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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

lunedì 23 luglio 2018

Il monte Bianco e lo SkyWay

Oggi ci siamo presi una giornata di riposo dalle escursioni anche per accontentare l'altra parte del gruppo che preferisce una vacanza più comoda tipo passeggiata, shopping e aperitivo.Si è deciso quindi di trascorrere la giornata andando su quella che viene definita l'ottava meraviglia del mondo" lo SkyWay " del Monte Bianco su fino a 3500 metri sul terrazzo panoramico della Punta Helbronner.  
Ci ero già stata parecchio tempo fa prima dell'incendio devastante del traforo, quindi almeno 20 anni fa. Allora si saliva fino all'Aiguille de Midi per poi riscendere con un 'altra funivia fino a Chamonix in territorio Francese. Oggi tra il territorio italiano e quello francese c'è solo il ghiacciaio Pare che i francesi , al cui carico ci sia quella parte, non abbiamo intenzione di spendere .....Nel contempo l'opera ingegneristica che consente la salita è veramente  un'impresa futuribile, la cabina rotante a 360 gradi consente lungo il percorso di riempire gli occhi di uno spettacolo unico e inimmaginabile, 
Courmajeur si allontana mentre ci si immerge in boschi di abeti, in lontananza il dente del gigante e mano a mano che si sale la natura lascia spazio alle rocce che in inverno si ricoprono di neve e ghiaccio ed oggi sono rocciose e brulle e poi  su ancora più su fino alla cima. Una fermata intermedia consente di abituarsi all'altitudine passeggiando nel giardino alpino e facendo due passi nel negozio di gadget.Si riprende la salita ed è luce che si rifrange nel ghiacciaio e...due rocciatori che salgono accompagnati da uno stambecco che corre tra le rocce e... che dirvi ancora.

La funivia supera il Rifugio Torino, mi viene in mente mio zio Gigi,ottantottenne , aquila d'oro del cai..alpinista rocciatore esperto di montagna anche se nato a Napoli e militare nella marina. Uomo di ferro che alla sua veneranda età ancora sale al Duca degli Abruzzi sul Gran Sasso e che sicuramente avrà soggiornato nel rifugio e scalato ghiacciaio e parete....faccio una foto per lui...E siamo su... davanti a noi si apre l'infinito, l'immenso del cielo blu indaco ed il bianco degli eterni ghiacciai, mi manca il fiato e purtroppo non solo per lo spettacolo...non respiro bene e mi gira la testa, sono costretta a fermarmi e stendermi su di un divanetto in attesa che la sensazione di malessere si attenui. 
Mi faccio forza non posso assolutamente scendere senza essere uscita fuori sulla terrazza panoramica e senza aver potuto portare con me quell'immagine incomparabile devo fermare il tempo di quel momento rubarlo e portarlo con me. Mi sento meglio aggrappandomi a qualsiasi cosa sia utile cammino sul pavimento panoramico che si apre sul ghiacciaio e salgo ancora fino al terrazzo dal quale il panorama si fa immenso. Sono sola i miei amici si sono dispersi tra terrazze e sale ristoro.

Io aggrappata 
Chiedo a qualcuno di farmi qualche foto con alle spalle il Massiccio del Monte Bianco ed il ghiacciaio. Purtroppo non posso scendere  sulla neve,non ho le scarpe adatte. Una scala porta sul ghiacciaio dal quale volendo e con l'attrezzatura giusta si può scendere al rifugio Torino mi piacerebbe molto vuol dire che dovrò tornare. Ci ritroviamo tutti al ristoro per un caffè, acquisto per ricordo  la calamita con lo skywai e fotografo la statua si Gesù sulla croce con la frase" Se tutti i popoli del mondo volessero darsi la mano".Riprendiamo la funivia in discesa fortunatamente non ci sono file ,c'è un poco di gente ma non tantissima" è lunedi " ottima scelta quella di salire oggi. veloce recupero della macchina e andiamo a Chamonix. Imbocchiamo il traforo attraversando il confine pagando solo 25 euro , Maurizio dell'hotel Walser ci offre la sua carta residenti  e nel giro di una mezz'ora arriviamo. Parcheggio sotterraneo come mi sembra logico e ci avviamo verso il centro del paese.Ci fermiamo in una panetteria per uno spuntino e subito mi innervosisco.Non amo i francesi e ne ho la conferma, siamo a meno di mezz'ora dell'Italia sono tutti sicuramente bilingue e fanno finta di non capire l'Italiano
Rifugio Torino






Nel mio improponibile Inglese compro un trancio di qualcosa, pago ed esco ripromettendomi di non acquistare più nulla"non lascerò un euro in questa cittadina" Facciamo un giro , sinceramente non è che mi piaccia molto. Tipico paesino di montagna , in lontananza la funivia che sale all'Anquille de Midi, tanti negozi carissimi, bar e ristoranti affollati, il orso e gente che passeggia potremmo essere in un film di Vanzina...

Lascio i mie amici, ho un attacco di voglia di stare da sola, ci diamo appuntamento a poi.. liberi di fare quello che vogliamo. Faccio un giro mi inoltro nelle stradine , bellina la piazza della stazione a cremagliera ma sostanzialmente mi sto annoiando e non questa cittadina non mi  trasmette nessuna emozione ed io vivo di emozioni. 
Mi fermo al luogo dell'appuntamento chiaramente è presto mi stendo su di una panchina e guardo il magnifico ghiacciaio "Le Mer de Glace che scende maestoso lungo il crinale della montagna, il sole lo illumina le nubi creano sulla superficie lucida giochi ed immagini 

e....nella mia mente uno splendido ricordo.... una notte bellissima di tanti anni fa , una macchina che sfrecciava sotto il traforo,  un ghiacciaio fluorescente illuminato da una luna gigante in una notte di settembre ed il riverbero di emozione di due giovani e felici amanti .......     

giovedì 19 luglio 2018

Val Ferret su fino al rifugio Elena

Stamattina si parte per la prima escursione. Anna ,esperta conoscitrice della zona, ci propone la Val Ferret  vallata alpina ai piedi del Massiccio del Monte Bianco ..e fino al rifugio Elena.. circa 2000 metri in un sentiero  che sale dolcemente Siamo più o meno tutti attrezzati a parte Elena, la nostra amica, che ha scientificamente lasciato le scarpe da trekking a casa, non aveva nessuna intenzione di fare grandi escursioni, ma alla fine è salita fino in cima e con un paio di scarpe da passeggio praticamente improponibili per la montagna.












 Lasciamo la macchina in un area di parcheggio appositamente attrezzata  In questo periodo non è consentito salire fino all'attacco del sentiero,per ovvie ragioni, troppe macchine e poi è la domenica Italiana , quella delle spiagge modello carnaio, delle campagne piene di famiglie e non vedo perche'la montagna debba essere esente da folle umane.  Un autobus fa la spola per un certo tragitto, ci avviamo sperando che ci raccolga per strada ....ma è una vana speranza.


La prima parte del percorso è su strada asfaltata tutta in salita ma lo spettacolo delle prime cascate alimentate dai ghiacciai ci rigenera. C'è tanta gente chi sale con noi qualcuno verso il Rifugio Elena altri staccheranno per il Bertone od il Bonatti entrambi ad una quota leggermente più bassa ma in dislivello più accentuato.Siamo un gruppo molto eterogeneo  e come escursionisti seri Anna, Mario ed io con livello scarso. Gli altri camminano ma sono meno allenati anche se sono arrivati fino in cima senza battere ciglio, a parte le scarpe.
Ci inoltriamo tra gli abeti, il profumo è intenso, la giornata è fresca e soleggiata si sta una favola. A sinistra un affluente del dora che scorre impetuoso alimentato dai ghiacciai in quota che si stanno sciogliendo. nella parte pianeggiante un campeggio affollato ed un campo da golf frequentatissimo ma noi continuiamo attraversando il magnifico pianoro fiorito che d'inverno diventa una pista per sci di fondo . Sono leggermente distaccata dagli altri diciamo a metà tra i veloci e quelli meno . Sto vivendo questa magnifica esperienza ed ho la sensazione che mi innamorerò di questa terra così dolce e d aspra , così forte ed intensa...abbraccio un abete dicono che trasferisca forza e benessere ...ed io lo abbraccio forte Inizia la salita sulla destra i ghiacciai eterni purtroppo hanno perso il loro candore..l'inquinamento atmosferico è arrivato fino quassù ed è male... molto male.


Prati a perdita d'occhio di fiori gialli mi rallegra la vista . In alto finalmente si intravede ,in alto, molto..in alto, il Rifugio Elena...in linea d'aria vicinissimo ma ancora lontano per il sentiero. Ci sono due alternative una più veloce ma molto in pendenza l'altro più lunga ma dolcemente in salita, si fa per dire,  Scegliamo tutti la parte meno aggressiva anche  se sinceramente faccio un pensierino per il sentiero più difficile...non so cosa mi è preso sostanzialmente sono lenta e sopratutto i dislivelli mi affaticano ma mi sento in grado di fare tutto 

Preferisco desistere comunque siamo in gruppo e si va insieme più o meno Mi metto al passo e rimpiango i miei bastoncini li ho lasciati a casa convinta che non servissero troppo e vi assicuro che non li lascerò più sono le mie ginocchia in discesa e la mia colonna vertebrale in salita ..a parte che servono a tenere in movimento anche le braccia indispensabile per la circolazione. Il sentiero sale  in una serie di curve  il mio passo è deciso e di conseguenza seguo il figlio di Mario e la cucciola clicquot  che si sta divertendo come una pazza a salire fuori sentiero tra rocce e ruscelli ....mi identifico e salgo anche io così e mi diverto uguale . Arrivo , una volta tanto ,in pole position ,mi sento profondamente orgogliosa di me stessa poi sono costretta a coprirmi immediatamente c'è un vento che ti porta via e sono sudatissima. Il terrazzo del rifugio è affollato c'è gente che sta solo riposando per poi continuare verso il Coll Ferret a 2500 metri o comunque verso la svizzera ,ci sono anche quelli che completeranno il giro del massiccio ,si fermano un poco e riprendono fino al prossimo rifugio fino a completare tutti i sentieri . Poi ci sono quelli come noi.... quelli della gita di un giorno. Il terrazzo si affaccia sull'infinito "lo spettacolo mozza il fiato",sotto la valle che abbiamo attraversato  e tutto intorno la maestosità del Massiccio del Bianco , il Dente del Gigante, Le Gran Jurasse  e tutti gli altri picchi quasi tutti innevati, il sole riflette la luce del ghiaccio, il cielo è terso come non ho mai visto. 
Mi sento leggera leggera mi sembra che il tempo non abbia tempo e che in questo momento ci sia tutta la serenità che cerco. Il vento è fortissimo ma voglio una foto con la bandiera dell'Italia. Attimo di indecisione nella scelta di proseguire mangiando al rifugio o accontentarci di un panino. La maggioranza vince e si mangia, avrei preferito il panino. praticamente perdiamo 500 calorie e ne ingurgitiamo 2500 tra polenta condita con burro e formaggi, affettati, vino e pane e ci siamo risparmiati il dolce... del restio siamo attenti alla linea...o no? a pochi tavoli da noi un gruppo di ragazzi in abiti tipici credo si chiamino badosci , cantano e si divertano con una cantilena che invita a turno i compagni a bere mentre loro urlano 
" Bevilo bevilo tutto" troppo belli con gli abiti tradizionali,i ragazzi con i cappelli e le ragazze con una altissima crestina di pizzo " fantastici" Caffè ultime foto in gruppo con alle spalle il massiccio e giù rotolando allegramente a causa del cibo ingerito. Ci fermiamo giusto il tempo di fare a palle di neve su un ghiacciaio.....ultimo e meraviglioso momento quando ci siamo stesi sul prato immergendo i piedi nel fiume...ghiaccio fuso ma una sensazione piacevolissima  e cosa si può desiderare di di più.. luglio, il sole , il fresco, la neve....e  sono felice

martedì 17 luglio 2018

Arrivo a Courmayeur

Se solo cinque anni fa mi avessero detto che sarei partita per una vacanza in montagna avrei riso a crepapelle ...ed invece sto partendo per la Valle d'Aosta. Una nuova esperienza, un nuovo approccio alla vacanza forse dovuto a questi ultimi anni nei quali ho frequentato i nostri appennini per escursioni e passeggiate o forse  all'età relativamente alla quale il sole ed il caldo diventano insopportabili. Il viaggio è stato proposto da Anna ,nostra guida con Antonio per Costa delle Sirene, nostra guro ed anche una delle mie più care amiche, donna d'acciaio ma dolcissima madre e nonna. Lei ha vissuto e lavorato per ben sette anni a Courmayeur e ne conosce tutti i sentieri

Con noi un'unica coppia Gianni e Lina, Elena donna vivace ed ironica e Mario uomo di cultura con il quale è piacevole conversare di molteplici argomenti ma che in storia e letteratura non ha uguali .Ci stiamo frequentando saltuariamente ma alla proposta vacanziera ci siamo ben volentieri accordati tutti. L'auto che abbiamo scelto per il viaggio è una omologata a sette posti ma tra bagagli e zaini l'ultimo posto è diventato una specie di mastrillo" trappola per topi" nella quale a turno ci finiremo Mario, io ed Elena Totale chilometri 988, poche fermate agli autogrill affollatissimi ma per rifocillarci scegliamo l'area di servizio Cantagallo.
Riuscire a parcheggiare è un'impresa ardua ....c'è questo mondo e quell'altro...mangiamo un panino sintetico in piedi sulle scale mentre orde di turisti, creature sfinite e famiglie al completo ci stringono in una morsa caldo umida, per una sosta al bagno perdiamo circa mezz'ora ..e ci è andata bene Riprendiamo il viaggio,lungo, a Firenze solito traffico ma poi libero fino in Valle D'Aosta.Gli ultimi chilometri sono spettacolari. I picchi innevati e frastagliati delle Alpi si stagliano verso un cielo azzurro che sembra finto e che fa da contrasto agli abeti verdissimi alti ed imponenti . E' la sensazione dell'immenso ,mi sto già rasserenando, queste montagne così forti così immense mi daranno serenità lo so, lo sento, sono partita un tantino malinconica con la promessa che se mi fossi depressa me ne sarei tornata, sempre femmina di mare sono, ma...sento che sarà bello, sento che questa vacanza mi servirà


