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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

domenica 16 dicembre 2012

Il mare bagna sicuramente Cagliari

Mi sveglio con una splendida giornata di sole, siamo a Novembre inoltrato ma sembra Maggio.
Solita oretta di tappeto, l'hotel ha una sala fitness notevole, doccia e via verso l'appuntamento di lavoro.
Decido di fare una passeggiata e mi avvio verso il  centro attraversando strade dove bouganville lussureggianti dalle mille sfumature di rosso si arrampicano sui muri . Mi tolgo la giacca e dopo poco anche il maglioncino di lana leggera, praticamente è estate ed i mie piedi, stretti nelle calze 40 den e nelle scarpe di vernice ,si lamentano.
L'appuntamento si prolunga oltre le mie previsioni ma la mia amica Patrizia mi aspetta , mi ha promesso una grande mangiata di ricci.....ne vado matta.
Finalmente alle 13,30 mi libero; è gia tardi ma non rinunciamo ad un aperitivoo sulla spiaggia del Poetto : ricci, pane e vino bianco assaporato sui tavolini di una bancarella posizionata direttamente sulla spiaggia , le signorine li servono senza soluzione di continuità.

Dopo aver degustato una bella dozzina di ricci  mangiati parte con il cucchiaino e parte assaporati intingendo il pane nel frutto ci avviamo verso il ristorante scelto dalla mia amica.
Mi avverte che è un posto alla buona sul mare quindi " Perfetto" il locale non è altro che il lido " Passaggio a Nord Ovest " il nome mi piace assai ed ancora di più la posizione.
Una  pedana di legno si allunga sulla spiaggia , il sole basso all'orizzonte dato che è inverno pieno crea scie luminose sul mare, dall'altro lato del golfo si intravedono le case di Quarto Sant'Elena e la punta dietro alla quale inizia la magnifica costa di Villasiumus.

Ci accomodiamo ed in attesa del cibo  ci intratteniamo a chiacchierare con la proprietaria.

Accanto a noi 4 motociclisti d'acqua con tanto di pantaloni da muta e torso nudo a farsi baciare dal sole, giubbini con le immagini dei mori e moto d'acqua parcheggiate sul bagnasciuga...... dimenticavo fisici statuari insomma panorama su tutti i fronti.
Filomena, la proprietaria, ci offre come antipasto un'altra dozzina di ricci che non posso assolutamente rifiutare li accompagnamo stavolta con un' ottima e ghiacciata birra Icnusa "la bionda di sardegna" Il primo piatto e chiaramente  uno spettacolare spaghetto con i ricci abbondantissimo e non ne lascio neanche una forchettata, il tempo della quaresima alimentare arriverà a gennaio con la solita dieta post festività. Nel frattempo il sole ci riscalda piacevolmente, una brezza leggerissima ci rinfresca in un perfetto equilibrio di temperatura, non è possibili che sia Novembre. Il pranzo continua con una trionfante frittura di pesce freschissimo , praticamente messo a friggere vivo, caffè e allungamento di gambe sotto il tavolo per un momento di relax. Ci starebbe una bella sigaretta ma...... ho smesso da 2 anni e mezzo fa e non si può. Andiamo via che il sole sta praticamente tramontando e si è alzata una brezza frizzante, una bella signora che fino a poco prima era stesa al sole si decide finalmente a rivestirsi.
Spiaggia del Poetto

L'aereo parte alle 18,30 devo essere in aereo porto almeno una mezz'ora prima ma Patrizia prova comunque a  prolungare la passeggiata in macchina per farmi vedere alcune insenature bellissime.
La strada è magnifica, si intervallano tratti  di pineta con minuscole baie di acqua turchina, Il paesaggio è magnifico dietro le curve strettissime prima di arrivare nella zona di Solanas si intravede Villasiumus ma obbiamo tornare indietro è tardissimo rischio di perdere l'aereo
Foto da Internet

Foto da Internet








Arriviamo in aereo porto schizzate, baci ed abbracci e sopratutto la promessa di ritornare.Giuro che torno magari a fine marzo al massimo ai primi giorni di aprile quando l'aria torna ad essere tiepida sopratutto nelle nostre terre del sud, quando le spiagge sono frequentate  dai veri amanti del mare e non si rischia di combattere con le mandrie all'assalto.
Salgo in aereo questa volta sono sul lato giusto per vedere la costa ma è già notte peccato ....... ecco devo proprio tornare

