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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

venerdì 12 ottobre 2018

Marettimo ultimo giorno ed un mare da sogno

Ultima sera ,domani non si farà escursione, Attilio ha organizzato un percorso in barca alla scoperta della costa, delle grotte di Marettimo e chiaramente grande bagno
Stasera al ristorante si sono cambiate le disposizioni ai tavoli ,a parte un gruppetto che, arrivato insieme, è restato compatto  siamo riusciti a conoscerci quasi tutti  Stasera sono seduta vicino a Dario ed Enza, all'altro lato del tavolo Mario e Gianna e tutti gli altri . La cena come al solito è al top, primi squisiti ed una lampuga alla brace freschissima,  è un pesce azzurro e  non può essere congelato, una squisitezza. L'unico problema è che stasera veramente non si riesce a dire una parola, c'è confusione ed a parte noi che avendo preso confidenza siamo molto più ridanciani e allegri il ristorante è pieno. Stamattina è sbarcata tantissima gente per il fine settimana, ci sono ventisette gradi ed è praticamente estate. Finiamo di cenare e buona parte di noi si dirige al bar della sera prima per due salti ed un poco di musica. Rimaniamo delusi ,c'è pochissima gente e nessun suono. Nel giro di 10 minuti Ivana and Company convincono il proprietario a posizionare all'esterno due belle casse e collegano il telefono con la selezione discografica latino americana ...e si balla . Stasera fa un caldo bestiale e lo spazio esterno al bar è ristretto. Mi allontano di poco per riprendermi dalla sudata , il mare è finalmente calmo, una luna che fa luce illumina di mille stelle l'acqua,le barche che si dondolano dolcemente , decido di andare  stasera un velo di malinconia mi sta prendendo..ci sono serate in cui l'atmosfera è così intensa che ti riporta momenti e ricordi.
 Anche Mario e Gianna come ieri sera mi fanno compagnia e  torniamo insieme verso i nostri appartamentini. Sono in piedi all'alba come sempre  e scendo verso il porto, stamattina c'è anche Annalisa facciamo due passi raccontandoci e ci fermiamo a fare colazione. Arrivano anche gli altri alla spicciolata. Oggi si rientra ma non prima di una passeggiata in barca lungo tutta la costa dell'isola con relativo bagno e visita alle grotte. la valigia è pronta , dovrò mettere all'ultimo minuti solo il costume bagnato,suppongo. Tutti al molo tre barche ci aspettano per il giro, io vado nella terza la più piccola con Barbara , Attilio, Mario e Gianna . Ci tocca aspettare una signora del nord Italia che arriva, chiaramente spaccando il secondo,ma noi eravamo già tutti pronti a partire. Non fa parte del nostro gruppo ma ha preso accordi con il barcaiolo del resto non abbiamo l'esclusiva. La poverina sarà costretta dopo un iniziale approccio formale e nordico a lasciarsi andare all'allegra contagiosa di noi meridionali...Lasciamo il porto, il mare ha mille sfumature di verde e di azzurro, il barcaiolo ci conduce alla prima grotta dove alghe color porpora emergono sulle rocce sarà un fenomeno naturale dovute alla luce non so spiegarlo ma è bellissimo..
Ogni grotta che visiteremo prenderà il nome di un animale, del resto il giro va colorito anche da altri  aspetti" a me basta il mare è magnifico" la nostra barca è l'ultima e dobbiamo aspettare che le altre entrano ed escono dalle grotte, dietro di noi almeno altre tre o quattro e continuo a ripetere siamo praticamente in ottobre ...qua d'estate deve essere un macello. Foto a ripetizione , il posto è magnifico e voglio portare con me ogni momento spero di riuscirci e sicuramente le foto e questi mie diari ne sono un mezzo. Giuseppe stamattina è loquace e ironico ci prendiamo in giro tra battute e scherzi...mi ricorda qualcuno...
 Buona parte della costa è area marina protetta ed è vietato fare il bagno, ma non in tutta la costa. La barca si ferma in un ansia abbastanza grande dove il mare ha il colore dei turchesi, che detto fra di noi sono le pietre che preferisco, i nostri compagni sono già tutti in acqua ed in pochi minuti anche noi , Giuseppe Attilio e la signora milanese di tuffano dalla barca Barbara ed io siamo un tantino più timorose , mi faccio calare la scaletta...più passano gli anni e più divento prudente, non so che temperatura ha l'acqua e sinceramente preferisco evitare impatti. Scendo ed è spettacolo, sono immersa nell'azzurro, intorno a me gli altri e mi lascio trasportare dall'acqua , ha un colore incredibile. Dalle barche intorno si levavo le voci esclamazioni di meraviglia"è bellissimo...che spettacolo....e via così ". Riesco a farmi fotografare in acqua e chiaramente posto la foto sui social con la scritta" lasciatemi qua "  mi sembrava doveroso tanto la bellezza del luogo.
Comincio ad avere freddo risalgo e dopo di me gli altri, ho i capelli bagnati ma non importa,il caldo e l'aria è così tiepida che non mi preoccupo assolutamente di prendermi  un raffreddore non succederà di sicuro. Stiamo girando intorno all'isola ancora qualche grotta ed un 'altra sosta per un bagno e per una breve traversata a nuoto in una grotta, preferisco restare sulla barca , ho fatto già un bagno magnifico e poi è pieno di meduse. Ripartiamo che sono quasi le tredici, ho l'aliscafo alle 14  e sarà una corsa esagerata. Ultimo tratto costeggiando il sentiero che abbiamo percorso ieri , il faro bellissimo sul costone, mi affascinano i fari ho il ricordo credo di un film che si chiamava " il guardiano del faro " o era forse era uno sceneggiato non ricordo ma mi restò impresso questo faro con il mare in tempesta. . Sbarchiamo, saluto tutti velocemente, gli altri prenderanno l'aliscafo delle sedici e trenta avranno tutto il tempo di sistemarsi ,mangiare qualcosa e ripartire. Noi , a parte l'aliscafo abbiamo l'autobus per Palermo e la nave stasera per Napoli..una bella sfacchinata ma ne valeva la pena assolutamente.
Scappo verso l'appartamentino, Anna già sta scendendo verso il porto pronta e con il suo zaino. Una doccia super veloce, in una busta di plastica metto tutto il bagnato e lo ficco in valigia alla bene e meglio e la cosa non mi soddisfa sono tendenzialmente ordinata. Arrivo al porto in tempo, incontriamo  Giuseppe e Franco che rientrano anche loro con lo stesso aliscafo e andando a Milazzo ci offrono un passaggio a Palermo,,,abbiamo avuto fortuna e ancora li ringrazio. Il resto lo potete immaginare, un pizzico di malinconia, negli occhi il colore del mare ed il profumo dell'isola .........e tanta... tanta.... voglia di tornare         
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domenica 7 ottobre 2018

