Informazioni personali

La mia foto
Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

martedì 7 luglio 2020

Castelluccio di Norcia e le terre mutate ..Pennellate di Emozione

Foto Daniela Baudanza
Fine settimana  con il Cai, di cui sono socia da diversi anni. Tre giorni organizzati tra la fioritura di Castelluccio,le Cascate delle Marmore ed una escursione sul Monte Vettore di cui ho letto dai post dei mie amici romani. All'ultimo momento l'organizzazione delle giornate,causa cattive condizioni atmosferiche,cambia ed il Vettore si programma per la Domenica senza pioggia .Non credo di farcela... sopportare cinque ore di macchina dopo l'escursione non credo di poterlo fare. Fortunatamente la nuova amica che si è anche offerta di darmi un passaggio mi propone una una diversificazione delle giornate,raggiungendo gli altri a cena. 

Partenza in orario umano , ci incontriamo sulla tangenziale , presentazioni e via ..qualche chiacchiera e mi rendo conto che  viaggiamo più o meno sulle stessa lunghezza d'onda. Il viaggio è sicuramente lungo, prendiamo la superstrada Cassino Avezzano che taglia l'appennino dal tirreno all'adriatico per uscire poi all'Aquila e proseguire verso l'Umbria. 

E' un percorso che conosco bene per trascorsi sentimentali, ma questa è un'altra storia, procediamo spedite fino a inoltrarci tra le strade che attraversano i Monti della Laga. Ci fermiamo in un ristorante spartano di quelli frequentati la camionisti e da lavoratori che  cercano il buon cibo genuino ed abbondante  e vi confermo che è stata dura spiegare che volevamo giusto una cosina


Alla fine però non mi sono privata di un assaggio di coratella, un cucchiaio di lenticchie con salsicce e fagioli con cotiche e per concludere gli antipasti un tantinello di trippa...finale in crescendo con " tonnarelli alla amatriciana" quella vera, conto dieci euro. e sto.. . Riprendiamo il viaggio attraversando tutti i paesi distrutti dal terremoto del 2016...Amatrice, Accumuli, Pescara del Tronto e decine e decine di piccoli nuclei abitativi. Non c'è più nulla, le case lungo la strada non hanno mura, sono implose, i tetti praticamente a livello del terreno, la sensazione è quella  di spiare nella vita della gente, le mura crollate mettono in luce la vita di chi le abitava ,un quadro, una credenza dalle ante sbilenche ,un lavandino pieno di detriti, una finestra nella quale solo da un lato una tenda svolazza. E' talmente duro, è talmente triste da sembrare osceno...è come violare  la loro intimità. 



Mi prende la malinconia guardando le piccole abitazioni di legno dove ora vivono, ci sono fiori alle finestre ......e piante davanti alle case.....Ci inoltriamo tra le montagne , le attraversiamo mentre nuvoloni neri si addensano sulle cime. Ci fermiamo per una foto ma il vento è fortissimo e  ripartiamo. Attraversiamo uno spiazzo dove già si accentrano diverse macchine attirate dalle bancarelli che vendono lenticchie e prodotti tipici ma non siamo ancora arrivate. Scavalchiamo il valico e un'immagine spettacolare si presenta ai nostri occhi" mi emoziono profondamente"la piana sotto di noi è una sequenza di pennellate di viola,rosso e  giallo che si susseguono in un'alternanza cromatica  incantevole, è come se stessi attraversando un quadro di un pittore dell'impressionismo, la mia compagna di viaggio suggerisce che sembra un i Monet, ma direi anche in un paesaggio di Van Gogh. Ci fermiamo ad ogni piccolo spiazzo che ci consente di fotografare "vorrei bloccare l'emozione" ogni angolatura mi sembra la più bella,la più nuova , ogni sprazzo di luce ci  mostra la piana diversa e spettacolare. L'emozione oggi non ha voce, l'emozione oggi e solo colori. Scendiamo... è solo venerdì e c'è già parecchia gente, alcuni gruppi invadono i campi dove in bella mostra ci sono i cartelli dei divieti.....niente da fare la gente è incivile, chiaramente nessuno porta la mascherina neanche per sbaglio sul braccio pronta all'uso,domani e dopo ci sarà questo mondo e quell'altro... noi andremo altrove. Ho letto nei  giorni precedenti di gruppi escursionistici di Roma e Napoli che avevano programmato l'escursione e tantissimi amici hanno pubblicato foto e commenti.Lasciamo la macchina all'imbocco di un piccolo sentiero che sale verso il borgo di Castelluccio nel frattempo nuvole nere si stanno addensando sulla piana ed i tuoni si susseguivano senza soluzione di continuità Arriviamo in paese che praticamente piove...cerchiamo rifugio in un bar.

 Mi guardo intorno...i locali sono tutti in strutture provvisorie,il borgo è chiuso, le case puntellate e ancora tante macerie. Prendiamo una birra mentre fuori si scatena un acquazzone di quelli giusti. Compriamo entrambe un pò di lenticchie e del farro..sono buonissime le ho già mangiate, l'economia del luogo va aiutata. Nel frattempo continua a piovere e noi abbiamo la macchina parecchio più giù...facciamo l'autostop. Un gentilissimo signore del luogo,proprietario di un ristorante,con una improbabile jeep ci accoglie e ci porta fino alla macchina....scendiamo ringraziandolo...e dimentico il sacchetto con tutte le lenticchie comprate, per dovere di cronaca le ho recuperate,ora andiamo in hotel  e dobbiamo percorrere ancora un poco di chilometri...guardo fuori... un magnifico arcobaleno fa da corolla ai prati fioriti. 








Nessun commento: