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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

giovedì 5 luglio 2018

Ritorno in Andalusia...Cordova e Granada

Siamo a Cordova è domenica sera e dopo la processione tutto chiude ..in fondo è un periodo di bassa stagione turistica e domani si lavora e si va a scuola Abbiamo nel frattempo cercato  un ristorante dove poter mangiare carboidrati e ne abbiamo trovato uno italiano porte della città ,siamo allo stremo con il cibo. Un buon piatto di orecchiette al pomodoro e si va a dormire  Lui...sempre taciturno..Stamattina andiamo alla cattedrale di Cordova " la Mesquida"
Foto Web
 Prendiamo la solita utilissima audio guida e iniziamo la vista. La ricordavo spettacolare  e tale è rimasta un magico gioco di colonne, archi e storia, un intreccio di arte e fede tra architetture romane bizantine islamiche  e cristiane.

Un connubio di religioni , patrimonio storico dell'umanità,  preservata come antica moschea  che come Cattedrale Cattolica " per passaggi e  specifiche storico culturale vi rimando a Wikipedia  Esco nel giardino degli aranci mi siedo e aspetto che esca il mio amico nell'aria un intenso odore di zagare. Purtroppo i giardini di Los Cristiano di Las Reies sono chiusi è lunedì e adesso......

.La giornata continua passeggiando nel meraviglioso quartiere della juderia ,un affascinante dedalo di vicoli e piazzette su cui si affacciano case imbiancate a calce con piante fiorite che traboccano dai davanzali, patii rivestiti di ceramiche al centro dei quali zampillano fontane . Mangiamo al delizioso mercato centrale ma poi....il suo umore non è migliorato...meno male che nella solita piazzetta c'è sempre quel ragazzo che suona e sorrido

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Stamattina si riparte verso Granada ma prima riusciamo a visitare i giardini di Los Cristianos che mi restarono nel cuore ed oggi sono ancora più belli ...è primavera e sono un tripudio di fiori e di rose. Concludiamo con la visita alla Medina Alcazara a pochi chilometri da Cordova e sulla strada  per Granada.
Albayzin 
Costruita dal sultano Abd...non so che per la moglie preferita Az-Zahra  diede alla struttura un carattere poetico circondando la cittadella di mandorli e ciliegi. oggi ne restano solo rovine ma comunque un luogo da visitare. Riprendiamo la via verso Granada, dall'autostrada si intravede la Sierra Nevada spettacolare catena montuosa della provincia sempre innevata Anche in questa città Granada facciamo un paio di giri a vuoto poi fortunatamente troviamo un parking direttamente alle spalle dall'appartamento a sua volta centralissimo. Stavolta il parcheggio lo dovremmo pagare ,,,ben 17 euro al giorno sconto compreso. Anche questa sistemazione è perfetta , cucina camera da letto soggiorno insomma comoda pulita e moderna ...alla fine solo a Cordava ci è andata male.

Decidiamo di trascorrere il pomeriggio salendo subito al Mirador di San Nicolas punto panoramicissimo  per ammirare l' Alambra illuminata dal tramonto. Per arrivarci bisogna inoltrarci nel quartiere dell'Albajzym che sale fino alla cime della collina Ci arrampichiamo direttamente dalla Gran Via di Colon., L'Albayzin è un groviglio di stradine ripide e tortuose, è il quartiere più antico di Granada riconosciuto anch'esso come patrimonio dell'unesco,ha una profonda impronta araba e tutta l'essenza dell'andalusia. Saliamo tra palazzi  arabo/berberi mi sento trasporta da questa cultura ed ancora una volta dalle bellezze di questa terra..sinceramente non riesco a capire com'è che lui continua ad essere ombroso. Attraversiamo vicoletti, cortili ,fontane zampillanti e  azuleje. Ed anche oggi mi viene in mente il percorso di allora fatto con un paio di deliziosi sandali che mi torturarono, oggi ho le scarpe da ginnastica .....

Arriviamo al Mirador di San Nicolas  c'è gente ed è quasi il tramonto ,mi siedo sul parapetto e cerco di traferire l'emozione che provai allora e che sto aspettando di provare oggi. Il sole basso e l'Alambra sopra la collina di fronte  si illumina di rosso. Un gruppo di gitani suona flamenco qualcuno balla , sotto di me il bar con i cuscini sui quali aspettammo il tramonto anni fa , oggi sono sul muretto ma va bene uguale è emozione , sento la musica dentro e mi verrebbe voglia di ballare con una gonna a ruota fino a sfinirmi. Lasciamo il Mirador e ci inoltriamo verso il punto più alto della collina" El Mirador Alto"

La salita è tosta quasi un sentiero e tante scale ma sono allenata, fa solo un tantino caldo. Arriviamo in alto mentre il sole scende quasi completamente l'Alambra diventa un castello di rosso vestita ed è  spettacolo. Mi affaccio e guardo questi bellissimi ragazzi, forse un poco hippy forse un poco strani ma forse senza pensieri ce ne sono due che si baciano appassionatamente mentre il sole se ne va e di sottofondo due scombinati che suonano chitarre, forse sono un tantino fatti di alcol e chi sa cos'altro .......

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