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lunedì 6 novembre 2017

Dal Castello di Gioia del Colle a Turi 16 km di amicizia ed allegria

Finalmente Spaccamurgia, sono passati 6 mesi e negli occhi e nel cuor ancora l'edizione primaverile.
Anche stavolta Legambiente Putignano ha organizzato un percorso attraverso la Murgia modificando le tappe e consentendo una conoscenza ancora più approfondita del territorio.
Parto il giorno precedente con due nuove amiche Nunzia ed Emilia di cui una alla primissima esperienza e la cosa mi metto un tantino di ansia spero non ci saranno problemi. In un altra macchina Paola, mia compagna della precedente edizione ed altre due napoletae che ho incontrato spesso nelle escursioni sul mio territorio.B&B a Gioia prenotato in tempo utile e cena spettacolare con  Maurizio  amico ritrovato , una persona speciale che ci ha condotto nella conoscenza enogastronomica del territorio  accompagnandoci nella serata al ristorante dove pietanze Gran Gourmet accompagnate da un grande primitivo di zona  ci ha lasciato un ricordo indelebile .Appuntamento alle 8 al Castello di Gioia prima tappa 26 km stimati....si inizia bene.
L'incontro è stato quasi emozionante eravamo in tanti e tanti già conosciuti nella precedente edizione. Grandi abbracci  e condivisione di emozioni e speranze di riviverle. C'è Fabrizio con la moglie Lucia, Daniela con la quale è nato , anche se a  distanza un rapporto di amicizia, c'è Raffaella e Turiana la bella fotografa Palermitana,  Roberto  ironico toscano definito in primavera l'orso del muretto ma con il quale ho condiviso anche in seguito  un po' di chiacchiere e  con lui l'amico Marco  ...mi tormenteranno per tutti e tre giorni ma  gliel'ho consentito, la loro ironia dissacrante è divertentissima.
Foto di Marco di Paolo
Poi i nostri accompagnatori di Legambiente , Claudio la nostra retroguardia, la dolcissima Rosita sempre disponibile, Carmela che ci ha raggiunto nelle tappe per l'organizzazione logistica  e poi...il mitico Giovanni nostra guida e nostro guru.... come sempre inossidabile ma stavolta conoscendoci sarò massacrato senza pietà lungo tutto il percorso. Sua carnefice Raffaella che già nella precedente edizione gli ha riservato tutte le critiche possibili....ma stavolta siamo all'ironia pura e divertimento assoluto.
Dopo i saluti di rito e le raccomandazioni classiche Giovanni ci anticipa che il percorso sarà meno pesante le prime ore le riserveremo alla visita al castello di Gioia per poi andare verso la zona archeologica di Sannace e terminare il percorso in una masseria di zona da dove ci trasporteranno a Turi con le macchine ......già immagino il caos . Un po' sparsi un po' presi ancora dalle chiacchiere del rivedersi entriamo nel castello dove una preparatissima guida ci accompagnerà in un particolareggiato viaggio tra la storia del Castello Federiciano. Dal cortile si accede ai locali al piano terra una volta destinati alle stalle ed alla servitù oggi sede del Museo archeologico nazionale. Il resto della visita si snoda tra la Sala del Trono , la Torre de Rossi , La sala del Camino dove pare si riunissero le cortigiane, la Torre dell 'Imperatrice ed infine la prigione dove la leggenda racconta che vi fu rinchiusa Bianca Lancia amante dell'imperatore e colpevole secondo il re di tradimento. Alla nascita del bambino Bianca consegna al re il neonato ed i suoi seni dopo di che morì Altri tempi...oggi  un bel divorzio con disconoscimento di paternità e di evitano scene cruente...forse..... Siamo tutti però un tantino scalpitanti vogliamo iniziare a camminare e dopo la foto di rito con striscione ci avviamo verso la campagna.
Primo tratto come sempre in periferia del resto c'è una periferia anche in centri piccoli e partendo da Gioia dobbiamo anche uscirne. Le chiacchiere si susseguono senza soluzione di continuità c'è voglia di raccontarsi tra noi che ci siamo rincontrati, c'è voglia di conoscerci con chi sta notando il bellissimo rapporto dei vecchi partecipanti. Fa freddo oggi  c'è un arietta che taglia la faccia ma la giornata , prevista nuvolosa e piovosa si sta rivelando spettacolare , un cielo azzurro con nuvole che si rincorrono ci accompagnano sul sentiero che lasciando il paese si inoltra verso la campagna. Sta scomparendo il timore di non riprovare e ritrovare colori odori ed emozioni della primavera. Ai lati della strada prati  fioriti illuminati dai raggi del sole  danno spettacolo.
