Sono in Ciociaria e mi appoggio nel B&B Colle Visconti a Fontechiari borgo natio del mio ex. Il posto è delizioso il proprietario gentile insomma nulla da eccepire. Andremo un poco in giro come ai vecchi tempi con la differenza che adesso giriamo in macchina , la moto è ferma causa dolori alla schiena...l'età comincia a farsi sentire. L'idea iniziale era quella di andare ad Amatrice avrei voluto pranzare nel ristorante dove avevamo mangiato qualche anno fa per contribuire un poco alla ripresa dell'economia del luogo devastato dal terremoto della scorso anno ma lui mi ha chiesto di evitare...la figlia era all'aquiladel 2009 e correre a prenderla tra le macerie è un ricordo che ancora non riesce a cancellare.Partiamo con molto comodo e dopo aver affrontato quella che reputo la peggior strada d'Italia " La Cassino Avezzano" decidiamo di salire verso le montagne del Gran Sasso nella speranza che la temperatura sia meno calda ... speranza vana in quanto il termometro è rimasto a 37 gradi per buona parte del tempo e solo in quota è sceso di pochi gradi ...un massacro termico.
Santo Stefano di Sessanio da una foto web |
Era il tramonto ed in lontananza macchie di buio identificavano tutte le zone crollate, davanti ai miei occhi i palazzi sventrati, tende svolazzanti attaccate a bastoni in bilico sul nulla,angoli di pareti crollati e dentro sedie e tavoli apparecchiati fermi come se tutto si fosse incollato, finestre come occhi di scheletri e palpebre di persiane sbilenche calate verso il baratro sensazione di fine, di devastazione. Oggi in lontananza le gru della ricostruzione magari fra qualche mese mi farà piacere tornare adesso no troppo vivo ancora quel ricordo rinnovato dal terremoto della scorso anno. Ma torniamo al nostro pranzo siamo al 18 agosto e anche se la zona dovrebbe essere turistica troviamo solo locali chiusi. Nel frattempo il caldo è diventato asfissiante neanche l'aria condizionata riesce a dare sollievo e fuori il sole brucia Ad un tratto un locale aperto, macchine e qualche camion"perfetto" si dice sempre che dove si fermano i camionisti si mangia bene e ci fermiamo anche noi.
Rocca Calascio |
Oggi fortunatamente grazie alla volontà di giovani locali e di buone amministrazioni si sta incrementando il turismo ed il paese ha ripreso vita. Il borgo è delizioso, fermo nel tempo, stradine lastricate si inerpicano verso l'alto attraversando cortili fioriti,minuscoli giardini e case dalle quali ti sembra di veder affacciare madame e messeri cinquecenteschi con i loro abiti ricamati Si respira un'atmosfera antica anche i turisti parlano in silenzio...fortunatamente...Piccole botteghe artigiane offrono i loro articoli compro un magnete che andrà ad arricchire la mia raccolta da frigorifero e poi lenticchie e farro, tipiche coltivazioni abruzzesi, cerco, anche se in minima parte, di contribuire all'economia di questa terra devastata Mi delizio a fotografare scorci e cortili fino a raggiungere un piccolo bar con tavoli sistemati alla bene e meglio dove il caffè viene servito con mitica caffettiera napoletana, un caffè che è un rito con tempi biblici nel quale l'acqua calda scende nella miscela per infusione rilasciando il vero aroma del caffè. E' un rito antico come il luogo che sto visitando, è un rito che fa parte della mia vita, di quando bambina mia nonna macinava in casa il caffè il cui odore si diffondeva nell'aria impregnando la cucina .... un ricordo bellissimo e commovente.
Ci sediamo ed aspettiamo il caffè chiacchierando con altri turisti. Sembra faccia anche meno caldo si sta benissimo ,sarà il caffè nella cuccuma napoletana, sarà il luogo fermo nel tempo saranno le mure medioevali ce ci circondano sarà......
Rientriamo alla macchina nella quale il termometro segna 45 gradi e ci avviamo verso il B&B che mi ospita, l'intenzione è quella di fare un bel bagno in piscina prima di sera
Nessun commento:
Posta un commento