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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

mercoledì 1 maggio 2019

In cima al Monte Capanne

Come al solito mi sveglio prestissimo , scendo al bar dove la gentilissima Carmela mi prepara il caffè, esco in giardino , la giornata sembra bellissima c'è ancora  la luna che ieri sera faceva luce sul mare. Salgo per la statale costeggiando il piccolo golfo della Biodola fino a chiudersi sotto il costone. Sulla insenatura si affacciano un paio di negozietti, un lido e due alberghi stile lusso ..ma nulla da eccepire sul nostro. Scendo sulla spiaggia ,il sole sta sorgendo dietro la collina mi siedo, la risacca ha un suono morbido e dolce ed i gabbiani lo accompagnano con il loro stridio.... sembra  di ascoltare un assolo di chitarra di Pino Daniele  Ritorno ripercorrendo il golfo sul bagnasciuga , mi levo le scarpe e cammino nell'acqua ascolto " Qualcosa Arriverà" del mio amato Pino...stamattina ci sta tutta...Rientro per la colazione e tutti pronti alle nove per l'escursione al Monte Capanne, tutti una parola grossa.
E' da ieri sera che buona parte del gruppo sta organizzando altro...chi per il desiderio di riposare sulla bella spiaggia, chi vuole fare altro e  chi per spirito di contraddizione .....credo...Ci sono persone a cui piace  lamentandosi e trovano difficoltà per tutto ...poveri loro che non si godono la vita .Alla fine in escursione ci andremo in sette, Emma, Rosa ed io più una coppia di giovanissimi,chiaramente  Mario e Stefano la nostra guida
 Ed è andata benissimo, una piacevolissima escursione in un ambiente spettacolare, con ritmi tranquilli e una piacevole conversazione. Stefano con una pazienza di giobbe riorganizza il resto del gruppo con l' appoggio dell'autista del bus che praticamente passerà la giornata ad andare aventi e indietro Un plauso a Stefano,Peppe e Mario che hanno cercato di accontentare tutti. L'autobus ci lascia all'imbocco del sentiero 00 da dove parte anche la cabinovia che arriva fino in cima . Il monte Capanne è il più alto dell'isola d'Elba ma non supera i 1100 metri, il sentiero sale per circa 700 metri e per  quasi sedici chilometri, in alcuni tratti la pendenza è notevole ma tutto assolutamente  possibile.
Cammino lento quello che piace a me, passi piccoli e continui.....e fa caldo ,non c'è il sole ma ci sono in compenso quelle nuvole basse che stagnano e rendono l'aria umida ed appicicaticcia... e soffia lo scirocco.. il vento caldo del sud quello che nelle leggende popolari pare influenzi negativamente l'umore...ma noi siamo in vacanza e ci vuole altro che il vento del sud per rovinarci l'umore.La prima parte del sentiero sale per una mezz'ora attraverso un castagneto fino ad  al arrivare al Romitorio di San  Cerbone, una piccolissima chiesa dove scatta la pausa. C'è un vento che ghiaccia ma questo non ci impedisce di fermarci e fare una serie di fotografie divertenti in arrampicata sui resti di un tronco e avvolte nella bandiera Elbana prontamente tirata fuori da Stefano . La bandiera voluta da Napoleone esiliato all'Elba ma sostanzialmente divenutone il regnante ha fondo bianco e una striscia rossa dove fanno bella mostra tre api dorate simbolo di operosità. Foto di gruppo  con bandiera e lasciamo il romitorio. Un tratto di sentiero morbido attraversa un bellissimo lecceto e tra i rami si inizia a vedere la costa ed il mare. Mano a mano che saliamo il lecceto lascia il posto alla macchia mediterranea con arbusti di erica in piena fioritura e ginestra spinosa tipica dell'isola"il profumo della macchia mediterranea e delle erbe spontanee è intenso" Un'ultimo tornante e usciamo  su un sentiero cosparso di di lastre di granito. La pendenza si fa seria, saliamo sulle pietre ,testa a terra e attenzione a dove posare gli scarponi, c'è il pericolo di scivolare, continuiamo a salire quasi in arrampicata, in alcuni tratti gli arbusti la fanno da padrone. lungo la dorsale una pietraia bianca scende verso la valle senza soluzione di continuità, il sole che fa capolino tra le nuvole di umido rende ancora più luminoso questo infinito mare di pietre.
La salita è tosta ..i due ragazzi sono volati su , hanno trent'anni meno di me ..poco più avanti Stefano e Rosa che ci aspettano, sono molto allenati e si vede poi ci sono io e dietro di me Mario ed Emma ..stavolta però non sono in ansia si sale con i nostri tempi ed è bellissimo, potrei salire anche per mille metri con questi ritmi. Sopra di noi il rifugio ,un serpentone umano si arrampica per l'ultimo tratto mi ricorda gli ultimi metri del rifugio Cai Toasca in Val di Susa praticamente ci si arrampicava sulle radici dei pini E siamo in cima ...o meglio mancano cinquanta metri ed una decine di scale ma sono sudata nemmeno avessi fatto una doccia vestita,non riesco neanche a soffermarmi a vedere il panorama ho bisogno di cambiarmi il vento sta creando starti di ghiaccio sulla schiena ......
Finalmente asciutta mi posso dedicare al panorama, purtroppo ci sono molte nuvole e lo scirocco non rende il panorama terso ma la sensazione di infinito è comunque gratificante. Dal terrazzo sotto di noi la costa credo fino al golfo della Biodola dove soggiorniamo, una serie di insenature e  forse si riesce a vedere Capraia anche se il l'orizzonte è lattiginoso. Ci sediamo al ristoro per mangiare il nostro panino c'è un vento che levati, ho indossato tutto quello che mi sono portata ,un freddo cane. Raggiungo l'altra parte del gruppo che era salito in cabinovia o a piedi per un sentiero meno impegnativo, sono proprio in cima lo sguardo spazia all'infinito ....bello...se non fosse per il freddo e per il vento tremendo. Chiaramente decidiamo di non scendere per il sentiero , troppo in pendenza e sinceramente sedici chilometri me li sono già fatti.

Saliamo in coppia in cabinovia ..mi prende il panico..il cestello poco stabile e il vento che soffia costante rende la discesa precaria. Questo però non ci vieta di fare selfie, video traballanti e risate senza fine coinvolgendo Rosa e Stefano sull'altra cabina. insomma abbiamo esorcizzato la paura con un bel po' di confusione. L'autobus ci aspetta per un giro panoramico dell'isola non programmato ma riorganizzato ...e che pazienza ....ogni tanto pioviggina ma il sole riesce a farsi strada e ci permette di godere in pieno le varie baie e le spiagge frequentatissime in estate. Stefano accompagnerà il giro raccontandoci aneddoti e leggende
Rentriamo a Marciana Marina che il tempo si è ormai messo al brutto, dobbiamo aspettare l'ultima parte del gruppo che ha voluto fare il giro con l'aquavision.......e che pazienza......facciamo un giro per i negozi poi al bar per un 'aperitivo e poi tutti sul bus per rientrare in hotel

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