare freddo , poi quando esce il sole e ti cuoci A pranzo con noi ...alcuni piccioni. Una vetrina golosa attira la nostra attenzione e concludiamo il pranzo con un ottimo dolce  La Ciudad meriterebbe una visita più accurata ma ci toccano ancora un centinaio di chilomtri fino a Tarifa. Scendiamo dal piccolo altopiano e a mano a mano si rasserena ,il sole che inizialmente fa solo capolino tra le nubi  poi illumina il mare e le spiagge lunghissime che si profilano all'orizzonte  e ...sorrido



giovedì 14 giugno 2018

Ritorno in Andalusia.. .Malaga

Dopo la colazione con degli untissimi churros ed un pessimo  caffè  inizia il nostro primo giorno a Malaga . Ci dirigiamo verso la Cattedrale non prima di aver provveduto ad un ticket per il parcheggio. Il mio amico, vigliaccamente, manda me ad inserire il tagliando in macchina, ci  sono già quattro persone in attesa di un posto ,siamo di fianco al mercato di Atarazanas.
Ingresso al mercato di Ataranazas
Con una gran faccia tosta pago alla macchinetta apro l'auto metto il ticket e vado via ...mi guardano io non raccolgo sono straniera Riattraversiamo i vicoletti del centro ed in pochi minuti siamo alla Cattedrale " immensa"  uno dei monumenti rinascimentali più importanti di tutta l'Andalusia. Costruita su un 'antica moschea della zona  ne resta solo il patio di profumate di arance ; chiamata "La Menquita l'incompiuta"a causa del mancato completamento di una delle torri. Costruita a più riprese nel corso di un paio di secoli a cura di una serie di architetti che non sto qua a raccontarvi, le audioguide sono assolutamente esaustive, è forse una dei siti più imponenti  in Andalusia. Un meraviglioso soffitto , la vastissima navata , un gigantesco coro, ori, sculture lignee  a tema sacro rendono l'ambiente opulento e fastoso.
Gli Spagnoli e gli Andalusi sono profondamente religiosi,le cattedrali e le chiese sono magnifiche al punto da diventarne, a volte, un tantino  oppressive"opinione personale"Giro completo della cattedrale .cappelle laterali comprese e sopratutto liberi entrambi di seguire la visita come preferivamo , sguardo all'imponente facciata e conclusione...bellissima ... E' ancora presto riserveremo al pomeriggio la vista all'Alcazaba ed al Gibralfaro. Siamo a due passi dal santuario laico di Malaga" il museo di Picasso" un omaggio dovuto ad un grande del nostro tempo ed al suo figlio più famoso. Una parte della collezione è stata  prestata dal figlio e dal nipote e abbraccia molti aspetti della vita del pittore. Il quadro della donna con le braccia alzate è  forse l'opera in assoluto che mi piace di più, questo tipo di pittura non è nelle mie corde, il contemporaneo non fa per me, amo i chiaro scuri e le ombre del Caravaggio.
A questo punto decidiamo in totale accordo di viverci il nostro stupendo terrazzino e ci avviamo verso il mercato  Atarazanas . Magnifico spazio in stile neo arabo da cui si accede attraverso attraverso un gigantesco arco a forma di cavallo adornato da un mosaico di vetri policromi "uno spettacolo" una festa di colori , odori e rumore. Un'incredibile varietà di cibi tutti sistemati in bell'ordine e numerosi caffè con i tavolini all'aperto pronti a servirti fritti e tapas. Mi sembra di stare a Napoli nel mercato della Pignasecca , diciamo pure che noi meridionali del mondo ci assomigliamo molto....
Decidiamo di acquistare  pomodori da fare in insalata,jamon e chorriso ; il bottegaio spaccia come Serrano un gamboncello qualsiasi. Lo paghiamo con il sangue ,carissimo, la faccia da turisti ci ha tradito e quindi ...il chorriso o salame  niente di che Ci servirà di lezione in seguito. Andiamo a casa prepariamo da mangiare e ci sistemiamo sul terrazzino...potrebbe sembrare anche romantico se non ci fossero le zanzare delle quali sono il cibo preferito ed un sole cocente, comunque un pranzo piacevole tra chiacchiere, battute e risate..siamo in vacanza la testa è libera. Tempo un'ora e siamo già in giro non bisogna perdere tempo abbiamo tanto da vedere ancora e domani si parte verso la prossima meta e verso l'aereoporto dove ho dimenticato la patente ...che dirvi... Ci dirigiamo verso l'alcazaba sontuoso palazzo fortezza dei governatori mussulmani di Malaga, attraversiamo  giardini , corsi d'acqua e fontane tipici della cultura mussulmana .Saliamo fino agli ultimi terrazzi panoramici, foto e selfie d'ordinanza e poi verso il castello arroccato sulla stessa collina ma molto...molto più in lato. C'è anche un autobus che ci potrebbe condurre ma noi siamo duri e puri e poi dobbiamo smaltire il chorriso che ancora circola nello stomaco e sopratutto nel sangue. Lungo il percorso, faticosissimo, dislivello 500 metri tutti in obbliquo ci accompagnano gli spettacolari alberi di giuda con i loro rami violaceii.