Marettimo escursione a Pizzo Falcone

Reduci dalla prima escursione a Punta Troia ci riuniamo tutti al ristorante, tre tavolate di gente stanca ma allegra e piena di vitalità. Io sono seduta al tavolo con Anna,Giuseppe , Annalisa ,Barbara ma sostanzialmente si finisce per conoscere tutti
Con noi anche la formidabile coppia di Mario e Gianna che tra fidanzamento e matrimonio stanno insieme da oltre trentanni. Li adoro, si amano e quello che più mi emozione è ascoltare il racconto di come a 16 anni abbiano fatto in modo di sedersi vicini sull'autobus. In questo mondo di sfasolati, single per forza e narcisisti patologici vedere delle coppie è una gioia.La cena è buonissima, busiate con pesto trapanese, pasta con le sarde, tonno alla piastra e per finire le cassatelle i famoso ravioli di ricotta" tutto ottimo" Risate , racconti prime conoscenza più approfondite e si decide di andare a ascoltare musica nell'unico bar aperto. Bella serata con un gruppo di ragazzi palermitani.
 Antonella nel frattempo si sta scatenando .Un oretta di  svago veramente piacevole  poi  con Mario e Gianna ce ne andiamo a dormire. Diciamo che le signore di mezza età ad una certa ora si ritirano. Mi sveglio come al solito prestissimo,in silenzio mi vesto e corro fuori .E' l'alba il sole sta sorgendo dietro Favignana,mi fermo e aspetto che riesca a farsi strada  tra le nubi all'orizzonte, fasci di luce fendono il cielo e illuminando il mare. E' come una abbraccio,è come se delle braccia provino ad avvolgerlo, ma il sole si fa strada e esplode.Mi avvio verso il paese sono una caffè dipendente e alla disperata ricerca di un bar aperto. Attraverso questo delizioso paese dalle case bianche e le porte azzurre , attraverso il porto  ed i suoi pescherecci, poche le barche da ricconi , mi chiedo se il motivo sia legato al mese ormai autunnale oppure al fatto che questa mi sa  proprio che sia  un 'isola  poco mondana.