E finalmente arriviamo,ci accoglie Maurizio gentilissimo padrone di casa dell'Hotel Walser dove soggiorneremo per tutto il periodo L'albergo ha la tipica struttura di montagna legno, fiori ai balconi intarsiati e ...manca solo la neve, per il resto c'è tutto. Ci sistemiamo velocemente, Anna io ed Elena in una stanza con soppalco comoda e larga balconcino con affaccio sulla frazione di Dolonne e sulla funivia che porta al Plan Crecouit dove d'estate è aperta una piscina e d'inverno le piste da sci e....dimenticavo anche una serie di sentieri per escursionisti. Decidiamo per un primo giro in paese in attesa della cena con  anche il figlio di Mario ed il suo cane di nome cliquot come lo champagne, ci ha raggiunto per il fine settimana . Mi diverto  a portarla in giro anche se tira da morire, è una cucciolona giocherellona, ma anche un aggancio fantastico ..., si fermano tutti a accarezzarla...va beh era una battuta. Courmayeur è deliziosa come tutti i paesini di montagna sostanzialmente molto piccola, un corso che attraversa il  paese , negozi eleganti, alcune botteghe di alimenti tipici e diversi negozi di articoli tecnici E'sabato sera e c'è folla, si passeggia e i bar sono affollati per l'aperitivo . Mi guardo in giro la popolazione è suddivisa equamente tra eleganti signore lombarde e piemontesi ed escursionisti ancora zaino in spalle e scarponcini" paese democratico" Passata un 'oretta tra acquisti di abbigliamento tecnico" gli altri" e passeggiata con il cane al guinzaglio "io" rientriamo per la cena.
Il pasto è lucullianao..spaghetti alla chitarra con tartufo , tomino alla piastra con speck ed un buffet di insalata e  lugumi nel quale non mancava nulla e poi un capitolo a parte per  dolci a cui non si poteva assolutamente rinunciare ed ogni sera diversi A prescindere che per tutti e sette i giorni lo chef ci ha  proposto un tipico piatto valdostano , specialità gastronomiche di  gran gusto  dalla zuppa ,alle crepe,ai formaggi locali ed affettati tra cui la mocetta ed il lardo d'Arnad....al momento sono costretta ad  una dieta ferrea.Ci trasferiamo per una chiacchiera ed un genepy, tipico liquore valdostano alle erbe di cui faremo incetta per tutto il soggiorno,nel salottino...programma per l'indomani "La val Ferre  fino al rifugio Elena " Salgo in camera verso le dieci i mie amici giocano a carte a me non piace ..ho il mio libro.

Prima di dormire mi affaccio alla balconcino della mia stanza, davanti a me Dolonne con le luci della sera , ai lati  la catena del Monte Bianco che si staglia nella luce blu cobalto della sera con il dente del gigante.Faccio una foto e la posto su facebooke..."Stasera ala luce dell'imbrunire avvolge il dente del gigante ...il blu cobalto della notte di montagna .il bianco del ghiacciaio  .La montagna è forte che mi dia  la forza.....









giovedì 5 luglio 2018

Ritorno in Andalusia ..Granada e poi si torna a casa

Ed eccoci alla fine del viaggio... mancano ancora due giorni ma è passato quasi un mese da quando sono tornata e se i ricordi passano ...le emozioni restano. Ogni viaggio ogni bel viaggio prima o poi finisce e questo finisce qui. Granada è una delle più belle città dell'andalusia , la città dove l'influenza araba è più presente Città giovane, piena di giovani universitari che arrivano da tutta europa per i loro Erasmus. Un errore pensare di visitare Granada sono per l''Alambra , la fortezza araba conosciuta in tutto il mondo , la città va percorsa tutta ..dall'Albayzin, quartiere arabo, al Sacromonte quello gitano e assolutamente l'Alcaceirea mercato della seta un tempo ed oggi magnifico suk dove perdersi tra caftani, gonne a ruota  e souvenir. Oggi abbiamo deciso di girare senza meta , domani si andrà all' Alambra.

 La mattina la riserviamo alla visita della Cattedrale, l'ultima di una serie viste in questo viaggio, tutte opulente tutte spettacolari tutte assolutamente barocche tutte costruite dove sorgevano in precedenza le moschee. Visitiamo la cattedrale con il supporto dell'audioguida  che vi consiglio vivamente

Il resto della mattinata lo passiamo tra la Plaza Bib Rambla ed il mercato dell'Alcaceira. Camminiamo senza meta un poco liberi, un poco tristi, adesso lo sono anche io,che brutta la fine di una vacanza e come se si spezzasse quella magica atmosfera della libertà del tempo.Ma non voglio farmi prendere dalla malinconia . Il pomeriggio ce lo riserviamo ancora per comprare gli ultimi regali e per un giro di tutta la città con un trenino pseudo city sighitseeng  La sera risaliamo sull'Albaycin per  mangiare tapas in un localino visto il giorno prima. Purtroppo mangiamo malissimo e paghiamo troppo ma il quartiere è profondamente turistico ce lo dovevamo aspettare. Ma adesso che il sole è quasi tramontato questo quartiere è bellissimo ...il cielo rosso, le nuvole che avevano  nel pomeriggio scatenato una pioggia torrenziale bagnandomi fino alle ossa  regalano all'Alambra un colore incredibile ,la luce blu ,quella dell'attimo prima della notte , trasforma le case rivestite di azuleje ed i vasi fiori  in un momento magnifico. Noi parliamo di vita ,di sogni, di realtà ec oncludiamo la serata ridendo e scherzando davanti ad un Mojto. Stamattina  inizia la vista al complesso dell'Alambra abbiamo diviso la giornata in due momenti..la mattina visiteremo l'alcazaba  i bastioni della cittadella ed i giardini del Generalife nel pomeriggio abbiamo l'ingresso al Palacio Nazaries visitabile, data la mole di turisti solo con biglietti acquistati mesi prima e con ingresso ad orario.Giusto un cenno su quello che è uno dei più straordinari luoghi d'Europa una rete di palazzi riccamente adornati e di rigogliosi giardini Gli emiri nasridi trasformarono nel tempo il palazzo in in una città da mille ed una notte, l'interno è un tripudio di meravigliosi rivestimenti a nodo d'ape e soffitti in legno intagliati,patii , fontane  e vasche zampillanti.

E' la seconda volta che ne ammiro lo splendore e credetemi non stanca mai ...mi raccomando prendete i biglietti in tempo. I giardini del Generalife  sono invece una composizione di sentieri cortili laghetti siepi roseti e fiori di tutti i colori, Adoro questi giardini lo splendore della primavera è un tripudio che rallegra gli occhi e l'anima. Le rose  creano pergolati di luce arancio rosa giallo e rosso vorrei immortalare tutti i fiori per poterli rivedere nei momenti di malinconia e rallegrarmi. Anche il mio amico sembra adesso più sereno giochiamo a fotografarci tra le rose correndo da un pergolato all'altro come in un brevissimo film .Ma....ci sono i turisti tanti  troppi ..giapponesi senza soluzione di continuità che ti scavalcano, si mettono davanti mentre fai le foto, se ne fregano e sinceramente  il popolo più ineducato mai visto vanno avanti come i muli.in branco...

 Alla fine della giornata tra i giardini ed i magnifici patii siamo stanchi, la giornata è stata lunga e poi è l'ultima ...una lieve malinconia aleggia.Fortunatamente troviamo un ristorante frequentato solo da gente del posto e mangiamo benissimo pagando il giusto. E' ancora abbastanza presto ma rientriamo domani si parte

Imbocchiamo l A92 direzione Malaga no...non stiamo iniziando il nostro viaggio stiamo tornando a casa, ci hanno anticipato l'aereo alla mattina presto .Lasciamo Granada alle cinque e trenta del mattino, abbiamo dormito pochissimo direi niente. Il sole sta sorgendo alle nostre spalle, mi tornano in  mente tutti i momenti più belli...la spensieratezza e la gioia dell'arrivo a Malaga che  nemmeno l'aver girato a piedi con le valige per un'ora ci aveva demoralizzato, la  passeggiate al tramonto sul Paseo de Parque , le ombre sulla sabbia, i curros. Tarifa il suo mare , le case dipinte di azzurro, il terrazzino affacciato sull'africa e la paella con il tonno rosso .Ronda con le sue gravine spettacolari e la donna  che suonava il violino.  Siviglia la città della vita e del tramonto sul Guadalcavir. Carmona e la sua processione, Cordova  la piazzetta con gli alberi di Giuda ed il giovane che suonava la chitarra.Granada città della gioventù. Finisce una vacanza d'amore ..per una terra spettacolare , per la gente meravigliosa che la abita,per la cultura che l'avvolge, per gioia che trasmette.....sono sull'aereo...decolla le stesse nuvole dell'andata quando in un impeto di allegria ho postato su facebook l'ala dell'aereo ed il raggio del sole scrivendo "


Vola più alto che puoi senza fermarti mai" sto tornando ma voglio volare ancora ,voglio sognare ancora , voglio....

Ritorno in Andalusia...Cordova e Granada

Siamo a Cordova è domenica sera e dopo la processione tutto chiude ..in fondo è un periodo di bassa stagione turistica e domani si lavora e si va a scuola Abbiamo nel frattempo cercato  un ristorante dove poter mangiare carboidrati e ne abbiamo trovato uno italiano porte della città ,siamo allo stremo con il cibo. Un buon piatto di orecchiette al pomodoro e si va a dormire  Lui...sempre taciturno..Stamattina andiamo alla cattedrale di Cordova " la Mesquida"
Foto Web
 Prendiamo la solita utilissima audio guida e iniziamo la vista. La ricordavo spettacolare  e tale è rimasta un magico gioco di colonne, archi e storia, un intreccio di arte e fede tra architetture romane bizantine islamiche  e cristiane.

Un connubio di religioni , patrimonio storico dell'umanità,  preservata come antica moschea  che come Cattedrale Cattolica " per passaggi e  specifiche storico culturale vi rimando a Wikipedia  Esco nel giardino degli aranci mi siedo e aspetto che esca il mio amico nell'aria un intenso odore di zagare. Purtroppo i giardini di Los Cristiano di Las Reies sono chiusi è lunedì e adesso......

.La giornata continua passeggiando nel meraviglioso quartiere della juderia ,un affascinante dedalo di vicoli e piazzette su cui si affacciano case imbiancate a calce con piante fiorite che traboccano dai davanzali, patii rivestiti di ceramiche al centro dei quali zampillano fontane . Mangiamo al delizioso mercato centrale ma poi....il suo umore non è migliorato...meno male che nella solita piazzetta c'è sempre quel ragazzo che suona e sorrido

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Stamattina si riparte verso Granada ma prima riusciamo a visitare i giardini di Los Cristianos che mi restarono nel cuore ed oggi sono ancora più belli ...è primavera e sono un tripudio di fiori e di rose. Concludiamo con la visita alla Medina Alcazara a pochi chilometri da Cordova e sulla strada  per Granada.
Albayzin 
Costruita dal sultano Abd...non so che per la moglie preferita Az-Zahra  diede alla struttura un carattere poetico circondando la cittadella di mandorli e ciliegi. oggi ne restano solo rovine ma comunque un luogo da visitare. Riprendiamo la via verso Granada, dall'autostrada si intravede la Sierra Nevada spettacolare catena montuosa della provincia sempre innevata Anche in questa città Granada facciamo un paio di giri a vuoto poi fortunatamente troviamo un parking direttamente alle spalle dall'appartamento a sua volta centralissimo. Stavolta il parcheggio lo dovremmo pagare ,,,ben 17 euro al giorno sconto compreso. Anche questa sistemazione è perfetta , cucina camera da letto soggiorno insomma comoda pulita e moderna ...alla fine solo a Cordava ci è andata male.

Decidiamo di trascorrere il pomeriggio salendo subito al Mirador di San Nicolas punto panoramicissimo  per ammirare l' Alambra illuminata dal tramonto. Per arrivarci bisogna inoltrarci nel quartiere dell'Albajzym che sale fino alla cime della collina Ci arrampichiamo direttamente dalla Gran Via di Colon., L'Albayzin è un groviglio di stradine ripide e tortuose, è il quartiere più antico di Granada riconosciuto anch'esso come patrimonio dell'unesco,ha una profonda impronta araba e tutta l'essenza dell'andalusia. Saliamo tra palazzi  arabo/berberi mi sento trasporta da questa cultura ed ancora una volta dalle bellezze di questa terra..sinceramente non riesco a capire com'è che lui continua ad essere ombroso. Attraversiamo vicoletti, cortili ,fontane zampillanti e  azuleje. Ed anche oggi mi viene in mente il percorso di allora fatto con un paio di deliziosi sandali che mi torturarono, oggi ho le scarpe da ginnastica .....

Arriviamo al Mirador di San Nicolas  c'è gente ed è quasi il tramonto ,mi siedo sul parapetto e cerco di traferire l'emozione che provai allora e che sto aspettando di provare oggi. Il sole basso e l'Alambra sopra la collina di fronte  si illumina di rosso. Un gruppo di gitani suona flamenco qualcuno balla , sotto di me il bar con i cuscini sui quali aspettammo il tramonto anni fa , oggi sono sul muretto ma va bene uguale è emozione , sento la musica dentro e mi verrebbe voglia di ballare con una gonna a ruota fino a sfinirmi. Lasciamo il Mirador e ci inoltriamo verso il punto più alto della collina" El Mirador Alto"

La salita è tosta quasi un sentiero e tante scale ma sono allenata, fa solo un tantino caldo. Arriviamo in alto mentre il sole scende quasi completamente l'Alambra diventa un castello di rosso vestita ed è  spettacolo. Mi affaccio e guardo questi bellissimi ragazzi, forse un poco hippy forse un poco strani ma forse senza pensieri ce ne sono due che si baciano appassionatamente mentre il sole se ne va e di sottofondo due scombinati che suonano chitarre, forse sono un tantino fatti di alcol e chi sa cos'altro .......

martedì 3 luglio 2018

Ritorno in Andalusia.... Carmona e Cordova

Domenica mattina, macchina caricata e  si parte verso gli ultimi giorni del nostro viaggio Andaluso...
Ancora Cordova, ancora Granada due spettacolari città , direi fra le più belle ma.....la parte emozionale non è stata predominante e dato che i mie diari di viaggio tutto sono tranne che  un mero elenco di siti  ho deciso di trasferire nel mio racconto solo questi  poi....wikipedia è perfetto per tutto il resto...Decidiamo  per una deviazione e visitare Carmona,un'altro piccolo gioiello dell'entroterra,  architettura moresca su stradine e vicoletti, patii e giardini ed i soliti teli a temperare il caldo ed i raggi del sole Abbiamo la fortuna di arrivare durante la processione del Corpus Domini e ci godiamo uno spettacolo antico...I santi portati a braccio su baldacchini ornati di fiori e di drappi  seguita dai notabili , uomini, donne elegantissime e bambini vestiti da prima comunione  i maschietti con le divise come si usava da noi negli anni sessanta...sono deliziosi, una banda ed il suono di trombe accompagna la processione.

Lungo il percorso sui portoni ogni famiglia ha preparato un piccolo altare addobbato in onere dei santi e dalle finestre coperte  finemente  ricamate  fanno bella mostra al passaggio della processione,per terra erbe profumate bene auguranti ..tino, rosmarino, tralci d'uva..e fiori In  Italia solo nei piccoli  piccoli paesini puoi  vivere certe emozioni, le grandi città sono per le futilità, le tradizioni si dimenticano , l'amore diventa usa e getta " che profonda tristezza" In questo momento però sono fortunata sto vivendo un giorno speciale e sono profondamente emozionata " l'ultima romantica che dire "


Mi godo lo spettacolo fino in fondo. Breve consiglio personale se mai doveste fare un giro in Andalusia non fermatevi alle sole città famose ..girate, deviate, abbandonatavi alle sensazioni e ne vivrete di bellissime.... Riprendiamo l'autostrada verso Cordova ed io sono in trepidante attesa, otto anni fa è stata la città che ho amato di più . Lungo l'autostrada campi infiniti di girasoli sembra un quadro di  Van Gogh, in silenzio mi godo il paesaggio e ascolto la musica di sottofondo ,,,Lucio Battisti " una donna per amico"Prendila così"Aver paura di Innamorarsi troppo" volendo il meglio e volendo quelle che ti riportano a tutta una serie di emozioni fortissime. Mi sa che sta colonna sonora è stata un errore .
.Ma pensando alle cose serie... ci fermiamo a mangiare una buonissima insalata e dell'ottimo prosciutto per tre soldi  in un bar senza lode e senza infamia di un paese sconosciuto e deserto lungo la strada ed arriviamo a cordova la città dei patii più belli. L'arrivo si svolge tra i peggiori auspici, totale impossibilità a trovare parcheggio e ad entrare nel centro dove avevamo il B&B . Ore a girare ai limiti ,tra sensi vietati e ztl. lui sclera  ..io lo sapevo.... ci era andata troppo bene fino ad ora.

Solito parking caro come il sangue alle porta del centro storico e  ci trasciniamo i bagagli per tutta Cordova E' una pensioncina e ci lascia delusi, un bellissimo ingresso tipico con azuleje e vasi fioriti nasconde  una stanza piccolissima,  fili coperti dalla pittura tanto per dare una mano di pulizia, una finestra che affacciava in un giardino incolto , mobili datati , non riusciamo neanche a sistemare le valigie ;cerco di sorridere e di buttala sull'ironico ma lui....cambia umore e così resterà per quasi tutti gli altri giorni al punto che i mie ricordi emozionali sono più legati al passato che a questi ultime due città. Avere affianco una persona che senti non si sta divertendo e che ha qualcosa che non va è quanto di peggio ma con me ci si riesce poco
Reagisco entro nel mio mondo di sogno e vado avanti Usciamo dalla camera lui torna in hotel ...ha dimenticato qualcosa ...lo aspetto in una deliziosa piazzetta mi siedo sotto un albero di giuda , c'è il vento ed il garrito dell rondini che fa da sottofondo al suono di una chitarra, c'è un bellissimo ragazzo che in un angolo suona per se ....mi sarei potuta innamorare, se solo fossi stata più giovane, nulla mi avrebbe fermato. Ascolto rapita sono felice e nemmeno il pessimo umore del mio amico riuscirà a farmelo passare, mi commuovo ,come già detto sono l'ultima romantica
Piscina e Patio dell'hotel Casa della Juderia 
Trascorriamo la serata passeggiando nel centro storico e quasi il tramonto, campane a festa ed anche qua la processione del Corpus Domini. Nella mia mente però...il ricordo una piscina nel patio andaluso dell'hotel più bello di Cordova, di una birra servita mentre facevamo il bagno , di una passeggiata in carrozzella e di un ristorante sulla Mesquida a mangiare gazpacio e.... di una notte di musica e risate con nel cuore tanta  serenità.

lunedì 2 luglio 2018

Ritorno in Andalusia...Ultimo giorno a Siviglia

Non sono stata capace con un paio di post di riassumere quanto visto in questa magnifica città e chi  lo vorrà potrà continuare a leggere . Il prossimo sarà l'ultimo ultimo capitolo  del mio diario emotivo  racconterò delle ultime due città visitate.

Stamattina abbiamo deciso di farci portare in giro dal  citysightseeing, lo pronuncio in maniera oscena ma tanto l'ho scritto e quindi...nessun problema.Andremo poi a Piazza di Spagna finalmente,  otto anni fa un cantiere in rifacimento e non riusci viverla completamente. Siamo in anticipo sulla partenza del bus come al solito tutto inizia alle 10, riusciamo a sederci in prima fila dietro il vetro in modo da avere una visione totale della passeggiata, auricolari ed una musica andalusa di sottofondo negli intervalli delle spiegazioni.....caruccia ma dopo un poco sinceramente  non se ne può più. Logicamente il city non riesce ad entrare tra i vicoletti e le zone storiche ma sicuramente riesce  a dare uno sguardo d'insieme e sopratutto tante notizie.

