Informazioni personali

La mia foto
Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

mercoledì 6 marzo 2019

Da Sapri a Maratea tra sentieri e falesie a picco sul mare

Il sole gioca a nascondino con  le nuvole, stormi di uccelli cinguettanti fanno evoluzioni sullo strapiombo.
Ci riposiamo ancora per qualche minuto tra le rocce a picco sul mare ... poi si riprende la marcia. Sistemo le magliette bagnate alla bene e meglio e sopratutto porto via la mia immondizia ..mai lasciare neanche le bucce della frutta vanno ad inquinare l'ecosistema. Saliamo lo strapiombo è un sentiero sostanzialmente immaginario che corre lungo la parete rocciosa a picco sul mare.Davanti a noi in lontananza il golfo di Policastro,punta degli Infreschi e la spiaggia del Marcellino..ricordo della mia prima notte in tenda alla tenera età di 59 anni, ma anche di uno spettacolare tuffo nel raggio del sole che sorgeva all'orizzonte, sono emozioni indimenticabili .

Mi sento fortunata e non perchè sono stata alle Maldive e  non ci penso neanche, perchè ho vissuto momenti bellissimi condivisi con amici, con amori e con me stessa. Il panorama è puro spettacolo, per il tramonto c'è ancora qualche ora ma il sole è già basso, siamo in febbraio ed i raggi ,trasversali sul mare sono  fasci di luce e di stelle,le nuvole creano figure immaginarie e chiaroscuri fantastici.



Si chiacchiera, si fanno nuove conoscenze , si scherza e si ride. compagnia è ottima, le persone simpatiche e conviviali  sono un connubio essenziale in queste occasioni...Non che si leghi con tutti e spesso dopo ogni ritorno scattano richieste di amicizia, utili a condividere escursioni e camminate in giro per l'Italia. La nostra guida si ferma per compattare il gruppo ed inizia la discesa "tremenda" se la salita è stata dura,la discesa non è da meno.  Il sentiero scende con una pendenza notevolissima tale da essere costretta, in alcuni punti ad aiutarmi sedendomi a terra,pietrisco e rovi hanno fatto il resto. I bastoncini in questi casi  sono indispensabili, aiutano tantissimo anche se in alcuni tratti è meglio aggrapparsi con le mani. Il tratto è tutto esposto ed il sole scalda Lo spettacolo è comunque magnifico. Sono però costretta a rallentare,la discesa  mette paura va fatta con estrema attenzione, non è consentito distrarti ,un piede nel modo sbagliato una pietra e sei giù direttamente a mare. Una compagna di cammino oltretutto è in estrema difficoltà credo sia stata presa da un attacco di panico.Conosco questa tipologia di discese e so come affrontarle ,non voglio essere presuntuosa e dichiararmi esperta,ma ho una bella quota di chilometri al mio attivo e di sentieri di varia natura,sono lenta e prudente ed ho sempre sostenuto che in questi casi non bisogna correre.
Metto in moto i muscoli delle cosce, quadricipiti a tutta forza, bisogna  fare attenzione alle caviglie che vanno protette con le scarpe giuste ... alte che la stringano. Scendiamo facendo attenzione ,ogni tanto il serpentone rallenta per chi ha bisogno di essere aiutato, i tornanti si susseguono in discesa ma si procede con calma, ci si ferma anche per compattarci. In un paio di ore siamo giù verso la strada carrabile .
Qualcuno di noi è ancora in forze  per andare alle Cascate dei capelli di Venere di Casaletto Spartano...ma si è fatto tardi il percorso ha impegnato il doppio del tempo previsto ..sono le cinque del pomeriggio, il sole sta scendendo velocemente e dobbiamo ancora passare dall'hotel, oltretutto è l'ultimo sabato di carnevale ed a Sapri chiuso tutte le strade per consentire la sfilata dei carri. Andremo domani prima di salire al Cristo di Maratea, Ci fermiamo in un bar del lungomare per una birra allacciando legami più  stretti,siamo tutti rilassati e si sta scaricando l'adrenalina..I carri  sfilano tra gli adulti ed i bambini mascherati che cantano e ballano. In questi piccoli centri il carnevale fortunatamente  è ancora sentito  a Napoli al massimo si travestono i bambini e si mangia la lasagna .
Mi spiace che si perdano le tradizioni e che i nostri ragazzi non ne sappiano nulla...io lo ricordo il carnevale, la festa a scuola, la gioia del vestito,della maschera.. Andiamo in Hotel attraversando il corteo tra canti e balli. La stanza è deliziosa e grande, una mansarda al secondo piano con terrazzo ed affaccio su un giardino di limoni. I proprietari sono gentilissimi,nulla da eccepire. Doccia rinfrancante e chiacchiere senza fine, Roberta una buona compagna di avventura. Uscire a fare due passi prima di cena,  del resto ne avevamo fatti pochi.. Domani Capelli di Venere e poi   al Cristo di Maratea

Nessun commento: