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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

sabato 27 aprile 2019

L'isola di Pianosa

C'è il sole e Mario, il nostro organizzatore, ha previdentemente variato le escursioni  Per i prossimi giorni è prevista pioggia e mare agitato quindi oggi si va sull'isola di Pianosa.
Si parte da Marino di Campo, delizioso paesino sul mare, porticcciuolo da diporto ,negozietti di cianfrusaglie, boutique dai costi improponibile, molti bar, strade e stradine insomma .Ischia,Sorrento Riomaggiore ecc ecc. Arriviamo praticamente all'ultimo minuto, il traghettino che fa la spola con l'isola ha una sola partenza ...quella...ed un solo orario di ritorno alle 17...poi resti a Pianosa .L'isola è completamente pianeggiante ,praticamente disabitata vi soggiornano una ventina di persone per lo più i detenuti in semilibertà e fine pena che provengono del carcere di Porto azzurro e le guardie penitenziarie che hanno
ben poco da controllare
Breve storia dell'isola ...dall'ottocento e fino al duemilaundici l'isola è stata un carcere con divieto assoluto di sbarco;durante l'era fascista vi fu imprigionato il nostro esimio presidente Sandro Pertini, antifascista e uomo di grande levatura morale. Negli anni settanta fu carcere di massima sicurezza con il regime del 41bis per molti mafiosi ed alcuni terroristi. Situazione che agevolò e costrinse, a causa del  totale divieto di sbarco, l'evacuazione della già esigua popolazione,oggi, a parte i carcerati, vi soggiornano un paio di custodi delle catacombe ed i gestori di un piccolo ristorante con b&b, aperto ,praticamente tre mesi l'anno e comunque lo sbarco è vietato ad un numero superiore alla 250 persone al giorno.

La traversata è piacevolissima, mare calmo, sole e una brezza , il gruppetto selle "cajotole" così battezzate si è solidarizzato ,ormai viaggiamo unite e allegre. Coinvolgiamo il pazientissimo Stefano in una serie di foto e in chiacchiere senza  fine praticamente un sequestro di persona, verrà rilasciato, al contrario dei carcerati, solo allo sbarco, ma solo perche' doveva fare da guida per il gruppo. Sbarchiamo sul molo circondato dal mare cristallino dalle  mille sfumature di turchese"il mare che piace a me.,il mare che amo e mi piace pure quest'isola,sento quel benessere che mi avvolge e che avverto in posti del genere, la stessa vissuta a Marettimo alle Egadi a settembre scorso
Ci avviamo verso il centro " parola grossa" un'insieme di case abbandonate, muri sgretolati, cartelli sbiaditi e stradine polverose intitolate a illustri uomini che hanno combattuto e che sono morti per combattere la mafia...situazione non proprio apprezzata dai più a causa dello stato di abbandono del luogo. Sembra di essere entrarti in un 'altro tempo salvo due stanze tenute alla bene e meglio da alcuni volontari che provano a offrire ai visitatori mostre e libri.Stefano ci racconta la storia dell'isola  e del tentativo di ripopolazione della fauna autoctona a discapito dell'eliminazione di quella importata, vi ricordata la canzone di Branduardi "la fiera dell'est" e venne il gatto che si mangiò il topo ecc ecc .ecco quella. Più avanti i resti della villa di Agrippa e quelli  della villa dell'agronomo, un paio di migliaia di anni di differenza per lasciare sempre e comunque delle rovine La casa dell'Agronomo oggi uno dei luoghi del cuore del Fai  fu sede  e casa del responsabile di tutte le attività agricole da distribuire  ai carcerati e lavorava in sinergia con il direttore del carcere ..insomma ai tempi moderni responsabile risorse umane e responsabile operativo . Un poco più avanti un prato con area attrezzata ed un piccolo bar, l'unico esistente sull'isola ,si affacciano direttamente sul mare e su un viottolo che conduce alla spiaggia di Cala Giovanna,unica balneabile. E un luogo sicuramente indicato ad un turismo eco sosteniile un turismo alternativo ,poco di massa, il turismo che rifugge le folle ..E mi piace assai...talmente che  chiedo ad un 'abitante del luogo...non se se un carcerato una guardia o chi... come si fa a vivere in questa  solitudine la risposta è fantastica ....si dilata il tempo...tutto quello  quello che si potrebbe fare in mezz'ora si fa in due giorni. Il mio capo me lo diceva sempre che voleva andare a vivere in un isola per scrostare una barca verniciarla e ricominciare d capo all'infinito

