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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

mercoledì 12 settembre 2018

Il sentiero più antico del mondo Le Ciampate del Diavolo

Questa domenica mi sarebbe toccato un classico giro alla Feltrinelli ed un pomeriggio di televisione che se mi andava bene avrei trovato un buon film di guerra e se invece male l'ennesima replica di Don Matteo. La fortuna ha voluto che partecipando alla serata dedicata alla Tamorra in Piazza del Plebiscito ho incontrato degli amici che mi hanno coinvolta in questa escursione.
Ero già uscita con il gruppo di Salvatore Donatiello, trovandomi sempre bene , passeggiate in luoghi ameni tra natura e siti interessanti. Una precedente escursione abbiamo concluso la giornata in una piscina naturale di acqua termale  nella zona delle terme di Suoi con annesso  bagno tra le bollicine che ancora ricordo con molto piacere. Poi con Salvatore le pause  pranzo sono estremamente piacevoli lunghe , conviviali e terminano sempre con il caffè regolarmente preparato con la moka dal nostro Salvatore. Parto con la mia macchina e stasera sarà un problema rientrare ,vivo nel quartiere preferito dai più per passeggiate, cinema, pizzerie e paninoteche rischierò traffico congestionato e penuria di parcheggio....  ma non importa.Mi fa compagnia Angela che non vedevo da tempo e in zona incontro anche  Roberta ..anche con lei  non ci vediamo da un po'; ma la nostra amicizia social ci ha fatto capire che abbiamo,parecchie cose in comune.
Appuntamento a Caianiello solito bar, ci aspetta Salvatore il nostro capogruppo ed una serie di amici con i quali ho condiviso altre escursioni e qualche bel momento di convivio. Ancora qualche chilometro di auto fino a Conca della Campania e ci fermiamo nella frazione Foresta. Qui ci aspetta una guida autorizzata che ci racconta la storia delle Ciampate del Diavolo. La  ragazza ha un attimo di difficoltà  nel raccogliere l'attenzione di tutti  in quanto nello stesso momento in cui ci si ferma ,anche solo dopo mezz'ora, scatta la merenda , semi , biscotti ,taralli e qualcuno il panino ,primo di una serie che verra consumato ad ogni fermata ...con la giustificazione che si bruciano calorie.."quali non lo so dopo pochi chilometri" comunque è una mia considerazione che lascia il tempo che trova. Norma , la nostra guida accreditata , raccolta l'attenzione dei più ci racconta che circa trecentocinquantamila anni fa..anno più anno meno... la zona ,facente parte del cratere oggi non più attivo del vulcano di Roccamonfina. venne ricoperta di lava durante una delle eruzioni  .insomma come l'Etna, il Vesuvio è esplosivo quindi ... meglio non pensarci.  Tornando alle Ciampate pare che i primi ominidi abitanti dell Europa della specie "Heidelbergensis" praticamente l'evoluzione della scimmia,  abbiano attraversato questa lava  facendo  ipotizzare che le orme appartenessero al diavolo unico essere a poter camminare nel fuoco.
Ma la lava era semplicemente tiepida avendo già percorso un lungo tratto dal cratere quindi diciamo facilmente attraversabile Il racconto è veramente interessante ed il sito culturalmente e storicamente rilevante  tanto da essere sede di  ricerche scientifiche e temporali sull'esistenza dei primi uomini. con studi alla morfologia degli ominidi, alla loro altezza, alla misura dei piedi ed alla loro evoluzione. Unico difetto l'uso, secondo me improprio, di  troppi termini latini , forse un tantino non consoni al momento. Comunque brava Ultima parte quella relativa alla simulazione della discesa  che ha effettuato sul percorso delle orme dando  l'esattissima visone di come gli ominidi avessero attraversato la lava lasciando le impronte in alcuni tratti anche delle scivolate e dell'uso delle mani. Peccato veramente che questo sito archeologico non abbia una meritata evidenza, forse c'è stata solo una puntata di Voyager che ne ha parlato...meriterebbe di più anche il relazione ad uno  sviluppo turistico della zona  Finita la spiegazione ci dirigiamo  in uno spiaggio erboso sotto i  lecci per la nostra pausa pranzo. Come al solito dagli zaini viene fuori la qualsiasi. Il mio triste panino con la bresaola viene farcito con melanzane  e peperoni omaggiati da Tina ,una pizza rustica gira fra di noi , il vino non manca e tante risate sopratutto al racconto di Salvatore su un ipotetico serpente della zona lungo cinque metri e largo vento centimetri.

