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giovedì 3 maggio 2018

Sentiero degli Dei ,Positano ed Amalfi ....nel ponte del 1 maggio

Percorrere il sentiero degli Dei nel ponte del primo Maggio è in assoluto una follia e noi siamo pazzi. Due amici di Firenze con i quali ho condiviso Spaccamurgia nello scorso autunno e la Franchigena Toscana a Gennaio decidono per un fine settimana napoletano con tanto di trekking su quello che viene definito il più bel sentiero d'Italia "Il Sentiero degli dei "
Si aggregano anche due amici pugliesi anche loro protagonisti di Spaccamurgia , evento di Legambiente Putignano,lento camminare per la Puglia  che ha consentito  bellissime amicizie consolidate nel tempo. Tralascio chiaramente i giorni delle passeggiate napoletane e vi racconto della nostra escursione da collocare in passeggiata da turista medio o  trekkista della domenica. Appuntamento alle 7,30 in piazza Municipio, Roberto e Marco hanno il B&B a due passi , in macchina con me Eugenia e ci incontreremo con Raffaella e gli amici pugliesi all'uscita di Castellammare.
Insisto sull'orario è domenica ed è ponte immagino ci sarà l'infermo oltretutto Bomerano, attacco del sentiero, è un piccolo borgo con un unico parcheggio.Oggi sono io che farò da guida, conosco bene la zona ,più volte percorsa e poi sto facendo pratica per poter diventare a breve guida escursionista chiaramente dopo un regolare corso. Parcheggiamo negli ultimi posti macchina  rimasti e mentre sistemiamo zaini e quant'altro mi rendo conto che sta arrivando il mondo e credo che un 'altra parte di mondo sia già in cammino.Decidiamo di comprare un bel fiordilatte, prodotto locale, e di mangiarlo poi come merenda.
La prima parte attraversa il paesino e sale con un breve dislivello verso l'inizio del sentiero da dove su una tipica ceramica della costiera c'è la scritta. Oggi tutti in fila,, praticamente ci voleva il  numero di prenotazione  per fare una foto. Tra gruppi a singoli e coppie...  tempo di attesa mezz'ora. Riusciamo a fare la foto ma ci tocca condividerla  con una mezza dozzina di studenti infiltrati tra noi e anche loro in marcia sul sentiero ..Riprendendo il percorso cerchiamo di seminare i ragazzi  tutti chiaramente con le scarpe" all star" assolutamente non adatte,musica dei telefoni a palla e grandi cori di canzone napoletane neo melodiche " una tragedia"
Riusciamo a superarli  solo perchè si attardavano fra di loro altrimenti non ci saremmo mai riusciti data la differenza di età e di forze. La prima parte del percorso costeggia il lato di  Praiano, sotto di noi il fiordo ed il campanile che si staglia tra il verde del costone e l'azzurro del mare .Si cammina in fila indiana e  lentamente davanti a me orde di turisti . Ascolto i dialetti ,milanese,veneto e romano e poi l'accento della nostra provincia . Credo che sul sentiero ci fossimo praticamente come napoletani solo Raffaella io ed Eugenia.Il napoletano di città rifugge come la peste queste giornate. Comunque si cammina sotto un sole abbacinante con un caldo bestiale. Davanti a me Marco vestito come Filini  dei film di Fantozzi alla gite domenicali, bermuda calzettone e cappello larga tesa "uno spettacolo "ma è talmente una bella persona che non riesco nemmeno a prenderlo in giro. Roberto prova  a coprirsi per quanto può con un cappello ma ha il volto rosso e poi è in preda ad un raffreddore allergico che tanto basta, mi viene in mente quando l'ho conosciuto giusto un anno fa a  Spaccamurgia 02 anche allora aveva assunto una colorazione violacea, vorrei poter fare qualcosa ma contro le allergie c'è poco  Marisa e Carmine invece li vedo tranquilli gente del sud abituata al sole ed alla calura , idem Eugenia ed io ma vi assicuro che era veramente tosto.
Si cammina ma oggi non riesco a vivere l'emozione del luogo che credetemi è stupendo, manca il silenzio manca la concentrazione, una tribù di "sfasolati" in odore da picnic con scarpe e sandali improponibili continua ad avanzare lungo il sentiero. Non sono una snob assolutamente ma credo che il sentiero degli dei venga  sottovalutato si pensa sia una passeggiata e non è così , è sconnesso, una pietraia di sali scendi con tratti scivolosi , a destra il costone e sinistra il vuoto insomma andrebbe vietato alle persone non attrezzate.. Attraversiamo alcuni tratti di faggeta che ci danno refrigerio e poi ancora su e giù  verso Positano che in un caleidoscopio di colori si avvicina . Niente da fare è proprio un gioiello incastonato nel territorio e non c'è confusione che tenga "è bella e basta" Case dipinte con i colori del sole e del mare  si arrampicano sulla collina dalla quale noi stiamo arrivando. Poco distante in mezzo al mare gli isolotti dell Galli e davanti in un infinito di insenature Capri ed i suoi faraglioni "il sentiero più bello d'Italia". I miei amici Fiorentini mi prendono in giro dicendo che in fondo assomiglia all'isola d'Elba ma poi confermano