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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

lunedì 18 giugno 2018

Ritorno in Andalusia .. Paesi Bianchi ... Ronda

Il sole è  basso ma  non tramonta ancora ;sono le nove passate in questa terra le giornate sono infine ed il sole è l'anima della gente, ma la fame si fa sentire ed abbiamo ancora da provare il brivido dell'aperitivo nell'hotel più Inn di Malaga. Consigliato dal proprietario dell'appartamento, il roofgarden  è ad ingresso libero  non ad uso esclusivo dei clienti, vista sul Paseo, sul mare e sulla collina del Gibalfaro  Con una faccia tosta che rasenta l'indisponenza entro in hotel con pantaloncini sandaletto e zaino, il mio amico va in crisi, mi dice che forse non abbiamo il look corretto.Entro saluto saliamo e arrivata in terrazza ci cerchiamo un tavolino al riparo dal vento.
Veniamo serviti senza che nessuno abbia da ridire sul nostro abbigliamento. Mi massacrerà per tutto il resto del viaggio con battute sui miei modi signorili che generano immediato riscontro....e che c'è di male anzi..  Il panorama è stupendo e bevuta una birra scendiamo, Attraversiamo il delizioso centro storico, il paseo fiorito e la piazza della Costitution, c'è ne una in tutte le città dell'Andalusia . Ci fermiamo in un bar de tapas di cui non ricordo ne il nome ne la strada comunque sappiate che abbiamo evitato qualsiasi ristorante raffinato solo luoghi tipici e frequentati da spagnoli" una certezza gastronomica"  la serata si conclude ancora ridendo del mio ingresso in hotel da vera contessina. Stamattina ripartiamo, colazione europea, cappuccino e cornetto, lo sta desiderando da due giorni al punto che gli chiedo se per caso,il cornetto,lo preferisce pasta briosce crema e amarena  un classico dei bar napoletani, mi guarda sconcertato per poi rendersi conto che lo sto prendendo in giro.Il cornetto è un  congelato e scaldato al microonde ed  io preferisco la tostada, pane tostato , con burro e marmellata colazione spagnola con latte e caffè nel solito bicchiere anni 50. Recuperiamo la macchina al mercato, ci sono sempre quattro cinque persone in attesa del posto ma stavolta ce ne andiamo e ci avviamo al rocambolesco recupero della mia patente alla car rental all'aereoporto.

La decisione di soggiornare a Cadice viene sostituita da quella di andare a Tarifa molto più vicina a Siviglia e sopratutto a Gibilterra che vogliamo visitare assolutamente. Sulla Lonely planet viene segnalata la città di Ronda e decidiamo di andare, un centinaio di chilometri e di cui una trentina di curve  e siamo arrivati. Vorrei dargli il cambio alla guida ma non vuole e così sarà per tutto il viaggio...non so se non si fida o veramente gli piace guidare.Il tempo continua a non essere bello e non fa neanche caldo ma è meglio così , l'esperienza del caldo torrido vissuto qualche anno fa ancora la ricordo e sopratutto gli uomini lo reggono poco per cui ......
Arriviamo a Ronda e solito problema del parcheggio che riusciamo a trovare dopo i soliti sette otto giri.L'impatto iniziale non è dei migliori ,mi chiedo dove sia tutta questa bellezza, a parte la fenditura sopra la quale si trova la città e le  caratteristiche case bianche dei paesi dell'entroterra andaluso non mi sempre particolarmente interessante  Il cielo minaccia pioggia , fa freddo e c'è pochissima gente in giro...boh... Un lungo terrazzo si affaccia sulla gola sotto la quale scorre El Tajo Più in avanti un il ponte Nuevo divide la città vecchia da quella nuova Questo tipo di formazioni così particolari in Italia vengono chiamate gravine oppure  orridi e ne ho attraversato diversi in  Puglia nel corso di un Trekking..  Lo spettacolo comunque è imponente, ci inoltriamo nei vicoletti dove spicca, come sempre, la presenza della dominazione araba, leggo sulla guida che Ronda  è stata tra  luoghi preferiti di Alexandre Dumaa e Ernest Hamingway che rese famosa la  Plaza de Espagna della cittadina  scrivendo nel suo libro" per chi suona la campana" uno degli episodi  della guerra civile

Passeggiamo tra i vicoli  addobbati  dei caratteristici vasi colorati e fioriti e sbuchiamo in un bel giardino affacciato sulla gola.Un paio di pseudo cileni suona la musica degli Inti Illimani, che ci azzeccano dico io non lo so ma li trovi dovunque"Inti Illimani"per tutte le nazioni e per tutti i gusti. Lungo il percorso stemmi nobiliari  sui portoni dei palazzi fanno bella mostra di se e con solo due euro decidiamo per la vista al Palatio del Marques de Salvatierra , una delle residenze più belle ed interessanti della cittadina.

Il palazzo è rivestito all'interno di meravigliose  azuleje, una veranda affaccia nel cortile interno,fontane zampillanti ,archi fioriti di rose, panchine rivestite di azuleje e vista sul ponte . Ci attardiamo passeggiando e fotografando ed io mi immagino vestita da Andalusa    mentre passeggio al braccio del mio innamorato tra i giardini...in fondo sono l'ultima romantica...Lasciamo la bellissima casa ed arriviamo al ponte, costruito nel settecento affonda con gli archi direttamente nel fiume  Turisti ..tantissimi
Passeggiamo  sul terrazzo che sovrasta la gola. Un chitarrista suona flamenco ed una bella ed elegante  signora ci delizia con un violino e  musica classica---- ed io sto bene...pace serenità,la musica così dolce  il vento e quel panorama così diverso mi avvolgono. Adoro queste sensazioni mi entrano dentro vorrei descrivere le emozioni che mi percorrono, che mi danno serenità ,che mi fanno amare i viaggi e la gente.Lasciamo un piccolo omaggio economico alla signora che si sta guadagnando la giornata  e penso e so.....a  quanto la vita a volte possa essere dura .......io oggi mi ritengo una persona fortunata solo per il fatto di essere li a fare vacanza.Ritorniamo verso il ponte e ci dirigiamo sul viale principale, negozi vetrine e tanta gente che produce" scherzo mi è venuta in mente la canzone di Gaber" Abbiamo anche fame ed in una bottega  fanno bella mostra di se dei succulenti panini con Jamon de Serrano  Picnic estemporaneo sulle panchine della piazza e.... continua a fare freddo , poi quando esce il sole e ti cuoci A pranzo con noi ...alcuni piccioni. Una vetrina golosa attira la nostra attenzione e concludiamo il pranzo con un ottimo dolce  La Ciudad meriterebbe una visita più accurata ma ci toccano ancora un centinaio di chilomtri fino a Tarifa. Scendiamo dal piccolo altopiano e a mano a mano si rasserena ,il sole che inizialmente fa solo capolino tra le nubi  poi illumina il mare e le spiagge lunghissime che si profilano all'orizzonte  e ...sorrido



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