Ci stendiamo su una provvidenziale coperta portata da Petronilla e procediamo ad un meritato relax. I bivacchi, come li chiama Salvatore, di questo gruppo sono sempre un lungo momento di riposo e condivisione allietato dal caffè che purtroppo oggi non avremmo in quanto è finita la bomboletta. Salvatore viene richiamato all'ordine per la prossima volta  Unica fattore negativo le zanzare , veramente tante mi hanno massacrato neanche gli spray repellenti non sono riusciti a salvarmi.  Ci decidiamo a ripartire percorrendo un sentiero ad anello che attraversa una zona molto suggestiva di ruscelli e piccole cascate ma manca l'acqua e quindi torniamo indietro .
L'ultimo tratto attraversa un meraviglioso castagneto, facciamo  incetta di castagne, quelle a terra e non ci azzardiamo ad entrare nelle proprietà "sparano" L'ultimo tratto è bellissimo il sole, che a Settembre è più basso all'orizzonte, fa capolino fra le foglie degli alberi ancora verdi e i ricci  ancora acerbi che fra un poco matureranno aprendosi e lasciando cadere i buonissimi frutti..estremamente calorici....La salita però è tostissima ed a prescindere dal sole, dai castagni da qualche foglia gialla vi assicuro che di autunno non si sentiva nulla, un caldo allucinante con una temperatura di 32 gradi ed un tasso di umidità da microonde.Come al solito rallento e con me altra due persone ma devo dire che anche i ragazzi risentivano dalla fatica, il caldo era veramente tanto ed il sole picchiava  ancora fortissimo.

 Più di un 'ora di cammino e siamo alle macchine decidiamo per una pausa al bar di Coca della Campania, birra, caffè patatine io ho solo voglia di acqua ho una sete  tremenda, le melanzane ed i peperoni hanno dato una bel contributo. Alla fine mi decido per una bella pesca che mi era rimasta dal pranzo.  Gli altri si trattengono io preferisco rientrare mi tocca il traffico, come di prassi  e come confermo ho trovato.Ancora una bella domenica tra natura e piacevoli amici un grazie speciale a Salvatore che ce l'ho proposta

sabato 1 settembre 2018

Domenica volando nelle gole di Conca Torta

La mia sveglia biologica non perdona ..sono le sei e ho gli occhi aperti come cocco bill . Non ci sono ore piccole ,serate a tirar tardi che mi facciano alzare oltre quell'ora. Ilaria che in un primo tempo doveva rientrare su Napoli ha deciso di restare e sta dormendo con me.
In silenzio mi ficco i pantaloncini e scendo in sala da pranzo, c'è una macchinetta del caffè espresso, un regalo per una mattiniera come me . Me ne vado in veranda , il sole sta sorgendo dietro la montagna, esco sul terrazzo con la tazzina del caffè, trecentosessanta gradi di panorama da cartolina, una delizia per gli occhi e per l'anima. Il paese di Cusano Mutri  si staglia tra le montagne ..il silenzio, il vento... qualche nuvola si ricorre e nasconde il sole che sorge ma dipinge di rosa l'orizzonte ...la pace, la serenità quanto mi servono questi giorni, quanto mi serve questo tempo di amore per altro ....un amore senza dolore. Arriva Lucia , la padrona di casa portando i meravigliosi prodotti della sua terra e preparati in casa..  torta di noci , crostata di visciole, biscotti  tutto squisito e sano. Scende anche Luigi il piacere di un buongiorno  con un 'amico speciale.
Ci sediamo a tavola ed inizia un balletto di piaceri gastronomici..una fetta di pane dove spalmo un gustosissimo fico coprendo il tutto con fettine di prosciutto prodotto dalla fattoria  non vi dico.. una delizia...di più .Scendono anche  Gianfranco e Ilaria e completata la colazione raggiungiamo la piazza di Cusano, ci aspetta Marino , sarà la nostra guida, un'altro dei ragazzi di Matese Escursioni eccezionale anche lui alla stregua degli altri. Lo accompagnano Pasquale ed un giovanissimo  Danilo. Oggi c'è anche la mia amica Paola e Raffaele. Si parte a piedi...le Gole di Conca Torta iniziano in paese praticamente poche centinaia di metri Scendiamo verso i canyon e ci fermiamo per il briefing. Marino ci da tutte le dovute indicazioni per vivere questa esperienza in totale sicurezza e nel massimo del divertimento..le lounge che dobbiamo sistemare lungo i cavi d'acciaio che ci permetteranno di volare tra le rocce o di camminare praticamente in verticale, la carrucola da posizionare sul cavo e come tenere le mani
importantissimo.  Premetto che in questo percorso le discese sono solo otto e un paio di percorsi a parete ma nulla di particolarmente impossibile, chiaro che chi soffre di vertigini oppure ha paura del vuoto meglio che le eviti. Altro discorso per le Gole di Caccaviola dove per ben trentotto volte scendi in picchiata tra le gole e una decina ti ferrate tra cascate e rocce a spiovere. Ho già fatto entrambe ,ma Caccaviola mi adrenalizza troppo, è lunga e se becchi il gruppo numeroso e non sia mai anche qualche attacco di panico , come succede , non esci dalle gole prima di sera.

