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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

giovedì 14 giugno 2018

Ritorno in Andalusia.. .Malaga

Dopo la colazione con degli untissimi churros ed un pessimo  caffè  inizia il nostro primo giorno a Malaga . Ci dirigiamo verso la Cattedrale non prima di aver provveduto ad un ticket per il parcheggio. Il mio amico, vigliaccamente, manda me ad inserire il tagliando in macchina, ci  sono già quattro persone in attesa di un posto ,siamo di fianco al mercato di Atarazanas.
Ingresso al mercato di Ataranazas
Con una gran faccia tosta pago alla macchinetta apro l'auto metto il ticket e vado via ...mi guardano io non raccolgo sono straniera Riattraversiamo i vicoletti del centro ed in pochi minuti siamo alla Cattedrale " immensa"  uno dei monumenti rinascimentali più importanti di tutta l'Andalusia. Costruita su un 'antica moschea della zona  ne resta solo il patio di profumate di arance ; chiamata "La Menquita l'incompiuta"a causa del mancato completamento di una delle torri. Costruita a più riprese nel corso di un paio di secoli a cura di una serie di architetti che non sto qua a raccontarvi, le audioguide sono assolutamente esaustive, è forse una dei siti più imponenti  in Andalusia. Un meraviglioso soffitto , la vastissima navata , un gigantesco coro, ori, sculture lignee  a tema sacro rendono l'ambiente opulento e fastoso.
Gli Spagnoli e gli Andalusi sono profondamente religiosi,le cattedrali e le chiese sono magnifiche al punto da diventarne, a volte, un tantino  oppressive"opinione personale"Giro completo della cattedrale .cappelle laterali comprese e sopratutto liberi entrambi di seguire la visita come preferivamo , sguardo all'imponente facciata e conclusione...bellissima ... E' ancora presto riserveremo al pomeriggio la vista all'Alcazaba ed al Gibralfaro. Siamo a due passi dal santuario laico di Malaga" il museo di Picasso" un omaggio dovuto ad un grande del nostro tempo ed al suo figlio più famoso. Una parte della collezione è stata  prestata dal figlio e dal nipote e abbraccia molti aspetti della vita del pittore. Il quadro della donna con le braccia alzate è  forse l'opera in assoluto che mi piace di più, questo tipo di pittura non è nelle mie corde, il contemporaneo non fa per me, amo i chiaro scuri e le ombre del Caravaggio.
A questo punto decidiamo in totale accordo di viverci il nostro stupendo terrazzino e ci avviamo verso il mercato  Atarazanas . Magnifico spazio in stile neo arabo da cui si accede attraverso attraverso un gigantesco arco a forma di cavallo adornato da un mosaico di vetri policromi "uno spettacolo" una festa di colori , odori e rumore. Un'incredibile varietà di cibi tutti sistemati in bell'ordine e numerosi caffè con i tavolini all'aperto pronti a servirti fritti e tapas. Mi sembra di stare a Napoli nel mercato della Pignasecca , diciamo pure che noi meridionali del mondo ci assomigliamo molto....
Decidiamo di acquistare  pomodori da fare in insalata,jamon e chorriso ; il bottegaio spaccia come Serrano un gamboncello qualsiasi. Lo paghiamo con il sangue ,carissimo, la faccia da turisti ci ha tradito e quindi ...il chorriso o salame  niente di che Ci servirà di lezione in seguito. Andiamo a casa prepariamo da mangiare e ci sistemiamo sul terrazzino...potrebbe sembrare anche romantico se non ci fossero le zanzare delle quali sono il cibo preferito ed un sole cocente, comunque un pranzo piacevole tra chiacchiere, battute e risate..siamo in vacanza la testa è libera. Tempo un'ora e siamo già in giro non bisogna perdere tempo abbiamo tanto da vedere ancora e domani si parte verso la prossima meta e verso l'aereoporto dove ho dimenticato la patente ...che dirvi... Ci dirigiamo verso l'alcazaba sontuoso palazzo fortezza dei governatori mussulmani di Malaga, attraversiamo  giardini , corsi d'acqua e fontane tipici della cultura mussulmana .Saliamo fino agli ultimi terrazzi panoramici, foto e selfie d'ordinanza e poi verso il castello arroccato sulla stessa collina ma molto...molto più in lato. C'è anche un autobus che ci potrebbe condurre ma noi siamo duri e puri e poi dobbiamo smaltire il chorriso che ancora circola nello stomaco e sopratutto nel sangue. Lungo il percorso, faticosissimo, dislivello 500 metri tutti in obbliquo ci accompagnano gli spettacolari alberi di giuda con i loro rami violaceii.

Castello del Gibalfaro








  I resti del passato arabo di Malaga spiccano tra i bastioni del castello, retto da uno dei sultani regnati a Malaga ha poi nei secoli avuto funzione di torre di segnalazione e caserma militare. Il panorama dall'alto è spettacolare e regala l'immagine di tutta la costa del Sol. Fa freddo, il sole da stamattina non fa altro che nascondersi tra le nubi , c'è un vento che ti porta via, metto e levo il giubbino. Sotto di noi verso il mare un giardino bellissimo ed il Paseo de Parque...decidiamo di andare  a fare una passeggiata  La discesa è chiaramente molto meno faticosa ma,come al solito , ho messo i famosi sandaletti inutili che non fanno presa sul terreno .Sono le diciannove passate ed il sole è ancora alto passeggiamo lungo il paseo sotto una fila di palme tropicali tra ristoranti già pieni di turisti del nord europa, mangiano a orari impossibili, bar de tapas, negozietti di souvenir e catene di abbigliamento, il sole scalda  Arriviamo al faro ed alla spiaggia.... è infinita ,ci stendiamo sulla sabbia , in lontananza il quartiere della Malaquita con i suoi palazzi  residenziale ed ristoranti più esclusivi che sinceramente non ci interessano.

Mi rilasso, ascolto il mare, la risacca il vento le rondini....,mi sento libera sono felice











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