Castello del Gibalfaro








  I resti del passato arabo di Malaga spiccano tra i bastioni del castello, retto da uno dei sultani regnati a Malaga ha poi nei secoli avuto funzione di torre di segnalazione e caserma militare. Il panorama dall'alto è spettacolare e regala l'immagine di tutta la costa del Sol. Fa freddo, il sole da stamattina non fa altro che nascondersi tra le nubi , c'è un vento che ti porta via, metto e levo il giubbino. Sotto di noi verso il mare un giardino bellissimo ed il Paseo de Parque...decidiamo di andare  a fare una passeggiata  La discesa è chiaramente molto meno faticosa ma,come al solito , ho messo i famosi sandaletti inutili che non fanno presa sul terreno .Sono le diciannove passate ed il sole è ancora alto passeggiamo lungo il paseo sotto una fila di palme tropicali tra ristoranti già pieni di turisti del nord europa, mangiano a orari impossibili, bar de tapas, negozietti di souvenir e catene di abbigliamento, il sole scalda  Arriviamo al faro ed alla spiaggia.... è infinita ,ci stendiamo sulla sabbia , in lontananza il quartiere della Malaquita con i suoi palazzi  residenziale ed ristoranti più esclusivi che sinceramente non ci interessano.

Mi rilasso, ascolto il mare, la risacca il vento le rondini....,mi sento libera sono felice











