Ultimi racconti quelli di Spaccamurgia a Novembre"il cammino" quello che amo dalla prima edizione e che mi lascia sempre un ricordo bellissimo.
Questa domenica vado in costiera, in questo periodo perfetta,la temperatura è dolce, i vacanzieri d'assalto sono ancora a riposo e si vive meravigliosamente lo spettacolo della natura. Camminerò con gli amici del Cai ed in un comodissimo bus che ci condurrà fino a Bomerano da dove partiremo per arrivare al Fiordo del Furore. Rivedo con piacere alcuni compagni di vacanza e di escursione all'isola d'Elba, tra cui alcuni arzillissimi ultrasettantenni che fanno scomparire per forza e capacità molti giovanissimi.
A Bomerano ci riuniremo con il Cai di Ischia che arriva con un discreto ritardo. In piazza un via vai di escursionisti,da li partono un paio di sentieri tra cui il famoso"sentiero degli dei" conosciuto ai più. Nell'attesa ci sistemiamo al sole a chiacchierare Finalmente ci siamo tutti e siamo tantissimi ...la costiera ha un fascino unico.....Imbocchiamo quasi in fila indiana la strada di accesso ad una serie di sentieri ed al bivio iniziamo a scendere. Attraversiamo un bosco di faggi,tra le foglie si intravede il mare...è un cuneo che si insinua tra due costoni,il sole sembra essere la luce di un faro.Costeggiamo le falesie che si innalzano fino al cielo,le rocce calcaree formano anfratti e grotte rifugio dei pastori. Davanti a me una lunga e difficile discesa di pietrisco e lastroni, il gruppo si snoda come un lungo serpentone in curve e tornanti.
Cammino con molta prudenza , si è rotto uno dei mie essenziali bastoncini e arrangio con un ramo. Il mare si avvicina sempre di più e l'angolo di visuale si apre lasciando intravedere qualche casa e una torre di avvistamento, una della tante lungo la costa, retaggio del tempo dei pirati e di "mamma li turchi" ma seriamente... La discesa è particolarmente dura bisogna guardare a terra, dietro di me un tonfo...qualcuno è caduto fortunatamente senza danno. io sto facendo uno sforzo notevole caricando sui quadricipiti per salvare le ginocchia .
Davanti e dietro gli arzilli vecchietti che ondeggiano in equilibrio...eppure vanno avanti come carterpillar. La discesa si interrompe per un breve tratto, camminiamo su un sentiero che costeggia il burrone, sotto di noi Praiano incastonata nell'ansa ed il mare luccica di mille stelle. Riesco a fare qualche fotografia ed inviarle ad un 'amico ..una volta tanto non sono l'ultima e ho tutto il tempo di recuperare. Riprendo il cammino mantenendomi sotto il costone , i primi fiori di primavera spuntano qua, i croco, le margherite gialle e viola spuntano tra una natura che ha ancora l'aspetto grigio dell'inverno, i cespugli sembrano braccia scheletriche che si allungano verso il mare.
Ma il sole è magnifico e fa caldo sono in maglietta ,la felpa e il giubbotto sono attaccati allo zaino e in vita come al solito assomiglio a un "vu cumprà" ....tutto appeso allo zaino,soffro il caldo e su certi percorsi fermarsi anche solo per mettere o levare una giacca diventa impegnativo. Riprendiamo la discesa il mare si avvicina sempre di più e quando sembra di essere arrivati alla agognata pausa si presenta una meravigliosa salita con tanto di pendenza ed arrampicata tra le rocce ed i cespugli. Faccio forza sulle gambe, bisogna alzarle fino alla vita ..lancio il bastoncino ed il ramo davanti a me e mi arrampico aggrappandomi ai cespugli, becco una serie di spine dolorosissime.....qualcuno potrebbe chiedersi chi me lo fa fare ... la risposta è sempre la stessa ...la meraviglia di quei paesaggi, la sensazione di libertà che ne deriva e che vale la salita, la discesa e pure qualche spina.
Il gruppo è numeroso e variegato c'è anche chi non è propriamente attrezzato,scarpe con suola liscia, maglioni, giacche pesantissime e borse a tracolla, il peggio. Non credo facciano parte del Cai,che è giustamente molto severo sulle regole dell'abbigliamento,probabilmente hanno ritenuto che fosse una semplice passeggiata. Detto fra noi non li avrei fatti partire ...e sto....Ci tratteniamo crogiolandoci al sole come lucertole.
Alzo gli occhi e scorgo tra trovi un ciliegio in fiore....sarà pure febbraio ma io sento la primavera...La pausa è sufficientemente giusta da farci riposare e rilassare. Non mi piacciano quelle escursione nelle quali neanche finisci di mangiare qualcosa che già ti costringono a rimettere gli zaini e ripartire ..non mi diverto...io esco per vivere la natura non per fare una gara ad ostacoli...ma credo di averlo più volte sottolineato e quindi ho abbandonato tutti quei gruppi che non fanno altro che correre. Ci siamo si riparte attraversiamo il piccolo borgo e iniziamo a scendere , le scale sono tante ora è tutta così fino al fiordo ma sinceramente non ci trovo nessuna difficoltà, in fondo sono scale e non rocce scivolose coperte di pietrisco. Attraversiamo giardini e piccole coltivazioni a terrazze tipiche della costiera,il mare si avvicina sempre di più illuminato dalla palla infuocata del sole ancora basso all'orizzonte che crea mille stelle sull'acqua. Sono finalmente riuscita a distanziare quasi tutti , dietro il gruppone, davanti pochi ed io finalmente sola...mi godo il sole il mare ed i profumi, mi piace camminare ascoltando il nulla, ascoltando me ..ed oggi mi sto simpatica e ci sto bene ..
Ecco il fiordo ,si allunga con le sue acqu turchesi sotto il ponte e verso il largo. Non si può scendere le strade di accesso sono interdette. Sulla spiaggetta si affacciano le finestre di due casette,chi sa chi è il proprietario,un paradiso in terra. Mi affaccio su qual mare color zaffiro e immagino in quella casa una coppia felice, ma presto mi viene in mente che quel luogo ameno fra qualche giorno sarà infrequentabile, orde di turisti e barche la affolleranno fino al caos più totale....va beh oggi me lo godo così sognando un poco. Adesso però fa freddo sul ponte tira un vento gelato, rimetto felpa giubbotto cappello e cappuccio ma sto ghiacciando cerco la cosi detta "lenzetella" di sole ma sta andando via ...sempre inverno è... Arriva finalmente il nostro bus saliamo in ordine sparso e non si capisce perche' siamo troppi, credo ci siano quelli arrivati in macchina direttamente a Bomerano. Parte il....questo posto è mio, ma non ho capito ...ecc ecc. Io riprendo il mio posto ma cambia il compagno di viaggio , cerco alla bene e meglio di sistemarmi, il sedile è lo spazio e stretto e se all'andata gli zaini erano nel bagagliaio adesso sono con noi. Sono sommersa, da ogni cosa, ho sete, devo fare pipì e ho voglia di dolce non necessariamente nell'ordine, resto così praticamente fino al primo bar aperto, e ci vorrà tempo in questo periodo è tutto chiuso. Finalmente sopperito ai vari bisogni compreso un dolcetto che mi resterà sullo stomaco fino a tardi' risaliamo e si va verso Napoli....pochi minuti e dormono tutti ...tranne me ...come al solito.
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