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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

giovedì 27 giugno 2019

Matera ...si conclude il cammino

E' trascorso giusto un mese dal mio rientro dal Cammino della Peuceta e Matera resta nel ricordo di quei giorni un gioiello nello scrigno di questo cammino.
Oggi lascio il gruppo per andare a Matera in treno, il mio piede è al collasso, una vescica e un'infiammazione mi impediscono di camminare, il dolore è intollerabile.Non sono sola, però, mi accompagnano Mariantonietta ed Annamaria anche loro con delle difficoltà. Lasciamo il gruppo che si avvia come al solito a piedi verso l'interno,arriveranno stasera a Matera, li invidio sanamente ma veramente non posso. Prendiamo il treno che da Gravina ci porterà ad Altamura e poi a Matera.Le ferrovie pugliesi sono un tantino lente e poco affidabili ci vorranno quasi due ore per pochi chilometri. Arriviamo a Matera e ci scontriamo con un fiume umano che scende verso il centro storico, un fiume.....impetuoso. Matera è sito Patrimonio dell' Unesco e quest'anno capitale della cultura, i turisti arrivano in massa. La trasformazione di questa città è ormai un dato di fatto,.Tanta acqua è passata sotto i ponti da quando Carlo Levi nel suo libro " Cristo si è fermato ad Eboli " ne fece una descrizione impietosa tanto da diventare   vergogna nazionale"  DENTRO QUEI BUCHI NERI DALLE PARETI VEDEVO I LETTI, LE MISERE SUPPELLETTILI E CENCI STESI . SUL PAVIMENTO ERANO SDRAIATI I CANI, LE PECORE, I MAIALI E DENTRO CI DORMONO TUTTI INSIEME UOMINI DONNE BAMBINI E BESTIE" L'evoluzione di Matera è passata dall'abbandono dei sassi che divennero un luogo fantasma, alla costruzione di nuovi quartieri. Negli anni a venire e grazie al cinema che ne fece set cinematografici  "la passione di cristo"di  Mel Gibson e la Lupa con Monica Guerritore  divenne luogo di cultura e di turismo " breve divagazione " Abbaio ancora tutta la giornata per noi e sicuramente è il caso di approfittare per visitare il  Parco della Murgia,sito di altissimo valore storico  per la dislocazione delle prime chiese rupestri che la storia ricordi. 
Ci procuriamo delle focacce e prendiamo l'autobus ,una ventina di minuti e davanti a noi" Matera ed i sassi" L'immagine è spettacolare ed emozionante,la visione completa di tutta la città ,delle sue stradine,dei campanili e delle chiese che si innalzano tra questo agglomerato di grotte. C'è un vento tremendo ma il sole ci scalda, ci sediamo tra le rocce e pranziamo godendo della vista dei Sassi "un ristorante cinque stelle" Il panorama ci coinvolge al tal punto da non renderci conto che il tempo è trascorso e forse ci conviene andare verso l'ostello in modo da lasciare spazio agli altri quando arriveranno stanchi 
 Attraversiamo tutto il corso invaso dai turisti facciamo quasi difficoltà a muoverci ..ma in fondo è sabato sera... Arriviamo all'ostello organizzato in un sasso e mi prende male.Un unico ambiente nell'insieme pulito, letti a castello e soppalchi..bagno due per tutti  gli ospiti. Nei mie sessantadue anni non ho mai dormito in un ostello e neache mai in tenda e meno che mai campeggio.Ho una seria difficoltà alla promiscuità non credo sia puzza sotto il naso ma non ci sono abituata e alla mia veneranda età è un poco difficile abituarsi. Non posso sicuramente lasciare i mieie amici di cammino e cerco di adattarmi cerco di ricavare spazio tra il letto ed il comodino, mi sistemo alla bene e meglio e vado a fare la doccia ...e spogliarmi davanti a tutti è l'ennesima prova.Pronte e docciate ci avviamo nuovamente verso il corso dove incontriamo il gruppo che rientra, tutti stanchi ma contenti dei 25 chilometri percorsi. Li lasciamo alle loro sistemazioni e continuiamo il nostro giro tra i sassi, le scale i vicoli ed i  vicoletti ..e poi giù fino alla passeggiata sulla gravina e nuovamente su verso la basilica. In attesa dell'ora di cena ci regaliamo un aperitivo sul corso, Ci ricompattiamo prima di cena e saliamo verso la terrazza panoramica .
Il sole è ormai tramontato ma è quel momento in cui tutto diventa blu. Matera accende le luci ..i sassi si illuminano ...mi corre un brivido... è magnifica.... è emozionante... è lo spettacolo della natura che diventa vita .....è bellezza allo stato puro.



Termina a questo punto il mio racconto ,il resto è la classica routine di fino cammino, ma  lascio il mio grazie agli speciali compagni che hanno condiviso con me questi giorni 
Grazie a Gustavo che ci ha fatto camminare tra l'erba, il grano ed i papaveri
Grazie a Fabrizio che ci ha raccontato dei fiori e della natura
Grazie a Paola e Caterina mie compagne di viaggio
Grazie a Patrizia ed alla sua simpatia "Eiaaaa"
Grazie a Turiana ed alla sua dolcezza..aspettiamo le foto
Grazie a MariaAntonietta che mi ha fatto compagnia allergia o meno
Grazie a Giustina che ci ha fatto avere credenziali e timbri  ed al suo gentilissimo figlio Daniele
Grazie a John al suo sorriso ed alla sua eleganza
Grazie ad Annamaria al  suo entusiasmo ed ai racconti di ballo
Grazie a Giovanna ed Enrico ed alla loro energia ed al loro esempio di coppia per la vita

Grazie ai pellegrini che hanno percorso questi cammini  per secoli e ci hanno permesso di rivivere  questo territorio
Grazie a Matera e alla sua storia al suo abbraccio tanto intenso e forte come quello di un amante appassionato.....

domenica 23 giugno 2019

Entroterra Sardo verso Nurri ed ..Is Tellas

E' l'ultimo giorno di queste mia breve vacanza sarda, oggi lasciamo il mare. Anche i mie amici la domenica evitano le spiagge anche se la differenza con le nostre è abissale... ma in fondo è sempre tutto relativo ...
Oggi si va a fare un giro nell'entroterra , per la precisione a Nurri ,paese d'origine di Lucia  dove ancora oggi vivono i fratelli  Una scappata a Cagliari, da loro si vota per il sindaco e  in paio d'ore  mi ritrovo dentro la sardegna. I campi coltivati lasciano il posto ad  aspri pendii ricoperti di alberi a basso fusto, la zona è assolutamente spopolata ...viaggiamo tra  chilometri e chilometri di colline impervie inframmezzate da canaloni... che mi ispirano un forte senso di potenza e di forza..... .  Attraversiamo Nurri che assomiglia a tutti i paesi dell'entroterra d'Italia....case basse qualche negozio , il bar e gli avventori...tutti maschi seduti a giocare a carte Il paese è praticamente affacciato sul lago Flumendosa a pochi chilometri del parco del Gernargentu, tra il Sarcidano e la Barbagia , informazioni chiaramente datemi da Lucia e per parte  lette...mi piace informarmi sui luoghi che visito.
Ci fermiamo a Is tellas hotel del fratello di Lucia. il posto è bellissimo, la struttura è assolutamente in armonia nel contesto paesaggistico ..un magnifico giardino, la  piscina affacciata direttamente sul lago, il silenzio...pace credo sia uno di quei luoghi dove trascorrere un fine settimana di relax totale . Fatte le dovute presentazioni facciamo un giro... il lago, navigabile, si allunga per diciassette chilometri , una barca attrezzata permette delle bellissime passeggiate e  durante l'estate è possibile anche fare sci d'acqua....La pace regna sovrana-....Ci tratteniamo a fare chiacchiere con alcuni ospiti in attesa del pranzo seduti sui dondoli del giardino .
Lucia mi porta poi ad ammirare  l'immenso barbeque dove stanno arrostendo due porcellini.....ora i mie amici vegetariani  mi odieranno, come lo hanno già fatto quando ho pubblicatole foto, ma sinceramente ammetto che l'immagine mi ha un tantino impressionata  ma poi.....al momento del pranzo ci sono passata sopra e ho mangiato...tutto buonissimo come del resto qualsiasi cosa abbiamo mangiato ,dagli antipasti alle crepe con gamberi ecc ecc. Alzarmi da tavola e sentirmi appesantita è un tutt'uno, scendo verso la piscina e mi stendo su un lettino.... un attimo e mi addormento....quale situazione migliore ,ombra venticello leggero nessun rumore se non quello dei rami ..mossi dalla brezza.  Mi risveglio che Lucia infaticabile sta potando le piante ...ha una forza che le invidio.La raggiungo, prendiamo un caffè e facciamo un giro per il giardino dove pascolano anche alcuni cavalli poi si riprende la strada del paese ci fermeremo a salutare anche l'altro fratello di Lucia ma prima di  rientrare a giusto completamento di questa bellissima giornata ci fermiamo al Nuraghe di Arrubio,
forse il più importante monufatto sardo testimone della civiltà di questo popolo. La struttura domina il guado del fiume Flumentosa e prima di visitarlo ci fermiamo su di una terrazzo panoramico per dare uno sguardo allo strapiombo sul fiume. Scendiamo verso l'estremità  del burrone ,ci fermiamo tra le rocce che scendono verso il l'ansa del fiume ricoperte di licheni e macchia mediterranea  Provo a guardare  ma distolgo lo sguardo velocemente mi prende una sensazione di vertigine e avverto tutta la potenza di questo luogo affascinante....meglio tornare verso la macchina non siamo proprio in una situazione di sicurezza direi al limite......
La visita guidata al Nuraghi è gia iniziata decidiamo di dare solo uno sguardo dall'esterno e fare qualche foto . Rientriamo verso Solanas ...lungo il percorso ci fermiamo per ammirare quello che sembra il volto di una donna disegnato sul crinale della montagna ..la chiamano la vedova dormiente ... chiaramente ha la sua leggenda a supporto del dolore di una donna a cui avevano portato via il proprio uomo.....tanto per cambiare... .....Domani ritorno a casa  questa sardegna mi resterà nel cuore e non solo tanto per dire ..ho trascorso giorno sereni...ho visitato luoghi bellissimi e selvaggi,ho avuto il mare più bello ma sopratutto ho avuto amici unici e dolcissimi che mi hanno fatto sentire a casa.......
grazie ragazzi vi aspetto a Napoli

giovedì 20 giugno 2019

Sardegna...quella vera ...Seconda Parte

In questo mio brevissimo soggiorno sardo sono riuscita veramente a vivere in pieno il territorio. Di mattina godendomi il mare, di pomeriggio in giro per le bellezze del posto . In uno dei pomeriggi abbiamo anche fatto un giro per Villasimius , piccolo centro vacanziero a pochi chilometri da Solanas
Il paese  è molto carino ,tipico di molte zone di villeggiatura,ma la bellezza del posto è sicuramente rappresentata  dalla vista dal promontorio che si affaccia su l'isola dei cavoli ed il faro di Capo Carbonara ... lo spettacolo è magnifico il mare  è blu cobalto, il vento sull'acqua crea piccole spume bianche che assomigliano a merletti Lo sguardo si perde a trecentosessanta gradi la  lunga spiaggia di Villasimius,,Capo Carbonara, il faro ,la costa di Sa Ruxi e Capo Boi dietro il quale c'è Solanas  Lucia mi racconta che prima di andare al mare  si ascoltano  le previsioni del vento e poi si decide sul quale lato si va  a passare la giornata ..ecco gli uomini del vento come li chiamo ormai io Rientriamo verso l'area marina protetta di" Sa Ruxi" si pronuncia" Sa Rusci" ci ha messo mezz'ora per impararlo.


Lasciamo la macchina e ci inoltriamo tra le dune sabbiose.....i ginepri secolari assumono forme incredibili per il vento che li sferza continuamente, crescono nella sabbia e tra i rami si intravedono cale dove il mare è colore dei turchesi. Tutto la zona rappresenta un luogo di elevatissimo valore biologico, la macchia è tutt'ora e fortunatamente intatta e preservata dalle mani dell'uomo Camminiamo tra le dune ed i ginepri  .....e ci  fermiamo all'altezza del più vecchio pare abbia oltre 500 anni. E' bellissimo il ramo più massiccio si divide in due formando un 'arco naturale Riattraversando le dune avvolti nel profumo intenso del mirto e di tutta la macchia.
E siamo già a sabato ....stamattina siamo in spiaggia con tutti gli amici e mi raggiunge anche Patrizia  di spaccamurgia . Nel pomeriggio invece Lucia ha organizzato  un  breve trekking lungo la costa di Capo Boi con il gruppo "Solanas Adventure " di Daniele Malosu.. lei ha già camminato più volte con questo gruppo e fa presente a Daniele che può stare tranquillo poichè sono abbastanza esperta L'abbigliamento tecnico ce l'ho ,ma le scarpe.....sono un buon paio di Snikers non quelle da trekking, ecco perche' odio gli aerei....La passeggiata dovrebbe essere abbastanza tranquilla anche se ,come sostiene  la mia amica Anna le scarpe che non siano da trekking non sono considerabili.......L'escursione prevede un percorso che costeggia la scogliera per salire poi fino alla torre di Capo Boi dove aspettare il tramonto sorseggiando un aperitivo e ridiscendendo sotto la luna piena...bellissimo ..aspettavo da tanto di poter camminare anche in sardegna. Ci incontriamo sulla spiaggia, fa ancora caldo e c'è tanta gente in fondo è sabato  per tutti , fatte le dovute presentazioni ci avviamo verso l'attacco della scogliera.
La prima parte ci impegna in una arrampicata sugli scogli, ho un bastoncino a supporto ma mi rendo conto che è preferibile usare le mani facilitano la presa..non che sia difficile ,ho fatto di peggio, ma bisogna fare attenzione  e sopratutto non ho le scarpe giuste.. Il percorso costeggia il mare, il sentiero molto stretto attraversa la macchia mediterranea e costeggia il mare...meglio non guardare giù. .il sole sta scendendo ma picchia di brutto. Daniele ci illustra alcuni manufatti risalenti probabilmente ad almeno cinquemila  anni prima ,sono quasi sicuramente tombe di un villaggio disseminato lungo tutta la falesia dal mare fino ad arrivare in cima al promontorio.
Attraversiamo macchie di ginepri, i rami bassi ci costringono a calarci a tenere la testa bassa e a fare attenzione alle radici che spuntano tra le rocce ed il terreno.Daniele ci da la possibilità di fare bellissime foto in anfratti e punti particolarmente panoramici. Il sole sta scendendo ed il mare è ormai una striscia dorata carica di stelle ....non ci sono parole....Ultima impennata, una bella arrampicata tra i rami di ginepro avvolti nel profumo della macchia  che più ci inoltriamo tra la vegetazione più si fa intenso..Sbuchiamo sul sentiero che conduce ad un pianoro panoramico...Davanti a noi l 'isola dei cavoli ,il faro,  la costa di Villasimius e la luna piena che sta sorgendo... dall'altro lato la falesia,la spiaggia di Solanas ed il sole che sta tramontando....  vorrei potervi trasferire l'immagine e l'emozione. Daniele ha  predisposto l'aperitivo al  quale però non potremmo partecipare ..ci aspetta una serata con amici con barbeque di carne spettacolare che sta preparando Rinaldo. Saliamo però alla torre , anche questo breve tratto è tutto in arrampicata tra ginepri bassi ma lo spettacolo arrivati sotto la torre è da mozzare il fiato ...il sole rosso tra le nuvole e la foschia tramonta creando una raggiera di fasci di luce ....il trono delle spade di luce ....mi emoziono ...è il più bel tramonto che abbia mai visto..


Cerco di fermare immagine e l'emozione...difficile ....ma qualcosa mi riesce . Ora però dobbiamo andare ,salutiamo tutti ..ringrazio Daniele e Solanas Adventure per questa bellissima camminata ..Aurore che ci offre l'aperitivo già pronto,uno spizzichino di formaggio e di salame di ottima qualità e un sorso di aperol e via verso il sentiero comodo alla fine del quale troveremo qualcuno degli amici che ci verrà a prendere .
Il sole è tramontato ma c'è ancora un poco di luce sento solo i nostri passi , il mare sotto di noi con le ombre della sera assume nuove sfumature di verde smeraldo e blu cobalto ,la luna  sta salendo all'orizzonte e più tardi illuminmrà il cammino di ritorno dei mie nuovi amici...continua...

martedì 18 giugno 2019

Sardegna...quella vera prima parte

Sono all'aeroporto di Napoli vado in sardegna a trovare alcuni amici che da tempo mi hanno invitato nella loro magnifica terra. Rinaldo lo conosco da almeno una decina di anni lavorava a Napoli,Lucia invece l'ho conosciuta solo l'autunno scorso ma è nata subito una bella sinergia.  Sono riuscita ad incastrare una serie di impegni e sono partita ...pochi giorni ...ma vado. Odio prendere l'aereo,una infinità di perdite di tempo, i chili da portare, le bottigliette da riempire ...treno tutta la vita .. ma purtroppo per la Sardegna da Napoli è l'unico mezzo. Atterro in anticipo i mie amici mi stanno aspettando ,un piacere rivederli e ci avviamo verso la loro casa .
Abitano a Solanas, un piccolissimo  borgo sul mare ad una quarantina di chilometri da Cagliari. Una magnifica scelta di vita..... Il tempo di fare due chiacchiere e di salutare Milu', un magnifico pastore tedesco che fa mille feste ai padroni che tornano e mi accompagnano nella dependance ...ho praticamente avuto una casetta tutta per me e poi...una  splendida ospitalità  ...mi hanno coccolata per quattro giorni con passeggiate, mare , gite pranzi e cene squisite....e la compagnia degli amici e dei familiari .... .Insomma quattro magnifici giorni. Mi sveglio presto come al solito, mi preparo il caffè e mi siedo in giardino....una sensazione di pace già da primo mattino .
Milu'
Il prato all'inglese di un verde intenso è un piacere per gli occhi. gerani ...rose ..piante aromatiche ...alcuni garofani la bouganville rossa che circonda il cancello..sul retro due alberi di mele cotogne , i limoni , il fico ,le susine ed un cespuglio di rose gialle fantastiche....un armonia di colori e di profumi.. e non manca il forno e un grande barbeque. In questo giardino ho trascorso i miei pomeriggi sardi, un libro che puntualmente lasciavo per addormentarmi con il suono di un cuculo e degli uccellini...forse sembrerà troppo irreale, troppo romantico ma sono sensazioni di serenità che non hanno prezzo e quando la testa ed il cuore sono liberi questi attimi ti entrano dentro e di riempiono l'anima...e lasciamo la parte sentimentale ed immergiamoci nella realtà che vi assicuro non è niente male Andiamo al mare....e per andarci  c'è tutta una organizzazione ..in primis il vento....il maestrale..il libeccio.. il grecale lo scirocco ecc eccc poi si decide in quale spiaggia andare per avere  mare tranquillo e non trasformarsi in una cotoletta. ..
la sabbia sul latte solare è un connubio devastante. Poi c'è la preparazione dell'attrezzatura.. piccole sedie reclinabili dette spiaggine, ombrelloni ..più di uno e sopratutto fermi e corde per il vento...poi si va al mare....ora potrà sembrare tutto complicato invece è naturale , semplice e veloce questione di abitudine e si va. In sardegna le spiagge sono lunghissime e libere gli  spazi infiniti, un ombrelloni vicino all'altro lo trovi solo se si è amici e si fa gruppo. Anche noi abbiamo il mare ma non le spiagge ,stiamo sugli scogli come le cozze e poi è tutto in gestione si va con asciugamano ed effetti personali si paga e ti tocca un lettino Passiamo a salutare Marina un 'amica anch'essa conosciuta a Napoli che ci raggiungerà più tardi con il marito e che ha la casa praticamente sul mare. Il vialetto si apre su di una duna con i giunchi ancora giovani, la sabbia è bianca e più avanti il mare ...una distesa cristallina color acquamarina dai riflessi cangianti...eccolo il mare della Sardegna quel mare che mi è rimasto dentro da anni., un mare che non ha uguali. Il mare di Sardegna ha qualcosa di speciale ,sarà la sabbia bianca, il sole. la posizione, il fondale, il mare di Sardegna è come uno specchio di luce dalle sfumature del cielo. Sulla spiaggia noi ,un'altra coppia a trecento metri ed una distesa di libertà e di silenzio.... solo la risacca  e non so perchè nemmeno i gabbiani... anzi lo so perche'...non c'è immondizia .....
Nei tre giorni trascorsi a crogiolarmi al sole e immersa in questo mare ghiacciato ma spettacolare mi è venuta a trovare anche Patrizia simpatica amica sarda conosciuta nel cammino di Spaccamurgia"sempre presente nella mia vita " e con la quale abbiamo condiviso quello Materano ... colei che si è mangiata tutte le ciliege dagli alberi e che ho portato orgogliosamente lungo tutto il percorso la bandiera con i mori sullo zaino. Arriva attrezzatissima,spiaggina ed ombrellone e da quanto detto da Giorgio .di ottima struttura e pensare che per me sono tutti uguali ....Restiamo insieme qualche ora lei però rimane in spiaggia, noi invece torniamo per pranzo a casa...tutto il giorno non reggo più al mare mi sa che sto diventando grande....diciamo così.
 Pranzo riposino nel giardino e poi, approfittando di una giornata di vento di scirocco e di caldo siamo anche andati a Cagliari che avevo visitato  velocemente alcuni anni fa in un soggiorno di lavoro. Ci arriviamo dalla strada panoramica che corre lungo la costa bellissimo anche se la cappa di colore rendeva tutto molto ovattato. Abbiamo costeggiato la zona degli stagni, una delle zone più importanti in Europa per biodiversità regno del fenicottero rosa che dovrebbe fare bella mostra di se ...ma ce ne sono pochissimi e tutti con il lungo collo immerso nell'acqua avranno caldo pure loro ...peccato pare che sia una meravigliosa macchia di colore. la spiagge del poetto corre per chilometri alla mia sinistra Arriviamo a  Cagliari e dal terrazzo panoramico dove ci fermiamo si riesce a vedere tutta la città dal Colle di san Michele alla fortezza al promontorio della sella del diavolo.
Cerchiamo di raggiungere il centro storico e riusciamo anche a parcheggiare, vicinissimi al palazzo di città ed alla  cattedrale di Santa Maria costruita con il tipico tufo bianco. Nella stessa piazza il palazzo reale chiaramente di fattura sabauda. Riusciamo anche a fare un giro nella piazza dell'indipendenza, bellissima e panoramica con la magnifica scalinata che arriva direttamente nella zona della movida Cagliaritana, insomma un giro breve ma sono riusciti a darmi una visione quasi completa di Cagliari ...ma adesso bisogna rientrare bisogna arrivare a Solanas e c'è Milu' che ci aspetta .....continua

mercoledì 12 giugno 2019

Gravina " il cammino Materano"

Mi sveglio come al solito prestissimo, fortunatamente Patrizia è mattiniera come me.
Basilica di Altamura ...macchine parcheggiate  
Ci riorganizziamo  le valige e gli zaini, c'è roba bagnata sparsa ovunque..scatta il fono da asciugatura. Scendo a passeggiare  ed a prendere un caffè, la colazione è in convenzione con un bar ma al momento vorrei il caffè e basta . attacco di voglia di stare sola in fondo sono un poco psicopatica pure io...........faccio un giro per Altamura è bellissima incastonata tra le colline dell'alta murgia ha la tipica architettura Romanico Pugliese in stile Gotico  la cattedrale di Maria Assunta ne è la rappresentazione più imponente.

La città e tutta la zona sono fonti inesauribili di reperti riconducibili al popolo dei Pauceti e noi ne stiamo attraversando il territorio. Vado in piazza c'è il sole vorrei fare qualche bella foto ma purtroppo l'inciviltà italica regna sovrana ...sotto i sito religiosi ed i palazzi nobiliari una bella fila di macchine parcheggiate, qualcuna sotto i cartelli della ztl..mi rifiuto di fare foto ...non aggiungo altro. Vorrei fotografare anche il corso ma da una finestra del centro storico sventola la bandiera della Lega....desisto...ma anche no .....mi spiace per Altamura.

Raggiungo Paola e Caterina e andiamo a fare colazione pronti per ripartire...ho le snickers ma non riesco a camminare bene  sono veramente conciata male.  Gustavo e Fabrizio creano l'alternativa... prenderemo tutti il treno per Gravina poi si formeranno due gruppi, uno andrà a percorrere tutta la gravina fino al bosco di difesa grande con un giro di circa 20 chilometri,l'altro farà un trekking urbano tra cultura e storia. Riscendiamo verso la stazione il piede fa meno male avendo scarpe più morbide ma....non so quanto durerà mi arrabbio da morire ...non sono in forma
.Arriviate a Gravina ci dirigiamo verso il centro storico imbattendoci in un mercato rionale ed alle bancarelle di frutta , ne abbiamo comprata tantissima... pesche albicocche  fragole. . Le abbiamo mangiate quasi tutte e quelle rimaste sono diventate  succo o marmellata negli zaini di chi giustamente non ha voluto liberarsene....non si butta via il cibo.Prima di dividerci ci siamo affacciati dalla terrazza panoramica accanto alla basilica  che si adagia direttamente  su di uno dei crepacci di Gravina. Una visita alla basilica e poi recuperate le informazioni turistiche ed una guida ci dividiamo ...Gustavo, Antonietta, Paola ,io ,Caterina e Patrizia decidiamo per il trekking urbano con visita  ai siti di cui la città è ricca per storia e cultura ..nata nel paleolito e vissuta ancora nel regno degli Angioini e degli Orsini,un piccolo scrigno.

Riusciamo a recuperare una guida accreditata e ci dirigiamo verso la cripta rupestre di san Michele delle grotte la più importante di Gravina, un corridoio scavato nella roccia si affaccia direttamente sul burrone proprio di fronte agli scavi di Botomagno......non sto qua a farvi il racconto di quello che archeologicamente e culturalmente sono entrambe le località...sappiate solo che se passate per Gravina dovete assolutamente fare una visita alle due aree..oppure andate su Wikipedia e lo saprete....
Lasciate le grotte di san Michele riattraversiamo il paese per raggiungere l'altra parte della gravina attraversando il ponte e che la scavalca. Nato per raggiungere la chiesetta della Madonna della Stella fu poi trasformato dagli Orsini in acquedotto. Ci sediamo vicino ad una fontana per risposare un poco ci raggiunge  Annamaria, la sua caviglia sta facendo le bizze e non vuole assolutamente forzare... lei è quella del ballo. Parliamo del fascino del luogo e si inserisce nella conversazione un distinto signore che ci illustra  la storia del luogo ...è un professore, uno storico ed uno scrittore, quale migliore occasione per essere guidati. Attraversiamo il ponte e qui parte una....esauriente ed interminabile lezione sulle tombe....sui reperti e sulla vita rupestre ...dimenticavo ogni possibile domanda veniva rimandata ad un ipotetico.. dopo per non distrarci dalla spiegazione....tutti zitta in fila ......
Sono stremata , il mio piede sta urlando e fra poco pure io ....un bruciore tremendo si stava trasferendo a tutte le dita insomma, il piede nel fuoco . Mi siedo su una tomba, aspetto che si  allontanino , li seguo con lo sguardo ,credo nessuno se ne sia accorto ..torno indietro . Il dolore è talmente forte che mi viene da vomitare...mando un messaggio e li avviso che nel frattempo ho raggiunto quasi il centro storico ma poi mi sono seduta  ai tavolini di una focacceria. Mi libero per un attimo della scarpa  per dare tregua al piede , il gruppo non mi raggiunge va direttamente in piazza ed alla fine vado loro incontro.... sono seduti al bar. Prendo una tetta di Monaca, specialità della zona , merita , per risollevarmi il morale ed un caffè poi decido che per me è arrivato il momento di andate in Hotel non voglio essere per gli altri di peso e rallentare, hanno   tantissimo da vedere  Gustavo mi procura ago e amuchina . Saluto tutti e mi avvio...so di non essere stata molto simpatica quel giorno e mi scuso  di qualche mia insofferenza ma non riuscivo a sentire altro che il dolore. Lascio Gravina e mi avvio verso la periferia.....chilometri 3,700 per arrivare al resort...bello, in piena campagna,  stanze spaziose, ma arrivarci da sola per la strada statale non è stato piacevole.L'asfalto  mi stava arroventando il piede, il sole a picco, le auto sfrecciavano a pochi centimetri,non c'era marciapiede e sopratutto non si vedeva nulla solo campi e strada. Decido di usare Google Map e seguo le indicazione che mi danno la distanza  percorsa ...2 chilometri ....madonna ne mancano ancora altri 2 a saperlo mi prendevo un taxi.....
Mi viene in mente che potrei imbattermi in qualche branco di cani  randagi,stacco un ramo da un alberello per difesa...non mi preoccupava assolutamente l'essere umano ma i cani si....mancano ancora settecento metri si ferma una macchina, il conducente , mi chiede se va tutto bene, lo rassicuro....è un pellegrino pure lui  da poco rientrato dal cammino di Santiago, mi offre un passaggio... accetto e mi lascia all'ingresso del resort. Gli ultimi passi fino alla stanza li ho fatti quasi piangendo. Mi libero di tutto, ci sono due stanze mi allargo sistemo la mia roba ovunque ,dopo la penuria di spazi del giorno prima non mi sembra vero. Doccia shampoo e ....medicazione..il dolore è lancinante, il dito è gonfio e rosso con l'ago faccio una specie di incisione e ...va beh tralascio i particolari, copro il dito con Gentalin Beta ed una garza. Sono arrabbiatissima questi  piedi non ne vogliono sapere di seguire la mia testa. Arriva Caterina che come me si delizia degli spazi a disposizione e poi si va a cena. Scendo con le ciabatte ed i calzini" una geisha" ruolo che quando voglio mi riesce bene.  Ci siamo tutti e stasera... è arrivata anche Giovanna moglie di Enrico, grandi abbracci ed il piacere di rivedersi. E' atterrata a Bari  direttamente da un congresso e poi in pulman fino a Gravina....tutto pur di stare con noi anche solo un paio di giorni ..potenza di Spaccamurgia che è riuscita a creare legami belli e sinceri. La cena passa in secondo piano nella sala ci siamo solo noi e ci stiamo benissimo.......continua

lunedì 10 giugno 2019

Da Santeramo ad Altamura " Il cammino Materano"

Oggi si cammina verso Altamura... appuntamento all'ingresso dell'ostello e ci avviamo verso il nuovo sentiero.Stamattina Giustina ci ha mostrato  le credenziali con il primo timbro....emozione...è il mio primo vero cammino, mi sto mettendo alla prova ..non so se mai andrò a Santiago ma questo sicuramente mi servirà a capire se il mio spirito di adattabilità potrà essere sufficiente.
Nella mia vita non ho mai dormito con persone che non conosco ,ne in un ostello ,ne mai in  una tenda ,al massimo con un 'amica... ci provo e poi si vedrà. Lasciamo Santeramo e ci avviamo compatti e allegri come sempre ...a me già fa male il piede ....c'è qualcosa che non va . Ci inoltriamo verso i campi  e li attraversiamo ,sono stati appena arati , l'odore di fieno, i covoni pronti per essere portati  nelle stalle, dai muretti a secco spuntano gli ulivi, i papaveri regnano sovrani  in macchie di colore....Turiana esclama" sento la Puglia" pure io amica Siciliana ..cammino rapita, avvolta dalla natura.
Davanti a me vedo sbucare tra i rami di un ciliegio i quattro mori della bandiera sarda, Patrizia la porta sullo zaino, come tutti i sardi fiera di esserlo  ....Annamaria ed Enrico sono anche loro praticamente arrampicati a mangiare .Enrico essendo il più alto raccoglie le più mature ma.. una ne mangia una ne offre e così per tutto il percorso fino a che ad altre coltivazioni meno commestibili prenderanno il posto dei ciliegi
Proseguiamo lasciando i campi  salendo verso la breve ed unica collina della zona . I miei compagni si confondono nel bianco del lino delle fate, il cielo è di un azzurro che abbaglia ,grosse nuvole bianche si rincorrono, il grano ancora verde ondeggia.... sono in un caleidoscopio  Fabrizio ci racconta e ci illustra i fiori e le piante in una bella lezione di botanica, Turiana  fotografa emozioni, io vivo la mia serenità. Arrivati in cima Gustavo ci propone le solite due alternative ,le previsione portano pioggia dal pomeriggio.,,tagliare ancora attraverso per i campi oppure affrontare la gravina e qualche chilometro in più.....andiamo in gravina ...chiaramente.
Scendiamo tra la vegetazione e ci infiliamo praticamente  tra le pareti di roccia circondati dai fiori ,camminiamo sulle pietre nascoste , bisogna fare attenzione è facile prendere una storta ma questo passaggio vale  tutto il rischio. La sensazione di fendere con il corpo le piante e la vegetazione in quel punto alta  non ha uguali, i profumi mi avvolgono, i colori sono un piacere per gli occhi e l'anima ... ci sei solo tu e quello che ti circonda .L'ultimo tratto della gravina è un tappeto di fiori viola che sbucano dalle pietre sembra erica, poi Fabrizio mi correggerà.l'ultimo albero di ciliege fa da spartiacque alla ripresa del sentiero...sopra Patrizia ed Annamaria che mangiano ciliege, Enrico sotto....se non finiscono gli alberi pure ci prendiamo una indigestione .Riprendiamo il sentiero che si perde a vista d'occhio ed il sole picchia In senso contrario una coppia che viene da Matera, ci fermiamo a chiacchierare da buoni pellegrini...lo sono tutti quelle che percorrono i sentieri d'Italia e dell'Europa sui passi dei viandanti  di un tempo..la Franchigena, Santiago, la Magna in Sicilia...La Peuceta e la Materana  Ci consigliano una fattoria poco distante per una zuppa tipica della zona "la crapriata"   Enrico ed io siamo subito propensi a fermarci, qualcuno vorrebbe invece mangiare il panino in dotazione...momento di indecisione ma quello che taglia la testa al toro è il sole e l'impossibilita a fermarsi in un tratto ombreggiato. Il colono ci accoglie offrendo posti a sedere anche a chi non mangerà la zuppa.