mercoledì 5 dicembre 2012

Cagliari

Sono in partenza  ma questa volta per lavoro. Dal fine settimana trascorso in Puglia ad oggi non ho più avuto  occasione di  trascorrere qualche giorno in giro di piacere e ne sento nastalgia. Il vento di Vienne ( dal film choccolat) mi chiama ma nelle mie tasche i sassi dell'economia difficile di questi momenti sono pesantissimi e mi tengono ben salda a terra . Fortunatamente però il mio lavoro mi porta a volte  in giro per l'Italia ma spesso in  località  che non mi lasciano altro che la voglia di andarmene il più velocemente  possibile.
Questa volta sono in partenza per Cagliari e mi organizzo per vivermela a pieno, ci sono passata  qualche anno fa  per andare in Costa Verde ma l'ho solo attraversata sbarcando dalla nave ed oltretutto ho il desiderio di rivedere una  ex collega con la quale non ci siamo mai del tutto perse di vista quindi decido di approfittarne.
Il viaggio da Napoli è praticamente impossibili i voli sono in orari pazzeschi per cui mi sobbarco un viaggio non da poco. L 'alta velocità mi trasporta in un'ora da Napoli a Roma, il Leonardo Express da Termini a Fiumicino con un biglietto da 14 euro( un furto ) ed infine, confesso il mio peccato, dopo aver mangiato il tirolese ,nuovo panino della mcdonald (giuro che mi alimento di cibo spazzatura solo in queste rarissime occasioni) mi imbarco sul volo Roma Cagliari.
Purtroppo mi capita il posto al lato opposto della costa sarda e quindi mi perdo il magnifico panorama che intravedo tra mille contorsionismi: la costa frastagliata è intervallata da splendide spiagette di sabbia bianca lambite da un mare cangiate tra il verde giada ed il turchese... peccato non sia estate .....
Arrivo a Cagliari che è ancora giorno, il taxi attraversa la città permettendomi di dare un primo sgardo d'insieme, costeggiamo il porto da un lato e  bellissimi palazzi dell'altro, in alto si intravede il quartiere del Castello ... bella questa città mi piace già........ Mi sistemo in hotel, la stanza è bella, comoda e panoramicissima arrivo a vedere la costa fino a Pula
Foto Internet
Chiamo la mia amica  e mi accordo
per trascorrere insieme la serata . Alle 20 siamo in macchina  baci e abbracci, sono almeno 5/6 anni che non ci vediamo, complimenti di rito ma assolutamente sinceri e chiacchiere senza fine,ci siamo  raccontati anni ed anni in sole 4 ore.
 Il primo giro lo facciamo sul mare, è notte ma la passeggiata lungo il Poetto è incantevole, il lungomare con le sue palme è delizioso, la sabbia portata del vento crea montagnole bianchissime che costeggiano la passegiata, dall'altro lato della strada lo stagno di Molentargius.


Fenicotteri rosa nello stagno di Molentargius foto internet
Ci fermiamo in un ristorante sul mare dove però c'è una serata degustazione di carne e funghi......ringraziamo e salutiamo.. vogliamo mangiare  pesce chiaramente. Ritorniamo verso la città e parcheggiamo a ridosso del centro storico.Vicoli e vicoletti , negozi di artigianato  e ristorantini etnici intervallati da caratteristiche trattorie di cucina tipica sarda nella zona a traffico limitato , tutto estremanete pulito, luminoso ed organizzato, insomma bello siamo nel quartiere della Marina praticamente sotto il Castello.
Panorama by night foto internet

Ci fermiamo a  cenare in una tipica trattoria dal nome particolarissimo " Ci pensa Cannas" e devo dire ci ha pensato proprio e bene : spaghetti con arselle e bottarga, insalatina di mare , un mezzo di rosso ( bevo rosso anche con il pesce magari  non troppo invecchiato) e per finire mi tramortisco scentificamente con una seadas " pasta sfoglia ripiena di formaggio tipico, fritta fino a che il formaggio non si fonde e affogata in litri di miele mentre è ancora calda tempi di digestioni giorniiiiiiiiiiiii, calorie infiniteeeeeeeeeeee ma vi assicuro che è una poesia"

Seadas
Terminato il pranzo passeggiamo tra i vicoli raccontandoci ancora e prima di rientrare  in hotel  facciamo il  giro di Cagliari by night. A questo punto lascio la parola  alla mia amica Patrizia " Cagliarita doc"che ha pubblicato un articolo sulla sua città  descrivendola splendidamente

"Cagliari non fa niente per piacerti,non indossa abiti lucenti e falsi per il turista, non ti inganna con richiami costruiti ma si mostra lentamente stirandosi come una gatta.Ti guarda aspettando che tu la scopra e piano e piano ti entrerà nel cuore e ti fermerai da lei con la promessa di ritornarci perchè,nell'esplosione di luce e di sole che ti ragala,ti porterà su attraverso i suoi saliscendi vie strette di segno medioevale,nel quartiere pisano di Castello e dalle sue finestre la terrazza Umberto I,la torre dell'Elefante ti regalerà spettacoli mozzafiato dove il tuo sguardo non incontrerà ostacoli ma navigherà tra il Golfo degli Angeli e la Sella del Diavolo"

Strana ed un pò incantata la definì D.H. Lawrence  " la città della luce" la definiamo noi.

 

 


sabato 6 ottobre 2012

Vieste

Il sole basso all'orizzonte, così tipico della fine, di Agosto ci stava dando l'illusoria sensazione che la temperatura fosse più bassa e che potevamo dirigerci verso Vieste senza soffrire troppo il caldo errore madornale il caldo era ancora infernale .Ormai in macchina ci dirigiamo verso la cittadina

parcheggiamo ,chiaramente, senza difficoltà non essendo ancora le 17.00 e non essendoci anima viva Quel momento però ci ha dato la possibilità di ammirare Vieste con una veste più suggestiva e meno turistica  Passeggiamo tra i vicoli che si intersecano salendo verso il castell e restiamo incantati ,case bianche ed tipica architettura, terrazzi sospesi sul mare, il faro in lontananza incorniciato dai vicoli , sotto di noi un mare bellissimo insomma un panorama da mozzare il fiato.



Nel frattempo la cittadina riprendeva  vita , i negozi di souvenrs, i bar ed i localini lungo la passeggiata  iniziavano ad aprire  ..La mia  amica del nord si è precipitata ad  acquitare un pò di ricordi e prima di ripartire ci siamo rifocillati con una golosissima granita di arancia e limone gustata sul muretto con il panorama del faro in lontananza. Riprendiamo la strada verso Margherita di Savoia ignari che avremmo trascorso circa 4 ore  in macchina perdendoci tra statali e provinciali

Imbocchiamo la statale 89 senza renderci conto che stavamo percorrendo una diramazione diversa dalla strada percorsa la mattina,una splendida mulattiera  che si inerpicava  per 50 chilometri fino a Mattinata tra salite e tornanti che hanno messo a dura prova il mio ginocchio e la mia pazienza. Arrivati in vista di Mattinata abbiamo inboccato la statale verso Manfredonia e quì abbiamo commesso un'altro errore interpretando i cartelli delle indicazioni con la stessa metodologia di quelli autostradali per cui al nome del paese abbiamo attribuito quello dell'uscita " ERRORE MADORNALE" siamo arrivati fino a Foggia .................... mi sembrava di impazzire.
Nel frattempo la lineetta del carburante scendeva fino alla riserva e nessun distributore all'orizzonte. Il navigatore del telefonino ci ha poi indicato l'ultimo incubo.... la statale 544 altri 60 chilometri nel nulla, tra campi incolti, paesi fatiscenti  e nessuna indicazione del dove e come ritrovare la civiltà .La macchina era ormai a riserva da parecchio e devo dire che cominciavo ad aver paura. Finalmente abbiamo  scorto il cartello con l'indicazione di Trinitapoli e contemporaneamente un distributore di benzina.... eravamo arrivati .L'ultimo tratto l'abbiamo percorso attraversando le saline che la mattina avevamo invece costeggiato. Nel riguardare la mappa su google mi sono resa conto di aver percorso circa 100 chilometri in  4 ore a causa della tipologia delle strade e dei vari sbagli commessi  insomma abbiamo attraversato il Gargano come in un triangolo isoscele. Un ultimo sforzo e finalmente a casa, doccia rinfrancante e  ristorantino tipico  trasorrendo la serata  ridendo e scherzando sulle disavventure del pomeriggio, in fondo tutto fa vacanza e va bene così. Domani passeremo la mattina al mare , pranzeremo con i nostri amici e poi via si torna a casa "purtroppo" Anche questa vacanza è finita

martedì 2 ottobre 2012

Il Gargano

Partiamo da Polignano a mare che sono già le diciasette il caldo è ancora tremendo e ci sono oltre 100 chilometri da percorrere.Faccio l'errore di fare un bagno prima di andarmene nell'ottica di rimanere fresca durante il viaggio......sbagliatissimo il costume bagnato si appiccica, il sale del mare gratta e l'aria condizionata che bisogna tenere accesa causa i 35 gradi  ti ghiaccia. Riesco fortunatamente a cambiarmi  alla bene e meglio dopo una cinquantina di chilometri di sofferenza in un'area di servizio dove per prendere da bere abbiamo perso oltre mezzora. Riusciamo comunque ad arrivare a Margherita per le 19  e trascorriamo la serata  tranquillamente a cena dai mie amici ed a  passeggio sul lungomare tra bancarelle e famiglie.
Sabato e penultimo giorno quindi, come da programma, gita sul Gargano. Partiamo molto presto con l'immutato rammarico della mia amica che continua a passare le notte sul balconcino dell'hotel a conversare con il suo fidanzato.
Percorriamo la statale affiancando per chilometri e chilometri le saline , una spettacolo incredibile il sole illuminava i cristalli accumolati nelle vasche riflettendo colori cangianti. La strada fino a Manfredonia si è rilevata abbastanza tranquilla poi da Mattinata in poi una serie di curve interminabili con l'immancabile imbranato creatore di file allucinanti di auto a 20 chilometri all'ora.
Lo spettacolo però è magnifico, non lo ricordavo così bello, ci fermiamo per un pò di foto panoramiche

 
Sotto di noi la Baia delle Zagare, impossibile pensare di arrivarci se non prenotando un soggiorno presso l'hotel cinque stelle che ha la concessione in esclusiva della spiaggia,assolutamente impopolare ed ingiusto, oppure richiedendo un permesso  rilasciato in numero chiuso tutte le mattine dal comune di Mattinata  e sperare di riuscire ad attraversare l''hotel , dopo di che sperare di riuscire a  posizionare un asciugamano sulla spiaggia ( pare che se l'hotel ritiene che il numero di persone sulla spiaggia sia sufficiente ti rimanda indietro) insomma abbiamo rinunciato.
Riprendiamo il percorso verso le spiagge  scendendo verso la costa e ci ritroviamo in una zona di campeggi e spiagge. Ci fermiamo praticamente subito,gli stabilimenti balneari sono tutti sulla stessa spiaggia  quindi poco cambia come del resto anche  i costi. Lascio tutti  all'ingresso a pagare lettini ed ingressi e vado a parcheggiare a ......  casa del diavolo.
Siamo alla fine di agosto ma sarà  il caldo ed il luogo c'è una folla allucinante.Dalle nostre parti in questi periodi le spiagge si sfollano ma forse  e la tipologia di turismo che è diversa.
Cerco i mie amici e li trovo posizionati in sesta fila circondati da famiglie e con spazio vitale pari a zero tipo....  lettino a castello. Odio profondamente questi posti , li evito come la peste ma voglio troppo bene ai mei amici torinesi per non essere comunque felice di passare, anche in quelle condizioni, una giornata insieme al mare e loro lo apprezzano.
Il caldo è insopportabile non si riesce a stare stesi neanche cinque minuti , passiamo praticamente tutto il tempo in acqua, in lontananza si intravede Vieste

decidiamo andarci nel pomeriggio prima di rientrare; la giornata prosegue tra chiacchiere e bagni di mare...                            


