Partenza all'alba con Antonio Anna Marco e Carmelo che torna a camminare con noi dopo un po' di mesi. Il tragitto non è breve dobbiamo arrivare in provincia di Frosinone e poi salire verso l'Abruzzo
Primo appuntamento ad Atina area di servizio dove ci incontreremo con un gruppo di amici escursionisti di zona tutti con dei fisici da paura , praticamente delle rocce, Antonio Vano, Angelo Gatti,Daniele Mariani per non parlare del Liliana Gismondi un giunco d'acciaio che ci ha supportato nella retroguardia credo con non poco sacrificio ,avrebbe volentieri camminato più speditamente. Sono amici di Anna che con lei hanno condiviso trekking e cammini e oggi una grande amicizia.
Colazione e pronti via verso i Prati di Mezzo da dove partirà il sentiero. Attraversiamo Atina e Picinisco, conosco bene il territorio per miei trascorsi sentimentali anche se al tempo l'ho girata solo in moto mai avrei pensato di ritornarci come escursionista"in fondo al vita è questo" Veloce cambio di scarpe e via verso il bosco. Mi accorgo immediatamente che la camminata sarà di quelle toste , l'inizio è immediatamente in salita, davanti Antonio Vano in pantaloncini e tshirt a mezza manica da il passo. Fa un freddo boia e vederlo camminare praticamente in tenuta balneare mi fa venire ancora più freddo, non ha nemmeno la pelle d'oca e che diavolo..., poco dietro Angelo anche lui in magliettina , io nell'ordine ho :tshirt ,pile leggero, giubbotto con cappuccio e mi metto pure il cappello ....
Ma loro sono abituati, io invece essendo nata sugli scogli di Mergellina dislivello inesistente muio di freddo .Il primo tratto è magnifico ci inoltriamo tra i colori dell'autunno il giallo ed il rosso si mescolano in un quadro di Monet , i il sole tra i rami crea un caleidoscopio di raggi , dinanzi noi la cima del Meta. Ci fermiamo a fare foto ma il nostro Antonio ci inviata a proseguire ed a non attardarci ,il percorso è lungo e difficoltoso e siamo in montagna" il tempo cambia in un attimo" Saliamo,
il serpentone umano sale e si snoda , lasciamo il bosco e ci inoltriamo sulla pietraia, ai lati uno strapiombo nemmeno tanto strapiombo ma tutto pietre e se cadi ti fai male sul serio. Davanti Antonio cammina come un caterpillar non si ferma un attimo. Ogni tanto aspetta che il resto del gruppo si compatti ma riprende immediatamente e ...noi ritardatari non ci riposiamo mai. La salita continua sempre un poco più ripida, lasciamo la faggeta e la vegetazione di dirada ,rocce pietre davanti a noi in un paesaggio lunare .. lontano la cima. I sentieri per la vetta sono più di uno noi stiamo percorrendo il N1 laziale "la via rapida" e figurati se facevamo quella meno rapida.
Mi sento in colpa e mi riprometto di evitare prossime escursioni con dislivelli così impegnativi, non è corretto, bisogna avere la capacità di darsi una regolata. Cerchiamo un posto meno esposto e nel frattempo ci raggiunge Angela anche lei ha rinunciato troppo freddo e poco dopo ecco Pamela ed Edo anche per loro troppo freddo mi spiace ancora di più. Anna avrebbe potuto completare il percorso. Fortunatamente tra i gruppi che già scendono ci sono persone del luogo che credo salgano ai 2200 giusto in passeggiata prima di pranzo, alcuni amici di Anna , vecchi lupi , persone che conoscono quelle montagne come le loro tasche , Giuseppe Moretti, Ezio e Renato Elvira ecc ecc li invidio vorrei avere la loro tempra e la loro forza. Mi sento meno in colpa almeno Anna ha potuto evitare di fare solo la balia. Il freddo sta diventando insopportabile, metto anche la giacca a vento i guanti la sciarpa e vorrei una coperta, mi stendo sull'erba cerco il raggio di sole per scaldarmi nel frattempo arrivano gli altri che raggiunta la cime sono anche ridiscesi. Angelo ci omaggia di una bel bicchiere di rosso che mi scalda e Antonio di un panino con la frittata di zucchine tutto a km 0 ma veramente altro che prodotto biologici. Ci tratteniamo ancora un poco poi Anna decide che siamo rimaste troppo al freddo iniziamo a scendere, qualcuno resta ancora per un attimo di riposo noi ci siamo riposati per quasi due ore e va bene così.
Riprendiamo la pietraia che come al solito in discesa è anche se possibile più difficile si rischia di scivolare le pietre non sono solide e la discesa si sente nelle ginocchia. Davanti Angelo anche lui un altro caterpillar vola sulle pietre manco avesse sotto i piedi l'asfalto liscio di un a'autostrada io poco dietro.In discesa me la cavo benino e poi mano a mano che vado giù il fiato è sempre più libero. Finalmente lasciamo la pietraia , non amo quel tipo di paesaggio, le cose fredde non mi attirano amo i colori ed i contrasti la natura quando esplode in primavere ed in autunno
Di nuovo la faggete è spettacolo, i colori adesso sono ancora più belli con il sole basso far i rami..ci sediamo per riposare ed aspettare gli altri, mi prendono in giro per i capelli che ormai tra vento, cappelli e fasce " vivono di vita propria" come sempre del resto. Il gruppo si ricompatta oggi per Anna è stata proprio una passeggiata, accompagnando noi in salita ed ad altri in discesa. Sono convinta che avrebbe voluto fare una bella tirata fino in cima con i suoi amici. Ultima camminata veloce e sotto di noi i Prati di Mezzo che ci accolgono con un bel sole. A questo punto parte il momento convivio , proposte di rincontrarsi con camini accesi, cibo e divertimento, la birra inizia a scorrere come sempre fra battute , racconti e risate Si decide per una foto finale nel prato e qui con l'arrivo di Daniele si scatena la goliardia più pazzesca.
Tutti schiacciati..io sotto chiaramente con Marco che cercava di salvarmi e Daniele che spingeva sempre più e poi balli e poi salti e poi che dirvi una giornata bellissima con persone magnifiche in compagnia degli amici di sempre che rendono queste giornata speciali .. allora sia.... qualche volta posso pure lasciare i miei adorati scogli e salire un po' sulla montagna ma sia chiaro massimo 500 metri di dislivello
Foto e divertimento a cura del tutti
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