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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

giovedì 18 luglio 2019

Vulcano

Vulcano e si inizia a prendere confidenza con le terre che vivono......perchè le terre vulcaniche sono vive ...ve lo dice una che è nata sotto Il Vesuvio ed ha lavorato per venti anni sulla caldera della solfatara. A me questa energia  piace, mi entra dentro , mi rilassa e mi fa stare bene ...è energia positiva ...Ma non per tutti è così,difatti mentre la povera Elisabetta ,compagna di escursioni e di stanza ha vissuto questa avventura con qualche problema di iperattività Francesco, altro compagno di vacanza se la godeva e si rilassava.



Mi sveglio,come la mio solito all'alba, esco dalla stanza senza fare rumore e scendo verso il centro. Cerco un bar per il mio caffè ...non riesco a ragionare se non prendo il caffè...giro senza meta ,scendo tra i vicoletti dai balconcini ornati di gerani e bouganville che si arrampicano sui muri ,mi fanno compagnia i gatti... aspettano anche loro la colazione. Arrivo a  Marina Corta,un piccolo borgo affacciato sul mare ...due chiesette fanno da contorno alla piazza ,San Giuseppe con la sua bella scalinata e la Chiesa delle Anime del Purgatorio, come noi mentre ieri camminavamo tra le cave di pomice sotto il sole cocente e con 45 gradi  ...
E' ancora tutto chiuso, il sole fa capolino dietro la chiesa, in fondo alla piazza  solo la pescheria è in piena attività...se non fosse che mangiamo al ristorante sarebbe bello comprare il pesce appena arrivato e cucinarlo per gli amici e le persone care....Risalgo verso il corso e mi allungo fino al porto dove finalmente trovo un bar aperto per il mio primo caffè.Rientro in Hotel ,ottima colazione e appuntamento alla Marina Corta con gli altri ,ci aspetta una comoda barca che ci porterà a Vulcano ..stamattina il sole fa a capolino tra qualche nuvoletta e va benissimo così, la temperatura però non accenna a diminuire.
Poco più di mezz'ora e siamo a Vulcano...quindici  minuti su di strada asfaltata, attraversiamo il minuscolo paese , qualche ristorante, un paio di bar,la solita pescheria e case dai giardini fioriti di ibiscus e bouganville. Ecco l'attacco del sentiero che si inerpica lungo la parete del cratere... in alto un serpentone umano che sale ....Il sentiero è tutto sabbia vulcanica  e pietrisco nero..identico alla nostra valle dell'Inferno sul Vesuvio, saliamo affondando gli scarponi.
Il terreno cambia e  si trasforma in enormi strati di pietre scoscese e scivolose..sono rosa e gialle di zolfo, sotto di noi a sinistra il panorama diventa spettacolare, l'istmo evidenza dall'alto le due spiagge parallele, quella delle fumarole e quella delle sabbie nere e si allarga verso Vulcanello .Salgo con tranquillità mi voglio godere tutto , le rocce il panorama e pure l'odore di zolfo ...e faccio mie le parole di Reinhold Messner ........" Camminare per me significa entrare nella natura ed è per questo che cammino lentamente ,non corro quasi mai. la natura per me non è un campo di ginnastica . Io vado per vedere ,per sentire  con tutti i miei sensi. così il mio spirito entra negli alberi ,nel prato, nei fiori , le alte montagne per me sono un sentimento" Ecco io cammino per queste sensazioni.Siamo al cratere lo spettacolo è affascinante,dalle crepe del terreno gialle di zolfo fuoriescono getti caldi di vapore,il vento li sospinge in mulinelli  Ci avviamo verso il punto più attivo dovremmo passare per raggiungere l'altro lato del cratere quello più alto , Luigina ci consiglia di coprire la bocca ,i vapori  non sono propriamente salutari, ci avviamo... riesco non senza difficoltà a fare un breve ripresa video. Sono sopra il vulcano... sopra la terra che respira e ci sto bene. Purtroppo non riusciamo ad andare oltre la cortina di vapore,il caldo è fortissimo i getti colpiscono le gambe e non si vede nulla, c'è troppo vento terniamo indietro.
Il gruppo si divide la nostra guida con i duri e puri tenta la scalata al cratere dall'altro lato...scherzo...Carmela, Sara ed io  decidiamo di scendere...per il cammino tranquillo. Ci fermiamo sul costone panoramico a mangiare frutta e struzzichini che ci condividiamo. Abbiamo tempo, una volta tanto, e ci tratteniamo a fare bellissime fotografie.Scendiamo con calma tra le rocce rosa ed il panorama mozzafiato. Mi viene in mente che su quest'isola si è consumato il dramma della gelosia che vide coinvolta Anna Magnani abbandonata  da Rossellini  durante le riprese del film "Vulcano" per di Ingrid Bergaman,....uomini......sempre loro.La discesa fatte le dovute attenzioni e veloce e divertente tra la sabbia, a parte tutta quella che entra negli scarponi. Ci fremiamo ad un chioschetto alla fine del sentiero e ci deliziamo, aspettando gli altri, con una magnifica spremuta di arance e limoni. Ci raggruppiamo e nel frattempo ho levato gli scarponi e ho messo le ciabatte, il mio piede sinistro continua a darmi problemi .Riattraversiamo il paese per raggiungere la spiaggia delle fumarole. Cambio veloce, non metto mai il costume, mi darebbe troppo fastidio e corsa verso
l'acqua...calda ...caldissima un brodo.Le fumarole creano vortici fumosi, pochi metri ed un lago di fango..dove poter fare una immersione e una maschera di argilla calda..Non ci penso proprio. ci sono quarantacinque gradi fuori e non so quanti dentro l'acqua la mia ricerca di refrigerio si è annientata completamente ,cerco tregua al mio corpo accaldato figurasi  cospargermi di melma calda .
Mi piacerebbe,come al solito, trovare un posto solitario ma la spiagge è affollata.In fondo all'insenatura pare ci sia  meno gente, mi seguono Tania con la figlia Valeria e Sara. Finalmente riesco a fare una bella nuotata ...l'acqua è più fresca.  Per  il rientro raggiungiamo la barca al molo delle sabbie nere, praticamente pietrisco vulcanico nero come la pece bagnato da un  mare trasparente,. ma scuro troppo per i miei gusti, poco invitante.Nel frattempo  il moto ondoso è aumentato, la traversata sarà movimentata  e meno male che non ho il mal di mare ......continua......

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