lunedì 17 settembre 2012

Alberobello e Locorotando

Il secondo giorno di vacanza in Puglia decidiamo all'unisono di programmarlo per una gita nei dintorni;i miei amici torinesi sono scesi senza macchina e ne approfiito per far loro da autista e  da cicerone. Pertiamo presto con tutto il rammarico della mia compagna di viaggio che, fidanzata da pochissimo, passa praticamente tutta la notte sul balconcino della camera dell'hotel a chiacchierare con il suo amato. L'intenzione è quella di riuscire a fare anche un bagno in qualche bella spiaggia della zona.
Imbocchiamo l'autostrada che il termometro della macchina segna 34 gradi e si prospetta una giornata torrida. Viaggiamo scorrevolmente fino a Bari per poi imboccare la SS 16 ed usciare ad Alberobello. Da quel punto in poi abbiamo percorso altri 20 chilometri   una strada tutta curve , brutta ed isolata al punto da chiederci se mai avessimo sbagliato ma le indicazioni continuavano a dirci che la strada era giusta; agglomerati di trulli sparsi per la campagna davano l'idea ma.. del pittoresco borgo il nulla.........finalmente, dopo un'ultima serie di curve interminabili  siamo arrivati ad Alberobello
Come in tutti i luoghi di richiamo ecco l'immagine del caos assoluto traffico, clacson,difficoltà di parcheggio, turisti in mandria. Riusciamo a parcheggiare piuttosto velocemente per la situazione ma chiaramente al sole e ci inoltriamo nel borgo passeggiando tra i trulli trasformati in  negozi per souvenir. Sinceramente ho  trovato il tutto etremamente finto,carino il borgo, carini i trulli, ma tutto troppo, troppo turistico;su ogni ingresso dei trulli  venivamo invitati ad entrare con la scusa del panorama e poi quasi fagogitati da imbanditori che cercavano di venderti la solita paccotiglia. Insomma luoghi che visti una volta va bene per la vita.







Dopo una mezz'oretta tra i trulli e relative foto di rito
decidiamo di andar via, il caldo è insopportabile e la folla comincia a rendere la passeggiata difficilissima. Riprendiamo la strada del ritorno decidendo per una deviazione, rilevatasi poi  una abbreviazione verso la statale, per Locorotondo dove siamo arrivati in poco più di 10 minuti
Il paese si è rilevato delizioso molto più bello di Alberobello.La struttura circolare delle stradine e le architettute barocche ne fanno un piccolo gioiello, un mosaico di balconi e cortili fioriti. Ci siamo deliziati a passeggiare tra le stradine del borgo e dopo una serie di foto di rito abbiamo iniziato la caccia al cibo.
Locorotondo
 Dai ristoranti aperti lungo i vicoletti arrivavano odori meravigliosi ma l'intenzione era quella di limitarci ad una fetta di focaccia dovendo poi di fare il bagno appena ridiscesi verso la costa. Ci siamo accontentati di una teglia di focaccia senza lode e senza infamia presa nell'unica focacceria del paese e siamo velocemente partiti verso il mare dove siamo arrivati dopo un'altra oretta di macchina ed ancora un centinaio di curve.





Alcuni anni prima avevo fatto un bagno a Polignano a Mare e ricordavo una spiaggetta molto caratteristica a picco nel mare limpido e freddissimo
Abbiamo provato a cercarla ma purtroppo non l'abbiamo trovata. Il caldo era ormai insopportabile ed abbiamo deciso di fermarci comunque su di un basso costone roccioso con un pochino di sabbia che ci ha dato la possibilità di riposarci, mangiare la focaccia e fare un bagno, insomma tutto sicuramente più comodo e raggiungibile delle scogliere bellissime ma assolutamente impraticabili dove ci eravamo fermati durante la ricerca della spiaggia di Polignano


Barocco Pugliese


martedì 4 settembre 2012

Trani

Fresche e profumate, sul profumate concordo sul fresco meno dati i 35 gradi alle 8 di sera, ci avviamo verso Trani per la cena . Abbiamo avuto il nominativo di un ristorante sul porto e abbiamo deciso di fidarci.
Usciamo dalla cittadina e ci appropinquiamo sulla SS16 che attraversa tutta la puglia e che è stato il nostro incubo un paio di giorni dopo e vi racconterò.
La strada è abbastanza scorrevole e semplice, costeggiamo Barletta e si materializzano a poca distanza dalla statale decine e decine di palazzi  in costruzione praticamente un'altra città. Erano talmente tanti  da chiederci quanti abitanti fa Barletta oppure se hanno deciso di radere al suolo la cittadina per ricostruirla da capo BOH...... misteri di questa Italia che invece di valorizzare il proprio patrimonio costruisce orrendi casermoni dormitorio.
Arriviamo a Trani al tramonto riusciamo a parcheggiare la macchina senza difficoltà molto vicini alla Cattedrale ed al Castello Svevo.
La cattedrale

Castello Svevo
 Mancavo da Trani da almeno 20 anni e comunque ci ero stata di passaggio per un pranzo veloce la ricordavo bella ma lo è ancora di più.
La cittadina è bellissima, come al solito la Puglia ci riserva splendidi spettacoli di architettura. La pietra bianca di Trani di tufo calcareo caratterizza quel tipico colore roseo chiarissimo quasi bianco delle varie costruzioni che con la luce del tramonto è ancora più particolare.La Cattedrale è chiusa, è troppo tardi per visitarne l'interno quindi ci inoltriamo nei vicoletti che scendono verso il porto e che sono la sede del vecchio quartiere ebraico, ci soffermiamo alla sinagoga ma anche questa purtroppo non è visitabile dato l'orario


Sbuchiamo sul porto da un vicoletto ed anche qua lo spettacolo è magnifico: gente che passeggia, i palazzi storici illuminati, musica dal vivo, allegria,vita "è estate" Passeggiando troviamo anche il ristorante consigliato.
Decidiamo per un bel piatto di cozze come antipasto, del resto la zona è rinomata per i molluschi e proseguiamo con uno spaghetto con i granchi " delizioso" vino locorotondo e concludiamo con un semifreddo al torroncino veramente notevole il tutto per 25 euro a persona assolutamente corretto.

Continuiamo a passeggiare sul porto immergendoci nella movida ed ammirando quanto ci circonda.
Sono molto contenta, i mie amici si stanno divertendo e sono entusiasti della passeggiata io pure. La serata è caldissima ma non importa.






sabato 1 settembre 2012

Margherita di Savoia

Eccomi  ancora una volta a preparare la mia fida valigia. Quest'anno non posso e non debbo proprio lamentarmi sono stata in giro dal mese di giugno,ed a parte il viaggione estivo che purtroppo per una serie di motivi è saltato, ho passeggiato da un punto all'altro dell'Italia : Ischia, la Versilia, una puntatina in Sicilia da amici e parenti , il centro Italia con la mia metà ed per concludere l'estate questo lungo fine settimana in Puglia.
La scelta è ricaduta su Margherita di Savoia in provincia di Barletta.La località non è per me tra le più ambite:il mare adriatico non spicca per trasparenza ed il luogo è sicuramente e logisticamente perfetto per le famiglie, per il  turismo locale e di immagrazione( ritornano per passarci l'estate le famiglia di seconda e terza generazione che vivono al nord) ed ultimo e non ultimo per la mia scelta di un coppia di amici torinesi che vi sta trascorrendo una quindicina di giorni  avendo necessità di totale ed assoluto relax dopo un anno difficile
Parto con una delle mie compagne di viaggio storiche, anche lei rimasta fuori dal viaggio con gli amici e  con tre vassoi di Babbà............ Il viaggio è veloce da Napoli 2 ore e siamo a Margherita di Savoia, il caldo è tremendo ma siamo partire abbastanza presto ed ho l'aria condizionata. Arriviamo comunque che sono già le 11 passate , l'appuntamento con la mia amica è sul corso che  troviamo con difficoltà anche perchè in paese c'è il mercato per cui è un caos assoluto come è assoluto il caldo. Riusciamo ad incontrarci. baci e abbracci senza fine, non ci vediamo da quasi un anno e reggiungiamo il mio amico che prende il sole in spiaggia, gli abbiamo fatto una sorpresa e non sa che sto arrivando, aribaci ed un pizzico di commozione devo dire c'è un grande affetto tra di noi.  Il tempo di sistemate i bagagli nel bad and brekfast, molto grazioso e accessiorato di aria condizionata fattore importantissimo e torniamo sulla spiaggia. Erano anni che non vedevo uno spiaggione così

Spiaggia di Margherita di Savoia
 Fonte Internet













   File e file di ombrelloni da nascondere il mare, famiglie, bambini come se piovesse  in poche parole il posto che ho evitato come la peste per anni ma....... l'amicizia e l'affetto valgono molto di più quindi non c'è storia prendo l'ombrellone lo apro e mi sistemo. Alla mia destra i cari amici ed alla sinistra una megafamiglia accessoriatissima di: borsa frigo con cibo in abbondanza, palette e secchielli, materassino d'ordinanza ed asciugamani e mò di paravento attorno al loro ombrellone " NA TRAGEDIA" Sia chiaro che non sono una snob ma sicuramente  sono per una vacanza più selvaggia tipo scoglio isolato ed abbandonato ecco
Ci tratteniamo fino ad ora di pranzo poi si va a casa per uno spuntino veloce che veloce era ma leggero neanche  a parlarne. Sul tavolo erano posizionati una serie di calzonci fritti tipici del luogo , una focaccia con pomodorini colante olio ed un caciocavallo che parlava. Tutto eccezionale ma praticamente un blocco sullo stomaco ; evito i panzarotti fritti ma non riesco a fare a meno della focaccia e del cacio cavallo non dimenticando un bel babbà e......fine di qualsiasia attività acquatica  pomeridiana.
Ci lasciamo per un riposino  tipico del meridione "la controra" e  definitivo blocco digestivo. 
Il pomeriggio lo trascorriamo sulla spiaggia chiacchierando un pò con tutti i vicini di ombrellone e guardando le bancarelle degli exstracomunitari che vanno avanti ed indietro vendendo di tutto. La mia amica è torinese con origini venete ma si immedesima con gioia nella nostra realtà definendosi una terroncella doc con tanto di chiacchiere a schiovere, pettegolezzi e pranzi loculliani, avrà avuto qualche antenato meridionale perchè come dire le piace proprio. Rientriamo verso le 19, orario tipico del meridione per il ritorno dalla spiaggia, abbiamo deciso di andare a Trani per la cena.
In attesa che la mia amica si prepari mi affaccio al balconcino della nostra stanza e davanti a me le saline; mi fa piacere darne alcune informazioni anche perchè Margherita di Savoia è famosa proprio per le saline che sono le più grandi d'Italia.Mi sembra giusto dar loro il giusto valore e  chiudo questo post con un bel copia ed incolla da Wikipedia con la descrizione

Le sue saline (le Ssaléne in dialetto salinaro) che si affacciano nell'Adriatico sono le più grandi d'Europa e le seconde nel mondo. Riconosciute come zona umida di valore internazionale 
Qui l'imperatore Federico II, incantato dalla vita delle paludi, trascorreva le sue giornate di caccia con il falco, annotando le prime osservazioni ornitologiche giunte fino a noi attraverso l'opera "De arte venandi cum avibus". 
A cavallo del 1900 andò via via completandosi la trasformazione del bacino, attraverso opere di bonifica già iniziate dai Borboni, rendendo così la zona umida come oggi la conosciamo: una distesa di acque più o meno salmastre, di profondità variabile, interrotte da argini e isolotti affioranti ricoperti da vegetazione alofila (resistente alla salinità).La superficie utile coperta dalle acque è di circa 4000 ettari. Quest’ultima superficie è suddivisa in evaporante (3500 ettari) e salante (500 ettari). Gli altri 500 ettari di superficie sono costituiti da strade, argini, aie di ammassamento, officine, uffici, alloggi ecc.La superficie evaporante serve a portare le acque del mare a saturazione rispetto al cloruro di sodio  l’altra superficie coperta dalle acque costituisce la zona salante nella quale si ha a disposizione il sale.
 

mercoledì 11 luglio 2012

Ultima sera in Versilia

Rientriamo in hotel particolarmente stanchi tra il caldo, la difficoltà a condurre il macchinone ed i parecchi chilometri fatti. Il mio compagno inizia la giaculatoria della stanchezza, del caldo ecc ecc lo accompagno in camera, accendo l'aria condizionata e lo lascio sul letto; il tempo di mettermi il costume e sento il tipico suono....... russa......io me ne vado al mare.
Attraverso il  vialetto che mi ricorda i film degli anni 80 del tipo " sapore di mare" ed arrivo in spiaggia



Un bagnino mi viene incontro accompagnandomi poi al lettino con ombrellone e sistemandomi l' asciugamano mi  comunica che l'acqua è a mia disposizione gratuitamente "che lusso" Mi stendo e mi rilasso.Mi guardo intorno, la spiaggia è bella ma è praticamente identica a tutte le spiagge, un lunghissimo ed ininterrotto strato di sabbia attrezzato, ombrelloni a perdita d'occhio che cambiano di colore a seconda del lido, il mare non particolarmente trasparente.

Insomma non è Rimini ma nemmeno la costa del Cilento con il suo mare  cristallino; un buon posto per fare mare, ottimi servizi, quelli che mancano a noi,un ambiante di persone sicuramente perbene , tranquillità ed oggi come oggi non è poco.
In lontananza si distinguono le ciminiere di Rosignano Solvay mentre sull'altro lato si intravede l'isola d'Elba che dicono sia bellissima.
All'improvviso vedo arrivare il mio compagno con asciugamano fornito dal bagnino ed accappatoio.
Facciamo il bagno insieme e lui come da prassi si mette immediatamente sotto l'ombrellone
ha paura di scottarsi anche se alle 5 del pomeriggio è un po difficile. ho la sensazione anche per ques'estate rimarrà bianco trasparente. Per quanto io amo il mare ed il sole lui lo detesta; una coppia perfetta che dire.
Prima di cena ci concediamo il centro benessere non era compreso nel premio ma non potevamo non passarci qualche ora alla modica cifra di 40 euro a testa . In fondo un prezzo corretto per due ore di benessere tra piscine di acqua di mare a varia temperatura, giochi di luce e colori aromaterapia ed idromassiggi, doccia emozionale ,tisane rilassanti e depurative e via così. Si concludeva il percorso benessere con l'immersione in una piscina di acqua caldissima ascoltando musica "che vuoi più dalla vita"

Ci prepariamo per la cena e decido di indossare il mio vestito elegante ed i sandali gioiello forse sono troppo elegante ma ho voglia di esserlo.La cena, come al solito, è superba  ed il buffet dei dolci ancora più fornito della sera prima. Tra torte, bignè, gelati e splendida frutta troneggiava uno zuccotto di pan di spagna ricoperto di cioccolato fondente con ripieno di gelato di cedro di calabria vi assicuro una roba da sballo.
Dopo cena decidiamo di restare in hotel, in fondo fuori non c'è altro che il solito lungomare dove la gente passeggia tra bancarelle e negozietti di ciupiaciupia. Saliamo sul terrazzo dove c'è il piano bar, non c'è molta gente ma poco importa la serata è bellissima , la luna sul mare....... una luna rossa
la musica piacevolissima. Il mio compagno mi prende per mano e mi invita a ballare; è la prima volta da quando siamo insieme ed è tutto molto ma molto romantico..... lasciamo che la serata trascorra così abbracciati ad ascoltare musica.

Delle ultime ore della Domenica non c'è storia, qualche ora al mare, le valigie un pizzico di tristezza, pago gli extra e rimango basita i bicchieri di vino presi a cena sono costati 12 euro l'uno per non parlare dei caffè a 3 euro. Mi soffermo a pensare che non sceglierei questo posto e neanche altri del genere  per le mie vacanze.Amo viaggiare per conoscere oppure mi piaciono i luoghi di mare un pò selvaggi. Vacanze così le trovo comunque un tantinello esagerate
Bisogna però essere onoesti e  devo ammettere che siamo stati benissimo..... e poi in fondo in fondo ........ era tutto gratis e quindi che parliamo a fare?
Ciao Tombolo non credo che avremmo più occasione di incontrarci e... senza rancore

        
     

martedì 3 luglio 2012

Lucca

Ci svegliamo con il rumore delle onde sulla battigia. La giornata è bellissima e si prospetta anche caldissima e questo non va tanto bene.Doccia veloce , avvertiamo la reception che avremmo preso la macchina alle 8 e 30 e andiamo a fare colazione.Vi evito il resoconto di quello che era a nostra disposizione sui tavoli del buffet, farei prima a dirvi cosa non c'era ma credo non sia un argomento interessante. Fatta una abbondantissima colazione roba da stare bene fino al giorno dopo partiamo. Il viaggio inizia con il solito paio di testate a causa della  confusione tra freno e frizione che non c'è ma poi presa la mano o meglio il piede partiamo.L'intenzione è quella di fare una passeggiata a Lucca e poi salire verso la  Liguria provando ad arrivare ad Ameglia e Lerici ai confini con le Cinque Terra. In fondo l'orario e le prestazioni della macchina ce lo avrebbero consentito ma non avevamo fatto i conti con il traffico del fine settimana e con le difficoltà a guidarla
Arriviamo a Lucca e come in tutte le civilissime città il centro storico è ZTL per cui parcheggiamo sotto i bastioni e ci avviamo a piedi. Sono rimasta incantata dall'architettura di questa città veramente deliziosa, le sue chiese, le facciate dei palazzi storici sono un merletto che abbellisce le piazze e le vie.



Passaggio incantata ringraziando il mio compagno che aveva suggerito la visita, lui ci era già stato. Una magnifica sensazione di tranquillità ci accompagna, I lucchesi , spero si dica così,girano in bici, non c'è caos. Ultimamente, forse perchè vivo in una grande città un tantino fagocitante con problemi di parcheggio di traffico e di caos, sono attratta violentemente da questa provincia italiana così bella e così serena nella quale immagino si viva in un'altro dimensione temporale con ritmi assolutamente umani. Ci fermiamo in piazza per un caffè e notiamo che stanno allestendo il palco per  i concerti estivi: Pausini, Giorgia, Battiato,Nora Jons,peccato essere così lontani. A pochi passi dal cartellone pubblicitario l'ingresso di una banca in stile liberty lo fotografo immediatamente è bellissimo



Proseguiamo il nostro percorso tra le strade di Lucca e non vi ascondo che oltre alla bellezza architettonica mi stavano  colpendo tutte le botteghe di pelletteria artigianale. Bellissime borse con modelli originali. Entro ed esco da un paio di negozi  ma alla fine non mi decido a comprare niente, forse perche me ne piacevano troppe e la decisione era difficilissima  ed anche perche il mio compagno ha una idiosincrasia per lo shopping. se fossi stata con le mie amiche avremmo probabilmente svaligiato i negozi.
Risaliamo verso i bastioni che circondano la città per una ulteriore passeggiata ammirando il centro storico dall'alto. C'è fresco, gli alberi lungo il percorso fanno ombra,con noi sui bastioni, famiglie che passeggiano, corridori, ciclisti, ragazzi seduti sotto gli alberi a studiare , magari stanno preparando la maturità ed su di un prato un pò più grande alcuni istruttori di fitness che fanno lezione all'aria aperta. Sono le 11 e ci avviamo verso il parcheggio per continuare la nostra gita ma................ avevamo commesso il solito errore, non ci eravamo fissati un punto di riferimento e tanto meno il nome della strada dove avevamo parcheggiato l'auto" na tragedia" Dall'alto dei bastioni cercavamo di individuare la cattedrale, il primo sito che avevamo visitato lungo il percorso dopo aver parcheggiato l'auto, ma le guglie delle chiese sono più o meno tutte uguali.
Siamo scesi dai bastioni sperando che all'interno del centro riuscissimo più o meno ad individuare il percorso" niente" tutte le strade erano chiaramente identiche ma la fortuna ha voluta che incontrassimo il vigile che ci aveva indicato la zona di parcheggio, vigile che si è ricordato di noi e ci ha dato le indicazione. Eravamo praticamente dall'altra parte della città.

