Informazioni personali

La mia foto
Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

martedì 14 novembre 2017

E salirono a Montevergine...Sirenette e Tritoni

Il titolo di questo racconto è preso pari pari dalla fiction che stanno trasmettendo in questi giorni sulla rai. Una storia fantasy che parla di sirene e che la nostra Anna ha giustamente  collegato al nostro gruppo Costa delle Sirene. Oggi si va a al Santuario di Montevergine per la salita del pellegrino. Partenza da Ospedaletto d'Alpinolo,c'è anche una comoda funicolare  per i pellegrini più affaticati ma la salita è il percorso dei devoti che affrontano la fatica ,a volte ,anche scalzi, oggi di noi  trekkisti. La Madonna di Montevergine "madonna nera" detta anche " Mamma Schiavona" viene ricordata nel folclore con un pellegrinaggio che conduceva i fedeli al Santuario in carrozze a cavalli e auto sempre tutte magnificamente addobbate.
Santa protettrice dei gay " Fmniell"  ed in febbraio nel giorno della candelor salgono tutti al santuario scatenandosi in balli e tammurriate ed ecco che la devozione diventa paganesimo. Anche Raffaele Viviani ne sceneggio'  una bellissima commedia.  Arriviamo tutti puntuali ad Ospedaletti , soliti noti Salvatore ed Angela ,Enzo e Rosaria la classica vrancata di single ,qualche volto nuovo e oggi anche due guide di  Matese  Escursioni , due gran bei tritoni Mario e Marino.
La salita fondamentalmente non è molto impegnativa. a parte il primo tratto asfaltato con una pendenza veramente notevole, poi la strada si trasforma in sentiero che  seppur tutta in salita tra rocce scalini naturali e sterrato sale dolcemente verso l'alto. Il dislivello è intorno ai 500 metri per me fattibilissimo ma sopratutto non si superano i 1400 metri di altezza.
La compagnia oggi è da gran divertimento, i ragazzi di  Matese Escursioni svestiti gli abiti da guide sono totalmente a disposizione per ridere e scherzare. saliamo un po' insieme un poco sparsi si formano i soliti gruppetti che come carte da gioco si mischiano e di ricompongono.
Il paesaggio nel frattempo è spettacolare. l'autunno in tutto il suo splendore cromatico è scoppiato. Giallo rosso arancio si intrecciano lungo il percorso in un merletto illuminato dai raggi del sole. Non si fa in tempo a fermare un'immagine  che subito dopo se ne materializza una più bella. Lo spettacolo del costone illuminato dai raggi del sole sembra un quadro di Monet.
Saliamo e fa un caldo bestiale , il vento che ogni tanto ti investe con folate fredde e ti ghiaccia addosso, la temperatura peggiore per evitare raffreddori. Io ho già una tracheite che mi sta tormentando da una settimana...perfetto o mi viene la bronchite o guarisco. Lungo la prima parte una cappella votiva, una pietra a forma di sedia che pare sia stata la sedia dove la Madonna salendo si sia riposata.
Alcuni di noi si fermano ed è logica per chi è credente sedersi e fare una preghiera, cosa che faccio anch'io.
Si sale ancora diversi tornanti che si arrampicano verso la cima intersecandosi con la strada. mano e mano che si sale alla nostra destra si apre il panorama della valle, il sole rifrange senza sosta i colori della vegetazione. Oggi attorno a me mancano gli odori ma i colori mi stanno avvolgendo e sono i colori del calore e della vita.Anna  oggi è in pole position e si sta gratificando non ci sono particolari attenzioni da fare e quindi si sente libera di andare tranquillamente avanti senza fermarsi. In retroguardia oltre a me ed Angela anche qualcun altro  Antonio e Marco che ci fanno compagnia ed anche Mario e Marino troppo carini li coinvolgo in una foto spettacolare come guardie del corpo e chi meglio di loro.L'ultimo tratto in arrampicata è quello della Via Crucis, sulla sinistra quelle che credo si chiamino le stazioni , mi fermo alla prima ho bisogno di rallentare, fatemi camminare per cinquanta chilometri e non faccio un fiato ma con le salite mi distruggo .. diciamo che le arrampicate non mi interessano neanche quelle sociali volendo....



L'ultimo tratto è una ghirlanda di rami gialli che ci fanno da capanna, impossibile non fare foto . Eugenia ed io ci facciamo immortalare avvolte dai dall'oro dei rami. E siamo arrivati alla spianata del santuario.


Un momento di riunione per la foto di rito e per darci appuntamento da li a due ore. Un gruppo di dirige verso il bosco sinceramente un altro tratto non credo aggiunga altro al già magnifico paesaggio visto. In alto due orribili antenne. Qualcuno decide per la messa altri per il museo, io per riposarmi. ma non sono sola con me Angela, Agnese ed il compagno. Io ed Agnese abbiamo i capelli ricci e sono bagnati cerchiamo un angolo di sole per asciugarci. nel frattempo ci mangiamo un bel coppo di castagne calde. Ci dilunghiamo in chiacchiere poi mi allontano, vado un attimo nella cappella della Madonna Nera, una preghiera ci sta.
Appoggiati al muretto ritrovo Mario Anna e Laura che hanno già mangiato e si stanno godendo un bicchiere di vino.
A questo punto deciso di mangiare anche io ma più che la fame mi ha coinvolto la gola, del resto mi ero già mangiata un mare di castagne, assaggio i biscotti per giunta squisiti prodotti dalla mamma di Mario accompagnandoli con un mezzo bicchiere di vino, proseguo con il mio panino con fiordilatte di agerola e friarielli fatti da me e continuo, mentre arrivano tutti gli altri con taralli dolci e salati ed un crumble fatto in casa ottimo. Insomma una intruglio calorico che era meglio una lasagna. Si riprende la via e si scende. Anna  Laura e qualcun altro volano verso il basso, il resto del gruppo resta compatto in un crescendo di risate su disquisizione sociali e religiose dell'importanza della confessione. vi giuro che non era assolutamente un argomento pesante anzi ne abbiamo ricavato spunti psicologici con uno sfondo ironico e divertente senza assolutamente essere blasfemi. La discesa va fatta come sempre con molta attenzione, la pendenza le foglie e l'umidità creano un connubio pericolosissimo e  arriviamo in paese dove ci aspettava ,ormai ghiacciata ,Anna.
Ci trasferiamo nel bar al calduccio dove inizia il nostro solito terzo tempo ma stavolta la birra è stata sostituita da una serie di tazze di cioccolata calda e da squisiti dolcetti offerti dal titolare. E mentre le sirene si dilungavano in chiacchiere sugli uomini ....in un classico che non tramonta mai  i tritoni hanno iniziato una partita a bigliardino



Foto a cura del gruppo dei partecipanti

Nessun commento: