Appuntamento all'alba e via verso il Matese . Occorrono almeno due ora per arrivare , non è vicinissimo, ma l'entusiasmo e le chiacchiere non ci mancano e il tempo passa. Con soli 10 minuti di ritardo , causa voglia di caffè, ci fermiamo al rifugio Monte Orso, ormai diventato famigliare essendo base di partenza in tutte le stagioni per diverse escursioni. Il piccolo gruppo si incammina tappa il pianellone, attraversiamo il primo tratto di bosco fino alla capanna sociale.L'estate nel bosco è bellissima il verde è luminoso.
Il pianellone in inverno |
Una immensa distesa di neve soffice spazzata da un vento gelido "affascinante".Attraversiamo il fresco bosco in salita e arriviamo al punto panoramico da dove a trecento sessanta gradi si può ammirare tutto il massiccio del Matese la cima del Miletto ed il lago oggi in secca causa stagione. Le foto sono sempre magnifiche ,le nuvole circondano le cime come sbuffi di ovatta candida Riprendiamo la salita. La prima cresta si inerpica sotto un sole cocente, davanti a me quasi tutti con me indietro Salvatore e Luca affanno .... forse l'essere stata un forte fumatrice ha inciso non poco sulla mia mancanza di fiato. Stringo i denti ci fermiamo in un tratto coperto dal bosco. I miei compagni di viaggio mi invogliano e non mi avviliscono non stiamo facendo una gara nessuno deve mettere la bandierina del primo arrivato.
Saliamo piano piano,saliamo in una pietraia tra rami spezzati ed arbusti fino a uscire di nuovo su una piccolo altopiano assolatissimo ma siamo in piano. Recupero terreno con quelli davanti ,con me sempre Salvatore e Luca. Alcune decine di metri e si riprende a salire una cresta di almeno 200 metri di dislivello tutta a pietra ed esposta e sul versante formichine salgono verso la cima. L'affronto.... il caldo adesso è torrido, il sole picchia e salendo mi manca il fiato e mi gira la testa. Anna mi sta aspettando anche lei ha capito che sono in difficoltà e mi assicura che un passo alla volta arriverò in cime. Mi insegna a camminare piccoli passi lenti uno dopo l'altro e difatti va meglio.
Mi racconta dell'himalaya ; lei ci è stata con gli sherpa e tutto quanto fa una scalata arrivando a 5000 metri, che meraviglia ma io queste cose le devo dimenticare un poco l'età ed un poco la pressione alta me lo vieterebbero. E credo proprio che sia la mia pressione che mi sta dando particolarmente fastidio sull'altitudine. Penso fra me e me che è arrivato il momento di darmi una regolata, grande camminate chilometri non mi spaventano ma sui dislivelli devo mettere dei paletti altrimenti non mi diverto più e non va bene.Ancora un breve altopiano e poi l'ultima salita è la terza in quota cammineremo sul crinale fino alla croce della Gallinola.
Che bel gruppo che siamo pochi ma buoni come si usa dire.
Siamo alle macchine , cambio veloce di scarpe ed ennesima maglietta di ricambio e giù verso Cusano Mutri ci stiamo pregustando la nostra bevuta di birra. Al bar di Cusano gli amici di Matese Escursione ..Giulia, Mario e Maria nostre guide per la ferrata di Sasso di Castalda e del Ponte alla Luna. baci e abbracci ma poi tutti seduti davanti ad un buon mezzo litro di birra e due magnifici piatti di fette di torta fatte in casa delle quali abbiamo fatto man bassa senza nessun senso di colpa per le calorie. Accanto a me Luca" rosso scarlatto" non ha messo protezione e nemmeno il capello, non lo invidio. Ci tratteniamo ancora un poco, relax e chiacchiere piacevolissima ma ci tocca tornare ci sono almeno due ore di strada fino a Napoli ed a malincuore ci alziamo
Foto di Salvatore Vernazzari, Antonio Cocozza, Rita Sarno
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