Seconda fermata piazza di Spagna ma noi ci andremo dopo. Terza tappa il ponte ed il quartiere di Triana che riusciamo ad ammirare in tutta la sue caratteristiche  piccoli palazzi  in stile moresco,rivestiti di azuleje ,piazzette fiorite e la chiesa di sant'Anna . Proseguiamo verso la Isla Magica, niente di interessante ,un parco giochi con  una serie di centri congressi, continuiamo sulla zona dell'expo del 92 e sinceramente mi chiedo perche'  si ostinano a portare i turisti  Tutto triste, diverse aree dismesse insomma ..non ci andate . in lontananza il ponte dell' alamillo costruito dal famoso architetto Santiago Calatrava.

Il bus viaggia ai confini  del Barrio de Santa Cruz ,del Centro di quello della Macarena dove pare ci sia una chiesa meta di profonda devozione da parte dei Sivigliani e non per il ballo tanto in voga qualche anno fa. Si ritorna alla torre dell'oro e a  piedi andiamo a Plaza de Spagna ....dire che è bellissima  è forse  troppo , sicuramente è unica nel suo genere abbellita da fontane e canali ha una forma semicircolare. Costruita per Exposition  liberoamericana del 1929 è un susseguirsi di combinazioni di mattoni e piastrelle  che celebrano la tradizione Sivigliana delle azuleje  nella loro forma più appariscente. Lungo la facciata sono raffigurate le province spagnole e per ognuna di loro un importante evento storico La giriamo tutta , acquistiamo anche un paio di ventagli da alcune zingare che esponevano la loro mercanzia sui ponti colorati, un'insieme molto caratteristico.In fondo alla piazza alcune bimbe con la loro maestra di danza provano un flamenco" sono indiscutibilmente in Spagna". Mi faccio fotografare come allora sul balcone con un ventaglio a coprire il viso...allora era Isabella di Castiglia che aspettava il suo re...sorrido e ripenso a quei giorni  quando c'era veramente un re ad aspettarmi ma dopo qualche anno, al contrario delle favole ,si è trasformato in rospo  ed è affogato nello stagno....." Ecco"

Lasciamo la piazza e riprendiamo il City vogliamo andare alla Macarena,..riusciamo ad individuare la chiesa che si nasconde in alcuni vicoli. C'è un matrimonio di quelli che mi fanno impazzire, gli invitati elegantissimi, le signore in abiti di alta moda , cappelli e fascinetor da fare invidia a Camilla Parker Bowles .Provo ad entrare, confondermi con gli invitati ma non è possibile il mio è un abbigliamento a dir poco osceno per un matrimonio, pantaloncini, maglietta e zainetto per non parlare delle scarpe quelle che portano i tedeschi , comode ma tanto tanto brutte. il mio amico prova a fermarmi mi dice che si vergogna...io no sono turista...entro vado a  vedere la sposa che nel frattempo sta facendo il giro dietro all'altare per ringraziare di essersi sposata, dimenticavo di dirvi che alla la Madonna della Macarena si rivolgono tutte le ragazze che cercano marito.....meglio uscire velocemente non si sa mai......

Ci inoltriamo tra i vicoletti e ci fermiamo lungo la strada in un bar al fresco degli alberi di arance.mangiamo qualcosa e non ricordo più ormai cosa tra alici fritte, panini col prociutto e salmorejo ...forse siamo riusciti ad avere una semplice insalata ...forse. Nell'andare a riprendere il city mi ritrovo nella piazza dove avevo soggiornato anni fa, L'hotel è ancora li ed anche la pasticceria" la campana". Il mio amico è goloso entriamo per un dolce che...come allora  non mi è piaciuto, troppo dolce,troppi grasso  e senza sapore eppure viene segnalata nelle guide; ma noi Italiani in fatto di dolci non abbiamo concorrenza. Andiamo a  fare la siesa come in tutti in nostri giorni andalusi e riusciamo verso  le diciannove.Abbiamo anche già preparato parte delle valige domani si lascia Siviglia andiamo a Cordova e Granada ma siamo al giro di boa ....e una lieve malinconia mi sta avvolgendo

Me la faccio passare per rispetto a chi sta con me e per me stessa perche' questa vacanza è un regalo della vita che una serie di motivi mi aveva impedito di  fare e  non ci  è concesso essere tristi. Ritorniamo verso il Barrio, vorremo andare a cenare alla Vineria Sant'Elmo , consigliata da amici e dalla guida ma dopo aver percorso non so quanti chilometri per trovarla il locale è pieno c'è da aspettare almeno un'ora....troppo... Come tutti gli uomini o la maggior parte di loro il mio amico prende il piccio come si dice dalle mie parti o il capriccio in italianovuole bocheones fritti.Tendenzialmente sono molto accomodante  e lo sono anche stasera non mi va di dire quello che realmente penso anzi non mi va niente voglio stare bene  e va bene così.Non mangerò praticamente nulla ..troppo fritto per i mie gusti. Troviamo una friggitoria di quelle alla napoletana, nel cuoppo e poi seduti dove capita a mangiarlo. Rientriamo attraversando per l'ultima volta il Barrio di Santa Crus e l'Avenida della Costitution  affollate  più  che mai.... è sabato sera c'è vita ,c'è musica,  c'è allegria... c'è l'andalusia.....