Ci hanno consigliato di risalire sui bastioni, percorrerli per almeno un chilometro e riscende al Corso Garibaldi  dove avremmo trovato la strada e la macchina .Il mio compagno ha preferito ripercorrere la strada dal basso e chiaramente siamo finiti nel mercato:bancarelle, caldo e sole a picco e manco a dirlo nemmeno la possibilità di dare una sbirciatina alla mercanzia , credo avrebbe urlato. A questo punto ho cercato di fargli capire che il consiglio dei vigili di percorrere il tragitto sui bastioni forse non era sbagliato e sono riuscita a convincerlo a salire, sperava di fare meno strada dal basso ma non era così anzi....ed abbiamo percorso il resto del tragitto all'ombra con un pò di frescura.
Come il viandante che riconosce la casa abbiamo alla fine ritrovato al macchina, oltretutto data la mole sporgeva di lunghezza e di altezza un bel pò in mezzo a tutte le altre macchine

il tagliando del parcheggio aveva abbondantemente superato il tempo pagato fortunatamente non c'era la multa ,ci siamo seduti stanchissimi ed abbiamo azionando l'aria condizionata al massimo.

venerdì 29 giugno 2012

Il primo giorno prosegue

Ci avviamo verso il paesino di Castagneto Carducci affidandoci al tom tom della macchina. Non ho mai avuto un buon rapporto con i navigatori ma vi assicuro che questo è stato il peggiore in assoluto , tra la difficoltà dell'auto e la strada non conosciuta e sopratutto mal indicata abbiamo passato un'oretta un tantinello stressante.
Finalmente imbocchiamo la strada giusta e ci fermiamo per una foto a distanza di tutto il paese di Castagneto  Carducci
Ne approfittiamo anche per una serie di fotografie, la macchina diventa soggetto delle foto ma del resto quando avremmo più l'occasione di guidare una belva del genere e sopratutto spararci una posa così. Parcheggiamo il mostro lontano dal centro e mi accorgo che ha anche la telecamera per la retro marcia "va beh"Passeggiando tra le stradine del borgo alla ricerca della casa di Giosuè Carducci commentavamo del come  in fondo Castagneto è identico a tutti i borghi del centro Italia da quelli della Ciociaria a quelli Umbri. Il centro storico dava la sensazione di essere completamente disabitato l'unica cosa che segnalava la presenza umana erano le piante ed i fiori assolutamente ben tenuti fuori alle porte ed ai balconcini per il resto "Nessuno"Fatto il giro e fotografato la targa della casa di Carducci ed il castello









Decidiamo di rientrare d'estate la luce è tale che non ti rendi conto delle ore che passano ed è una meraviglia

Arrivati in Hotel il mio compagno si chiede dove parcheggiare il macchinone, gli spiego che possiamo lasciarlo anche davanti la porta d'ingresso poichè in quel tipo di luogo c'è la bassa manovalanza ad eseguire tali incarichi  e il tutto fa un po capitalista degli anni 60 ma ogni tanto si può anche interpretare una parte diversa .... o no?
Nel ristorante arriviamo che ormai stanno già mangiando tutti, il direttore di sala ci trova un tavolino per i mie gusti un po troppo centrale .Condivido con il mio compagno che in qualunque hotel di qualsiasi categoria l'ora della cena è una corsa all'arrembaggio: si cena alle 19  tutti alle 19 seduti a tavola ma che siamo in una clinica?????? La cena inizia splendidamente con un carpaccio di polipo su insalatina condita da una riduzione di salsa agli agrumi, nel piatto anche tre spicchi di agrumi pelati a vivo" praticamente urlavano"segue uno spaghetto fatto in casa ai frutti di mare con ostrica gratinata e tocco di pesce spada su verdure, il pranzo si conclude con i dolci a nostra disposizione su un buffet. Sui dolci si potrebbe aprire un capitolo intero; gelati a frutta e crema, mousse delicate al cioccolato od al caffè, frutta fresca a volontà, canestrelli di pasta frolla con crema e frutta fresca zuccotto glassato al fondente con pan di spagna e gelato di cedri di calabria continuo.... basta così ci siamo ingrassati sufficientemente solo a leggerli. Ci serviamo di molte delle delizie descritte e non si poteva rinunciare assolutamente. Il costo del pranzo era compreso almeno per noi

 ma comunque paragonabile ad un soggiorno in pensione completa per un giorno ad Ischia ,il  solo bicchiere di vino che ha accompagnato la mia cena, il mio compagno è astemio, è costao 12 euro ( Bicchiere non bottiglia sia chiaro)


Concludiamo la serata passeggiando sull'unica strada della Marina di Castagneto.Come tutti i luoghi di mare anche Castagneto non è diverso,negozietti di chincaglierie, bancarelle , qualche ristorante, due gelaterie, negozi che articoli per il mare.
Alla fin fine i posti di mare sono tutti uguali.Prima di rientrare facciamo una capatina sulla spiaggia, dai cespugli sulle dune arriva un odore intenso di mirto.