Quei giorni di Spaccamurgia hanno lasciato un amicizia speciale e la conferma è stata la voglia di rivedersi ed il legame che si è creato Forse anche perchè essendo in numero ristretto siamo riusciti tutti a condividere tutto ...insomma un esperienza che resterà nel mio cuore ed un ricordo che non mi abbandonerà facilmente Il gruppo che si è formato raccoglie l'Italia e varie edizioni di Spaccamurgia Paola, Fabrizio i veterani, a ruota Turiana da Palermo ed io con tre edizioni seguono Enrico e Giovanna da Ancona, Caterina da Napoli, John dalla Lombardia , Patrizia dalla Sardegna, Giustina ed il figlio Daniele da Foggia, Gustavo e Mariantonietta praticamente dalla Murgia, si aggrega Annamaria amica di Fabrizio , totale tredici persone "non siamo scaramantici"
Ci fermiamo per un bicchiere di primitivo accompagnato da bruschette con stracciatella e pomodori secchi...la qualità del prodotto, la gioia di avere di nuovo gli amici di spaccamurgia hanno reso il momento speciale, Ci raggiungono Turiana ,Fabrizio, John ed Enrico che dichiara di non vedere l'ora di distaccarsi dalla routine del lavoro e partire,siamo tutti nella stessa condizione ..il cammino rende liberi e allontana pensieri negativi e strass.. Ceniamo in un tipico locale della vecchia Bari gustando pietanze locali,riso patate e cozze e una stracciatella da lacrime il tutto accompagnato dal classico ed intramontabile primitivo di Manduria.
Tanti ricordi accompagnano la serata e il desiderio di riprovare le stesse sensazioni..Qualcuno del gruppo iniziale che ha aderito è venuto meno ..vuoi per motivi professionali vuoi per altro e qualcuno ci manca veramente....Lucia, Rosita, Carmela, Mirko e Francesca, Angelina e Davide insomma parecchi ma speriamo di trovere il modo di rivederci..Si va a dormire .... Partenza dalla stazione di Bari vicinissima al nostro BB, arrivo a Cassano dove ci aspettano Gustavo e Mariantonietta con dotazione di focaccia e mortadella per il pranzo in cammino. Foto di gruppo sotto il liceo della cittadina e via verso il primo sentiero che si inoltra nella foresta di Mercadante . Sono emozionata , gli amici di altri cammini, la Puglia , lontana dalle quotidianità difficili .... un connubio perfetto, Ci avviamo nel sentiero che attraversa il bosco di pini e lecci ,Fabrizio ci racconta del rimboschimento del territorio,della valorizzazione della vegetazione autoctona e ci istruisce su tutti i fiori del territorio. Gustavo nel contempo,ci spiega che il nostro cammino non seguirà propriamente quello dei pellegrini della Via Peuceta ma con alcune variazioni riusciremo a vivere la natura immergendoci completamente nel territorio. Turiana come sempre si muove tra di noi fermando con la sua macchina fotografica attimi ed espressioni...aspetto con ansia le sue foto
Siamo partiti non propriamente presto ma fortunatamente non fa caldo siamo immersi nel bosco e l'umidità è tanta.Dopo un paio di ore di cammino ed in vista dell'ora del momento del pranzo ci fermiamo su uno slargo vicino ad una fonte liberi di sistemarci sul terreno. La focaccia con la mortadella e un delizioso panino alle olive sono il degno supporto alle prime tre ore di cammino e ai primi dieci chilometri fatti ....ne mancano solo altri quattordici.
La pausa dura poco dobbiamo riprendere...lasciamo il bosco per inoltrarci tra i sentieri che attraversano i campi di grano. Lo spettacolo è commovente, il vento soffiando tra le spighe di grano crea onde di verde che sfuma in tra il chiaro scuro ..i papaveri svettano in macchie di colore piegando le corolle verso il verde, ai bordi del sentiero fuori il viola delle orchidee selvatiche, il giallo delle margherite ed il rosa di delle rose canine accompagnano i nostri passi ....nell'aria le cicale ci fanno da colonna sonora ed io mi sento bene, sono felice e non ho altro da chiedere.. Tagliamo attraverso i campi camminando praticamente fra la vegetazione non c'è più sentiero siamo immersi nelle spighe sensazione incredibile. Da lontano si intravedono Santeramo ed Altamura sono praticamente agli opposti dell'orizzonte come i due grandi silos che raccolgono l'acqua degli acquedotti pugliesi. A questo punto possiamo tagliare verso la nostra meto o fare giusto quei quattro cinque chilometri in più ed attraversare ancora i campi....si decide per continuare impavidi e massacratori di piedi e di gambe.
Distese di Lino delle Fate |
Inizia a farmi male un dito del piede,gia nella prima parte del percorso ero dovuta ricorrere al supporto di Gustavo con arnica e ghiaccio secco per il mio ginocchio, adesso credo si stai formando una vescica. Approfitto di una breve pausa per mettere un conpid che ho sempre con me ma non va meglio...quest'anno sarà lo stress che sto vivendo il corpo non mi segue....le gambe non mi fanno male e non me ne faranno mai ma i piedi e le spalle .....Ultima tirata sull'asfalto e si vede il paese forse siamo in dirittura d'arrivo ma sappiate che è solo un effetto ottico,...come il miraggio nel deserto...si cammina , di solito, per altri cinque chilometri. Zoppico,
Enrico insiste per cercarmi un passaggio, non vorrei, ma dopo un paio di tentativi andati a vuoto.....tra cui una macchina con tre donne che sono scappate vie facendo no no con la testa, arriva un gentilissimo vecchietto nel mitico" pandino" che mi porta fino all'ingresso dell'ostello gestito da religiosi dove siamo stati prenotati per quella sera, non senza avermi guardato come un'extraterreste dopo avergli detto che venivo ca Cassano a piedi " giustamente" Il tempo di registrami ed i compagni di camminata mi avvisano che sono al bar per una birra ..li raggiungo chiaramente mettendo sotto stress il piede...rientriamo ,stanza spartana ma larga e pulita, doccia sistemazione alla bene e meglio... Caterina Paola ed io siamo ormai una squadra. Pronti tutti e ci avviamo verso ristorante prenotato ...solo a due chilometri dell'ostello..... dove però gusteremo le specialità del luogo ....braciole al ragù, bocconcini di vitello farciti di formaggio e spiedini di carne di cavallo deliziosi il tutto innaffiato dal classico primitivo..... tutto perfetto .....però non vedo l'ora di levarmi le scarpe ....... continua.....
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