Ma penso sia più la seconda ipotesi. Mi immagino tra queste stradine, serena, passeggiare di primo mattino ,chiacchierare con il pescatore dal quale comprerò il mio pranzo....insomma tanta voglia di pace. Mi fermo al bar dove Attilio ci ha fatto preparare torte fatte in casa , mi siedo e mi delizio con una torta di mele e una crostata di albicocche caffè e chiacchiere Appuntamento al bar alle nove, torno in camera veloce preparo lo zaino e ci troviamo tutti. Con Anna ci siamo praticamente incrociate trovando un perfetto equilibrio nei tempi.. Si parte dal paese,il primo tratto è su sentiero lastricato che però impenna seriamente, ci sono circa trenta minuti di salita continua senza tregua fino alle case romane, sito archeologico formato da due case nate come fortificazione una e l'altra come come chiesa.
Dalla finestra della cappella un crocifisso si staglia sul mare Fa caldo , il tempo si è messo al bello, c'è solo un poco di vento per il resto il sole picchia. Ci fermiamo alle case per una pausa, mangiare qualcosa di proteico, bere e fare quella decina di fotografie su un panorama spettacolare. Come sempre Levanzo e Favignana davanti a noi in mezzo al mare blu cobalto ancora sotto di noi il sentiero che abbiamo percorso ieri fino al promontorio di Punta Troia con il suo castello ed a sinistra il borgo di Marettimo . Riprendiamo il cammino, il sentiero non consente , tranne che per alcuni tratti di camminare in coppia, solita fila indiana, ci si sorpassa, si rallenta ,si fanno chiacchiere ,si sta in silenzio, si ascolta il mare e ci si inebria degli odori della macchia mediterranea
 Mi fermo a fare una foto e mi prendo un rimprovero a ragione..il tratto è esposto e ci è stato chiaramente detto di non fare imprudenze.La salita è tosta , Gianna rallenta e ha difficoltà ,viene supportata di Attilio che con pazienza le consente di arrivare fino in cima fino a percorrere quasi ottocento metri di dislivello" toato ma il sentiero è stupendo  Ci fermiamo a pochi metri dalla cima  ci sistemiamo alla bene e meglio sul costone. Levo la maglietta fradicia e indosso una felpa per ripararmi dal vento che lassù la fa da padrone. Mi avvolgo i capelli in un foulard nella speranza che si asciughino sono ricci e impossibili. Anna è seduta più indietro ma è arrivata molto prima e si è sistemata con il gruppo di testa. Vicino a me Crocetta una donna incredibile ..72 anni di forza e intraprendenza, mi ha raccontato che ha percorso tutti i sentieri alpini fino a oltre 3000 ed pare sia anche arrivata nella zona del Kilimangiaro.
Sinceramente non so se dire beata lei, mi piace l'escursionismo ma non mi piacciono le estremizzazioni , nel raccontarmi ha espresso tutto il suo rammarico per l'eta che non le consentiva più queste cose, era profondamente rattristata, creo comunque  che bisogna accettare il tempo che passa ed i limiti.. Dopo lo spuntino ci arrampichiamo fino alla cima. Praticamente capre , immagino la discesa e mi prende male, tratto esposto , pietraia e dislivello non manca nulla.L'arrivo in cima è ripagato da un panorama che spazia dalla costa di Trapani alla punta del monte Cofano,da Vito lo Capo fino a levanzo e Favignana. Mi sistemo in angolo  distante dal gruppo, voglio ascoltare il mare ,il vento, me stessa e lasciarmi invadere dalla spazio e dalla sensazione di benessere che sto provando fino a riportarla con me. Un pensiero lontano mi prende,lo scaccio via... Si scende ,pensavo peggio sinceramente, mi vedevo seduta a scavalcare pietre ed invece riesco anche a tenere una postura alquanto dritta, mantengo solo le ginocchia piegate per evitare traumi.