Attraversiamo il primo tratto di  campagna coltivata ad ulivi e con circa 5 km e arriviamo all'area archeologica di monte Sannace,
Strutturato centro dell'antica Paucezia abitata dai pauceti popolo dal quale ebbe origine la stirpe dei Baresi.Un acropoli con edifici pubblici ,residenze aristocratiche e numerose abitazioni il tutto rinchiuso in un 'importante sistema difensivo formata da una triplice cinta muraria. Giriamo tra le rovine mentre Giovanni ci illustra la storia del'area archeologica. Io mi allontano un tantino alla ricerca di un punto strategico per ovvie esigenze fisiologiche e mi faccio distrarre dalla magnifica vegetazione. cespugli di bacche rosse , ulivi carichi di  sfere nere e bianche ,il panorama bellissimo che si perde all'orizzonte, i trulli . Mi stendo e gioco con le nuvole che si rincorrono, il cielo è spettacolarmente azzurro, il sole si nasconde ma poi fa capolino tra i rami carichi di bacche cerco la posa più bella ma prima di me noto che Marco sta cercando di riprendere il mio momento fotografico in poche parole una foto alla fotografa. Iniziamo a conoscersi mi ispira una immediata simpatia ho la sensazione che sia una bella persona che verrà confermata nei  giorni a seguire. Lasciamo l'area archeologica e arriviamo al bosco Romanazzi oasi naturale gestita dal wwf , non possiamo attraversarla ci vuole il permesso ma la costeggiamo.
L'area è  ricchissima di macchia mediterranea , boschi , ulivi secolari ,flora e fauna che hanno resistito all'urbanizzazione ed agli incendi, Masserie, muretti a secco e trulli disabitati fanno parte del paesaggio .Qualche chilometro tra le meraviglie della natura ed arriviamo al Santuario dell Annunziata, chiaramente chiusa. Ci dividiamo alla ricerca di un angolo di sole. Si mangia e scherzando iniziano nuove conoscenze,una simpaticissima coppia della provincia di Ancona ed una di >Bari si chiacchiera di cibo chiaramente . Accanto a me Nunzia ed Emilia e Maurizio in fila indiana con gli altri seduti sullo scalino scaldato dal sole. Risate e battute ed anche questo è Spaccamurgia. Lasciamo la chiesa e costeggiamo una gravina imponente attraversando ancora una parte boschiva che lascia poi spazio ad una enorme distesa di campi arati a perdita d'occhio. Li attraversiamo affondando ed il mio ginocchio inizia a fare capricci, il terreno instabile non mi fa bene per niente. Roberto affettuosamente mi chiede come sto mi vede zoppicare. C'è ancora da camminare ,il sole nel frattempo si è abbassato all'orizzonte, oggi ancora ci va bene ma domani torna l'ora solare e farà notte prestissimo.... che tristezza......L'orizzonte si perde tra i campi arati e paesi bianchi che si stagliano in lontananza. Dovrebbero essere Turi, San Vito ,Putignano ma nessuno sostanzialmente è in grado di identificarli. E si cammina ancora tra i campi e si cammina scambiandoci chiacchiere.
Mi accompagnano in questo tratto Roberto e Marco assomigliano ai protagonisti del film " amici mie " oppure ad un comico e la spalla a turno, insomma si ride tanto ed il tempo,la fatica e le difficoltà passano tutta in secondo piano. Fabrizio, nel frattempo, cerca di fotografare gli scorci più particolare e i fiori più belli. Turiana bella e solare Siciliana scatta appena avverte di poter fermare l'attimo. Mi sembra di tornare indietro di sei mesi.
Ultima tirata mentre il sole tramonta, i raggi creano un magnifico caleidoscopio su un prato verdissimo che ci conduce fino all'ingresso della masseria Spartaglio. Il luogo è molto bello organizzatissimo e ben strutturato ,si allevano e ci accolgono pascolando magnifici  cavalli Murgesi e asini di Martina  Franca insieme a tanti animali da cortile. Nel frattempo il sole è tramontato e fa freddo .
Ci viene proposta una visita alla masseria dove ci illustrano le tante attività che svolgono compresa la macellazione e la vendita delle carne, l'allevamento e la ristorazione.
Io però sono tramortita dal freddo cerco riparo all'interno del ristorante dove da poco è terminato un pranzo. sulla tavola delle bottiglie di vino aperte e quasi piene, propongo di finirle ed è un attimo che recuperiamo bicchieri e una buona parte di noi si delizia e si scalda con un bel brindisi. Nel frattempo le prime macchine partono con i soliti che si precipitano ma tanto poi ci aspetteranno. Nunzia Emilia ed io con almeno altre 9 persone aspetteremo le prossime sistemandoci i un anfratto riscaldato da un forno a legna A me però fa male il ginocchio e mi serve pure la farmacia sono già le 7 la vedo nera.......

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