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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

venerdì 8 marzo 2019

Una incursione in Basilicata e su fino Cristo di Maratea

Scendiamo a colazione, bagaglio e zaino pronti ,sul tavolo un buffet da fare invidia ad un grande albergo ,torte fatte in casa, croissant , frutta fresca e  pure del salato.Cerco di non abbuffarmi, in  napoletano, ma non posso evitare due fette di torta fragranti .
 Appuntamento al parcheggio degli autobus, metà del gruppo è in un 'altro hotel, Luigina si preoccupa di distribuire il pranzo al sacco preparato per noi  Qualche ritardatario ci obbliga ad una attesa non proprio piacevole...ma ci da l'agio di continuare le chiacchiere, siamo un bel gruppo . Si parte ed in mezz'ora di strada siamo a Casaletto Spartano,avevo sentito spesso parlare di questo luogo e in diverse occasioni sono stati proposti eventi in zona ma è mancata sempre l'occasione .Pochi passi, attraversiamo una serie di ponticelli  fino alle rocce che emergono direttamente dall'acqua del rio bussentino" uno spettacolo" dalla parete coperta di capelvenere scendono rivoli d'acqua che creano giochi di luce  tra la vegetazione circostante e l'acqua del rio. La cascata non è imponente ma il contesto rende il luogo magico..e .meno male che l'imbrunire non ci ha consentito di venire, avremmo perso lo spettacolo. Le piscine naturali che si susseguono tra le rocce sono un perfetto set fotografico ed il sorriso di tutti noi il giusto completamente a questo inizio di giornata Risaliamo in macchina e ci avviamo sulla statale che costeggia il mare, poco lontano dalla costa lo scoglio della spigolatrice, la statua continua ad essere minuscola , poco più in alto il sentiero che abbiamo percorso ieri . Ancora qualche chilometro e lasciamo la provincia di Salerno,entriamo in Basilicata, sogno di un cammino che prima o poi riuscirò ad intraprendere sui sentieri di "Basilicata Coast Coast... film che adoro..
." Finalmente in alto si intravede il Cristo,le braccia aperte verso il mare in una immagine che accoglie ,sono cattolica e credente e di conseguenza colgo sia  l'aspetto religioso sia quello turistico ,l'uno non esclude l'altro.Saliamo verso il centro storico a qualche centinaio di metri dalla costa dove si intervallano magnifiche spiaggette incastonate tra rocce e  dirupi. Il paese è provvisto di spettacolare parcheggio gratuito a pochi metri del centro.... quando le amministrazioni comprendono la tutela del turismo.....ci incontriamo tutti in piazza, non senza prima aver preso il caffè. Maratea è in piena giornata elettorale crocchie di locali si scambiano saluti e opinioni, spogliato dai turisti  ridiventa il tipico paesino con i vecchietti seduti  al bar e coppie ben vestite a braccetto che passeggiano primo e  dopo la messa...noi siamo fuori contesto con gli scarponi e gli zaini Riusciamo a compattarci che sono già passatele undici e si parte verso il sentiero.

La prima parte attraversa un bosco e la classica vegetazione, c'è umidità, si suda molto e sostanzialmente non si vede niente.La salita è dolce senza pendenze di rilievo, piano piano e si va verso l'alto, in fila indiana ,silenzio un silenzio positivo quello dei cammini. Gli odori della terra umida si sentono forti accompagnati dal suono delle campane in lontananza , un senso di pace mi riempie, mi avvolge come ogni volta che sono in mezzo alla natura che ti permette di ascoltare dentro di te ed i rumori che ti circondano. Ultimo tratto nel bosco che si apre su un magnifico prato dal quale  si ammira la costa ed il golfo di Policastro, sopra di noi il santuario dedicato al Cristo che si staglia sulla punta della collina. Ci fermiamo per le foto, non è assolutamente pensabile di non portare con noi un ricordo di tanta bellezza, anche se comunque ti rimane dentro . Lasciamo il sentiero e ci incamminiamo verso la strada asfaltata ...credevo dovessimo fare l'ultimo tratto in arrampicata ...ma mi sbagliavo, un lunga curva, a sinistra  la costa calabra  a perdita d'occhio,se non ci fosse foschia si riuscirebbe a vedere fino a Diamante davanti a  noi i ruderi del vecchio borgo di Maratea ed il Cristo che si fa via via più grande.

Ci inoltriamo tra le case diroccate,in qualche punto sembra sia in atto una ristrutturazione, magari ne faranno un albergo diffuso come il borgo abruzzese di Rocca Calascio. Arriviamo sul piazzale tra la chiesa e il Cristo ,ci disperdiamo ognuno cerca un luogo dove riposare e mangiare ..io vado un attimo in chiesa poi con Roberta scatta il book fotografico sotto la statua dove poi ci sistemiamo in un angolino riparato dal vento, panoramicissimo e spettacolare, sembra che il Cristo ci protegga e con le sua braccia alzate voglia raccoglere i raggi del sole per farli scivolare fino a noi. Mi rilasso stendendomi sulla roccia calda e mi lascio andare ai pensieri in libertà. Si riparte ci ricompattiamo e ci avviamo verso la strada asfaltata poi ci inoltriamo su di un sentiero boschivo che corre lungo la costa. Sotto di noi il mare come sempre e Maratea che si avvicina sempre di più. Sentiero semplice con una discesa tranquilla di quelle che piacciono a me camminando sugli aghi di pino, inebriandomi di odori mediterranei e chiacchierando con i compagni di escursione di vecchi percorsi e di nuovi da progettare.

Unico problema i rami e gli alberi caduti, lo scorso fine settimana un vento gelido ha colpito l'Italia ed in particolare il sud creando non pochi danni a strutture e boschi. Tutto intorno una devastazione ,vegetazione intricata...un Camel  trophy a piedi..abbiamo scavalcato e strisciato, abbiamo lasciato il sentiero per attraversare una fattoria dove una paio di cani dal loro recinto ci abbaiavano furiosamente.... Scendiamo ancora attraverso le stradine del paese e ci ritroviamo in piazza...non c'è anima viva, tutto chiuso neanche un bar per un caffè e magari  una fetta di dolce locale..il nulla stratosferico....
E' inverno tutto chiuso, tutti a casa davanti ai camini e la televisione. parte del gruppo saluta e riparte mentre una sparuta parte di noi viene accolta dall'unico ristorante aperto che ci fa la grazia di una birra,..il caffè manco a parlarne è quello fatto con le  macchinette. Piacevoli ultimi momenti, ci scambiamo i nominativi per nuove amicizie ,ringrazio Luigina per l'ottima organizzazione e sicuramente camminerò ancora con Meditazioni in Movimento ... adesso si parte....con Roberta abbiamo deciso di passare per Eboli .ci tocca comprare assolutamente una quintalata di mozzarella di bufala

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