martedì 12 giugno 2018

Ritorno in Andalusia prima tappa Malaga

Ritorno in Andalusia  dopo ben otto anni. Per mia abitudine  non torno nei paesi dove sono già stata  ma questa terra mi è rimasta nel cuore "Andalusia per sempre " e confermo che lo è stato anche questa volta.
Una terra calda ,affascinante ,ricca di storia ,cultura, panorami, bella gente e serenità. Parto con un 'amico che mi ha proposto questo viaggio .Siamo sostanzialmente due single incalliti con tanto di egoismi e intolleranze e con la passione del trekking e quindi ci proviamo anche con un pizzico di incoscienza e....chi sa come andrà.Partiamo da Milano con  volo easyjet, Malpensa è sinceramente è un tristissimo aereoporto, ma l'entusiasmo della vacanza che ci aspetta rende il luogo quasi ameno. L'organizzazione è stata tutta a sua discrezione voli, orari luoghi da visitare b&b, macchina  in fitto ed itinerario. ...io ho solo detto "ok "e, a parte qualche piccola variazione dovuta alla mia precedente esperienza, era quasi tutto profondamente interessante e giusto.
Giorni dodici forse tanti per due persone che si conoscono poco" un rischio" ma in fondo in viaggio si finisce comunque per avere qualche screzio è risaputo.Ho bisogno di vacanze di serenità e poi non so....io vado.Volo perfetto, faccio la foto delle nuvole, del sole e dell'ala dell'aereo sento dentro di me un tale senso di libertà come non provavo da anni, mi sento serena quasi da averne paura ..mi vengono in mente le parole di una canzone " vola più in alto che puoi senza fermarti mai" Leggiamo la guida lonely planet,segnata da allora con i luoghi da vedere, gli ok ,gli out e dove mangiare le specialità. Lui si è affidato a me per questa parte del viaggio spero che i mie suggerimenti siano ancora validi essendo passati otto anni.  Arriviamo a Malaga nel tardo pomeriggio, ritiro della macchina con i dovuti e classici imprevisti, in poche parole bisogna pagare ancora per benzina tasse e non so che altro diavolo. E 'tardi, siamo stanchi e si paga ma al rientro in Italia si provvederà alla richiesta di  spiegazione ed al recupero di questi soldi pagati in più. Arriviamo a Malaga ed inizia il giro tondo intorno al centro dove abbiamo l'appartamento, diversi giri a vuoto accompagnati dalla voce del navigatore che  indicava di entrare nella zona pedonale secondo lui invece percorribile ; a questo punto suggerisco di fermarci in un parking a pagamento e poi si vede.....Memore dell'esperienza a Siviglia, sapevo delle difficoltà ma, raccontarle è un fatto viverle un 'altro, i parcheggi sono cari come il sangue  e arrivare al centro è un'impresa titanica Mi ascolta ,sotto questo aspetto è stato un compagno di viaggio  molto accomodante e disponibile, lato di solito poco presente in generale ed in un uomo in particolare. L'appartamento è praticamente al centro di Malaga "perfetto" moderno pulito ed efficiente, due camere, angolo cottura bagno comodo, camera da letto fresca e terrazzino con affaccio sulle guglie della chiesa di San non so che il tutto all'interno di un ballatoio luminoso arricchito da piante e fiori e.... siamo in Andalusia,aggiungo costo assolutamente onesto per non dire economico in confronto all'Italia. Il proprietario ci accompagna a ritirare la macchina e poi in un parcheggio su strada in zona mercato molto più economico e sopratutto limitato ad alcune ore, gratuito nel pomeriggio.

Ci consiglia il ristorante ed  bar per la prima colazione; vogliamo mangiare i churros tipici della zona e parte integrante della prima colazione degli spagnoli. Prima serata perfetta a passeggio nel bellissimo centro storico fiorito, tra vicoletti deliziosi camminando su una pavimentazione lucida e pulitissima.


Cena a base di polpo alla galiziana e all'insalata con peperoncini verdi crudi ed in polvere "il pimento"contorno di  patate e tutto ben condito e boquerones fritti " alici "di cui il mio amico ha fatto incetta per tutti i giorni della vacanza, cerveza di ordinanza e gelato finale passeggiando fra i negozietti di gadget e tantissimi locali affollati di giovani e turisti.Al mattino ci svegliamo con la voglia di churros e cerchiamo il bar consigliato. E'in una delle stradine del centro a pochi passi da casa. Avevo desiderato tanto la colazione spagnola, avendo fatto l'errore la volta precedente comprenderla nel costo dell'hotel e quindi classici europei.

Ci sediamo all'aperto anche s e sinceramente proprio caldo non fa ,ordino leche  e caffè servito in  bicchieri che mi ricordano l' infanzia e mia nonna, lui solo caffe ma con churros , una pasta briosce arrontondata come una girandola che viene fritta e servita tagliata in pezzi, praticamente una spugna di olio  nemmeno dolce Ne abbiamo mangiato un pezzo a testa ma credetemi non è gustosa, accanto a me vedevo  gli altri commensali immergere  il churros nel latte caldissimo la reazione.......uno strato di grasso in superficie "no comment" ci alziamo e ci avviamo verso la nostra giornata culturale Cattedrale, Alcazaba e poi più tardi Castello del Gibralfaro.