Questa domenica esco con Terre di Mezzo, gruppo Irpino con il quale ho condiviso alcune belle escursioni e l'ultimo fine settimana di libertà prima della quarantena... in Molise di cui ho raccontato tra i miei diari.
Condivido il passaggio con Tiziana , compagna di diverse avventure con questo gruppo. L'appuntamente è a Montella, ci incontriamo in una zona ampia e spaziosa per affrontare tutte le disposizioni burocratiche e di sicurezza di questo momento storico. Rivedo con piacere Andrea e Gerardo guide e responsabili di Terre di Mezzo. La preparazione è certosina , documentazione, misurazione della febbre, gel disinfettante e distribuzione della marenda, rigorosamente sotto vuoto e divisa per persone.
Mi chiedo se tutto questo finirà mai, se questa situazione potrà un giorno essere solo un ricordo lontano, se riusciremo a vivere di nuovo senza questa paura. A volte riesco a dimenticare, forse a casa mia , tra le mie sicurezze... vado... esco sono attenta , rispetto o almeno provo a rispettare le regole, combatto la voglia di chiudermi nelle mie sicurezze...ma anelo il momento in cui tutto sarà come prima.
Riprendiamo le auto per dirigerci all'imbocco del sentiero. Ci dividiamo in due gruppi, come da regole di distanziamento e leviamo le mascherine, non è possibile camminare con la bocca ed il naso chiusi, cercheremo di non parlarci addosso , ma ci viene raccomandato di indossarle quando ci fermeremo lungo il percorso nei momenti di spiegazione. Sono indubbiamente dei professionisti, lo erano prima lo sono ora, nulla è lasciato al caso.Imbocchiamo il sentiero che ci porterà all'interno del Vallone Scorzella che corre per un primo tratto lungo il fiume Calore che nasce dai Picentini.Un primo veloce tratto e ci ritroviamo alla cascata del fascio, nata da un bacino artificiale e fatta costruire in quell'epoca insieme al ponte che la sovrasta" di chiara fattura" In questo punto si interseca il torrente Scorzella che si immette nel fiume Calore e va ad alimentare l'acquedotto pugliese con la famosa acqua di Serino che arriva fino a Napoli.Noi saliremo verso alcuni tornanti che attraversando il bosco di faggi ci porteranno fino alle sorgenti
Qualche anno fa partecipai, con Terre di Mezzo, al percorso fluviale,sbagliai scarpe indossando quelle da scoglio, Gerardo al telefono mi aveva avvertito di usare delle vecchie scarpe da ginnastica, ...mai errore fu più grande, le piante dei piedi massacrate , ho avuto lividi per settimane e per giunta , anche se era il mese di Agosto faceva freddo e l'acqua del fiume ...gelida....Va beh oggi andiamo per sentieri. Attraversiamo un magnifico bosco di faggi, le foglie creano rifrangenze con i raggi del sole, l'ambiente è umido, ha piovuto qualche giorno prima e si creano sfumature di verde intenso, ai lati del sentiero una continua fioritura di orchidee selvatiche, sono bellissime, colorate, creano grappoli violacei con la tipica forma del fiore, fragoline di bosco fanno capolino tra le foglie.
Il profumo di bosco. Il rumore dei nostri passi tra le foglie si confonde con il suono del'acqua che scorre....pace.... In una pausa Andrea c racconta che con un poco di fortuna si potrebbe vedere una delle poche aquile ancora in zona ma chiaramente sarebbe una fortuna.Mi affianco durante al percorso con Simona simpatica nuova conoscenza ,è indubbio che le persone che hanno feeling tendono poi a camminare insieme.Il sentiero è stretto e quindi mai come oggi riusciamo a mantenere le distanze non senza ascoltare due ragazzi dietro di me che fanno il resoconto di tutti i sentieri della campania .....che per giunta ho percorso non so quante volte... Il cammino è piacevole, fresco e rilassante, lento, quello dei viandanti, quello che piace a me . .
Mi attardo a fare foto, voglio godermi questa passeggiata, i colori , il suono dell'acqua e la sensazione di benessere che mi sta avvolgendo. Scendiamo verso il fiume la corrente crea piccoli vortici fra le pietre , l'acqua è trasparente...che pace...attraversiamo un 'altro ponte, non ha protezione camminiamo con calma e seguiti dalle nostre guide, un 'altro tratto in discesa e siamo sul fiume, bisogna guadare ...ora non pensate che il tratto sia roba da film, un brevissimo tratto ,...ma riesce a fare cadere un compagno non propriamente attento. Arriviamo su una spianata ombreggiata alla confluenza di due tratti del fiume, la zona è ombreggiata, fin troppo non fa propriamente caldo,ma il posto è bellissimo,siamo immersi nel verde accompagnati dal sussurro dell'acqua come nella descrizione della nostra escursione.
Poggiamo zaini e bastoncini, sempre utili,cambio la maglietta, sono come al solito sudata e metto una felpa , l'umidità ci avvolge come il verde...Tiriamo fuori le nostre merende, formaggio podolico e salumi assolutamente genuini , un buon bicchiere di rosso rigorosamente imbottigliato per evitare contaminazioni. Ci tratteniamo tutto il tempo necessario per fare foro , rilassarci e goderci il posto. Gerardo accende anche il fuoco....ma purtroppo il provolone impiccato non ci sarà"maledetto covid" Ma la foto di gruppo ci sta tutta e pure quelle dei nostri sorrisi che rispecchiano la serenità di questa giornata.Si riparte, si torna con una piccola deviazione in un sentiero magnificamente fiorito tra ginestre e orchidee. Siamo al fontanile che segna l'ingresso e la fine del sentiero, ci salutiamo.....Grazie Andrea, grazie a Gerardo e di Terre di Mezzo ancora una magnifica magnifica giornata e.....si sono pure rispettate tutte le regole
Nessun commento:
Posta un commento