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lunedì 10 giugno 2019

Da Santeramo ad Altamura " Il cammino Materano"

Oggi si cammina verso Altamura... appuntamento all'ingresso dell'ostello e ci avviamo verso il nuovo sentiero.Stamattina Giustina ci ha mostrato  le credenziali con il primo timbro....emozione...è il mio primo vero cammino, mi sto mettendo alla prova ..non so se mai andrò a Santiago ma questo sicuramente mi servirà a capire se il mio spirito di adattabilità potrà essere sufficiente.
Nella mia vita non ho mai dormito con persone che non conosco ,ne in un ostello ,ne mai in  una tenda ,al massimo con un 'amica... ci provo e poi si vedrà. Lasciamo Santeramo e ci avviamo compatti e allegri come sempre ...a me già fa male il piede ....c'è qualcosa che non va . Ci inoltriamo verso i campi  e li attraversiamo ,sono stati appena arati , l'odore di fieno, i covoni pronti per essere portati  nelle stalle, dai muretti a secco spuntano gli ulivi, i papaveri regnano sovrani  in macchie di colore....Turiana esclama" sento la Puglia" pure io amica Siciliana ..cammino rapita, avvolta dalla natura.
Davanti a me vedo sbucare tra i rami di un ciliegio i quattro mori della bandiera sarda, Patrizia la porta sullo zaino, come tutti i sardi fiera di esserlo  ....Annamaria ed Enrico sono anche loro praticamente arrampicati a mangiare .Enrico essendo il più alto raccoglie le più mature ma.. una ne mangia una ne offre e così per tutto il percorso fino a che ad altre coltivazioni meno commestibili prenderanno il posto dei ciliegi
Proseguiamo lasciando i campi  salendo verso la breve ed unica collina della zona . I miei compagni si confondono nel bianco del lino delle fate, il cielo è di un azzurro che abbaglia ,grosse nuvole bianche si rincorrono, il grano ancora verde ondeggia.... sono in un caleidoscopio  Fabrizio ci racconta e ci illustra i fiori e le piante in una bella lezione di botanica, Turiana  fotografa emozioni, io vivo la mia serenità. Arrivati in cima Gustavo ci propone le solite due alternative ,le previsione portano pioggia dal pomeriggio.,,tagliare ancora attraverso per i campi oppure affrontare la gravina e qualche chilometro in più.....andiamo in gravina ...chiaramente.
Scendiamo tra la vegetazione e ci infiliamo praticamente  tra le pareti di roccia circondati dai fiori ,camminiamo sulle pietre nascoste , bisogna fare attenzione è facile prendere una storta ma questo passaggio vale  tutto il rischio. La sensazione di fendere con il corpo le piante e la vegetazione in quel punto alta  non ha uguali, i profumi mi avvolgono, i colori sono un piacere per gli occhi e l'anima ... ci sei solo tu e quello che ti circonda .L'ultimo tratto della gravina è un tappeto di fiori viola che sbucano dalle pietre sembra erica, poi Fabrizio mi correggerà.l'ultimo albero di ciliege fa da spartiacque alla ripresa del sentiero...sopra Patrizia ed Annamaria che mangiano ciliege, Enrico sotto....se non finiscono gli alberi pure ci prendiamo una indigestione .Riprendiamo il sentiero che si perde a vista d'occhio ed il sole picchia In senso contrario una coppia che viene da Matera, ci fermiamo a chiacchierare da buoni pellegrini...lo sono tutti quelle che percorrono i sentieri d'Italia e dell'Europa sui passi dei viandanti  di un tempo..la Franchigena, Santiago, la Magna in Sicilia...La Peuceta e la Materana  Ci consigliano una fattoria poco distante per una zuppa tipica della zona "la crapriata"   Enrico ed io siamo subito propensi a fermarci, qualcuno vorrebbe invece mangiare il panino in dotazione...momento di indecisione ma quello che taglia la testa al toro è il sole e l'impossibilita a fermarsi in un tratto ombreggiato. Il colono ci accoglie offrendo posti a sedere anche a chi non mangerà la zuppa.

 Io mi siedo e mi levo le scarpe.Le zuppe sono solo tre, del resto loro producono prodotti caseari ogni tanto la moglie prepara qualcosa per i pellegrini. Si aggregano Patrizia Paola e Caterina le dividiamo sono buonissime. La veranda dove ci siamo seduti lascia parecchio a desiderare .... direi che l'igiene è un optional...la tavola ha residui di cibo mangiato precedentemente , ragnatele e polvere, cerco un posto dove sistemare lo zaino ma....questo è.... e si impara a sopportare quello che non avresti mai pensato...Ci raggiungono gli altri rimasti fuori a mangiare il panino, prendiamo anche il caffè costo ...irrisorio.....Si riparte, il sole non c'è più e inizia anche a fare fresco, quest'estate non vuole proprio arrivare. Ci avviamo lungo i campi il cielo è sempre più scuro, all'orizzonte una coltre di pioggia nasconde Altamura che, nebbia a parte ,sempre miraggio è....
Stiamo andando incontro ad Altamura ed alla pioggia .....ci attrezziamo con i copri zaino e le mantelle. E arriva piano piano non è violenta ma costante, penetra anche se sei attrezzato e cadrà  per più di un'ora e mezza. Per giunta questi aggeggi anti pioggia sono raccoglitori di umidità ,alla fine sei comunque bagnata fradicia ...di sudore Davanti a me gli incappucciati creano macchie di colore tra i campi coltivati....John con la sua flemma anglosassone ha tirato fuori l'ombrello...lo adoro è sempre così impassibile....
Tra la coltre di pioggia Altamura si avvicina mancheranno giusto quei sette otto chilometri Scherzo ..ma ho il dito del piede che pulsa ...mi sa che domani dovrò rinunciare o comunque cercare un 'alternativa senza  creare problemi al gruppo ..... Finalmente smette di piovere ci liberiamo dagli oggetti di tortura del girone dei sudati. Giustina,io ed Annamaria abbiamo un tantino  rallentato chiacchieriamo raccogliendo fave selvatiche dal bordo del sentiero ...sono piccole e dolcissime ..insomma oggi tra frutta e verdura stiamo a posto ...a dimenticavo anche gli asparagi selvatici raccolti da Gustavo. Siamo quasi ad Altamura inizia l'asfalto che è quanto di peggio con le scarpe da trekking, fiumi d'acqua scendono sulla strada dove aver piovuto tantissimo a noi alla fine è andata bene ...Arriviamo alla periferia e risaliamo verso il centro storico ...sono sudata e ghiacciata la temperatura è scesa di parecchio, arriviamo in piazza e ci sediamo ...da stamattina stiamo parlando di birra ma la fatica e il freddo l'hanno trasformata in tisane bollenti e cioccolate calde...si va al b&b molto carino e centralissimo.Le camera sono su più piani e sarà un andare e venire tra prestiti di arnica e omaggi di cerotti .In camera siamo in quattro solito gruppo già testato Caterina e Paola ed io e si aggiunge Patrizia...veramente simpatica e non vi dico le battute dopo che l'unica ad essere riuscita a fare la doccia calda  sono stata io ...per giunta dopo aver lavato qualsiasi cosa dal fango....
Provo a medicarmi il dito ma desisto lascio il campid... scenderei con le ciabatte se non piovesse, oltretutto il ristorante è di fronte l'hotel.  Nel locale ci riservano una stanza, ci sediamo a casaccio ...bello così ...tutti con tutti .... Anche stasera si mangia alla grande direi quasi gourmet...orecchiette con le cime, la crapriata per chi non l'aveva mangiata a pranzo, lampacioni fritti una delizia e carciofi ...qualche piatto di formaggi tipici e per finire dolci tra cui uno con la ricotta che ha illuminato per giorni lo sguardo di Enrico......












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 e ..Padre Peppe ottimo digestivo per una degna conclusione .....continua ......

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