Purtroppo molti si informano superficialmente magari con gli amici o per sentito dire, le opinioni sono soggettive e legate alle proprie forze, quello che per qualcuno è una passeggiata per altri è troppo. Le persone si lanciano in situazioni sulle quali hanno solo sentito parlare, ho visto gente bloccarsi sul sentiero per Punta Campanella ed io stesso ho vissuto un momento di stress a Caccaviola, relativamente al quale ho deciso di non ripetere il percorso. Lo consiglio comunque ha chi ha voglia di un'esperienza unica e non ha problemi di altezza  ma non ascoltate chi ha sempre pronta la frase " è che ci vuole facilissimo" .Conca Torta invece  è divertente, due ore di percorso tra natura incontaminata con il giusto livello di adrenalina.Attraversiamo un boschetto di faggi ed ecco la prima teleferica, insieme ad altre due è assistita cioe una corda ci da la giusta velocità con un  atterraggio morbido, diciamo.... parto per prima .... attacco della carrucola stacco le lounge una nel cavo di supporto l'altra nella corda di assistenza, devi praticamente sederti nell'imbrago lasciandoti andare e poi giù, unica raccomandazione non staccare mai le mani dalla carrucola, ne per metterle avanti ne dietro,si rischia di bruciare il palmo delle mani per la frizione o di farti staccare le dita dalla carrucola stessa. Solo per questa invece bisognerà staccarle un minuto prima di arrivare e metterle lungo i fianchi, l'arrivo è rasente una roccia,  il cavo è praticamente attaccato se non stacchi le mani in tempo fai uno scrub totale.
la sensazione di sedersi sulle corde e lasciare la sicurezza mentale dell'appoggio è incredibile e di conseguenza i piedi ...in quei momenti devi avere un autocontrollo glaciale, l'istinto ad aggrapparsi è soprastante,quello  a frenare con i piedi sulle rocce che inesorabilmente si stringono pure e non devi farlo.Marino mi aiuta , mi siedo sull'imbrago lascio i piedi resto sospesa e via giù, le pareti si stringono, le gambe avanti stratte le mani sulla carrucola , la voglia pazza di frenare  in qualsiasi modo chiudi gli occhi per un secondo li riapro in tempo per staccare le mani prima che mi faccia il peeling e arrivo ma...torno leggermente indietro non so se è Marino che sta giocando con me con la corda a supporto o è il normale diciamo così rinculo ..... Mi prende Danilo e mi sgancia e vai la prima è andata...dopo di me Luigi riprendo tutta la sua discesa , il suo viso varia tra la paura ed il divertimento puro, seguono tutti gli altri anche oggi siamo un bel gruppetto di persone normali  che si stanno divertendo con le dovute attenzioni. Via la seconda e poi un tratto di ferrata divertentissimo..lounge ,aggancio ,sgancio e piedi sulle pareti  e poi la terza e la quarta discesa assistite intervallate da brevi percorsi in parete. E siamo alle ultime tutte libere cioè scendiamo senza aiuto prendendo velocità e dovendo fermarci

praticamente in bilico su spuntoni di roccia , tirando su le gambe...quindi....non staccare le mani..poi  stacca le mani e non metterle davanti... alza le gambe e se puoi evita di finire sulla parete tipo "Gatto Silvestro" schiacciata  a mò di quattro di bastoni, come si dice dalle nostre parti, tra l'ultima e la penultima solo una parete di roccia da percorrere in ferrata e poi a conclusione, mentre volo sull'ultima e più lunga, Marino fa muovere il cavo.... nel video che chiaramente mi è stato fatto si odono solo le mie invettive contro  di lui mentre volo oscillando nel canyon., Paola invece scende  in coppia, insomma chiudiamo con delle variazione sul tema. Eccoci a terra qualche centinaio di metri e siamo in piazza ci liberiamo degli imbrachi grande abbracci e saluti sempre una magnifica esperienza sempre in luoghi dove la natura è predominante sempre tra belle persone . Grazie agli amici con cui abbiamo trascorso queste giornate ed ai ragazzi di Matese Escursioni .
Luigi è entusiasta e ne sono contentissima peccato per Gianfranco che per un piccolo imprevisto non ha potuto partecipare ma ci torneremo. Decidiamo di pranzare ancora da Marcellino. una garanzia per il palato e degna conclusione di un bellissimo fine settimana