La mia compagna di viaggio è come sempre Maria Rita e in lei ho trovato una compagna di viaggio perfetta. Siamo state a Berlino ed in Andalusia senza che mai si verificassero attriti quindi... Istanbul
Come al solito i giorni sono pochi quindi si parte il Giovedì per rientrare la Domenica e di conseguenza scelta accurata di quanto e cosa vedere, mangiare e scoprire.
Solito momento organizzativo tra agenzia ed Internet e stavolta decidiamo di fare tutto da sole. Low Cost turca andata e ritorno da Roma con scalo all'aeroporto di Sabina Gokcen ,lievemente decentrato ma sicuramente economico "140 euro"shuttle prenotato via internet fino all'albergo nel quartieri di Sultanahmet dieci euro. Tre notti 150 euro siamo state bravissime Partiamo da Napoli in macchina con un caldo pazzesco e l'arrivo a Roma non è dei migliori, traffico bestiale sul raccordo, caldo e come al solito i minuti contati; riusciamo a parcheggiare velocemente sul multipiano E"il più lontano"e cerchiamo il check inn della compagnia, chiaramente l'ultimo dello scalo di fiumicino. Primo impatto ...una lunga fila molto poco europea e poco conpona all'aspetto vacanziero che di solito hanno i check inn con turisti ridanciani colori allegri e solari. Un lungo serpentone di abiti neri ,donne ed uomini con valigie legate alla bene e meglio ,buste, e pacchi Fra questi alcuni schizzi di colore di abiti tradizionali "stavano varcando la porta d'oriente "Mi colpisce una scena , una donna saluta il figlio baciandogli la mano, il suo abito coloratissimo completato da uno scialle con il quale si copriva la testa, al suo fianco una bambina con un abito ricchissimo di pizzi e merletti con splendidi capelli neri lunghi fino alla vita e negli occhi il Kashial che li rendeva intensissimi "siamo rimaste affascinate"
Volo perfetto con la compagnia Pegasus ed atterraggio in orario ad Istanbul, ritiro bagagli in pochissimo tempo, passaggio alla dogana e fermata al primo punto di ristoro per una prima specialità turca un rotolo di pasta sfoglia con formaggio e spinaci, devo dire molto buono e rifocillate, errore madornale bere però il caffè la prima impossibile brodazza. Momento di indecisione alla ricerca del nostro autista o di un minimo di indicazione con i nostri nomi ma niente da fare. A questo punto sono iniziati i problemi , l'inglese per i turchi è un optional e di Italiano nemmeno a parlarne. Il dubbio delle fregatura presa ci ha sfiorate ma non avendo pagato nella in anticipo non aveva senso. Chiaramente due come noi non si lasciano prendere dal panico e chiedendo e gesticolando siamo riuscite a spiegarci al punto che un gentilissimo autista di autobus si è precipitato a recuperare l'autista della compagnia prenotata che nel frattempo era arrivato .... in ritardo. Si scusa ci chiede di attendere ancora un po', ci sono altri passeggeri in arrivo,del resto abbiamo pagato 10 euro mica possiamo pretendere l'autista personale. In attesa di partire ci soffermiamo a considerare che l'abbigliamento degli uomini, gli autobus e tutto il resto sa di antico, le donne invece quasi non si vedono e quelle poche sono coperte, alcune portano solo il foulard a coprire la testa , qualcun'altra è coperta da capo a piedi......
Finalmente partiamo alla volta dell'autostrada per arrivare ad Istanbul impiegheremo quasi un'ora L'autista provetto Schumacher quasi faceva decollare il pulmino attraversando file interminabili di auto mentre ai lati dell'autostrada si vedevano spaventosi agglomerati urbani , palazzi e grattacieli a perdita d'occhio ......una sensazione di affollamento di caos
All'improvviso una marea spaventosa di macchine costringe l'autista a rallentare ci stiamo immettendo sul ponte" Bogaz Koprusud il ponte sul Bosforo"i 1800 metri che congiungono l'oriente con l'occidente un serpente di auto si incanalava tra venditori di fiori che rincorrevano le auto, macchine della polizia che stazionavano con i lampeggianti accesi al centro della carreggiata, in una fiumana allucinante e spettacolare.
Traversato il ponte ci immettiamo nella parte occidentale di Istanbul dove cupole e guglie illuminate di intevallavano a palazi e grattacieli ,l'atmosfera si è trasformata. Il pulmino si inerpicava sulle stradine strette ed incredibilmente ripide del quartiere di Sultanamet tra vecchie case e minareti In albergo " Il Grand Yavuz" ci accolgono professionalmente e gentilmente ci accompagnano portando i nostri bagagli,siamo in un quattro stelle. La stanza è deliziosa apriamo la finestra ed il panorama è incantevole davanti a noi il mare di Marmara, in lontananza le isole dei principi,alla nostra destra la moschea di Hagia Sofia illuminata ed a completare lo spettacolo la colonna sonora dei Mujaheddin e la loro preghiera
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