Con noi anche la formidabile coppia di Mario e Gianna che tra fidanzamento e matrimonio stanno insieme da oltre trentanni. Li adoro, si amano e quello che più mi emozione è ascoltare il racconto di come a 16 anni abbiano fatto in modo di sedersi vicini sull'autobus. In questo mondo di sfasolati, single per forza e narcisisti patologici vedere delle coppie è una gioia.La cena è buonissima, busiate con pesto trapanese, pasta con le sarde, tonno alla piastra e per finire le cassatelle i famoso ravioli di ricotta" tutto ottimo" Risate , racconti prime conoscenza più approfondite e si decide di andare a ascoltare musica nell'unico bar aperto. Bella serata con un gruppo di ragazzi palermitani.
Antonella nel frattempo si sta scatenando .Un oretta di svago veramente piacevole poi con Mario e Gianna ce ne andiamo a dormire. Diciamo che le signore di mezza età ad una certa ora si ritirano. Mi sveglio come al solito prestissimo,in silenzio mi vesto e corro fuori .E' l'alba il sole sta sorgendo dietro Favignana,mi fermo e aspetto che riesca a farsi strada tra le nubi all'orizzonte, fasci di luce fendono il cielo e illuminando il mare. E' come una abbraccio,è come se delle braccia provino ad avvolgerlo, ma il sole si fa strada e esplode.Mi avvio verso il paese sono una caffè dipendente e alla disperata ricerca di un bar aperto. Attraverso questo delizioso paese dalle case bianche e le porte azzurre , attraverso il porto ed i suoi pescherecci, poche le barche da ricconi , mi chiedo se il motivo sia legato al mese ormai autunnale oppure al fatto che questa mi sa proprio che sia un 'isola poco mondana.
Ma penso sia più la seconda ipotesi. Mi immagino tra queste stradine, serena, passeggiare di primo mattino ,chiacchierare con il pescatore dal quale comprerò il mio pranzo....insomma tanta voglia di pace. Mi fermo al bar dove Attilio ci ha fatto preparare torte fatte in casa , mi siedo e mi delizio con una torta di mele e una crostata di albicocche caffè e chiacchiere Appuntamento al bar alle nove, torno in camera veloce preparo lo zaino e ci troviamo tutti. Con Anna ci siamo praticamente incrociate trovando un perfetto equilibrio nei tempi.. Si parte dal paese,il primo tratto è su sentiero lastricato che però impenna seriamente, ci sono circa trenta minuti di salita continua senza tregua fino alle case romane, sito archeologico formato da due case nate come fortificazione una e l'altra come come chiesa.
Dalla finestra della cappella un crocifisso si staglia sul mare Fa caldo , il tempo si è messo al bello, c'è solo un poco di vento per il resto il sole picchia. Ci fermiamo alle case per una pausa, mangiare qualcosa di proteico, bere e fare quella decina di fotografie su un panorama spettacolare. Come sempre Levanzo e Favignana davanti a noi in mezzo al mare blu cobalto ancora sotto di noi il sentiero che abbiamo percorso ieri fino al promontorio di Punta Troia con il suo castello ed a sinistra il borgo di Marettimo . Riprendiamo il cammino, il sentiero non consente , tranne che per alcuni tratti di camminare in coppia, solita fila indiana, ci si sorpassa, si rallenta ,si fanno chiacchiere ,si sta in silenzio, si ascolta il mare e ci si inebria degli odori della macchia mediterranea
Mi fermo a fare una foto e mi prendo un rimprovero a ragione..il tratto è esposto e ci è stato chiaramente detto di non fare imprudenze.La salita è tosta , Gianna rallenta e ha difficoltà ,viene supportata di Attilio che con pazienza le consente di arrivare fino in cima fino a percorrere quasi ottocento metri di dislivello" toato ma il sentiero è stupendo Ci fermiamo a pochi metri dalla cima ci sistemiamo alla bene e meglio sul costone. Levo la maglietta fradicia e indosso una felpa per ripararmi dal vento che lassù la fa da padrone. Mi avvolgo i capelli in un foulard nella speranza che si asciughino sono ricci e impossibili. Anna è seduta più indietro ma è arrivata molto prima e si è sistemata con il gruppo di testa. Vicino a me Crocetta una donna incredibile ..72 anni di forza e intraprendenza, mi ha raccontato che ha percorso tutti i sentieri alpini fino a oltre 3000 ed pare sia anche arrivata nella zona del Kilimangiaro.
Sinceramente non so se dire beata lei, mi piace l'escursionismo ma non mi piacciono le estremizzazioni , nel raccontarmi ha espresso tutto il suo rammarico per l'eta che non le consentiva più queste cose, era profondamente rattristata, creo comunque che bisogna accettare il tempo che passa ed i limiti.. Dopo lo spuntino ci arrampichiamo fino alla cima. Praticamente capre , immagino la discesa e mi prende male, tratto esposto , pietraia e dislivello non manca nulla.L'arrivo in cima è ripagato da un panorama che spazia dalla costa di Trapani alla punta del monte Cofano,da Vito lo Capo fino a levanzo e Favignana. Mi sistemo in angolo distante dal gruppo, voglio ascoltare il mare ,il vento, me stessa e lasciarmi invadere dalla spazio e dalla sensazione di benessere che sto provando fino a riportarla con me. Un pensiero lontano mi prende,lo scaccio via... Si scende ,pensavo peggio sinceramente, mi vedevo seduta a scavalcare pietre ed invece riesco anche a tenere una postura alquanto dritta, mantengo solo le ginocchia piegate per evitare traumi.
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