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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

venerdì 28 febbraio 2020

Borghi molisani..un fine settimana tra natura,buon cibo e storia"Sabato"

Dovrei trascorrere questo fine settimana allenandomi per la Magna Via Franchigena di Pasqua, mi prodigo giornalmente in camminate di circa 8/10  km, ma  non sono sufficienti ai 25/28 che mi toccheranno in Aprile, bisognerebbe anche fare trekking spinto tutti i fine settimana.
Proprio per questo ho prenotato per un week and di cibo, natura e  trasportati con autobus....Va bene promesso sarà l'ultimo del resto...giuro...d'ora in poi solo duro cammino e cibi dietetici...Appuntamento in orario comodo con Andrea e Gerardo del gruppo irpino di "Terre di Mezzo"sono già uscita con loro in altra occasioni per giornate di trek tra le cime del Terminio con i suoi panorami mozzafiato ed una dura camminata risalendo il fiume Calore,sbagliai scarpe, portai quelle da scoglio che con le rocce del fiume non hanno niente a che spartire...ho avuto i lividi sotto la pianta per giorni..
Sul piccolo autobus siamo in dieci, due coppie, le nostre guide e tre single... come al solito. Sono con Tiziana , un'amica con la quale abbiamo già camminato insieme, divideremo la stanza. Ci fermiamo giusto per mangiare  qualcosa in un'aria di servizio a Venafro e  nel giro di un paio d 'ore siamo a Scapoli, nome che è tutto un programma e giuro che non ne abbiamo incontrati .Il borgo è dell'entroterra molisano e ci ospiterà nel fine settimana.
La piazzetta del paese è una bomboniera che si affaccia sulla valle tra le poche case e le Mainarde, siamo sotto il Monte Marrone. Si scorge in lontananza il massiccio del Matese leggermente innevato, a perdita d'occhio L'Abruzzo con  Castel di Sangro e Civitella Alfedena ed il Lazio con la Ciociaria.  Primo appuntamento del fine settimana forse con l'ultimo zampognaro d'Italia e con il museo della zampogna. Ci accoglie sulle scale del castello e sotto la porta del borgo suonando. Ci accomodiamo nel suo piccolo museo dove ci illustra la storia e le particolarità di questo strumento. Il racconto però si dilunga troppo,sopratutto per il freddo che fa in quell'ambiente, un bel momento però quando alle parole fa  accompagnare un video di Geo&Geo, trasmissione di raitre, e mi prende un attimo di nostalgia nel rivedere la Napoli degli anni sessanta. Gli zampognari scendevano per annunciare la novena del Natale e suonavano nelle case e nelle strade; il mio ricordo va alla casa di mia nonna ed alle loro figure dinanzi al presepe mentre suonavano " Tu scendi dalle Stelle"bellissimo momento Il  freddo però mi sta invadendo, fortunatamente la spiegazione termina e ci avviamo verso la bottega dove ancora costruisce le zampogne ma solo su ordinazione.Entro ed esco velocemente ...ho bisogno di caldo e di sole.Andrea ci accompagna verso le nostre casette..siamo in un albergo diffuso. La nostra è molto graziosa due camere e angolo cottura fornito di macchinetta e caffè, ottimo domani mattina sono a posto. L 'ambiente è freddo anche se il riscaldamento è acceso... è la tipica situazione di  luogo disabitato e riscaldato solo all'occorrenza. Ma nel mese di febbraio chi vuoi che venga a Scapoli... e senza neanche la neve....

 Comunque è carino pulito e per una notte si può fare.Ci sistemiamo velocemente e nell'attesa del successivo appuntamento della giornata facciamo un giro del paese che impiega per l'esattezza due minuti...  mi chiedo quanti abitanti abbia il luogo credo non più di 150. Ci sistemiamo a goderci il tramonto sulle panchine sul viale  che corre lungo tutto il borgo. C'è una pace immensa, tra me e Tiziana si alternano chiacchiere a silenzi ...qualche foto ..il volo radente degli uccelli..le montagne del Matese di tingono di rosa con il riflesso del sole che tramonta dietro il Monte Marrone, le campane della chiesa annunciano i vespri....mi avvolge una serenità infinita.   Scendiamo verso la piazzetta , nell'unico bar del paese c'è vita...macchine in doppia fila ...tre in tutto ma c'è musica e la meglio gioventù.....mi domando e mi chiedo se riuscirei a vivere così... credo proprio di no.
Sono alla ricerca di momenti di solitudine o meglio di atmosfere serene, di passeggiate in tranquillità ma che durino al massimo dieci giorni oltre credo potrei dare i numeri. Ci sistemiamo nel bus chiacchierando si inizia a conoscerci . Saliamo verso il Monte Marrone e al monumento dei caduti della battaglia avvenuta  su questa montagna durante la seconda guerra mondiale. Su questo terra correva la famosa e famigerata Linea Gustav  approntata dai tedeschi da Cassino a Ortona e che divise praticamente l'Italia a metà. Sono un'appassionata della seconda guerra mondiale e queste storie mi affascinano.  Arriviamo sotto il monte che è buio, scendiamo dall'auto che fa un freddo cane  ma la notte è bellissima, La lunga cima del monte Marrone si staglia in un cielo blu notte, Venere è luminosissima ed il grande carro corre verso la via lattea ..l'inquinamento luminoso non esiste...quanti anni è che non vedevo un cielo così meraviglioso. Ascolto Andrea che ci racconta della battaglia del Monte Marrone quando un battaglione di Alpini  comandati dal Generale Utili riusci in dieci giorni con ripetuti attacchi a conquistare la vetta e a far arretrare i tedeschi...troppo lunga la storia di questa parte di Italia che visse profondamente la guerra, una guerra che mise a dura prova il popolo del Molise e di tutto il centro  Italia. Un brevissimo sentiero  percorso con il supporto delle torce e arriviamo allo spiazzo dove il monumento ai caduti si innalza verso il monte  ..tre croci e una serie di cubi che rappresentano le regioni d'Italia, al centro una magnifica aquila dalle ali spiegate che si libera delle catene .. peccato sia buio ma la suggestione resta. Andrea prosegue nel racconto dell'eroico assalto. Fa freddo.. tanto... e ci aspettano per cenare, scendiamo velocemente verso il bus.
Stasera saremo ospiti nell'azienda agriturista"Coia Rosa" ci accolgono in quella che tranquillamente potrebbe essere la loro camera di pranzo..si mangia solo su prenotazioni...preparano espressamente per gli ospiti "un regalo" Sul tavolo già pronto l'antipasto, solo prodotti della loro fattoria,salumi, verdure praticamente a centimetro 0, dall'orto alla tavola  Ritrovo ,finalmente gli orapi, squisiti spinacini  che si raccolgono solo in montagna e in periodi ben limitati e poi zucchine croccanti, pezzetti di cotica condita, un patè di maiale che parlava, le pallotte cacio e ova  e i ravioli fatti in casa di ortica e ricotta, chiaramente di pecora, agnello scottadito patate e insalata che avevano finalmente il sapore delle patate e dell'insalata, vino genuino e concludiamo con le chiacchiere fritte alla perfezione accompagnate da un liquore di Ginepro rigorosamente fatto in casa. Ho mangiato di tutto e di più con il piacere di provare sapori veri. Non c'è altro da dire per questa prima giornata tranne che.....ho dormito benissimo e ho digerito tutto ...e tant'è...continua ....

domenica 16 febbraio 2020

Da Agerola al Fiordo del Furore

Sono trascorsi alcuni mesi nei quali le mie emozioni di viaggio non sono state particolarmente intense,chi mi segue sa che nei miei diari cerco di trasmettere quello che provo e pur continuando a  camminare in questi ultimi mesi ho lasciato la mia penna.... diciamo così.
Ultimi racconti quelli di Spaccamurgia a Novembre"il cammino" quello che amo dalla prima edizione e che mi lascia sempre un ricordo bellissimo.
Questa domenica vado in costiera, in questo periodo perfetta,la temperatura è dolce, i vacanzieri d'assalto sono ancora a riposo e si vive meravigliosamente lo spettacolo della natura. Camminerò con gli amici del Cai ed in un comodissimo bus che ci condurrà fino a Bomerano da dove partiremo per arrivare al Fiordo del Furore. Rivedo con piacere alcuni compagni di vacanza e di escursione all'isola d'Elba, tra cui alcuni arzillissimi ultrasettantenni che fanno scomparire per forza e capacità molti giovanissimi.
A  Bomerano ci riuniremo con il Cai di Ischia che arriva con un discreto ritardo. In piazza un via vai di escursionisti,da li partono un paio di sentieri tra cui il famoso"sentiero degli dei" conosciuto ai più. Nell'attesa ci sistemiamo al sole a chiacchierare Finalmente ci siamo tutti e siamo tantissimi ...la costiera ha un fascino unico.....Imbocchiamo quasi in fila indiana la strada di accesso ad una serie di sentieri ed al bivio iniziamo a scendere. Attraversiamo un bosco di faggi,tra le foglie si intravede il mare...è un cuneo che si insinua tra due costoni,il sole sembra essere la luce di un faro.Costeggiamo le falesie che si innalzano fino al cielo,le rocce calcaree  formano anfratti e grotte rifugio dei pastori. Davanti a me una lunga e difficile discesa di pietrisco e lastroni, il gruppo si snoda come un lungo serpentone in curve e tornanti.
Cammino con molta prudenza , si è rotto uno dei mie essenziali bastoncini e arrangio con un ramo. Il mare si avvicina sempre di più e l'angolo di visuale si apre lasciando intravedere qualche casa e una torre di avvistamento, una della tante lungo la costa, retaggio del tempo dei pirati e di "mamma li turchi" ma seriamente... La discesa è particolarmente dura bisogna guardare a terra, dietro di me un tonfo...qualcuno è caduto fortunatamente senza danno. io sto facendo uno sforzo notevole caricando sui quadricipiti per salvare le ginocchia .
Davanti e dietro gli arzilli vecchietti che ondeggiano in equilibrio...eppure vanno avanti come carterpillar. La discesa si interrompe per un breve tratto, camminiamo su un sentiero che costeggia il burrone, sotto di noi Praiano incastonata nell'ansa ed il mare luccica di mille stelle. Riesco a fare qualche fotografia ed inviarle ad un 'amico ..una volta tanto non sono l'ultima e ho tutto il tempo di recuperare.  Riprendo il cammino mantenendomi sotto il costone , i primi fiori di primavera spuntano qua, i croco, le margherite gialle e viola spuntano tra una natura che ha ancora l'aspetto grigio dell'inverno, i cespugli sembrano braccia scheletriche che si allungano verso il mare.
Ma il sole è magnifico e fa caldo sono in maglietta ,la felpa e il giubbotto sono attaccati allo zaino e in vita come al solito assomiglio a un "vu cumprà" ....tutto appeso allo zaino,soffro il caldo e su certi percorsi fermarsi anche solo per mettere o levare una giacca diventa impegnativo. Riprendiamo la discesa il mare si avvicina sempre di più e quando sembra di essere arrivati alla agognata pausa si presenta una meravigliosa salita con tanto di pendenza ed arrampicata tra le rocce ed i cespugli. Faccio forza sulle gambe, bisogna alzarle fino alla vita ..lancio il bastoncino ed il ramo davanti a me e mi arrampico aggrappandomi ai cespugli, becco una serie di spine dolorosissime.....qualcuno potrebbe chiedersi chi me lo fa fare ... la risposta è sempre la stessa ...la meraviglia di quei paesaggi,  la sensazione di libertà che ne deriva e che vale la salita, la discesa e pure qualche spina.
L'ultimo tratto prima della terrazza panoramica su Praiano costeggia il promontorio ed è piacevolissima. le falesie si innalzano fino al cielo ricoperte di croco viola e arbusti di ginestre che fra non molto creeranno una meravigliosa ed unica parete gialla, ci ritornerò in primavera anche solo con qualche amico, il sentiero è fondamentalmente semplice. Ancora una curva e ci inoltriamo sul sentiero delle Agavi in Fiore, saliamo tra decine e decine di cespugli di agavi, non fiorite in questo momento, ma creano uno spettacolo unico ed originale.La nostra costiera è sempre uno spettacolo. Pochi metri e sbuchiamo nella piazzetta della frazione Sant'Elia un mini borgo affacciato sul paradiso.. Pausa si mangia..come al solito ho il mio parmigiano e un poco di pane, non sono a dieta, ma non mangio mai troppo in escursione memore di un blocco digestivo di qualche anno fa risalendo dal fiordo di Crapolla, altro luogo meraviglioso.
Il gruppo è numeroso e variegato c'è anche chi non è propriamente attrezzato,scarpe con suola liscia, maglioni, giacche pesantissime e borse a tracolla, il peggio. Non credo facciano parte del Cai,che è giustamente molto severo sulle regole dell'abbigliamento,probabilmente hanno ritenuto che fosse una semplice passeggiata. Detto fra noi non li avrei fatti partire ...e sto....Ci tratteniamo crogiolandoci al sole come lucertole.
Alzo gli occhi e scorgo tra trovi un ciliegio in fiore....sarà pure febbraio ma io sento la primavera...La pausa è sufficientemente giusta da farci riposare e rilassare. Non mi piacciano quelle escursione nelle quali neanche finisci di mangiare qualcosa che già ti costringono a rimettere gli zaini e ripartire ..non mi diverto...io esco per vivere la natura non per fare una gara ad ostacoli...ma credo di averlo più volte sottolineato e quindi ho abbandonato tutti quei gruppi che non fanno altro che correre. Ci siamo si riparte attraversiamo il piccolo borgo e iniziamo a scendere , le scale sono tante ora è tutta così fino al fiordo ma sinceramente non ci trovo nessuna difficoltà, in fondo sono scale e non rocce scivolose coperte di pietrisco. Attraversiamo giardini e piccole coltivazioni a terrazze tipiche della costiera,il mare si avvicina sempre di più illuminato dalla palla infuocata del sole ancora basso all'orizzonte che crea mille stelle sull'acqua. Sono finalmente riuscita a distanziare quasi tutti , dietro il gruppone, davanti pochi  ed io finalmente sola...mi godo il sole il mare ed i profumi, mi piace camminare ascoltando il nulla, ascoltando me ..ed oggi mi sto simpatica e ci sto bene  ..
Ecco il fiordo ,si allunga con le sue acqu turchesi sotto il ponte e verso il largo. Non si può scendere le strade di accesso sono interdette. Sulla spiaggetta si affacciano le finestre di due casette,chi sa chi è il proprietario,un paradiso in terra. Mi affaccio su qual mare color zaffiro e immagino in quella casa una coppia felice, ma presto mi viene in mente che quel luogo ameno fra qualche  giorno sarà infrequentabile, orde di turisti e barche la affolleranno fino al caos più totale....va beh  oggi me lo godo così sognando un poco. Adesso però fa freddo sul ponte tira un vento gelato, rimetto felpa giubbotto cappello e cappuccio ma sto ghiacciando cerco la cosi detta "lenzetella" di sole ma sta andando via ...sempre inverno è... Arriva finalmente il nostro bus saliamo in ordine sparso e non si capisce perche' siamo troppi, credo ci siano quelli arrivati in macchina direttamente a Bomerano. Parte il....questo posto è mio, ma non ho capito ...ecc ecc. Io riprendo il mio posto ma cambia il compagno di viaggio , cerco alla bene e meglio di sistemarmi, il sedile è lo spazio e stretto e se all'andata gli zaini erano nel bagagliaio adesso sono con noi. Sono sommersa, da ogni cosa, ho sete, devo fare pipì e ho voglia di dolce non necessariamente nell'ordine, resto così praticamente fino al primo bar aperto, e ci vorrà tempo in questo periodo è tutto chiuso. Finalmente sopperito ai vari bisogni compreso un dolcetto che mi resterà  sullo stomaco fino a tardi' risaliamo e si va verso Napoli....pochi minuti e dormono tutti ...tranne me ...come al solito.