Attraversiamo il magnifico sentiero che si fa largo tra la macchia mediterranea  si scende velocemente, il ritorno è sempre più breve, come dice Attilio, si conosce già il percorso e poi credo sia anche una questione psicologica . Ci fermiamo nuovamente alle case romane per rifocillarci ed il gruppo si divide...una parte andrà verso Capo Bassano ancora una serie di chilometri e qualche metro di dislivello, un 'altro gruppo compresa me rientra su Marettimo. Vorrei fare un bagno anche se il sole è ormai dietro la montagna e le spiagge sono tutte in ombra . Comunque ho voglia di una birra e di sedermi al tavolino del bar. Scendo con Dario e chiacchieriamo un poco di tutto fino al paese. Mi siedo con una bella cruda della peroni e patatine...un classico... mi raggiungono Barbara e Annalisa e ci lasciamo andare , come spesso succede a noi donne, alle confidenze. Giuseppe arriva in costume e ciabatte per il bagno. Li accompagno per un tratto di strada ma poi torno indietro. Non c'è sole e voglio levarmi le scarpe.......

venerdì 5 ottobre 2018

Arrivo a Marettimo e prima escursione a Punta Troia

Siamo sull'aliscafo che ci sta portando a Marettimo. abbiamo fatto conoscenza con Attilio Guida e responsabile del gruppo" vaicoltrekkingsicilia" e con alcuni dei partecipanti. Siamo oltre quaranta e tutti siciliani delle varie province, le uniche fuori zona, diciamo così io ed Anna. L'aliscafo è pieno  zeppo non sembra mai la fine di settembre, ma credo che in molti scenderanno a Favignana e non credo a Levanzo che è ancora più piccola,anche se nei mie ricordi è un gioiello incastonato nel mare. Dopo Palermo siamo state ospiti della sorella di Anna a Mazara del Vallo dove ho scoperto, grazie alla loro
Porto di Marettimo
disponibilità  un'altro scrigno siciliano, una città ricca di storia con le sue chiese barocche , la casbah e la statua del satiro danzante, magnifico bronzo dalle forme scolpite. Faccio una foto al porto di Levanzo mentre l'aliscafo è fermo. i colori sono inimmaginabili,il blu si fonde con l'azzurro ed il verde , il sole crea mille stelle sull'acqua le case bianche abbagliano.Sono commossa  questi spettacoli della natura mi entrano  nell'animo Arrivo a Marettimo, sbarco e prima riunione di gruppo,Attilio fa le presentazioni le raccomandazioni e da gli appuntamenti , nulla da eccepire organizzazione perfetta sia per le escursioni sia per i pernottamenti e le cene.
Levanzo







