Terminiamo il piatto di Gulasch cercando di raccogliere con la forchetta l'ottimo sugo che stazione nel piatto causa mancanza del pane e in contemporaneamente svuotiamo il boccale di birra da mezzo litro; arrivano i dessert il numero 1 è lo Švestkové knedlíky uno gnocco boero di pasta di pane farcito di confettura di prugne iln tutto saltato in padella nel burro ed irrorato di zucchero e papavero praticamente un attentato al colesterolo che immediatamente alza bandiera bianca mentre la colecisti si appiattisce congiungendo le mani in preghiera; il numero tre è solo una specie di biscottone di meringa ma farcito di panna.Mangiamo tutto senza fiatare scambiandoci specialità e commenti , ancora non sicuri se ci piacessero o meno.Resto ferma all'idea che i dolci italiani sono insuperabili quindi converrebbe soprassedere in particolare nell Europa del Nord .Paghiamo il conto pare onesto circa 390 corone tipo 16 euro a persona e ci avviamo all'uscita allegri e assolutamente decisi a fare un primo giro notturno senza metà.
Piazza Wenceslao fonte Internet |
Peregrinando fra le strade di questa città ,senza assolutamente conoscerne la topografia, siamo arrivati fino a Piazza Venceslao, non ricordo se abbiamo preso tram, metro o siamo andati a piedi, abbiamo camminato chiacchierando di noi abbracciati, sbirciando ogni tanto la cartina, insomma come ci siamo arrivati non lo so ma ad un tratto siamo sbucati sulla bellissima piazza tutta illuminata e piena di gente a passeggio.Più che una piazza vera e propria è un viale lungo 1 chilometro che in epoca medioevale veniva usato per il mercato dei cavalli e nel corso degli anni è diventato testimone di molti degli eventi importanti della storia ceca come la nascita della repubblica e l'annuncio della caduta del comunismo.Verso la zona alta si staglia illuminato il Museo Nazionale sulle cui scale si dette fuoco per protesta lo studente Jan Palack. Ancora una volta ci colpiscono i contrasti di questa città dove la solennità della piazza fa a cazzotti con il tempio del consumismo che è oggi: fast food, negozi costosi, alberghi dai prezzi elevati,casinò e strip club il tutto condito di notte da turisti ubriachi e prostitute. Facciamo un giro veloce ripromettendoci di tornare il giorno dopo e decidiamo di rientrare in Hotel; inizia a fare freddo e rimpiango la sciarpa di lana. Affidandomi alla mia abituale capacità di orientamento ed con l'aiuto della cartina delle linee della metro decido di prendere la verde da Mustek, dove siamo, fino a Museum e da li la rossa fino a Pavlova " sbagliato " il percorso era al contrario e senza necessità di cambi, prendendo la gialla, due fermate e saremmo scesi sotto l'hotel. La Pavlova c'entrava come il cavolo a merenda forse mi era piaciuto il nome che avevo associato all'ottima Pablova che però è una torta "va beh lasciate che ogni tanto dica sciocchezze" Attimo di panico e decido di prendere mezzi di superficie in modo da avere un minimo di identificazione dei luoghi.Saliamo su un tram che, leggendo sulla palina delle fermate ne indicava una sulla Karlovo Nemesti, in linea d'aria vicinissima alla Na Morani sede del nostro Hotel e scendiamo sulla piazza. Ci rendiamo conto di esere in luogo tipo Piazza San Pietro con l'aggravante di uno splendido giardino centrale " mi vedevo già addormentata come una barbona sotto gli alberi"
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