che è bellissimo Piccata sul vivo mi riprometto di andare sull'isola d'Elba  L'ultimo tratto lo percorro  in compagnia di un signore del cai di Lucca che conviene con me che il sentiero non è per niente semplice. Ci fermiamo sul magnifico terrazzo che si affaccia sul mare ,c'è un bar che ci gratifica con granita di limone e premuta di arancia un toccasana per la fatica ed il caldo,. Restiamo seduti per un poco decidendo se ritornare indietro arrivati a Nocelle , classico percorso, oppure andare a Positano scendendo i 1700 scalini. Avverto i miei compagni di avventura che il ritorno con gli autobus sarà un vero inferno ma si decide per tentare la sorte ..io sono a loro completa disposizione l'ospitalità è questa e si scende. La piazzetta di Nocelle è praticamente sold out nemmeno posti in piedi.
Noi ci siamo riposati poco prima quindi ci dirigiamo verso le scale.Scendiamo tra giardini di limoni che negli squarci ci mostrano Positano in tutta la sua bellezza ed il mare con i colori dello smeraldo....Si scende allegramente, Raffaella conta i gradini saranno alla fine 1676 quindi tanti quanti ne dicono. Ad un tratto devo fermarmi mi tremano le gambe, la velocità e il movimento costante dello scendere hanno destabilizzato l'equilibrio  ma ce la posso fare, Roberto è invece un caterpillar non si ferma un attimo ormai stravolto dal caldo credo cerchi refrigerio, Marco invece rallenta il suo menisco urla...Giù ci aspettano Marisa Raffaella, Eugenia e Carmine. Percorriamo il tratto di strada statale che ci distanziava dall'ingresso a Positano in uno stato di calore da forno a microonde. All'ingresso della discesa una fila interminabile di umani accaldati in attesa dell'autobus che li avrebbe portati ad Amalfi  dove partono le corse per il resto dei paesini della costiera. Scendiamo insieme ad un lungo serpentone sudaticcio
I negozi di abiti e sandali sono soffocati dalla gente, niente da fare pensare di fermarsi a vedere qualcosa è un 'impresa titanica e poi sono in compagnia dei mie ragazzi fiorentini non posso massacrarli con i negozi sono già abbastanza stravolti. Arriviamo verso il mare riusciamo a trovare degli scalini all'ombra dove proviamo a mangiare il nostro fiordilatte. Definirci dei profughi è una  gentilezza, sporchi sudati seduti a terra e con la fetta di fiordilatte nelle mani che colava sugli scalini....ho reso l'idea? Eugenia si allontana e si stende al sole, farà anche il bagno.
Positano foto Web
Gli altri vanno in giro per negozi dopo che ci siamo accordati per un ritorno con il traghetto delle 15,30 che fa la spola da Positano ad Amalfi, sicuramente meno caotico dell'autobus, Faccio anche io un giro per negozi ed alla fine compro un paio di sandali supportata dal consiglio di Marco e Roberto, altrimenti detti Mario e Saverio del film" Non ci resta che piangere " con Massimo Troisi e Benigni. Arriviamo all'imbarcadero mezz'ora prima ma la fila è già allucinante.Credetemi ci hanno caricati tutti peggio che sui gommoni degli extraccomunitari.
Roberto trova un posto a prua per me e per lui e la traversata diventa piacevole il vento e l'aria fresca ci rimettono  in vita... Positano di allontana ed Amalfi si avvicina bellissimo. Sbarchiamo ad Amalfi e cerchiamo un qualsiasi mezzo di trasporto per Bomerano, il taxi chiede 100 euro chiaramente ne approfittano ma noi anche no. Ci coccoliamo però con  una delizia al limone della Pasticceria  Panza mangiata sugli scalini del magnifico duomo. Peccato che siamo talmente stanchi da non riuscire a salire e nemmeno ad apprezzare la bellezza del luogo .giusto mezz'ora di riposo e ci avviamo alla fermata un poco prima dell'ora prevista per la partenza dell'autobus e mi vien un colpo siamo almeno 100 persone se non di più . E' il panico mi vedo già pernottare sulla spiaggia, pensare di farla a piedi non è pensabile ci sono 16 km di statale in salita. ne abbiamo già fatti almeno 15 e siamo cotti dal sole che intanto è riemerso dalle nubi e ci sta flagellando ma siamo tutti decisi a non perdere la posizione.

Fortunatamente il comune di Amalfi mette a disposizione quattro autobus nel quale tra spintoni insulti e pestate di piedi riusciamo più o meno a salire tutti ,resta a terra uno sparuto gruppo che prenderà quello successivo ma noi siamo saliti Non sto a raccontarvi il resto ,arrivo a Bomerano, birra d'ordinanza e  cena  che preferiamo fare in zona per evitare almeno il traffico dei pendolari del rientro il tutto condito da stanchezza ma anche dall'immagine di questa nostra magnifica costiera. I mie amici dovranno tornare assolutamente,vorrei accompagnarli quando non ci sarà folla magari in un giorno d'autunno quando il mare diventa color dell'acciaio, vorrei farli passeggiare tra i giardini di limoni,l'azzurro del cielo ed il verde del mare accompagnati dai profumi della nostra costa in quello che è il più bel sentiero d'Italia.

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