 Io mi siedo e mi levo le scarpe.Le zuppe sono solo tre, del resto loro producono prodotti caseari ogni tanto la moglie prepara qualcosa per i pellegrini. Si aggregano Patrizia Paola e Caterina le dividiamo sono buonissime. La veranda dove ci siamo seduti lascia parecchio a desiderare .... direi che l'igiene è un optional...la tavola ha residui di cibo mangiato precedentemente , ragnatele e polvere, cerco un posto dove sistemare lo zaino ma....questo è.... e si impara a sopportare quello che non avresti mai pensato...Ci raggiungono gli altri rimasti fuori a mangiare il panino, prendiamo anche il caffè costo ...irrisorio.....Si riparte, il sole non c'è più e inizia anche a fare fresco, quest'estate non vuole proprio arrivare. Ci avviamo lungo i campi il cielo è sempre più scuro, all'orizzonte una coltre di pioggia nasconde Altamura che, nebbia a parte ,sempre miraggio è....
Stiamo andando incontro ad Altamura ed alla pioggia .....ci attrezziamo con i copri zaino e le mantelle. E arriva piano piano non è violenta ma costante, penetra anche se sei attrezzato e cadrà  per più di un'ora e mezza. Per giunta questi aggeggi anti pioggia sono raccoglitori di umidità ,alla fine sei comunque bagnata fradicia ...di sudore Davanti a me gli incappucciati creano macchie di colore tra i campi coltivati....John con la sua flemma anglosassone ha tirato fuori l'ombrello...lo adoro è sempre così impassibile....
Tra la coltre di pioggia Altamura si avvicina mancheranno giusto quei sette otto chilometri Scherzo ..ma ho il dito del piede che pulsa ...mi sa che domani dovrò rinunciare o comunque cercare un 'alternativa senza  creare problemi al gruppo ..... Finalmente smette di piovere ci liberiamo dagli oggetti di tortura del girone dei sudati. Giustina,io ed Annamaria abbiamo un tantino  rallentato chiacchieriamo raccogliendo fave selvatiche dal bordo del sentiero ...sono piccole e dolcissime ..insomma oggi tra frutta e verdura stiamo a posto ...a dimenticavo anche gli asparagi selvatici raccolti da Gustavo. Siamo quasi ad Altamura inizia l'asfalto che è quanto di peggio con le scarpe da trekking, fiumi d'acqua scendono sulla strada dove aver piovuto tantissimo a noi alla fine è andata bene ...Arriviamo alla periferia e risaliamo verso il centro storico ...sono sudata e ghiacciata la temperatura è scesa di parecchio, arriviamo in piazza e ci sediamo ...da stamattina stiamo parlando di birra ma la fatica e il freddo l'hanno trasformata in tisane bollenti e cioccolate calde...si va al b&b molto carino e centralissimo.Le camera sono su più piani e sarà un andare e venire tra prestiti di arnica e omaggi di cerotti .In camera siamo in quattro solito gruppo già testato Caterina e Paola ed io e si aggiunge Patrizia...veramente simpatica e non vi dico le battute dopo che l'unica ad essere riuscita a fare la doccia calda  sono stata io ...per giunta dopo aver lavato qualsiasi cosa dal fango....
Provo a medicarmi il dito ma desisto lascio il campid... scenderei con le ciabatte se non piovesse, oltretutto il ristorante è di fronte l'hotel.  Nel locale ci riservano una stanza, ci sediamo a casaccio ...bello così ...tutti con tutti .... Anche stasera si mangia alla grande direi quasi gourmet...orecchiette con le cime, la crapriata per chi non l'aveva mangiata a pranzo, lampacioni fritti una delizia e carciofi ...qualche piatto di formaggi tipici e per finire dolci tra cui uno con la ricotta che ha illuminato per giorni lo sguardo di Enrico......












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 e ..Padre Peppe ottimo digestivo per una degna conclusione .....continua ......

venerdì 7 giugno 2019

Da Cassano delle Murge a Santeramo "Il cammino Materano"

Finalmente riparto per la Puglia e sopratutto rivedo alcuni degli amici delle varie edizioni di Spaccamurgia. Grazie a Fabrizio e Gustavo che hanno curato location ed aspetto enogastronomico del cammino abbiamo trascorso giorni magnifici tra paesaggi incontaminati e spettacolari in compagnia di persone speciali.
Quei giorni di Spaccamurgia hanno lasciato un amicizia speciale  e la conferma è stata la voglia di rivedersi ed il legame che si è creato Forse anche perchè essendo in numero ristretto siamo  riusciti tutti a condividere tutto ...insomma un esperienza che resterà nel mio cuore ed un ricordo che non mi abbandonerà facilmente  Il gruppo che si è formato raccoglie l'Italia e varie edizioni di Spaccamurgia  Paola, Fabrizio i veterani, a ruota Turiana da Palermo ed io con tre edizioni seguono Enrico e Giovanna da Ancona, Caterina da Napoli, John dalla Lombardia , Patrizia dalla Sardegna, Giustina ed il figlio Daniele da Foggia, Gustavo e Mariantonietta praticamente dalla Murgia, si aggrega Annamaria amica di Fabrizio , totale tredici persone "non siamo scaramantici"
Parto con la mia macchina soggiorneremo a Bari per poi proseguire tutti insieme con  autobus di linea  verso Cassano delle Murge da dove inizierà il nostro cammino. Prima serata a Bari, visitiamo la cattedrale di San Nicola , mai riuscita a vedere, sono affascinata dalla cripta in stile ortodosso, tipica architettura turca provenienza del santo, la devozione delle persone inginocchiate davanti alle reliquie è notevole. Ho la sensazione di essere ad Istanbul .Un giro nella Bari vecchia totalmente riqualificata, tanta gente che passeggia , in piazza Mercantile bar, ristoranti e botteghe artigiane si susseguono armonicamente ,una piacevolissima sorpresa.
Ci fermiamo per un bicchiere di primitivo accompagnato da bruschette con stracciatella e pomodori secchi...la qualità del prodotto, la gioia di avere di nuovo gli amici di spaccamurgia hanno reso il momento speciale, Ci raggiungono Turiana ,Fabrizio, John ed Enrico che dichiara di non vedere l'ora di distaccarsi dalla routine del lavoro e partire,siamo tutti nella stessa condizione ..il cammino rende liberi e allontana pensieri negativi e strass.. Ceniamo in un tipico locale della vecchia Bari gustando pietanze locali,riso patate e cozze e una stracciatella da lacrime il tutto accompagnato dal classico ed intramontabile primitivo di Manduria.
Tanti ricordi accompagnano la serata e il desiderio di riprovare le stesse sensazioni..Qualcuno del gruppo iniziale che ha aderito è venuto  meno ..vuoi per motivi professionali vuoi per altro e qualcuno ci manca veramente....Lucia, Rosita, Carmela, Mirko e Francesca, Angelina e Davide insomma  parecchi ma speriamo di trovere il modo di rivederci..Si va a dormire .... Partenza dalla stazione di Bari vicinissima al nostro BB, arrivo a Cassano dove ci aspettano Gustavo e Mariantonietta con dotazione di focaccia e mortadella per il pranzo in cammino. Foto di gruppo sotto il liceo della cittadina e via verso il primo sentiero che si inoltra nella foresta di Mercadante . Sono emozionata , gli amici di altri cammini, la Puglia , lontana dalle quotidianità difficili .... un connubio perfetto, Ci avviamo nel sentiero che attraversa il bosco di pini e lecci ,Fabrizio ci racconta del rimboschimento del territorio,della valorizzazione della vegetazione autoctona  e ci istruisce su tutti i fiori del territorio. Gustavo nel contempo,ci spiega che il nostro cammino non seguirà propriamente quello dei pellegrini della Via Peuceta ma con alcune variazioni riusciremo a vivere la natura immergendoci completamente  nel territorio. Turiana come sempre si muove tra di noi fermando con la sua macchina fotografica attimi ed espressioni...aspetto con ansia le sue foto
Siamo partiti non propriamente presto ma fortunatamente non fa caldo siamo immersi nel bosco e l'umidità è tanta.Dopo un paio di ore di cammino ed in vista dell'ora del momento del pranzo ci fermiamo su uno slargo vicino ad una fonte liberi di sistemarci sul terreno. La focaccia con la mortadella e un delizioso panino alle olive sono il degno supporto alle prime tre ore di cammino e ai primi dieci chilometri fatti ....ne mancano solo altri quattordici.
La pausa dura poco dobbiamo riprendere...lasciamo il bosco per inoltrarci tra i sentieri che attraversano i campi di grano. Lo spettacolo è commovente, il vento  soffiando tra le spighe di grano crea onde di  verde che sfuma in tra il chiaro scuro ..i papaveri svettano in macchie di colore piegando le corolle verso il verde, ai bordi del sentiero fuori il viola delle orchidee selvatiche, il giallo delle margherite ed il rosa di delle rose canine  accompagnano i nostri passi ....nell'aria le cicale ci fanno da colonna sonora ed io mi sento bene, sono felice e non ho altro da chiedere.. Tagliamo attraverso i campi camminando praticamente fra la vegetazione non c'è più sentiero siamo immersi nelle spighe  sensazione incredibile. Da lontano si intravedono Santeramo ed Altamura sono praticamente agli opposti dell'orizzonte  come i due grandi silos che raccolgono l'acqua degli acquedotti pugliesi. A questo punto possiamo tagliare verso la nostra meto o fare giusto quei quattro cinque chilometri in più ed attraversare ancora i campi....si decide per continuare impavidi e massacratori di piedi e di gambe.
Distese di Lino delle Fate     
Sinceramente non  c'è fatica che eguaglia  la gioia ed il piacere di camminare in queste situazione. Si va avanti il sentiero adesso è una pietraia ricoperta di vegetazione bisogna fare attenzione. Saliamo tra un distesa infinita di" lino delle fate "credo l'immagine più bella di tutto il percorso. Chiedo agli amici quelle setto otto fotografie che saranno l'immagine del profilo di facebook e il mio ricordo per sempre. Unico tratto in salita con il sole a picco, le nuvole ci hanno graziato per buona parte del percorso...sento il caldo che mi avvolge le gambe e meno male che quest'anno l'estate non vuole arrivare altrimenti ci saremmo presi un insolazione.
Inizia a farmi male un dito del piede,gia nella prima parte del percorso ero dovuta ricorrere al supporto di Gustavo con arnica e ghiaccio secco per il mio ginocchio, adesso credo si stai formando una vescica. Approfitto di una breve pausa per mettere un conpid che ho sempre con me ma non va meglio...quest'anno sarà lo stress che sto vivendo il corpo non mi segue....le gambe non mi fanno male e non me ne faranno mai ma i piedi e le spalle .....Ultima tirata sull'asfalto e si vede il paese forse siamo in dirittura d'arrivo ma sappiate che è solo un effetto ottico,...come il miraggio nel deserto...si cammina , di solito, per altri cinque chilometri.  Zoppico,
Enrico insiste per cercarmi un passaggio, non vorrei, ma dopo un paio di tentativi andati a vuoto.....tra cui una macchina con tre donne che sono scappate vie  facendo no no con la testa, arriva un gentilissimo vecchietto nel mitico" pandino" che mi porta fino all'ingresso dell'ostello gestito da  religiosi dove siamo stati prenotati per quella sera, non senza avermi guardato come un'extraterreste dopo avergli detto che venivo ca Cassano a piedi " giustamente" Il tempo di registrami ed i compagni di camminata mi avvisano che sono al bar per una birra ..li raggiungo chiaramente mettendo sotto stress il piede...rientriamo ,stanza spartana ma larga e pulita, doccia sistemazione alla bene e meglio... Caterina Paola ed io siamo ormai una squadra. Pronti tutti e ci avviamo  verso  ristorante prenotato ...solo a due chilometri dell'ostello..... dove però gusteremo le specialità del luogo ....braciole al ragù, bocconcini di vitello farciti di formaggio e spiedini  di carne di cavallo deliziosi il tutto innaffiato dal classico primitivo..... tutto perfetto .....però non vedo l'ora di levarmi le scarpe ....... continua.....