A  noi viene riservato un appartamentino sul mare a due passi dal centro ma con un panorama da sballo. Dal nostro balcone affacciato sul mare si vedono Levanzo e Favignama e poco a sinistra il sentiero che porta al castello e a Punta Troia. Ho deciso che poi quando sarà ... quest'isola sarà il mio buen retiro con una casa affacciata sul mare magari con un micro giardino con un pergolato di buganville rosse  ed un cespuglio di Ibiscus... sognare non costa nulla e la vita si fa più bella. Abbiamo già mangiato,in aliscafo mi sono deliziata con il"pane cunzato" pane , olio formaggio locale,acciughe, pomodori  e origano quindi il tempo di sistemare il bagaglio e preparare lo zaino  e siamo all'appuntamento. Attilio ci da alcune indicazioni sul percorso la difficoltà e la  distanza, anche alcune raccomandazioni da trekkista e da guida, no telefono, no scarpe improprie e via così.
Ultima rassicurazione raccomanda a tutti di andare con le proprie forze e con i propri tempi ,si sarà lui e Luigi un amico a sostenerci " Perfetto sto ragazzo mi piace" Partiamo praticamente da sotto il nostro delizioso appartamento. Il sentiero per un breve tratto costeggia il mare, in lontananza il castello su Punta Troia, la nostra meta. Sembra vicinissimo ma non è così, non per la distanza chilometrica ma per il tipo di percorso. Alcuni tratti sono totalmente esposti e corrono lungo la dorsale, da un lato le rocce dall'altro praticamente il mare . In alcuni punti è un attimo e sembra che il percorso debba continuare direttamente nel nulla sospesi in un ponte immaginario. Invece il sentiero curva a gomito e prosegue,i compagni di escursione scompaiono alla vista. Si prosegue salendo in un lungo serpentone coloratissimo.
Non abbiamo ancora fatto conoscenza e poi la disposizione in fila indiana non agevola la conversazione. Ma qualche piccola frase riusciamo anche a pronunciarla in particolare"...ma questo sentiero quando finisce, mamma mia c'è un 'altra salita e mica sembrava così  difficile e via così" Il tratto esposto prosegue a perdita d'occhio ma sotto di noi un mare verde smeraldo. Anna è nel gruppo di testa con Attilio io al centro altri e dietro il resto del gruppo con Luigi.
Il castello si avvicina ma non ancora manca il tratto in discesa particolarmente tosto , praticamente una pietraia di quelle che se metti un piede male scivoli inesorabilmente. Oggi non si può scivolare si andrebbe a finire a mare. Continuiamo sempre in fila indiana, cercando di non forzare le ginocchia. Uso i bastoncini che mi aiutano moltissimo scarico tutto il peso sulle braccia e meno male che tra tricipiti, spalle bicipiti ecc mi alleno con costanza Alla fine della discesa siamo a due passi dal castello che si staglia sul piccolo promontorio di Punta Troia davanti a noi.
Il sole si sta nascondendo dietro la montagna, non che faccia proprio caldo , nessun temerario affronta il bagno in mare che adesso senza sole è color dell'acciaio. Ma lo spettacolo dei raggi che fanno capolino tra le nuvole ed il costone è bellissimo.Un momento di pausa e su verso il castello , la salita , anche questa è ripida , ma comoda c'è una strada protetta e lastricata. Arriviamo su sudati da far paura e c'è un vento che ti porta via. Cerco in qualche modo di ripararmi. Lo spettacolo è a trecentossettanta gradi... Lavanzo, Favignana,, il mare aperto, il vento forte e le onde Sul costone di fianco al sentiero del castello una mandria di mufloni praticamente arrampicati sulle rocce ...uno spettacolo.....
Alcuni ragazzi del luogo ci fanno da guida raccontandoci la storia del castello Sono venuti  per noi e mi sembra una bellissima iniziativa. Costruito dai saraceni come torre di avvistamento divenne poi la prigione di Guglielmo Pepe nei primi del'ottocento e comunque già carcere ai tempi di Ferdinando di Borbone. Mi rifiuto di scendere nelle celle, piccolissime, umide e con la sola luce del vano per scendere ,il pensiero di poveri cristi tenuti in un tale stato di segregazione mi vien il magone. Foto di gruppo e si inizia a fare amicizia .. Antonella simpaticissima palermitana, Barbara di Catania, Dario di Caltanisetta , Gianna e Mario di Pozzallo, Giuseppe di Bagheria e Giuseppe di Milazzo ,Annalisa e tanti altri che conoscerò poi in serata e nei giorni a venire comunque c'è tutta  la mia amata sicilia.
Riprendiamo la via del ritorno il sole sta calando, ci troveremo direttamente a rientrare al buio, non ho la torcia sinceramente l'ho dimenticata . Risaliamo il costone è proprio tosta , i polpacci si fanno sentire, ogni tanto la presa delle scarpe sfugge sulle pietre. Anna è avanti con un gruppo di corridori, praticamente,, io sempre al centro , una via di mezzo, Attilio resta indietro con qualcuno più in difficoltà per dislivello e per stanchezza. Comunque torno a ripetere Attilio un professionista. Mi ritrovo sola sto bene come al solito ,questi momenti li adoro e poi stasera c'è anche quella magnifica luce che amo, la luce blu dell'imbrunire quella che rende tutto più bello quella che ti potrebbe fare sognare.  Marettino sta accendendo le prime luci, il sentiero,sarà la luce dell'imbrunire, sarà la vegetazione è di un rosso vermiglio ,il rosa invece invade l'orizzonte Levanzo e Favignana illuminate dal sole che tramonta. Come al solito la mia immaginazione vaga in sogni un tantino scemi, sarà il luogo, il panorama ed il mio stato d'animo. Fortunatamente mi distraggo subito dal finire in un attacco di dolcezza e romanticismo con l'aiuto di Giuseppe che arriva alle mie spalle e prosaicamente cerchiamo di rendere il cammino meno pericoloso mi presta la sua luce frontale e sarà io a fare strada
Adesso i profumi della macchia sono più intensi, amo questa  nostra terra del sud che sa esprimere con la natura la forza e la dolcezza. Ma siamo praticamente arrivati, l'ultimo tratto quello in pianura che costeggia il mare lo facciamo al buio ma nel frattempo abbiamo anche fatto conoscenza.
La mia casetta è tra le prime , saluto Giuseppe, molti sono già in stanza a fare la doccia compresa Anna, altri ancora sul sentiero. Alle mie spalle il castello illuminato avvolto da una luce rosa... .continua


