La rocca di Gibilterra |
Passeggiamo lungo tutto il tragitto fino al picco più alto per ammirare il panorama e fare qualche bella fotografia. Una bertuccia per ignoti motivi decide di saltare al collo di una ragazza la quale urla terrorizzata,il mio amico prova ad aiutarla ma ne arriva anche un 'altra..... un orrore ,ma dura poco fortunatamente,come si sono avvinghiate se ne vanno , io sarei morta.Completiamo il giro fino al rudere del castello dal quale si gode la vista più spettacolare. Torniamo indietro ,la discesa a piedi e la visita alle grotte di St Michel ci avrebbero impegnato troppo tempo e sinceramente non credo siano particolarmente interessanti in fondo l'Italia è tutta sulle grotte. La discesa in funivia confesso che è spettacolare Decidiamo di andare a piedi verso il centro.
Meraviglie delle meraviglie scompaiono i palazzoni e finalmente la cittadina si veste di un grazioso corso fiorito, negozi e ristoranti allietato da frotte di turisti sorridenti Mi rendo conto che Gibilterra è tutto un duty freee shop e mi si accende la lampadina...acquisto il mio profumo preferito che costa senza tasse il trenta per cento in meno ...non resisto.... Anche Nausica si risolleva pensando ai giorni di riposo dal lavoro ed a come impegnarli in un luogo vivace, sicuramente più ameno della zona residenziale La invitiamo a pranzo e decidiamo per un classico inglese "Fish and chips" pubblicizzato ad ogni angolo di strada. Bene se vi capita evitate , ci servono patate fritte congelate ed un non meglio identificato pezzo di pesce strafritto avvolta da una crosta graveolente ,la stacco senza difficoltà e cerco di recuperare un minimo di parte commestibile ma l'impresa è risultata eroica.
Non sono una schizzinosa, assolutamente ,ma a volte proprio non si riesce. Nausica invece pare si stia deliziando con una lasagna vegetariana affogata in una besciamella credo di origine sintetica.
Attraversiamo nuovamente la zona residenziale e non ho capito se una specie di aeroporto, barra parcheggio, barra non lo so ..assolatato ventoso e triste. La cosa non ci sconvolge e provvediamo a scattare foto divertenti, anche quello sarà un ricordo. Poco prima il mio amico si era fatto fotografare abbracciato ad un missile , probabilmente un reperto storico della seconda guerra mondiale " spero" Sole cocente e vento tremendo in questa landa deserta prima della dogana. Ultime foto insieme e ci salutiamo; è stata una bella conoscenza probabilmente non ci vedremo più ma facebook ci terrà in contatto e sai com'è.... nella vita .tutto può succedere. Ripresa la macchina imbocchiamo l'autostrada, è la stessa che percorremmo Mariarita ed io otto anni prima da Siviglia verso Conil della Frontera con la nostra Seat Leon 2000 turbo.La stessa autostrada che sto percorrendo oggi con il mio amico all'incontrario. Stiamo andando a Siviglia e provo quasi le stesse emozioni anche se con un uomo è comunque diverso, non si ha lo stessa confidenza; eppure un poco ci stiamo riuscendo parliamo di tanto,di tutto e ci stiamo anche raccontando,io sicuramente"parlo assai" a volte troppo.
Ai lati della strada cespugli di ginestre , la colonna sonora che ci accompagna è di brani originali degli anni sessanti accuratamente selezionati. La macchina corre tra le ginestre ed il nulla caratteristica delle autostrade dell'Andalusia intorno solo campagna a perdita d'occhio . Ascoltiamo" Afrikaan Beat di Bert Kaemfern "un jezzista tedesco ..pezzo del 1960 ed è talmente tutto armonico che mi commuovo, forse sono un tantino esagerata, ma che dirvi. Registro un pezzetto di brano e la macchina che va... posto tutto su Instagram mi piace condividere le mie sensazioni sopratutto quelle positive. Mi rilasso ascolto la musica pensieri ......Un paio d'ore e siamo a Siviglia .
Tempo di sistemarci e usciamo alla scoperta di Siviglia ...città dalle notti interminabile, dei ristorantini di Triana che si susseguono sulle rive del Guadalcavir, dei vicoli del Barrio di Santa Cruz con le sue case rivestite di azuleje e di teli che ti riparano da sole , la città dove le chitarre sono dolci e la musica la fa da padrone, città di cultura di storia e di fascino Amo Siviglia sarà nel mio cuore per sempre come tutta l'Andalusia. Usciamo da casa che sono le diciannove e raccontare che il sole è ancora al top ormai è quasi noioso. Passiamo acconto alla fermata Nervion della metro ma decidiamo di andare a piedi fino alla porta di Jarez praticamente l'ingresso del centro storico "Cattedrale, Alcazar, Giralda ,Barrio, fiume e ponti. Fa molto caldo ...eccolo il caldo Andaluso.
Passeggiamo con calma su uno strato viola ...sono i fiori degli alberi di giuda che coprono i marciapiedi , chiacchieriamo in totale tranquillità, e mi rendo conto che fino ad ora sta andando tutto bene, nessuno screzio e molta complicità...perfetto... I pochi negozi di questa zona residenziale sono chiusi scopriremo poi che è la festa di San Fernando patrono di Siviglia. Attraversiamo un magnifico giardino fiorito il Parco de Jardin de Maurillo tra mamme , bambini e giovani innamorati e noi con loro in un giorno di festa come tanti. Ecco La Puerta de Jarez e l'Avenida della Costitution ....siamo arrivati
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