Ma torniamo all'isola oggi ho divagato parecchio tra storia patria e considerazioni personali.Attraversiamo un cortile con la chiesa di San Gaudenzio che rappresentava il confine immaginario tra il mondo dei civili e quello dei carcerati e costeggiando le alte mura del carcere, come tutto il resto, in totale abbondano, ci avviamo verso il sentiero che costeggia le falesie ed il mare. La macchia mediterranea è in completa fioritura,lentisco ,rosmarino e ginepro riempiono l'aria di profumi intensissimi, l'azzurro del mare si trasforma al cambiamento della profondità creando sfumature di turchese meravigliose, macchie di poseidonia scuriscono l'acqua Stefano ci racconta che sull'isola nidificano  specie rare come il gabbiano corso ed il falco pellegrino insomma il paradiso...ma purtroppo insieme alle specie rare soggiorna sull'isola una insetto alquanto fastidioso...le zecche ...e ce ne sono a centinaia in questo periodo dell'anno ed a prescindere dall'attenzione fatta e dalla meticolosa pulitura degli indumenti ne abbiamo ritrovato diverse nei vestiti e qualcuna ha fatto il viaggio di ritorno nei capelli di Paola per poi scendere con tutta calma nel piatto dove stava mangiando.......ma nessun danno materiale
Come mio solito mi allontano dal gruppo quel tanto da essere vista  ma abbastanza da immergermi nella natura in totale sinergia con il luogo tra i profumi, il rumore del mare,del vento e dei colori ,ammiro l'asprezza di quella costa frastagliata ricoperta di fiori gialli e viola ...non se se riesco a trasferire questa sensazione che per me è vitale Il sentiero si inoltra in una tipica pineta mediterranea fino alle rovine della casa del Marchese dove pare fossero ricoverati i detenuti malati di tubercolosi e dove praticamente finisce l'isola   Mi siedo sul muretto a secco e fa caldissimo, non sono particolarmente stanca anzi.... ma avrei bisogno di un pit stop e....sull'isola non si può nella natura ...vietato ...non si può mangiare....non si può pescare...non si può fare il bagno tranne che a cala Giovanna insomma ...sappiatelo....non si può niente. ...e bisogna anche portare via l'immondizia ma resta un isola bellissima, ancora incontaminata e lo deve proprio a tutti questi divieti che la stanno tutelando

da quel turismo dalle spiagge affollate da umani sudaticci ,dove regna la peggiore musica e l'inciviltà... e chiamatemi pure radical chic probabilmente lo sono e in questo caso ho pure un tantino di puzza sotto il naso e tant'è.... Ritorniamo verso il paese e  nell'area riservata dove è concesso mangiare , la giornata dovrebbe proseguire poi con la visita alle catacombe ed al centro storico ormai abbandonato ma io preferisco andare in spiaggia  Mi avvio verso Cala Giovanna  una leggera coltre di nuvole ha coperto il sole ma non mi interessa, ho bisogno di levare le scarpe e camminare nell'acqua, voglio pensare di ritornare anche  solo per qualche giorno .... su quest'isola incontaminata.... da sola perchè  io da sola ci sto bene...finalmente.... ma solo qualche giorno perche' poi...mica posso sempre parlare da sola  ........continua

mercoledì 24 aprile 2019

I colori dell'isola d'Elba

Sono alla mia scrivania davanti al computer e ...torno indietro con il pensiero ad ieri...ero in viaggio di ritorno...no andiamo all'altro ieri ...ero nella piazza di Porto azzurro....torno ancora indietro e sono sulla cabinovia del Monte Capanne...no non mi basta ancora....ancora un giorno e sono nella magnifica isola di Pianosa ....mancano ancora ventiquattro ore ...ecco adesso si ...sto sbarcando a Portoferraio sull'Isola d'Elba. Siamo partiti stamattina con un comodissimo autobus organizzato dall'amico Mario per il Cai di Napoli, una ventina tra coppie e come al solito una buona percentuale di single donne. In ogni escursione e non ne capisco il motivo ci sono sempre il doppio se non addirittura il triplo delle donne ..che siamo in maggioranza non c'è dubbio , che siamo più attive è sicuro... oppure il motivo è che gli uomini preferiscono situazioni di impatto visivo e fisico più gradevoli..in fondo non siamo un bel guardare dopo chilometri, dislivelli di un certo rilievo e  scarponi che di femminile hanno ben poco..ma la cosa sinceramente non mi riguarda.....
Viaggio piacevole ,sono seduta davanti e mi godo il paesaggio...in linea di massima autostrada.... le chiacchiere poche, alcuni si conoscono,altri, compresa me,si incontrano per la prima volta  A roma sale un 'altra persona ..una donna che  mi ispira subito un sensazione piacevole.Primo stop per mangiare qualcosa siamo e ancora in fase" non ci conosciamo" per cui si formano gruppi già precostituiti.Mi siedo su un prato a mangiare crackers  e parmigiano e mi soffermo ad un primo superficiale sguardo d'insieme  ai mie compagni di viaggio ... Single nove ...otto  femmine ed un uomo...coppie cinque, tre di sicura vecchia annata ,le altre due non so, c'è anche un ragazzino che si annoierà a morte per i quattro giorni
Sulla mia lunghezza d'onda forse due delle ragazze Si riparte, un messaggio non propriamente piacevole mi arriva da un'amico, mi preoccupo di informarmi personalmente ed il tutto viene ascoltato da buona parte dei mie vicini, lo spazio è esiguo , alla fine della conversazione mi chiedono se poi è tutto a posto...sembra di si e  .questo episodio darà poi l'avvio ad una nuova e piacevole conversazione spunto per conoscerci meglio. Un attimo e già siamo a ridere e scherzare con Lino ed Ariela seduti accanto a me e sull'altra fila e con Rosa ed Emma con le quali andremo a formare il gruppetto delle " Cajotole" così definite dal Professore Carlo
Ora è doveroso specificare che la definizione di "Cajotole" ha in questo caso un accezione positiva in quanto definisce persone vivaci, intelligenti e produttive con uno spirito allegro e simpatico,ne siamo state lusingate ,un grazie al professore ed alla stima di cui ci ha onorato .La traversata verso l'Elba è piacevolissima ,c'è il sole ,una bella temperatura ed anche il vento che soffia sul ponte del traghetto non da noia ..l'inizio di un'avventura ha un atmosfera sempre positiva. Guardo l'isola che si avvicina, le scogliere a picco sul mare che a tratti si spaccano lasciando intravedere la roccia ferrosa, rossa come il sangue,alcune piccole baie riparate ed intime ad intervallarsi con le falesie mentre dall'altro lato del golfo  si avvicina Portoferraio ed il suo bastione  mediceo che si staglia a difesa della città. Mi piace e sono serena... finalmente... erano  mesi che sentivo il profondo  bisogno di una vacanza, di staccare dalle quotidianità...e sopratutto di pensare solo a me stessa.
L'ultima vacanza ,per una serie di motivi non era stata proprio il massimo del divertimento anzi...
ma anche questa è un 'altra storia. Sbarchiamo velocemente ed altrettanto velocemente saliamo sull'autobus che ci porta  a Scaglieri e più precisamente nel piccolo golfo della Biodola al nostro hotel. Riusciamo in brevissimo tempo ad avere le camera ,la mia singola molto carina , completa di terrazzino con affaccio sul mare. Mezz'ora di tempo per posare le valigie e come da programma riunione nel giardino. Chiaramente qualcuno si è preso il tempo della doccia ,dello shampoo  e pure di cambiarsi le scarpe e tant''è.... primo appuntamento con la guida, Stefano , un giovane ed aitante Elbano molto preparato, professionale e pure simpatico ...siamo stati fortunati...ah dimenticavo fautore di una serie di messaggi lusinghieri da parte di alcune mie amiche dopo una foto postata su facebook.

Prima passeggiata sulla spiaggia e lungo le stradine del piccolo borgo affacciato sul mare , il sole sta tramontando,il cielo ha tutte le sfumature del rosa, il mare si riempie di stelle di luce. Passeggiamo tra i vialetti fiancheggiando alcune case ancora chiuse con i  giardini ricoperti di glicini viola dal profumo intensissimo e cespugli di margherite gialle e fiori blu. Sono i colori dell'Elba in primavera, delle case di roccia che sanno di mare e di fiori.Non voglio pensare che a breve quel posto diventerà un carnaio di gente urlante, perche'  chi affolla quei luoghi ,dal nord al sud, è urlante per regola , sono felice di avere avuto la possibilità di viverlo in questo momento dell'anno...sulla spiaggia due signore che prendono l'ultimo raggio di sole , due ragazzi che giocano con il cane e qualche finestra che si illumina...ma solo poche.
Mi allontano dagli altri...come sempre quando mi piace un posto entro nella mia mente nei mie pensieri che diventano sereni ...la mia vacanza è iniziata e nulla riuscirà a rovinarla, userò unghie e denti contro chi proverà a intossicarmi, come si dice dalle mie parti ...nulla potranno  . Salutiamo Stefano e rientro in hotel per la cena e....immancabilmente avviene quella selezione naturale che non si modifica mai ...ad un tavolo siederanno tutte le coppie e ....sull'altro i single...continua ......