martedì 2 ottobre 2018

Trekking alla Riserva dello Zingaro

Sto scendendo con il mio zaino ed il mio trolley dal traghetto della GNV che mi ha riportato  a Napoli dalla terra Sicula dove ho trascorso alcuni magnifici giorni facendo trekking lungo la costa Trapanese. Piove e mi prende la malinconia,  sono sbarcata non solo a Napoli ma anche in autunno. Nello zaino  ho ancora il costume bagnato dal tuffo di ieri ,tra aliscafo, viaggio fino a Palermo fortunatamente in auto accompagnati da due nuovi amici conosciuti in questi giorni e traghetto fino a Napoli ho fatto giusto in tempo a riporre il tutto in una busta e diciamo pure, romanticamente, che mi sono portata un poco del mare di Marettimo.

Ora sono al mio computer e torno indietro di solo una settima a quando sono partita. La mia compagna di viaggio è Anna amica e compagna di trekking ormai da tempo. siamo profondamente diverse ma abbiamo la maturità e l'intelligenza di lasciare che ognuna di noi faccia quello che preferisce. Arriviamo Martedì e lo trascorriamo a Palermo ospiti della mia più cara amica. Ci porterà in giro per la città a visitare la parte storica e culturale che io conosco bene ma Anna no. Arancina a pranzo e serata con le altre amiche. Mercoledì, abbiamo la macchina della mia amica palermitana e con quella  andiamo verso il Trapanese e la Riserva dello Zingaro-
Il sentiero,conosciuto in tutto il mondo, è uno tra i luoghi più belli che conosco..vegetazione rigogliosa, spiagge minuscole dal mare azzurro e panorama a perdita d'occhio ne fanno un luogo incantato. L'ho già percorso per un breve tratto e successivamente navigato da San Vito a Scopello con un catamarano ma  sono felicissima di poterci tornare sia in andata che al ritorno. Decidiamo di avviarsi verso il sentiero più basso e più panoramico ,quello  che costeggia il mare, ci sono altri due sentieri più in dislivello ma noi vogliamo goderci la passeggiata e la possibilità di fare un bagno Sono solo 14 chilometri in totale...
Cala dell'Uzzo foto web

Entriamo dall'ingresso sud " Scopello" non scendiamo ai Faraglioni e decidiamo di partire subito per il sentiero. Il mare è agitatissimo,purtroppo il tempo non ci è stato amico, le onde altissime si infrangono sulla costa ,il vento ti porta via ma il sole ci scalda...fin troppo. Attraversiamo la grotta dove un 'incisione ricorda la battaglia affrontata dalla gente del luogo e dagli ambientalisti negli anni ottanta per impedire la costruzione di una strada che avrebbe devastato il territorio.
Dichiarata  prima Riserva naturale della Sicilia ,oggi è meta di viaggiatori da tutto il mondo.. Raccontarne la bellezza in poche parole non è facile,le piccole baie di ciottoli, il mare che si tinge di verde, di azzurro e di cobalto  seconda il vento ed i raggi e del sole, la macchia mediterranea che si tuffa direttamente nel mare e che divide le varie spiaggette, le case rupestri che compiono tra la vegetazione ,oggi piccoli  e graziosi musei delle attività marinare e contadine,la costa frastagliata e selvaggia, la terra rossa... Inizia il cammino... Anna ed io affiancate e poi nei tratti stretti in fila in silenzio e chiacchierando della nostra vita come sempre, dell'amore e dei dolori . Il cammino, in due, è anche introspezione,confidenza, condivisione.

Ma le nostre parole diventano silenzi davanti al mare in tempesta , diventano silenzi per ascoltare il rumore assordante del vento, il suono delle onde che si scagliano sulle rocce Registro un video che porterò con me nel tempo, voglio ricordare questa emozione . Anna è affascinata, io già conosco questa sensazione ma si rinnova ogni volta. Velocemente arriviamo alla cala Capreira la più vicina a Scopello decidiamo di non scendere verso il mare ma di farlo al ritorno adesso vogliamo andare avanti fino all'ingresso Nord verso San Vito lo Capo. Ci immergiamo nella macchia il sentiero è stretto, attraversiamo file di palme nane, arbusti di mirto e lentisco, l'odore è intenso ci avvolge ,i colori vividi del sole, il vento ha spazzato via le nuvole , l'orizzonte è libero,la costa frastagliata sferzata dal mare ed è.... blu ed è.... verde ed è.... rosso ed è fantastico.
Non ci fermiamo tranne che  per visitare il grazioso museo della manna estratta dai faggi e quello dell'intreccio dove fanno bella mostra di se le attrezzature e gli utensili fabbricati con gli arbusti che crescono in zona.In un riquadro la storia di Hans ultimo abitante di quella casa  che decise di restare per sempre su questo sentiero con la sola compagnia dei suoi cani.Credo di invidiarlo un poco,magari non proprio così in solitaria ma sono alla ricerca del mio buen retiro dove lasciare indietro il caos della vita...ed il mio  E ancora avanti vivendo con tutti i sensi questa camminata...cala del Varo, cala della Disa, cala Beretta, cala Marinella e infine la grotta dell'Uzzo dove boforchiano un paio di cinghialotti  Non mi fido dei cinghiali e per giunta gli stanno dando da mangiare cosa vietatissima ...ma come sempre la gente fa quello che vuole.

Ci tratteniamo per qualche foto e poi verso Cala dell'Uzzo la più grande, proviamo a scendere ma il mare sommerge  tutta la spiaggia ,le onde sono potentissime e direi anche pericolose anche se c'è il solito incosciente che fa il bagno. Riusciamo a fare qualche foto al mare ed a noi sulle rocce nella speranza che un 'onda più forte dall'altra non ci spazzi via. Peccato non potere fare il bagno. Risaliamo e ci fermiamo nella zona attrezzata, ma meno male che c'è poca gente. Immagino il posto ad agosto, roba da scappare a gambe levate...sono una a cui non piace la confusione e sopratutto non amo i vacanzieri selvaggi quelli  con la borsa frigo, le ciabatte, le creature e la nonna al seguito e ditemi pure che sono snob ...ne sono cosciente. Ci tratteniamo e crogioliamo al sole  mentre passano sconsolati villeggianti con le infradito venuti solo per il bagno e purtroppo a vuoto..il mare è tempestoso.
Riprendiamo la marcia al contrario costeggiando il mare,sempre tra sentieri di palme e di lentisco, il vapore acqueo delle onde ci bagna, ho gli occhiali appannati dalla salsedine ma è bellissimo,l 'odore del mare si confonde con quello della vegetazione ...che sensazione di pace di potenza e di serenità...i miei pensieri sono liberi e le onde del mare stanno portando via anche altro... Anna mi lascia, va avanti è nostra consuetudine ,lei ha un passo veloce io sono più lenta, ma il sentiero è tranquillo,non c'è pericolo non ci sono particolari difficoltà. Sono con me stessa , il vento e il mare se volete invidiatemi pure...sanamente sia chiaro....Riattraverso la galleria e sono alla macchina, cambio la maglietta,bella bagnata di sudore e le scarpe come al solito.

Sono solo le quindici e trenta in cinque ore e senza correre abbiamo percorso tutto il sentiero in andata e ritorno, ci siamo fermate a mangiare ed a fare foto, perfetto. Ci dirigiamo verso la spiaggia di Guidaloca completamente sommersa e poiverso Castellammare del Golfo. Fermata d'obbligo al bar la Sorgente,una garanzie per le "cassatelle" ravioli di pasta frolla fritta croccante e ripiena di ricotta. Il tempo di entrare nel bar e le troviamo appena sfornate calde e fragranti la giusta conclusione di una magnifica giornata e poi continua........