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mercoledì 7 novembre 2018

Da Riomaggiore a Manarola

Ponte di Ognissanti e si parte. Stavolta ho tradito la mia amata Puglia,la tradizione mi vorrebbe in questi giorni con gli amici di Spaccamurgia, ed ho preferito la Liguria. Ho avvertito l'esigenza di cambiare, di andare per altre terre, di conoscere nuove persone. Partenza da Roma alle 6,55 per La Spezia da dove con il trenino delle cinque terre raggiungeremo Riomaggiore, nostra base per i tre i giorni e partenza di tutte le nostre escursioni. Sono con Paola che mi ha gentilmente ospitato a casa sua, ci siamo  conosciute durante il  trekking in Val d'Orcia e fra noi è nata una bella amicizia.
Siamo tutti al binario in attesa del treno" in ritardo" e ci riconosciamo immediatamente, siamo tutti in abiti sportivi qualcuno con gli scarponcini e poi ci sono gli zaini con i bastoncini che sporgono e che sono un elemento identificativo. Strette di mano e prime conoscenze non ricorderò il nome di nessuno se non dopo qualche ora e qualche chilometro di cammino. La Spezia ci accoglie con il sole fortunatamente, i giorno precedenti sono stati   funestati da temporali, mareggiare e mezze alluvioni e la Liguria ne è stata abbondantemente colpita. Insieme al sole ci aspettano Simonetta e Carla, con le quali abbiamo non solo  un amico in comune ma anche la condivisione di un'altra escursione. Il trenino è affollato di turisti, molti stranieri e altri escursionisti. Anche a Riomaggiore c'è il sole, scesi dal treno ci aspettano altri due partecipanti al trekking Roberto che già conosco per escursioni comuni e un'altra ragazza. Facciamo un breve giro del paese fermandoci in un punto panoramico, scattano le prime di una interminabile serie di foto che faremo lungo i percorsi panoramici. La temperatura è perfetta addirittura fa quasi caldo, il mare è spettacolare illuminato dai raggi del sole. Alessia, la nostra guida ed organizzatrice,ci comunica che fortunatamente riusciremo a fare una prima escursione pomeridiana partenza da Riomaggiore arrivo a Manarola.
Un ora di tempo per mangiare qualcosa e mettere gli scarponi . Riomaggiore è deliziosa un po come tutti questi paesini chiusi in questa costa aspra e rocciosa che all'improvviso si addolcisce aprendosi con questi borghi colorati che si affacciano sul mare Scendiamo tra le case colorate che si intersecano fra loro in un caleidoscopio delizioso, le barche tutte azzurre sono al rimessaggio sul minuscolo molo. Due stradine abbracciano il paese a destra ed a sinistra e da li partono altri sentieri che costeggiano il mare ma non si può passare, il tempo inclemente dei giorni passati ne ha costretto la chiusura. Siamo divisi in gruppetti del resto il primo giorno è così, di solito si sta insieme a chi si conosce  poi mano a mano si formano nuove conoscenze ed a volte nuove amicizie. Risaliamo verso l'hotel dove sono depositati i nostri bagagli .Paola ed io saremo in un appartamentino da sei persone. Inizia le prima di una serie interminabile di arrampicate e di scalinate. L'appartamentino è vista mare e paese, delizioso, ci sistemiamo in una delle stanze, ci cambiamo velocemente indossiamo gli indumenti tecnici ed in perfetto orario siamo all'appuntamento Si parte direttamente da Riomaggiore attraversiamo il paesino e poi una lunga scalinata fino al sentiero di muretti a secco  che costeggia il mare arrampicandosi tra terrazzi di viti ed alberi di ulivo. Davanti a noi Alessia ed Amleto il suo cane tanto piccolo ma con la forza di un labrador, anche Paola ha una bella camminata e la segue a ruota insieme a quelli più veloci.
Nei percorsi con Alessia comunque c'è sempre un andatura morbida difficilmente il gruppo si distanzia. Fa un caldo tremendo il sole è basso ma ancora caldo, anche in questa terra del nord la temperatura è praticamente primaverile con picchi di caldo estivo. Ho già levato la giacca e poi il pile leggero e sono con la maglietta a mezze maniche mi chiedo perche' non ho portato le canottiere  ci sarei stata benissimo. Ci fermiamo alla fine del sentiero sistemandoci sul terrapieno. Alle nostre spalle Riomaggiore sotto di noi Manarola e la sua spiaggia. Sono solo le quattro del pomeriggio ed il sole sta già calando, da pochi giorni siamo con l'ora solare e fa notte presto . Mi siedo su un muretto a secco sento l'odore della terra e dell'alloro , il mare si infrange sulla costa. Ci siamo fermati come d'abitudine per riposare e per ascoltare Alessia che ci legge alcune poesie di Eugenio Montale nato in questa terra . La caratteristica di librotrekking  è proprio quella della lettura di  brani a tema con il percorso, piccola mia considerazione a me Eugenio Montale non piace troppo ma il percorso e la lettura vale anche un ascolto. Ripartiamo, ancora un breve tratto in salita, in alto il borgo di Volastra arroccato, uno dei pochi  paesini delle cinque terre che non sbocca sul mare. Lo spettacolo del sole che tramonta facendosi strada tra i filari d'uva d'uva e magnifico.Mi attardo voglio stare un solo attimo da sola avvolta in quello spettacolo ascoltando il silenzio,ma è difficile siamo troppi Inizia la discesa ed io odio le discese, ne sono spaventata a morte ,ricordo di una serissima caduta sull'osso sacro in un sopralluogo per il Cai al Fiordo di Crapolla sulla nostra costiera Amalfitana.
Scendiamo quasi in silenzio sotto di noi il borgo di Manarola ,costeggiamo il mare su questo sentiero  circondato da terrazzi coltivati, i rami degli ulivi fanno a nascondino con il,sole, il raggio del tramonto si allunga sul mare. Siamo stati veramente fortunati oggi il tempo ci ha graziato, il resto d'Italia è sotto l'acqua e noi abbiamo il sole.


Piano piano si scende in fila indiana con un bel lavoro di quadricipiti e braccia sui bastoncini per evitare carichi alle ginocchia ed sulla colonna vertebrale.
Inizia anche a fare freddo,mi fermo in equilibrio su di una roccia e indosso la giacca ,sono sudata e non mi va di ammalarmi. Finalmente Manarola, scendiamo attraverso i carrugi fino al porto, il paesino e delizioso ma c'è un vento che ti porta via .Paola ed io decidiamo comunque  di sederci per una birra insieme a Caterina Roberto e Gabriele e si inizia  a fare gruppo. Il cielo è colore del cobalto, il mare scuro ma il paesaggio è particolarmente suggestivo.
 Ma il vento non da tregua lasciamo il bar e riprendiamo il treno per Riomaggiore. salita infinita fino al nostro appartamento insieme alle nostre compagne di stanza Simonetta , Carla, Bruna e Luciana e dove tra risate e battute cerchiamo di darci una sistemata per la cena.... continua.

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