Mia figlia
riesce a mitigare un pò la delusione per la mancata gita a San vito lo Capo proponendoci di andare al mare ad Isola delle
Femmine.
Ci
muoviamo sul tardi, lei ha ancora qualcosa da fare in ufficio; è un venerdì di
fine luglio ma si lavora ancora. La mattinata la trascorriamo passeggiando al
centro storico ed al mercato del capo acquistando, come da tradizione, pomodori
secchi, che poi metterò sotto olio e splendidi e buonissimi capperi di Pantelleria.
Attraversiamo
Palermo come sempre caotica, superiamo Mondello e Sferracavallo dell’autostrada ed in lontananza si riesce a vedere lo
splendido golfo
Dopo pochi chilometri ecco Isola delle femmine…. La costa
è rocciosa e frastagliata , il mare è verde intenso con sfumature turchesi... è il
mare di scoglio, quello che piace a me
Lungo la costa una serie di lidi attrezzati su padane di legno che scendono fino al mare; le conosco bene anche a Napoli frequento un lido a posillipo con la stessa situazione ma del resto per rendere comoda la permanenza sugli scogli la pedana di legno è l’unica soluzione. Entriamo e…c’è il mondo praticamente un carnaio ,lettini a castello.La nostra postazione è praticamente sotto il bar, la musica è continua e costanze…. non smette mai “non ce la posso fare” Ma del resto a Mondello mi sento in prigione e qua mi sento accerchiata ma sarà che mi sono fatta vecchia………credo di si.
Mi adatto e finite le presentazione , saranno in 40 gli amici di mia figlia cioè tutto il lido, riesco finalmente a fare il bagno... il mare è bellissimo, mi immergo tra gli scogli guardando sotto di me la profondità del mare ed i colori intensi , una bella nuotata mi ripaga del disagio della location.
Lungo la costa una serie di lidi attrezzati su padane di legno che scendono fino al mare; le conosco bene anche a Napoli frequento un lido a posillipo con la stessa situazione ma del resto per rendere comoda la permanenza sugli scogli la pedana di legno è l’unica soluzione. Entriamo e…c’è il mondo praticamente un carnaio ,lettini a castello.La nostra postazione è praticamente sotto il bar, la musica è continua e costanze…. non smette mai “non ce la posso fare” Ma del resto a Mondello mi sento in prigione e qua mi sento accerchiata ma sarà che mi sono fatta vecchia………credo di si.
Mi adatto e finite le presentazione , saranno in 40 gli amici di mia figlia cioè tutto il lido, riesco finalmente a fare il bagno... il mare è bellissimo, mi immergo tra gli scogli guardando sotto di me la profondità del mare ed i colori intensi , una bella nuotata mi ripaga del disagio della location.
Trascorriamo
la giornata tra sole e ricerca di relax, mangiamo sul lido un ottimo cuscus di
verdura accompagnato da una corona condita e ghiacciata che mi procura quella
splendida sensazione di sonnolenza che mi conduce sul lettino al riparo dal sole e.. “se non ci fosse la musica a palla”
Mia figlia ama trascorrere tutta la giornata al mare praticamente schioda quando il sole tramonta ma fortunatamente sapendo che ormai ho dei limiti andiamo via verso le 16 oltretutto lei ha un impegno in serata e noi verremmo andare a visitare il castello della Ziza
Mia figlia ama trascorrere tutta la giornata al mare praticamente schioda quando il sole tramonta ma fortunatamente sapendo che ormai ho dei limiti andiamo via verso le 16 oltretutto lei ha un impegno in serata e noi verremmo andare a visitare il castello della Ziza
Rientriamo
in hotel per rimetterci in sesto e fare un risposino, usciamo verso le 18 sperando che il
caldo sia meno cattivo ma è Luglio e fino alle 20 il sole non da tregua.
Prendiamo l’autobus a piazza Politeama che, salendo per via Dante , ci lascia in Piazza Principe di Camporeale.
Attraversiamo la piazza e via Whitaker che termina proprio davanti al cancello
del castello della Zisa. Conosco molto bene questa zona perché mia figlia ci ha
abitato per diversi anni e devo dire che mi emoziona un po’. Qui l’ho
accompagnata 7 anni fa quando decise di trasferirsi a Palermo per iniziare un
nuovo percorso di vita in compagnia del suo amore palermitano ma……………………..le cose non sono andate
bene ed oggi vive da single, quasi serenamente, in una nuova casa con un nuovo
lavoro e con nessuna intenzione di tornare a vivere in famiglia… e la capisco
Eccoci
alla Zisa e…
C'era una
volta... "la formula d'inizio è questa, no?" il primo Re Normanno di Sicilia Ruggero
II ,un giorno il Re in questione decise di far realizzare un parco reale,
il più bello al mondo. Questo parco fu chiamato Genoard da gennet-ol-ardh
che significava "paradiso della terra" e si estendeva in lungo
e in largo, giungendo fino a Monreale. Il più bel palazzo che ornava il parco reale, era la Zisa il cui nome "al
- aziz" significava splendido, glorioso. Edificata intorno al 1100 è un
gioiello d'architettura islamica nonostante il monumento sia tutto
normanno.
Il palazzo della Zisa, concepito come dimora estiva dei re, nasce da un progetto realizzato da un architetto di cultura islamica ben consapevole di tutta una serie di espedienti per rendere più confortevole questa struttura durante i mesi più caldi dell’anno. anche la dislocazione interna degli ambienti era stata condizionata da un sistema abbastanza complesso di circolazione dell’aria che attraverso canne di ventilazione, finestre esterne stabilivano un flusso continuo di aria. Non sto qui a spiegarvi il sofisticato meccanismo con il quale già da allora avevano trovato l'alternativa alla spossante calura estiva. Al piano terra c’è la sala di rappresentanza detta anche "sala della fontana" All’ interno si trovano esposti rari esempi di arte araba normanna tra qui la tipica architettura detta Muquadas un intarsio che sembra non avere mai fine e che adorna interni ed esterni e che ho avuto la fortuna di ammirare anche nel mio viaggio in Andalusia ed in particolare all 'Alambra di Granada ed alla Mesquida di Cordoba.
Castello della Zisa e parco |
Il palazzo della Zisa, concepito come dimora estiva dei re, nasce da un progetto realizzato da un architetto di cultura islamica ben consapevole di tutta una serie di espedienti per rendere più confortevole questa struttura durante i mesi più caldi dell’anno. anche la dislocazione interna degli ambienti era stata condizionata da un sistema abbastanza complesso di circolazione dell’aria che attraverso canne di ventilazione, finestre esterne stabilivano un flusso continuo di aria. Non sto qui a spiegarvi il sofisticato meccanismo con il quale già da allora avevano trovato l'alternativa alla spossante calura estiva. Al piano terra c’è la sala di rappresentanza detta anche "sala della fontana" All’ interno si trovano esposti rari esempi di arte araba normanna tra qui la tipica architettura detta Muquadas un intarsio che sembra non avere mai fine e che adorna interni ed esterni e che ho avuto la fortuna di ammirare anche nel mio viaggio in Andalusia ed in particolare all 'Alambra di Granada ed alla Mesquida di Cordoba.
Tipici affreschi di origine islamica foto internet |
I diavoli della Zisa |
Un
sito storico di così elevato valore culturale non poteva essere abbandonato all’incuria
avendo rappresentato popoli, civiltà e culle di conoscenze.
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